In questo conflitto tra Ucraina e Russia, l'Italia avrebbe dovuto, come sempre, assumere una posizione neutrale e di pace, invece il filo americano Mario Draghi ha fatto di tutto per rompere i rapporti con la Russia, la quale fornisce al nostro paese il 40% di gas.
Ora, la carenza di gas induce l'Italia a trovare le soluzioni per colmare la grave crisi energetica, così si pensa di creare nuovi depositi da Gas Naturale liquefatto (GNL), che viene ottenuto raffreddando il gas naturale, dopo essere stato separato dall'acqua e dalle altre sostanze mediante alte temperature.
Dopo questa trasformazione, il gas naturale allo stato liquido occupa volumi 600 volte inferiori rispetto allo stato gassoso e può essere quindi facilmente trasportato lungo le rotte marine. In questo caso, una politica filo americana consentirebbe di trasportare il gas dall'America in Italia con il solo scopo di chiudere i battenti con la Russia (pazzia politica!).
Una volta raggiunto il luogo di destinazione, in questo caso Crotone, questo potrebbe essere uno dei luoghi di deposito e di distribuzione per l’alimentazione dei mezzi di trasporto pesanti oppure di impianti industriali o piccole reti.
Quanto ci costerà il gas? E per Crotone quali futuro ci sarà? In una città che ha già tanti problemi ambientali, l'ubicazione di queste strutture potrebbe invadere le nostre coste di navi adibite al trasporto di Gnl (preferisco le navi da crociera). Una sola fuoriuscita inquinerebbe il nostro mare; inoltre, per le popolazioni significherebbe assoggettarsi a un continuo rischio: una sola esplosione potrebbe essere fatale per i cittadini e l'intera città.