Oltre alla devastazione compiuta negli anni attraverso siti industriali e vari stabilimenti per produrre energia da scarti e rifiuti, ora ci tocca vedere in ogni angolo i giganti dell'eolico, senza limiti, in terra, in mare ed ora i nostri occhi vedono spuntare anche nelle montagne della Presila.
Abbiamo già dato tanto, fino ad occupare anche le vicinanze delle spiagge, ma l’assalto dei giganti delle rinnovabili al territorio crotonese continua senza freno. Non è il momento di mettere dei paletti e dei vincoli al paesaggio per preservarlo dalla bruttura di altri nuovi impianti di produzione energetica?
Non è più possibile restare indifferenti contro l’eolico selvaggio che ha deturpato e snaturato le nostre campagne, coste ed ora anche le sacre montagne della Presila. Sono fermamente contrario a questo scempio che distrugge la bellezza dei paesaggi calabresi e crotonesi. Sembra tutto implacabile. Questa bruttura non dovrebbe spaventare la gente? E invece no! A noi ciò che è brutto ci piace.
Partecipiamo indifferenti alla devastazione della terra. Con il consenso di tutti, gli aerogeneratori, innebbiano la vista e schiacciano ciò che li circonda. Così l'imbruttimento della terra e del mondo avanza sotto la bassa cultura del relativismo, professato da sedicenti amatori del pianeta che in nome dell'ambiente mirano alla ricchezza nelle proprie tasche. Come si dice: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Da noi, vi assicuro che piacciono solo le brutture.
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