In questi giorni, su proposta della consigliera Cantafora, è stata presentata una mozione per l’istituzione di un centro oncologico di eccellenza. La collega me l’ha proposta e ha chiesto la mia firma. Dopo aver valutato, io e altri consiglieri abbiamo ritenuto che si trattasse di una richiesta legittima, e quindi abbiamo dato il nostro assenso.
Senza voler giudicare le intenzioni della collega Cantafora, questa vicenda mi ha profondamente colpito e mi sta tuttora facendo riflettere. Negli ultimi giorni il mio pensiero si è soffermato sull’ultimo #ConsiglioAperto, tenutosi nell'amno 2024 voluto da me, per denunciare la grave emergenza ambientale a Crotone. Ieri, mi sono ricordato delle parole del generale Errigo, Commissario per la bonifica, intervenuto in pubblico.
Errigo, che partecipò alla pubblica Assise, si lasciò scappare che a Crotone bisogna lavorare per realizzare un centro oncologico di eccellenza. La mia reazione fu di irrisione, Ma ci dobbiamo accontentare di un centro di cura o dobbiamo pretendere una seria bonifica? Non perché la proposta non fosse valida, ma perché proveniva da un Commissario della bonifica. Sembrava una promessa beffarda, come se dicesse: “A Crotone ci si può anche ammalare, tanto costruiremo un centro oncologico di eccellenza.”
Il commissario che si occupa della bonifica promette un centro oncologico per Crotone, significa deragliare dal suo mandato.
L'argomento dei tumori è competenza degli organismi preposti. E poi, magari non avessimo bisogno del centro oncologico.!
Una battuta che metteva in evidenza la distanza tra le parole e la realtà concreta, e che rischiava di svuotare di senso un'iniziativa fondamentale. Fra l’altro in un contesto in cui la città si è mobilitata, per sentirsi dire quando e come vorrà realizzare la bonifica, poiché i lavori a Crotone, se non fatti beni, la bonifica può essere più letale rispetto all’ammasso attuale.
Insomma, il generale ci prova in tutti i sensi. Non vorrei che gli incontri che si stanno organizzando in questi giorni siano come gli specchietti delle allodole, per far cadere i crotonesi nell’ennesimo inganno. Noi ci stiamo lavorando per sgamare e stanare questa gente che di sottobanco lavora negli interessi della multinazionale.
Ricordiamo a tutti i cittadini crotonesi: che fine ha fatto il progetto #EniLand? Un'iniziativa promossa dall’allora ambientalista di spicco di Crotone, che ora occupa posizioni di vertice nella città, e proposta all’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo. Un progetto di sviluppo socio-culturale ed economico che, invece di concretizzarsi, è svanito nel nulla, lasciando solo uno specchietto per l' inganno ai danni dei crotonesi. È questa la strada che vogliamo? Basta maschere e false promesse!
E tanti profili Facebook che si occupano di bonifica non possono e non devono fare come Zorro. Giu' la maschera ed a viso aperto si affrontino tutte le problematiche.
È ora di svegliarsi e uscire da questi anonimati sui Social, che pur scrivendo cose sensate e con garbo, non possono restare più nell’anonimato. Crotone, ha bisogno di volti grintosi, liberi e onesti.
N.b. l'articolo du copertina di WeSud nel mese di aprile 2024, mediante il quale il generale annunciava il centro oncologico.