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LA FINE DELL'UOMO È LA FINE DEI TEMPI

  È innegabile che le forze del male si siano scatenate contro l'umanità, e in particolare contro la famiglia. Ma ciò che sta accadendo ...

domenica 22 agosto 2021

Afghanistan, le persone in fuga da Kabul

La situazione in Afghanistan continua a precipitare. All’aeroporto di Kabul si continua a creare un gran caos, migliaia di persone si accalcano sui velivoli.
 

venerdì 13 agosto 2021

PRIMA DI TUTTO NEI PANNI DEI CITTADINI.


Da circa un anno faccio parte dell’amministratore comunale di Crotone, mi rendo conto, nella piena consapevolezza, che nella nostra città i problemi sono tanti, ma è necessario metterci comunque nei panni dei cittadini, i quali vorrebbero vedere una Crotone migliore, non dico cambiata, ma quantomeno avviata verso il cambiamento. 

E’ vero, la nostra Amministrazione ha trovato tante difficoltà, in parte quelle annose, altre trovano spazio negli ultimi tempi, anche gli eventi calamitosi e la pandemia non hanno certamente aiutato, tuttavia abbiamo risolto la questione dei debiti fuori bilancio: imprese; commercianti; piccoli imprenditori, i quali si sono visti saldare i lavori effettuati nel passato, che attendevano da anni. Anche questo è un modo per risollevare la già carente economia della città.

Un bilancio comunale ridotto all’osso non consente di far luccicare l’attività amministrativa: un capitolo di spesa una volta esaurito occorre l’anno a seguire per far fronte alle altre incombenze. La mia esperienza di sindaco del mio paese, mi ha insegnato che un buon amministratore, qualora, l’ente si trovi in situazione precaria e di predissesto, dovrà salvaguardare il bilancio, contenere le spese e lavorare in maniera parsimoniosa; i bilanci non si salvano spendendo a “vambera”, altrimenti un comune dichiara fallimento.

 I tanti problemi della nostra amministrazione sono anche legati dalla scarsa sensibilità politica, si percepisce a vista la mancanza di dialogo tra cittadini e amministratori, un tempo erano i partiti che facevano da collante, oggi invece sono i Social, i quali spesso sono utilizzati per massacrare i rappresentati di governo; un utilizzo improprio arriva al punto di offendere e seminare continue zizzanie, mentre sarebbe necessario la possibilità per ricercare insieme, soluzioni, progettualità, risposte. 

Ricordo nel passato che le amministrazioni erano sostenute dai propri elettori, dai partiti di appartenenza, oggi non è più così, attorno a un’amministrazione, c’è il deserto, il vuoto, campi minati in ogni angolo, quando, al contrario, dovrebbe prevalere quel senso di responsabilità per il bene della città. 

In questo scenario non mancano i salti di banco, i corvi, i menzogneri, gli insulti e le ingiurie con lo scopo di far vedere inefficienze. 

Il sindaco e la maggioranza di governo, dovrà, però, avere la sensibilità di comprendere il messaggio che viene dal popolo e tramutarlo in fatti concreti, modificare gli apparati amministrativi e avere forza e coraggio di operare serie scelte in armonia con la propria comunità.  Altrimenti ogni sforzo sarà infruttuoso e  sempre vano.

mercoledì 11 agosto 2021

L' ORIENTE DIFENDE IL BIMILLENARIO RITO LATINO. È LA SEDE ROMANA CHE FA?


La messa tradizionale in latino dovrebbe continuare a esistere nella Chiesa di Roma, trovo assurde le decisioni di questo Pontefice, che dovranno farci seriamente riflettere, visto che, fra l'altro, si dichiara non vicario di Cristo. A mio avviso, i repentini cambiamenti della nostra bimillenaria dottrina cattolica, allontanano sempre di più i fedeli. Mi dispiace come nella terra, culla del cristianesimo nel mondo, non si contrastino assurde decisioni come il divieto di celebrare in " Vetus Ord", mentre resiste nei luoghi dove i cristiani sono perseguitati, per esempio, i vescovi di Hong Kong, hanno scelto di non fare alcun cambiamento riguardo alla celebrazione della Messa in latino nella loro diocesi.

..E qui in Italia? Altro che terra di santi, oggi sembra satana a occupare ciò che Dio ha benedetto. Il motu proprio del papa non regola nessuna forma della Messa, ma è l'evidente tentativo di far sparire il rito latino nella chiesa di Roma. Un'altra  "mazzata" di ciò che aveva ripristinato papa Benedetto XXVI, il quale desiderava un ritorno alle origini per riprendere un cammino contro ogni forza del male di questa terra.