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domenica 16 giugno 2024

EOLICO, TRA BRUTTURE, CONSUMO DI SUOLO E NUOVE DISCARICHE NEL FUTURO

 


Da rappresentante di questo territorio, spesso mi preoccupo del futuro di questa zona che appare venduta ai poteri forti e a presunti imprenditori che senza scrupoli portano investimenti che non potranno mai garantire benessere (se non per le proprie tasche) un futuro per i nostri figli. Rifletto sul fatto che sono passati trent'anni da quando si parla della bonifica industriale e ancora non si riesce a realizzare. 

È facile investire per ottenere profitti, ma poi nessuno vuole spendere per bonificare ciò che resta. Osservo i parchi eolici che oggi funzionano e producono vantaggi per le aziende titolari, ma mi chiedo: fra alcuni anni chi si occuperà dello smaltimento delle vecchie pale? Chi bonificherà il territorio dalla presenza di cemento fino a 10/20 metri di profondità usato per sostenere gli aerogeneratori? 

Secondo uno studio, la prima generazione di campi eolici installati a partire dalla fine degli anni Novanta comincia a mostrare segni di invecchiamento e dovrebbe essere sostituita da nuovi aerogeneratori o bonificata. Tuttavia, essendo gli impianti composti da materiali come fibra di vetro, fibra di carbonio e materiali sintetici, per i quali in Italia non esiste una filiera consolidata per il riciclo, chi si occuperà dello smaltimento di questi impianti? 

Non è possibile ricavare materiale riutilizzabile dalle pale, e neanche l'incenerimento è un'opzione a causa del rilascio di sostanze tossiche simili all'amianto da parte delle fibre di carbonio. Se un giorno le pale verranno effettivamente rimosse, l'unica alternativa sembrerebbe essere la creazione di un'ulteriore grande discarica. Così si accumulerebbero discariche su discariche nel futuro.

sabato 15 giugno 2024

NUOVI GIGANTI IN ARRIVO ... A NOI PIACE DEVASTARE LA NOSTRA TERRA.


Camminare con la macchina e mentre attraverso il nostro territorio, alla vista delle pale eoliche, ti verrebbe la voglia di chiudere gli occhi per evitare le tante brutture create nella terra che vanta tanta storia. 

Oltre alla devastazione compiuta negli anni attraverso siti industriali e vari stabilimenti per produrre energia da scarti e rifiuti, ora ci tocca vedere in ogni angolo i giganti dell'eolico, senza limiti, in terra, in mare ed ora i nostri occhi vedono spuntare anche nelle montagne della Presila.

Abbiamo già dato tanto, fino ad occupare anche le vicinanze delle spiagge, ma l’assalto dei giganti delle rinnovabili al territorio crotonese continua senza freno. Non è il momento di mettere dei paletti e dei vincoli al paesaggio per preservarlo dalla bruttura di altri nuovi impianti di produzione energetica?

Non è più possibile restare indifferenti contro l’eolico selvaggio che ha deturpato e snaturato le nostre campagne, coste ed ora anche le sacre montagne della Presila. Sono fermamente contrario a questo scempio che distrugge la bellezza dei paesaggi calabresi e crotonesi. Sembra tutto implacabile. Questa bruttura non dovrebbe spaventare la gente? E invece no! A noi ciò che è brutto ci piace.

Partecipiamo indifferenti alla devastazione della terra. Con il consenso di tutti, gli aerogeneratori, innebbiano la vista e schiacciano ciò che li circonda. Così l'imbruttimento della terra e del mondo avanza sotto la bassa cultura del relativismo, professato da sedicenti amatori del pianeta che in nome dell'ambiente mirano alla ricchezza nelle proprie tasche. Come si dice: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Da noi, vi assicuro che piacciono solo le brutture.