Post in evidenza

CHARLIE KIRK PROCLAMAVA IL VANGELO. “CRISTO È IL SIGNORE”: LE SUE ULTIME PAROLE.

  Spero di non essere frainteso, né di urtare la sensibilità di qualcuno. Ma come sempre non esito a fare pubblicamente semplici riflessioni...

mercoledì 30 luglio 2025

CHIUSURA MUSEO ARCHEOLOGICO, TUTTI REMANO CONTRO LA CITTÀ DI PITAGORA: CROTONE

Bastava uno slittamento di 15/20 giorni per evitare polemiche e danni all’immagine del nostro patrimonio. Invece, il direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari ha deciso di chiudere il Museo di Capo Colonna proprio dal giorno di Ferragosto fino a ottobre 2025, in pieno mese di massimo afflusso turistico e di presenza di corregionali provenienti dal nord, ormai consolidata nel mese di agosto. È incredibile come si possa ignorare l’impatto di questa decisione: Il turismo si concentra esclusivamente nei mesi di maggiore affluenza, rendendo illogico che i lavori di Restyling vengano effettuati in periodi così inopportuni. È inaccettabile che in questa città si continuino a prendere decisioni non concordate con gli altri enti preposti, senza mettere a conoscenza quanto meno gli amministratori e non si comprende perché tutto debba sempre funzionare a metà, lasciando un senso di smarrimento. La chiusura del sito, improvvisa, appare del tutto ingiustificata.

Fin troppo tempo il sito è rimasto chiuso per motivi organizzativi e burocratici, e ora che è di nuovo aperto, si impedisce ancora una volta ai visitatori di approfondire la gloriosa storia di questa città. È tutto molto incomprensibile, mi auguro che sia stato informato anzitempo il sindaco, il quale ritengo che dovrà comunque dare un chiarimento.

Pur comprendendo che il Museo Archeologico Nazionale di Crotone sia sotto la gestione della Direzione Generale per i Beni Archeologici e del Ministero per i Beni culturali,

I funzionari dovrebbero interagire con l’amministrazione locale per trovare soluzioni condivise. Poiché la chiusura del museo non danneggia l’immagine del ministero né quella del suo direttore, ma senza alcun dubbio la città e l’intera amministrazione comunale di cui io ne faccio parte.

domenica 27 luglio 2025

PALAMILONE, SICUREZZA A SINGHIOZZO: SI CELEBRA PER EVENTI BANALI, MA SI ESCLUDE PER I GRANDI

 


Un mondo alla rovescia, oramai, al centro c'è solo visibilità e consenso.

Non mi sarei mai permesso di scrivere nulla, ma visto che la struttura sportiva è stata oggetto di una mia interpellanza comunale al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, credo sia doveroso condividere alcune riflessioni.

A febbraio di quest’anno ho presentato al protocollo del Comune di Crotone un’interpellanza riguardante il Palazzetto dello Sport di Crotone, il ‘PalaMilone’, che, condizionale d'obbligo, sembra essere rimasto chiuso dall’anno 2019 per inagibilità.

Ho deciso di rivolgermi al sindaco per capire quali azioni l’amministrazione abbia intrapreso per riaprire l’attività, chiusa ormai da oltre un lustro, in quanto, a mio parere, rappresenta il cuore pulsante della città, un simbolo di crescita e un rifugio per i sogni e le ambizioni dei nostri giovani.

La mia posizione, infatti, mirava a promuovere un intervento volto ad arricchire gli spazi dedicati a far vivere i sogni e le aspirazioni di tutti, soprattutto dei giovani. Ho richiesto un impegno finanziario per mettere il Palazzetto a norma dal punto di vista tecnico e della sicurezza, oltre a un urgente sgombero dei materiali e del legname secco, potenziali fonti di incendio. 

Inoltre, ho chiesto se siano stati reperiti i finanziamenti necessari per ripristinare la piena funzionalità del Palazzetto, rendendolo idoneo a ospitare competizioni agonistiche e gare ufficiali in diverse discipline.

Le risposte sono state apparentemente esaustive, poiché si è provveduto ad eliminare gli ingombranti attorno alla struttura e  confermando i nuovi progetti avviati per mettere in sicurezza il Palazzetto;  le richieste di finanziamento per renderlo agibile e confortevole. Tuttavia, tutto ciò appare contraddittorio: si sottolinea spesso che il Palazzetto dovrà restare chiuso per motivi di sicurezza, eppure, di tanto in tanto, la struttura viene riaperta, soprattutto durante grandi eventi, dove si richiede maggiore sobrietà per l'incolumità della gente.

È evidente che questa discrepanza richiede chiarimenti e un’analisi più approfondita sulla gestione e sulla pianificazione futura.

Nei grandi eventi, l'amministrazione supera ogni limite: il sindaco autorizza aperture temporanee, come abbiamo visto durante l'accoglienza e le onorificenze alle vittime del naufragio di Cutro, e per l'accoglienza del nuovo arcivescovo. Oggi, lo vediamo di nuovo aperto per l'incontro di PetrosyanMania, che avrebbe dovuto essere l’evento più importante, il momento di gloria per la città e per il campione crotonese Fabrizio Ruggiero, invece si è trasformato in una vera e propria storia di scarsa pianificazione e improvvisazione. Ma la sicurezza può essere a discrezione del sindaco? Veramente bisogna ringraziare Dio che non sia successo nulla!

L’assenza totale di un impianto di raffreddamento nel cuore dell’estate ha reso il palazzetto un forno insopportabile, un bagno di sudore che ha offerto a spettatori e partecipanti un’esperienza umiliante e poco dignitosa. La gente ha sofferto, la città e il campione, figlio di questa terra, meritavano altro! Quanto meno un impianto provvisorio e un luogo adatto per gustare le su performance sportive.

È inaccettabile e illogico che, per motivi di sicurezza, la struttura venga chiusa per manifestazioni di piccole dimensioni, mentre per grandi eventi sembra che la sicurezza venga trascurata o addirittura sacrificata. L'ente semmai nell'eccezionalità dovrebbe fare il contrario.

Da ieri, però, nessuno può dimostrare il contrario, è palesemente emerso che il Palamilone resterà chiuso, ma solo quando gli eventi non hanno visibilità mediatica: una logica completamente sbagliata e pericolosa. La sicurezza non dovrebbe essere un optional, né dipendere dagli effetti mediatici  o dai tornaconti politici ed elettorali.

sabato 26 luglio 2025

TALENTI E ANTICHE MEMORIE SU UN MURALE


Ieri è stato finalmente scoperto il telo che, per alcuni giorni, ha nascosto il murale realizzato dalla nostra artista Anna Simbari. Da sempre, Anna si cimenta con diverse opere e su diversi settori, e come si può vedere, anche i dipinti sulle mura cittadine esprimono il suo talento al massimo livello. L’opera è stata voluta dall’associazione Memorie Storiche di Scandale - associazione culturale, che da mesi lavora per scoprire e valorizzare i ricordi del nostro paese, soprattutto attraverso la raccolta di antiche foto che raccontano storie e momenti vissuti nella nostra piccola comunità in diverse epoche.

Il murale è stato realizzato su una facciata del bar tabaccheria di proprietà della famiglia Trivieri e Pignanelli, dove è stata riprodotta una vecchia cartolina del paese. Questa immagine rappresenta un angolo che, chissà quante case di Scandalesi sparsi nel mondo ha raggiunto. Attraversi la quale si vede la zona, allora ancora poco abitata, conosciuta tuttora come "a villetta" o anche "u biviu", perché si raggiunge la vecchia strada nazionale, oggi provinciale, che da un lato porta a Crotone e dall’altro a San Mauro Marchesato. Nella toponomastica comunale, la zona, essendo posta su un colle, un tempo era chiamata "Colla del Vento"; nella nostra memoria, invece, "a coddra". Oggi ancora d' uso popolare, indica la zona più in basso, ed è definita dagli archivi comunali come "Piazza Oberdan".

A proposito di memoria storica, nella cartolina si intravedono alcune case e soprattutto il laboratorio di un vecchio fabbro, Armando Gentile, detto "a forgia i mastru Armanti". Lì si lavorava di tutto, in particolare i ferri per asini e cavalli. Nelle vicinanza si trova il vecchio Biviere, "U Bivijiri", un luogo che un tempo dissetava gli abitanti e soprattutto i contadini, che facevano le proprie riserve, riempendo i barili d'acqua prima di scendere nelle nostre campagne, ma era anche il punto di ristoro per gli animali da soma.

L'attività di Trivieri e Pignanelli, però, nella memoria storica fa riaffiorare qualcosa di più profondo. Forse molti lo hanno dimenticato, ma io no! Quei locali nel passato erano l'abitazione di una signora, una donna forte e laboriosa, che si rimboccava le maniche soprattutto quando il marito è venuto a mancare troppo presto. La chiamavano "a biatichìsa", non a caso quella dimora veniva chiamata "a casa i da biatichìsa", lei, proveniente dal bellissimo borgo di Umbriatico, e generò la numerosissima famiglia dei "Crudo", i cui membri nel linguaggio popolare acquisivano a loro volta "i biatichìsi" o anche "i roccheddra" da parte del padre. La mente mi riporta a questa memoria, perché rappresentava una famiglia tipica di allora, onesta e laboriosa, soprattutto quando le donne nella sventura sapevano dare il massimo, essere grande mamma, e nello stesso tempo capaci di sostituirsi alle braccia di un padre.
in un contesto in cui oggi su parla di patriarcato di un tempo, oggi dimostra che anche il matriarcato nelle vecchie epoche esisteva e sapeva convivere nelle difficili epoche.

N.B. l'inaugurazione è stata nella giornata di ieri ed è, come nel suo solito, ben raccontata da Rosario Rizzuto nel suo profilo di Facebook.
https://www.facebook.com/share/p/16vnBiSdTM/

giovedì 24 luglio 2025

IL "PREMIO A PADRE MATTEO DI CALCUTTA"


Scusate l'ironico titolo, ma mi andava di scriverlo così... Madre Teresa, mi perdonerà!  

Abbiamo visto tanti conferimenti di premi Nobel a persone illustri, tra cui quelli per la pace come Madre Teresa di Calcutta. Tuttavia, in un mondo spesso alla rovescia, purtroppo, ci troviamo a dover riconoscere e celebrare anche tanti nuovi modelli, fantasiosi, che emergono in modo veramente sorprendente.

Ora sì che possiamo chiamare Salvini un vero sovranista, non per l’Italia, ma più per Israele, facendo finta ancora una volta di non vedere quello che questo stato sta facendo sui propri confini, e non solo. Le atrocità a danno dei palestinesi è oramai un genocidio in piena regola, con bambini uccisi, territori martoriati, e il mondo che resta in silenzio, incapace di opporsi. L’Italia, che un tempo era definita “culla del cristianesimo", oggi tollera chi agisce impunemente, giustificando con il falso diritto di difesa. La mancata condanna è da attribuire a tutti, non vedo grandi prese di posizioni forti, sia dai politici, che da coloro i quali si occupano di umanità.

Ritorniamo a Salvini, che riceve il premio Italia-Israele 2025, e chiediamoci: su quale base l'ha ottenuto? E quale onore può rappresentare per un Paese che si mostra sempre più come guerrafondaio? Ora l’Italia si mette allo stesso livello di Israele? A consegnare il premio è stato l’ambasciatore di Tel Aviv a Roma, Jonathan Peled, che ha motivato l’atto con il “coraggio” di Salvini nel assumere posizioni pubbliche.

Mi chiedo: quali sono le vere assunzioni di coraggio di Salvini? Restare in silenzio di fronte a chi uccide bambini, bombarda campi profughi e ospedali, è davvero un atto di coraggio? A me sembra piuttosto, complicità. Il vero coraggio non dovrebbe consistere nel riconoscere e denunciare l'atrocità, nel condannare il totale calpestio dei diritti umani anche quando è scomodo?

Il più grande gesto di Salvini sarebbe stato: il rifiuto del premio, e allora sì, che avrebbe compiuto un gesto da "cristiano", proprio lui, che nelle campagne elettorali spesso si è presentato al popolo con il Santo Rosario in mano. Vergogna!

Piscina Ex Coni e le indagini in corso

Non accetto più che, quando arrivano gli inquirenti per indagini sull’attività amministrativa degli enti, molti politici si limitino a ripetere “non sono preoccupato” o “le indagini facciano il proprio corso”. È ormai un copione consolidato: si minimizza, si sfoggia un sorriso di circostanza e si evita di affrontare con serietà le questioni spinose. Questo atteggiamento diventa un vero e proprio rito, che rischia di distogliere l’attenzione dalla realtà dei fatti e di alimentare, a mio parere, un senso di sfiducia. Troppe  frasi fatte: serve trasparenza, responsabilità e un approccio sincero.

Ora tutti pensano che mi riferisca al sindaco di Crotone, ma non è proprio così! Parlo di tutti i politici d’Italia, che in ogni vicenda giudiziaria sembrano sempre voler minimizzare, come se fosse normale. Tuttavia, non mi sono piaciute nemmeno le dichiarazioni del sindaco Voce, che ha detto: "L’amministrazione ha agito sempre nel rispetto delle norme". Me lo auguro, ma spero che tutti vogliano credere a questo, perché le indagini sono in corso e, fino a prova contraria, mi appare inopportuno esprimere pensieri.

Pertanto, non ci sono commenti da formulare: bisogna semplicemente prenderne atto. Qualora si voglia sottolineare la trasparenza e la legalità, si può richiamare con dati alla mano, esaminare gli atti e evidenziare chiaramente la loro legittimità.

Le indagini presso il comune di Crotone sono mirate ai lavori per la ristrutturazione della piscina ex Coni e su affidamenti diretti nel settore dei rifiuti, senz’altro, significa che qualcosa agli occhi degli inquirenti non quadra. Gli uomini, non certamente sono venuti per farsi una passeggiata! Sarà grave o meno grave, non sarà nulla! Ma questo lo Stabilirà solo la Magistratura. Questo dovrebbe farci riflettere, serve a poco tranquillizzare, poiché, Il solo sospetto di irregolarità deve essere motivo di preoccupazione, non di serenità, termine, che negli ambienti politici, oggi va tanto di moda. Come amministratori, siamo profondamente preoccupati di questa situazione. Altro che tranquillità: visto che l’amministrazione agisce secondo il pieno rispetto delle norme, servirebbe, piuttosto, responsabilità e maggiore chiarezza, possibilmente con dati e fatti alla mano.

 


martedì 22 luglio 2025

L'INTITOLAZIONE DEL FUTURO ANFITEATRO AL TEATRINO IN AULA

Ieri, il Consiglio Comunale di Crotone ha deciso di onorare la memoria del professore Pasquale Senatore, figura di spicco come sindaco e consigliere regionale. Tuttavia, anche se il punto è passato, il dibattito è stato tutt’altro che unanime. All’interno della maggioranza si sono registrate divisioni nette: alcuni hanno votato contro, tra cui la consigliera Liguori, che ha motivato la sua posizione in modo, a mio parere, superficiale, soprattutto quando al defunto sindaco, attribuisce responsabilità su questioni ambientali, omettendo, che in quel contesto e in quell'epoca, le scelte necessarie a evitare al minimo danni ambientali non erano affatto semplici. Prima di puntare il dito contro una persona, che oggi non può più difendersi, sarebbe stato giusto considerare eventuali ipotesi di responsabilità di altri amministratori, passati e futuri. Ancor di più oggi, quando alcuni tendono a lavarsi le mani e votano contro provvedimenti che, dal punto di vista ambientale, sarebbero fondamentali per la città pitagorica.

 In aula sono state respinte due proposte: una del consigliere Tesorie. per intitolare un largo vicino tra via 1 maggio e via Torino, e l’altra della consigliera Venneri. Su quest’ultima, ritengo che, fermo restando il suo diritto di esprimere la propria opinione, in quella sede, nell'assise principale della città, ogni memoria meriti rispetto — sia per chi non c’è più, sia per i proponenti.

 La proposta di Venneri di intitolare il gladio, a mio avviso, è provocatoria e inaccettabile. Personalmente, non avrei mai realizzato il glaudio, a dire il vero non avrei portato agli onori, nessuna arma, se non quelle che rappresentano il valore di libertà e riscatto di un popolo, come quelle esposti nei monumenti ai caduti e ai combattenti delle guerre. A parte queste esternazioni, nella stessa maggioranza c’è anche chi era contrario all’intitolazione, ma ha votato a favore, per dovere di scuderia. Insomma, poco serietà di fronte ad argomenti importanti e di responsabilità.

 In aula, è stata associata la figura tra Pasquale Senatore e l’attuale sindaco Voce, ma questa comparazione è assolutamente infondata. Sono due figure agli antipodi. Senatore è stato un politico autentico, nato e cresciuto nella politica del suo partito, sempre coerente e lineare, senza mai tradire i propri principi. Voce, invece, negli ultimi cinque anni, ha dimostrato più volte di cambiare rotta, di fare salti della quaglia, dimostrando una mancanza di coerenza. Già questo dovrebbe bastare per fare la differenza. Ma mi fermo qui!

Nel mio intervento, che oggi non ho nessuna appartenenza partitica, ma sono sempre stato un centrista. In passato, aderivo alla Democrazia Cristiana, quindi lontano dagli estremismi di destra e di sinistra. Per questo motivo, ho voluto affrontare l’argomento, al di là delle ideologie, concentrandomi sulla persona. Ritengo che i politici non dovrebbero meritare grandi onorificenze, poiché la politica si dovrebbe fare per dovere, dovrebbe essere una missione. In Italia, di sindaci missionari se ne contano pochi; ricordo, ad esempio, il grande sindaco di Firenze, Giorgio La Pira. Dovrebbe, quindi, essere qualcosa di raro, perché altrimenti si rischia che, nel tempo, per pura opportunità politica si daranno onorificenze ad ogni rappresentate istituzionale.

Disapprovo l’idea della Commissione toponomastica del Comune di intitolare il nuovo anfiteatro, che sorgerebbe dietro il Teatro Comunale, a Pasquale Senatore. Mi domando: si può intitolare un'opera che ancora non è stata realizzata? 

Di solito, gli anfiteatri vengono chiamati in base al luogo in cui si trovano, ad esempio "Anfiteatro Città di Crotone", oppure con il nome di una persona legata alla storia del sito, oppure ancora con un nome che richiami le caratteristiche storiche del luogo. Per esempio, il teatro crotonese prende il nome dal grande musicista e compositore Vincenzo Scaramuzza, nato proprio a Crotone. Pertanto, sarebbe più appropriato scegliere un nome che rifletta la storia e l’identità del luogo.

Pertanto l'ente preposto, quale il comune, non può non tenere in considerazione tali regole, che sono profondamente istituzionali. E non può assolutamente attribuire intitolazioni, eliminando pregiatissimi nomi esistenti e condivisi da tutti.

 Alla luce dei fatti, ritengo che un uomo come Pasquale Senatore, figura politica che si è dedicata con passione alla città e l’ha amata profondamente, meriti un omaggio che rifletta il suo grande impegno: una piazza o una via a lui dedicata, un luogo che ha calpestato quotidianamente.  Ovviamente, tutto ciò non dovrebbe creare divisioni tra di noi. Si può dire di quest’uomo tutto, ma certamente non che mancasse di passione, impegno e amore per questa città.

 


domenica 20 luglio 2025

A2A, INVESTIMENTI NELL’INCENERITORE E L'EFFETTO SCODINZOLIO

Quando ho presentato l’interrogazione al sindaco sui possibili nuovi investimenti nell’inceneritore del Passovecchio, anche alla luce dell'ampliamento previsto, visibile sul sito di A2A, la mia domanda era semplice, mirata a chiarire i piani e le implicazioni di tali investimenti. Eppure, la reazione è stata esplosiva: in aula, il sindaco mi ha accusato di essere falso, in atteggiamento provocatorio, non degno di chi occupa una carica istituzionale.

Ha definito la mia esposizione una falsità, come se interrogazione o interpellanza equivalessero a dichiarazioni di fatti. Chi ha un minimo di conoscenza della lingua italiana, sa bene che un'interrogazione è una domanda, non un’affermazione. Le sue infondatezze sono causate molto probabilmente da chi, come si dice nel nostro gergo: "ha la coda di paglia".

È arrivato il via libera ufficiale dalla Regione Calabria: il termovalorizzatore di Passovecchio, gestito da A2A Ambiente, sarà sottoposto a un intervento di modernizzazione ed efficientamento. Ma cosa significa davvero? Qualcuno ci vuole far credere che questa operazione servirà solo a migliorare gli impianti, senza aumentare i rifiuti in ingresso? La domanda è rivolta ai crotonesi intelligenti e coscenziosi, non a chi si accontenta di qualche piatto lenticchie e rimarrà a vita nel silenzio a discapito delle salute dei cittadini. A2A continua a perseguire i propri obiettivi con il consenso di un'intera classe politica, complice di questo disastro ambientale, che conduce la città verso un punto di non ritorno.

Il Dipartimento Ambiente della regione Calabria, senza opposizione di nessuno, approva, interventi per i prossimi 40-45 mesi, ma oggi si afferma che lo smaltimento non dovrà superare le 65 mila tonnellate di rifiuti all’anno, come previsto dalla concessione del 2015. È come una misura studiata appositamente per evitare polemiche, ma di fronte ai nuovi investimenti previsti, ADA smaltirà i rifiuti secondo quanto stabilito nel suo preoccupante programma reso pubblico nella propria piattaforma.

In aula assistiamo a insulti, provocazioni, offese e grida, mentre nelle conferenze dei servizi ci comportiamo come cani docili a scodinzolare.

Cari amici, abbiate il coraggio di uscire allo scoperto, ora o mai più, Crotone può essere liberata da questi invasori, svegliamoci! 

Sotto il link dell'articolo apparso sulla Gazzetta del sud.

https://catanzaro.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2025/07/20/crotone-termovalorizzatore-di-a2a-autorizzato-ladeguamento-267810b7-0b00-48b6-a727-6efbc680e3db/

sabato 19 luglio 2025

Don Gino, ritorna alla Casa del Padre

 


Ritorna alla Casa del Padre, il caro don Gino Cantafora, figura di spessore e di profonda umanità, ha lasciato un'impronta indelebile in ogni ruolo che ha ricoperto. Nato a Scandale, ma di famiglia crotonese, durante la fine della guerra, quando molti nuclei familiari venivano sfollati nelle vicine località, la famiglia Cantafora allora si trasferì per alcuni anni a Scandale, dove c'erano i suoi parenti, la   benestante famiglia Gigliotti.

Parroco di San Domenico in Crotone, autentico vivaio di vocazioni e di sacerdoti, ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità. Successivamente, come vescovo emerito di Lamezia Terme dal 2019, ha guidato con umiltà e fermezza, incarnando i valori della fede e della dedizione. La sua vita è un esempio di servizio disinteressato e di dedizione alla Chiesa e ai fedeli.

A Scandale, ha lasciato il segno per la sua attività pastorale, Don Gino ha realizzato in località Scrivu-Corazzo, l'eremo della Santa Croce, un luogo di pace e serenità situato nella valle del fiume Neto. Questo santuario è diventato un punto di riferimento per preghiere e pellegrinaggi, offrendo spazi per ritiri spirituali e incontri di preghiera. Ricordo Don Gino come un predicatore docile ma profondamente efficace, capace di lasciare un forte impatto sulla gente e sulla vita di tanti. Lo porto nel cuore per il suo insegnamento, il suo esempio, il sostegno e il conforto che ha sempre offerto alla sua comunità. Riposa in pace, caro, don Gino.

[IGINIO PINGITORE]

IPPOLITO, IL SUO VECCHIO SAX E UN ANNO IN PIÙ.


Sono passati almeno dodici anni da quando mio figlio ha toccato nuovamente il suo vecchio sax. Dopo aver iniziato gli studi universitari, ha lasciato tutto: le attività socio-culturali del paese, tra cui la nostra banda musicale, la "#GaudiosiDiMaria". Questa banda, da me fondata, e con l'immancabile ausilio del mio amico, Nicola Galasso, ha vissuto quasi un quarto di secolo, tanti successi in molte piazze europee: Spagna, Repubblica Ceca, Germania

Molti riconoscimenti nelle piazze europee, tra Spagna, Repubblica Ceca e Germania. Il ricordo indimenticabile rimane il concerto in Vaticano con Papa San Giovanni Paolo II. Attraverso la banda sono nati numerosi maestri dai vari conservatori, e mi fermo qui...

Mio figlio, Ippolito Emanuele Pingitore, qualche mese fa, ha superato il concorso per la selezione del personale docente e ha ottenuto una cattedra in lettere in una scuola superiore della provincia di Monza; ne giorni finali dell'anno scolastico ha condiviso la sua passione per la musica con i suoi ormai ex studenti. Ha rispolverato il suo vecchio sax, abbandonato da dodici anni a casa nostra, praticamente senza alcuna manutenzione, e senza mai più provarlo, neanche per un solo istante, gli ha ridato nuova vita.

Lo strumento, carico di ricordi preziosi, ha ripreso a suonare, diffondendo le sue note fra i propri studenti. Oggi è l’occasione giusta per fargli gli auguri doppi: per il suo trentunesimo anno di età e per aver ottenuto il ruolo. Sua intenzione è tornare presto nella sua amata terra, portando con sé nuovi sogni e spero tante nuove melodie.

DIVISI SUL GLOBALISMO, MA SULLA PALESTINA I COLORI SI RIMARCANO: LA DIFFERENZA È ABBISSALE.

Ovviamente il mio titolo è sarcastico! In Italia, la politica nazionale è scomparsa da anni, e se vediamo come è stato sempre trattato il sud, è la dimostrazione tangibile.

Oggi, la situazione è ancor più drammatica. Apparentemente, destra e sinistra sono schieramenti diversi, ma oramai è palese che entrambi rispondono ai poteri forti e alla politica mondialista.

Spero di non toccare la suscettibilità politica di nessuno, ma è semplicemente la mia idea! Ormai evidente che scegliere un partito da votare oggi è un’impresa ardua, se non impossibile. Ricordate il periodo del "siero magico": tutti, destra e sinistra, uniformati e compatti, seguivano le stesse disposizioni dall’alto. In quel momento abbiamo vissuto una vera e propria dittatura mascherata da democrazia, dove il popolo è stato letteralmente costretto ad assumere i "sieri" – non una, ma più volte, fino addirittura alla quarta, e anche oltre. In quel periodo, a discapito di un popolo, considerato semplicemente gregge, i politici obbedivano ai diktat del mondo è alle multinazionali del settore.

Dagli ultimi dibattiti, a parole, tutti si schierano contro il genocidio del popolo palestinese, ma nei fatti lasciano che le bombe continuino a massacrare quella povera gente.

Alla fine assistiamo allo sventolio della bandiera palestinese, ma nello stesso tempo ammiriamo lo scodinzolio verso le superpotenze.

Che speranza abbiamo da questa classe politica? È ora di frenare la menzogna: servire il popolo, non i poteri globlisti. È il momento di smettere di dividerci e di litigare tra noi: solo conoscendo la verità possiamo resistere a questa oppressione e chiedere giustizia, perché il vero nemico non sono gli altri, ma il sistema corrotto che ci tiene divisi.

mercoledì 16 luglio 2025

RIFIUTI INDUSTRIALI CROTONE: PRETESA CHIAREZZA SU TRASPORTO E SMALTIMENTO. IL MASE CI HA RISPOSTO

Qualche settimana fa, io e altri 9 consiglieri comunali d'opposizione, abbiamo trasmesso una richiesta formale di trasparenza e sicurezza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Salute, alla Regione Calabria e agli enti preposti, in merito alle operazioni di smaltimento dei rifiuti pericolosi dal sito SIN “Crotone – Cassano – Cerchiara” verso l’estero (Svezia).

Il nostro territorio convive da decenni con una delle situazioni ambientali più gravi del Paese: materiali altamente contaminati in attesa di bonifica.

Abbiamo chiesto:

- come vengono prelevati i rifiuti e in quali condizioni;

- qual è il loro livello di contaminazione e la loro natura chimica;

- quali misure di sicurezza vengono adottate durante il trasporto, soprattutto lungo la SS106;

- quali sono le garanzie offerte alla cittadinanza.

Qualche giorno fa, abbiamo ricevuto formale comunicazione dal Ministero dell’Ambiente, che ha attivato il procedimento per l’accesso agli atti, nel rispetto delle disposizioni normative. I soggetti controinteressati (Eni Rewind ed Edison) sono stati notificati per l’eventuale presentazione di osservazioni entro 10 giorni, come previsto dalla legge.

Continueremo a vigilare: vogliamo garanzie chiare, documentate e accessibili a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

La trasparenza non è facoltativa: è un diritto dei cittadini.

FATTI E NON PAROLE!

Cliccare sul link di sotto per leggere la lettera inviata alle istituzioni firmata dai 10 consiglieri d'opposizione;

https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:1f426d7a-300f-422f-bb8d-cbca1111ddd0

Cliccare sul link di sotto per leggere la lettera che ci è pervenuta dal ministero dell'ambiente.

https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:c9aaffc5-fdae-4f47-b94b-461e0b72a63a

martedì 15 luglio 2025

TUTELA AMBIENTALE: IL COMUNE BOCCIA, MA LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE ARRIVA DIRETTAMENTE IN CONSIGLIO REGIONALE

Non sorprende affatto che, prima o poi, il consigliere regionale Antonello Talerico sarebbe intervenuto sulla proposta di legge presentata alla Regione Calabria, volta a tutelare il territorio crotonese dai continui soprusi ambientali. Non è passato molto tempo da quando ho inviato una mozione al #ConsiglioComunale di Crotone: una proposta articolata in sei articoli che mirava a sollecitare l’intervento del Consiglio regionale della Calabria sulla grave questione ambientale.

Questa mia battaglia è iniziata ben prima del mio ingresso nell'assise comunale di Crotone. Non è cosa recente, perché credo fermamente che la città pitagorica abbia già dato fin troppo in termini di smaltimento e lavorazione dei rifiuti. È giunto il momento di mettere un punto definitivo a questa situazione. Crotone non può più ricevere rifiuti, né può tollerare ulteriori investimenti che deturpano il territorio, come le numerose pale eoliche installate in vari angoli della territorio cittadino.

Oggi prendo atto della posizione del consigliere Talerico, che fin dal primo momento si è dimostrato vicino alla mia causa. Purtroppo, da altri non ho ricevuto alcun segnale. Ricordo che Talerico ha voluto leggere la mia proposta di legge e ha riconosciuto che avrebbe avuto bisogno di alcuni aggiustamenti — essendo anche avvocato! Tuttavia, se la proposta fosse passata in Consiglio comunale, aveva assicurato che se ne sarebbe fatto carico personalmente.

Purtroppo, la mia proposta è stata bocciata proprio dal Consiglio comunale di Crotone, con 11 voti contrari — tra cui quello del sindaco — 8 favorevoli e 5 astenuti. Questi ultimi, a mio avviso, sono persino peggiori di chi ha votato contro: si sono lavati le mani, senza fornire una motivazione seria.

Non sono mancate, invece, le motivazioni da parte dell’esecutivo del sindaco, che ha definito la proposta lacunosa e in contrasto con norme di rango superiore. Fa male ascoltare queste dichiarazioni, soprattutto per chi vive in questa città, che ogni giorno si trova sommersa dai rifiuti.

Ma, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene. Almeno, laddove non può arrivare il Consiglio comunale, forse ci arriverà direttamente il Consiglio regionale, tramite un suo rappresentante: il consigliere Talerico.

Certo, io desidero che il territorio crotonese sia interamente tutelato. Il cammino sarà comunque tortuoso, ma è un inizio. Quantomeno, se ne comincia finalmente a parlare.

domenica 13 luglio 2025

CROTONE, NELLA LETTERA APERTA DEL GENERALE ERRIGO, TRA PAROLE E RIFLESSIONI, NON PARLA DI BONIFICA

La mia opinione sulla lettera del commissario Errigo è negativa. Pur riconoscendo le buone intenzioni, il modo in cui viene presentata la situazione ambientale di Crotone e del Sud Italia appare vittimistico e rischia di dare l’impressione che non ci siano più margini di azione. 

Il generale afferma:  

" Nell’Italia del sud che respira veleno: il SIN di Crotone tra reticenze, resistenze, rifiuti pericolosi e una rinascita mai nata".  

No, caro generale, non sono i veleni del Sud che respiriamo. I veri veleni sono quelli della falsa politica trentennale, che ha avvelenato e logora i crotonesi non solo attraverso le istituzioni politiche, ma anche con le multinazionali che operano sul territorio. Finora, queste hanno agito per conto proprio, sfruttando e maltrattando il territorio senza mai riparare ai danni. È questa ingiustizia, questo, che avvelena i cittadini, alimentando un ciclo di inganno e sofferenza. 

È ancora più frustrante vedere come molti politici si presentino promettendo di risolvere i problemi, per poi subito allinearsi alle vecchie logiche di sempre. Non possiamo più lasciarci illudere, e a nessuno lo permettiamo: la vera minaccia è la politica falsa e impunita che ci avvelena, operando indistintamente e sempre allo stesso ritmo, sia da parte di politici che di multinazionali. 

Lei, caro generale, come rappresentante del Governo, dovrà segnalarlo e registrarlo. Per il resto, invece, tutto è inutile — anzi, può danneggiare ancora di più quel sud, sempre oggetto di denigrazione, e la nostra città, che oggi non ha bisogno di lacrime e di note di vittimismo, ma che deve essere riscattata abbandonando la vecchia scia e rilanciata con impegmo e buona volontà.

A lei spetta risolvere il problema ambientale,  ma con fatti e non parole. Ricorda ancora che è urgente una bonifica totale! Quella operata in questi giorni, cos'è? È stata solo fonte di polemiche tra cittadini, che non si sentono tutelati, e non vedono le vere misure adottate per proteggere la salute pubblica. Lei sa bene che una bonifica, se non eseguita sotto i crismi previsti, può essere persino più dannosa dei rifiuti sotterrati. 

Da circa due anni, ancora oggi, non conosciamo quale bonifica venga adottata per la zona interessata. Sappiamo solo che circa 40.000 tonnellate di rifiuti saranno inviate all’estero (contro ogni decisione assunta in passato di smaltire tutto fuori regione), mentre il resto ci fa capire ancora una volta che dovranno restare nelle locali discariche. Questa  situazione, sì, che preoccupa molto a Crotone e nel Sud Italia, poiché lascia come al solito che noi dovremo respirare i veleni per l’eternità. 

Inoltre, non vengono prese in considerazione altre alternative, come ad esempio le moderne bonifiche in "situ" adottate da Paesi europei all’avanguardia, che permetterebbero di mettere in sicurezza definitivamente i rifiuti senza ricorrere a soluzioni che potrebbero compromettere gli spazi marini. A tal proposito, le è stato anche riferito del progetto dell’ingegner Antonio Bevilacqua, che prevede oltre lo smaltimento, anche il recupero dell’area per la realizzazione di un importante porto del Mediterraneo, quanto meno, oltre alla bonifica l'area potrebbe essere recuperata con una strategica infrastrutture. Mentre l'Eni è il Governo tacciono, Crotone, non ha bisogno di investimenti, ma dovrà solo respirare veleni.

Sì, eviteremo che il profumo della salsedine si mescoli all'odore acre di solventi chimici e metalli pesanti. Sì, il luogo potrà diventare un posto dove i bambini, come dice lei, imparano prima il significato della parola “bonifica”. Ma, Generale, i bambini hanno bisogno di giustizia, di futuro certo, che a Crotone sembra un diritto negato, forse stanno già iniziando a capire il mondo che sono circondati. E si renderà giustizia, anche, quando lei lancia l’appello alla politica regionale, che io apprezzo, affinché approvi una legge chiara: stop ai rifiuti extra-regionali in Calabria, accompagnato

Aggiungo, e spero che anche lei possa essere promotore di questa iniziativa, la proposta di una legge che tuteli il territorio crotonese dai soprusi ambientali. Questa proposta, che ho avanzato nel consiglio comunale di Crotone, è stata purtroppo bocciata da quella politica, in primis dal sindaco Voce e dalla sua maggioranza.

sabato 12 luglio 2025

"USCITE DA BABILONIA, POPOLO MIO"

Mi chiedo spesso, in un mondo in cui ormai i nostri valori sembrano essere stati cancellati, dove si seguono le logiche mondane e spesso concetti massonici come la fratellanza universale, ma allo stesso tempo si permette il proseguire di guerre, egoismo e manipolazione delle menti. Ci sono ancora tante persone oneste e sincere, che non hanno compreso appieno dove si trovano. Molti sono ammaliati da questo sistema e sembrano incapaci di uscirne. Gesù Cristo è la luce e la sicurezza per l’eternità, dovrebbe essere per milioni di cristiani nel mondo, sembra che non lo sia più! C’è un versetto dell’Apocalisse che mi ha sempre fatto riflettere: "Uscite da Babilonia, popolo mio" (Apo. 18:4).  

In queste epoche buie, non dovremmo chiederci singolarmente, se esiste ancora la salvezza della nostra vita sulla terra e in cielo?

Pare che ci stiamo dimenticando del Padre Eterno. Quel versetto è un chiaro invito a separarci da un sistema corrotto, dove regna il male, il peccato. Nella Bibbia, Babilonia non rappresenta solo una città storica, ma anche un simbolo di potere mondano, corruzione e idolatria, come un sistema che allontana le persone da Dio. 

Non è forse questa l'era della grande menzogna? Dove le cospirazioni e le manipolazioni si diffondono sempre più, alimentando il caos, la distruzione e cambiamenti radicali. Un'illusione che ci impedisce di scorgere la vera natura della realtà. Uscire da Babilonia significa ritornare alla preghiera, a Dio e a suo Figlio, il nostro Signore Gesù, per ritrovare la strada della verità: la salvezza eterna.

giovedì 10 luglio 2025

PROBLEMI E DISAGI PISCINA OLIMPIONICA CROTONE, CONTENUTO INTERROGAZIONE AL SINDACO

 Interrogazione RISPOSTA ORALE per il prossimo Consiglio comunale

                                       Al sig. sindaco 

                                       Ing. Vincenzo Voce


Oggetto: Segnalazioni di problemi e disagi presso la piscina olimpionica Comunale sita in Via G. paolo II Crotone

         Premesso che, con la determina dirigenziale del 15/10/2021, avente come oggetto “Affidamento in concessione della piscina olimpionica comunale sita in via G. Paolo II. CIG: 88559701A3. Aggiudicazione definitiva, ex art. 32 del d.lgs n. 50/2016, al R.T, il Comune di Crotone ha assegnato la gestione dell’impianto all’unico soggetto che ha partecipato, composto da due società:

- ASD RARI NANTES/L.AUDITORECROTONE (Mandataria);

ASD KROTON NUOTO – CROTONE (Mandante)”. 

Ritenuto, che la promozione dello sport riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che l’impianto di Crotone ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre. Lo sport è un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, aiuta a sviluppare competenze, favorisce il benessere psico-fisico, crea spazi di socializzazione e sana aggregazione.

Per la città di Crotone, da sempre, la promozione della cultura dello sport è fondamentale e rappresenta uno strumento chiave per favorire la crescita delle competenze dei giovani, sia in età scolare che oltre. Ancor di più il nuoto, che svolge un ruolo unico nel favorire interventi mirati all’inserimento dei giovani in pratiche che promuovono il benessere personale, creando ampi spazi di socializzazione, aggregazione e stili di vita sani. Rappresenta una risposta efficace ai problemi strutturali che alimentano l’abbandono scolastico precoce. Tra l’altro, il comune è l’ente che deve intervenire in ogni causa extrascolastica, promuovendo una prevenzione seria e condivisa.

Considerato, che si apprende dalla stampa locale, gli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione ormai incandescente tra i gestori del servizio, sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde su tutti i mezzi di comunicazione. Questa disputa oscura la morale sportiva della città e mette in ombra anche l’ente che è titolare dell’impianto. 

Non si conoscono ancora le motivazioni, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport. È stato infatti registrato che alcuni giovani devono allenarsi in mare aperto, tra correnti e altri disagi, o sono costretti a spostarsi nelle province vicine per poter praticare le proprie attività sportive.

Visto l'articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.), che attribuisce espressamente al Consiglio Comunale la competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività o servizi mediante convenzione, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità rappresenta un elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi.

Il sottoscritto, al fine di ottenere risposte chiare, tempestive e trasparenti, interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità.

Crotone, 10.07.2025                                                               Consigliere IGINIO PINGITORE

Stanchi dei soliti                                                 

PROBLEMI E DISAGI PRESSO LA PISCINA OLIMPIONICA DI CROTONE, PRESENTATA INTERROGAZIONE AL SINDACO.

In questi giorni, in città, è in atto una forte protesta riguardo alla gestione della piscina olimpionica, come si apprende da più fronti della stampa locale e dagli innumerevoli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione che, a detta loro, appare ormai incandescente. Sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde sempre di più a macchia d’olio. Tra questi, è emerso che un genitore dei ragazzi iscritti, ha inviato addirittura una lettera aperta al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, denunciando l'impossibilità di accedere nella piscina comunale di Crotone.

Io, da consigliere comunale di questa città, non potevo non prendere un’iniziativa al fine di trovare una soluzione, visto che la piscina olimpionica è di proprietà comunale e le continue agitazioni non fanno altro che oscurare la morale sportiva della città, mettendo in ombra anche l’ente titolare dell’impianto. Non si conoscono ancora le motivazioni specifiche, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro.  

A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport, e soprattutto il disagio che complica anche la vita ai genitori dei ragazzi, che vedono costretti i propri figli ad allenarsi in mare aperto, tra correnti e rischi vari, o spostarsi addirittura presso gli impianti in altre province dellaregione.

Lo sport in città riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che la piscina ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre, e che rappresenta, soprattutto, un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, favorendo il benessere psico-fisico negli spazi di alta socializzazione e sana aggregazione.

Pertanto, alla luce dei fatti, oggi, 10.07.2025, nella qualità di membro del Consiglio comunale, che ha competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità, che rappresenta l’elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi. Pertanto, ho inoltrato un’interrogazione al sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità, e soprattutto scongiurare un’eventuale ipotesi di chiusura permanente  dell’impianto.



domenica 6 luglio 2025

ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

 


Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel cuore e nella mente. Ricordo bene quando mamma e papà, con dolcezza e saggezza, mi ricordavano che noi, gli ultimi della famiglia (io, nono di undici figli), siamo stati nutriti con il latte di capra. Certo, nella nostra epoca non si è mai visto il bambino attaccato alla mammella della capra, almeno a Scandale non conosco scene come quella toccante evidenziata nella foto, ma sicuramente nel lontano passato si ricorreva a queste soluzioni.

Una mamma non sempre riusciva a allattare i piccoli con il latte materno, così spesso si ricorreva all'acquisto di una capretta. A Scandale, le famiglie numerose di un tempo possedevano tutti "a capriceddra", i nostri genitori ci ricordavano che, quando il latte materno non bastava più, si ricorreva al latte di capra, che rappresentava anche un'ottima alternativa al latte vaccino, soprattutto per i bambini con allergie o intolleranze. Insomma, il latte di capra era una valida soluzione, e nonostante le difficoltà di un tempo, i figli crescevano bene e in buona salute.

Ma al di là del latte caprino come ottimo nutriente, l'immagine della foto rimane comunque un pezzo di sacra storia dell’umanità.

sabato 5 luglio 2025

BONIFICA CROTONE, TRA ENILAND E CENTRO ONCOLOGICO, IL RITORNO DEL GENERALE ERRIGO


In questi giorni, su proposta della consigliera Cantafora, è stata presentata una mozione per l’istituzione di un centro oncologico di eccellenza. La collega me l’ha proposta e ha chiesto la mia firma. Dopo aver valutato, io e altri consiglieri abbiamo ritenuto che si trattasse di una richiesta legittima, e quindi abbiamo dato il nostro assenso.

Senza voler giudicare le intenzioni della collega Cantafora, questa vicenda mi ha profondamente colpito e mi sta tuttora facendo riflettere. Negli ultimi giorni il mio pensiero si è soffermato sull’ultimo #ConsiglioAperto, tenutosi nell'amno 2024 voluto da me, per denunciare la grave emergenza ambientale a Crotone. Ieri, mi sono ricordato delle parole del generale Errigo, Commissario per la bonifica, intervenuto in pubblico.

Errigo, che partecipò alla pubblica Assise, si lasciò scappare che a Crotone bisogna lavorare per realizzare un centro oncologico di eccellenza. La mia reazione fu di irrisione, Ma ci dobbiamo accontentare di un centro di cura o dobbiamo pretendere una seria bonifica? Non perché la proposta non fosse valida, ma perché proveniva da un Commissario della bonifica. Sembrava una promessa beffarda, come se dicesse: “A Crotone ci si può anche ammalare, tanto costruiremo un centro oncologico di eccellenza.”

Il commissario che si occupa della bonifica promette un centro oncologico per Crotone, significa deragliare dal suo mandato. 

L'argomento dei tumori è competenza degli organismi preposti. E poi, magari non avessimo bisogno del centro oncologico.!

Una battuta che metteva in evidenza la distanza tra le parole e la realtà concreta, e che rischiava di svuotare di senso un'iniziativa fondamentale. Fra l’altro in un contesto in cui la città si è mobilitata, per sentirsi dire quando e come vorrà realizzare la bonifica, poiché i lavori a Crotone, se non fatti beni, la bonifica può essere più letale rispetto all’ammasso attuale.

Insomma, il generale ci prova in tutti i sensi. Non vorrei che gli incontri che si stanno organizzando in questi giorni siano come gli specchietti delle allodole, per far cadere i crotonesi nell’ennesimo inganno. Noi ci stiamo lavorando per sgamare e stanare questa gente che di sottobanco lavora negli interessi della multinazionale.

Ricordiamo a tutti i cittadini crotonesi: che fine ha fatto il progetto #EniLand? Un'iniziativa promossa dall’allora ambientalista di spicco di Crotone, che ora occupa posizioni di vertice nella città, e proposta all’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo. Un progetto di sviluppo socio-culturale ed economico che, invece di concretizzarsi, è svanito nel nulla, lasciando solo uno specchietto per l' inganno ai danni dei crotonesi. È questa la strada che vogliamo? Basta maschere e false promesse! 

E tanti profili Facebook che si occupano di bonifica non possono e non devono fare come Zorro. Giu' la maschera ed a viso aperto si affrontino tutte le problematiche.

È ora di svegliarsi e uscire da questi anonimati sui Social, che pur scrivendo cose sensate e con garbo, non possono restare più nell’anonimato. Crotone, ha bisogno di volti grintosi, liberi e onesti.

N.b. l'articolo du copertina di WeSud nel mese di aprile 2024, mediante il quale il generale annunciava il centro oncologico.

IL PRIDE: MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI O IMPOSIZIONE DEI POTERI FORTI?

Coloro che professano la fede e si credono esperti della Sacra Scrittura spesso sembrano ignorare i segni dei tempi. Non è forse evidente che questa epoca sembra dominata dalle potenze del male? Le società sono sempre più deboli e manipolate, con le coscienze ormai spente. La gente si allontana dai principi cristiani, rifugiandosi nel relativismo più sfrenato, smarrendo il senso di giustizia e verità. 

È difficile restare indifferenti di fronte a tante distrazioni di massa e a una crescente cecità collettiva. Come si può non riconoscere ciò che sta succedendo? È incredibile pensare che eventi come quelli di questi giorni, con ragazzi con i genitali scoperti, crocifissi e madonne dissacrate, vengano considerati normali o addirittura legittimi. È una vera e propria blasfemia, eppure i politici, anziché dedicarsi ai diritti degli ultimi e a questioni che gravano sui lavoratori, si occupano di problemi inesistenti! Il tutto viene spacciato per manifestazioni dei diritti, ma è una pura menzogna.

Premesso che io non ho nulla contro gli omosessuali, perché sono persone come tutte le altre, spesso più dignitose e migliori e le loro idee non corrispondano a questa macchina messa in campo da uomini che vogliono dominare il mondo.

Pertanto, ritengo che questi eventi siano organizzati in movimenti finanziati dai poteri forti, che hanno l'interesse di imporre una nuova ideologia, dividerci tra di noi e condurci in guerre continue, facendoci credere che questi eventi abbiano una portata mondiale e che da essi dipendano le sorti del mondo. In tutto questo, c’è una manovra per deviare le persone dalla grave situazione attuale: la guerra tra Ucraina e Russia, il conflitto in Medio Oriente e, soprattutto, la questione palestinese. Questi ultimi sì, che sono i veri problemi!

Il Gay Pride, sembra servire proprio a oscurare in parte le questioni più importanti del mondo. Si vuole far passare il diritto degli LGBTQ+ come una delle cause principali dei problemi globali e far passare come violenti chi non aderisce a questa visione, tacciati e come fascisti o estremisti. I giornali mainstream sono artefici di questa speculazioni, che volutamente creano schieramenti opposti.

Dietro questa apparente sensibilizzazione, si nasconde una vera e propria imposizione: una campagna orchestrata contro chi si oppone e non si allinea ai cosiddetti "valori" dell’Europa, quella Europa, che avrebbe dovuto difendere le radici e i valori cristiani, che li ha invece completamente eliminati e preferisce una decadenza morale che sta consumando la cultura e la civiltà del Vecchio Continente e che ci conduce in guerre e in avventure senza ritorno.

giovedì 3 luglio 2025

ENI E BONIFICA INDUSTRIALE DI CROTONE, ATTENZIONE AI NUOVI GATEKEEPER!

"Abbiamo bisogno di stanare nuove bestie"

Sulla bonifica di Crotone sono alquanto preoccupato, non tanto per il disastro ambientale che nel passato è stato creato e che può ancora aggravarsi, ma per i tanti falsi oppositori che stanno emergendo, oggi nel linguaggio mondialista definiti appunto come #gatekeeper"; che si aggirano nei dintorni dei palazzi, negli uffici stampa, sui blog e su tutti i social, e perfino nei comitati, parlando e pubblicando notizie nuove, che si capisce da quali fonti arrivano. All'improvviso, sono aggiornati su tutto. Per cinque anni, non si sono preoccupati delle sorti della città, e all'improvviso diventano ambientalisti sfegatati.  

Questa è gente che non mi fido. Avverto i cittadini crotonesi che c'è un'operazione in atto per far emergere nuovi oppositori, ma sono falsi. Non facciamoci fregare un'altra volta! Tendono a dividerci, per favorire interventi a vantaggio di chi di Crotone ha fatto una mucca da mungere.

Attenti ai nuovi incontri e convegni in atto: apparentemente sembrano essere organizzati per difendere Crotone dai soprusi ambientali, ma in realtà sono persone legate ai poteri. Diffidate da chi si è avvicinato all’ambiente solo in prossimità delle prossime elezioni comunali.  

Ricordiamoci che, senza fare nome, in questi anni abbiamo avuto un altro GaeteKipeer, che avrebbe dovuto agire con decisione, ma si è rivelato il contrario di tutto.  

Inoltre, in questi giorni ho dovuto sentire con le mie orecchie persone che hanno ringraziato pubblicamente il generale Errigo, dopo mesi di fallimenti clamorosi, di mortificazioni e di promesse tradite, ci ricordiamo bene come, durante l'avvio della finta bonifica, ci intimavano di usare la forza con l'esercito e i carri armati. Basta con le illusioni: diffidate dei nuovi ambientalisti e altre nuove promesse! La realtà è sotto gli occhi di tutti: serve un cambio di passo, mai più illusioni, né abbiamo avuto fin troppo tante.