Premesso che esiste una clausola di esclusione dal territorio provinciale di Crotone dell’insediamento di impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere e suoi derivati, così come previsto dal PEAR, approvato con deliberazione del Consiglio regionale della Calabria n. 315/2005”.
Dal punto di vista formale, inoltre, sono stati attuati passaggi contenuti nelle diverse deliberazioni adottate sia dall’Amministrazione Provinciale di Crotone che da quella Comunale, che costituiscono un ulteriore indice del netto e inequivocabile dissenso manifestato da gli Enti Locali avverso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di discarica su tutto il territorio di pertinenza; ciò non solo in applicazione anche della normativa speciale vigente in materia (Legge regionale n. 35 del 10/08/2012 – di integrazione e modifica dell’art. 51 della l. r. 19/2002), mediante la quale la Regione Calabria ha sancito il principio secondo cui in zona agricola - qual’è quella oggetto dell’autorizzazione non si possono realizzare discariche e impianti per lo smaltimento di rifiuti. Vanno, altresì, evidenziate le numerose manifestazioni poste in essere dai cittadini che vivono nelle zone interessate i quali sono notoriamente costretti a fare i conti con le esigenze di bonifica di un territorio già sin troppo sfruttato e abusato nel corso degli ultimi decenni.
Ancora con deliberazione del 27/06/2015, lo scrivente, da sindaco del comune di Scandale (nonostante che il territorio è nel comune di Crotone), il Consiglio comunale esprimeva “parere non favorevole alla realizzazione di qualsiasi nuova discarica” per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non, nella località crotonese di Giammiglione.
Il sindaco Enzo Voce in Conferenza di Servizi ha espresso un secco “NO” alla realizzazione della discarica, ora si rende necessario, a mio avviso, dopo il parere politico, attivarsi per un parere tecnico, affinché si scongiuri definitivamente l’invaso di Giammiglione sulla base del fatto che il terreno, ben quaranta ettari, il migliore del crotonese, è a vocazione interamente agricola, non è in nessun modo possibile abbancare rifiuti non derivante dall’attività agricola o da attività a essa legate, soprattutto in quella zona, dove vi è un’importante coltivazioni ed elaborazioni di prodotti agroalimentari di pregio. La discarica non è possibile a Giammiglione anche perché nelle vicinanze vi è la presenza di alcune centrali biomasse; un termodistruttore; una centrale turbogas e il grande invaso delle ex fabbriche crotonesi. Inoltre, l’idea scellerata di realizzare una discarica nel cuore dei centri abitati ha veramente dell’inverosimile. Non esiste, pertanto, nessuna ipotesi plausibile per realizzare il suddetto invaso.
IGINIO PINGITORE Consigliere comunale Stanchi dei soliti.