CARI CROTONESI, DOPO 40 ANNI DI POLITICA FALLIMENTARE DEI PARTITI, ECCO COME È RIDOTTA LA CITTA’.
Vediamo solo alcune problematiche ambientali:
✅Nelle due aree industriali dell’ex Montedison e della Pertusola, furono stoccati all’interno dello stabilimento un volume elevato di ferriti di zinco, nonostante le bonifiche tuttora giacciono sul sito 528mila tonnellate di rifiuti pericolosi come il cadmio, arsenico e piombo; il 'cubilot', ottenuto mischiando le scorie della Pertusola con la loppa d'altoforno dell'Ilva è stato utilizzato per costruire scuole e piazzali; ferriti di zinco, passano nei terreni, a continuo rischio di contaminazione delle falde.
✅Nella fascia costiera prospiciente la zona industriale, compresa tra la foce del fiume Esaro a sud e quella del fiume Passovecchio a nord. La zona demaniale è costituita dall’arenile ubicato di fronte all’area industriale della Pertusola e della ex Montedison, delimitato da un lato dalla foce del fiume Esaro e dall’altro dalla foce del torrente Passovecchio. Il tratto di costa in oggetto è interessato da smaltimento di rifiuti industriali speciali e pericolosi (ferriti di zinco e cromo, ecc.). L’area ha una dimensione complessiva di circa 87.000 metri quadrati.
✅Due termoinceneritori al Passovecchio e una centrale turbogas nelle vicinanze.
✅Tre centrali biomasse a Crotone, Cutro e bivio Strongoli, vicini a case e terreni coltivati.
✅Deposito di ceppato di indubbia provenienza scaricati periodicamente sul porto nuovo ed al Passovecchio per alimentare le centrali biomasse, le stesse che utilizzano legna proveniente dalla Sila, provocando un serio diradamento dei nostri boschi.
✅Impianti per lo smaltimento di rifiuti pericolosi fra cui quelli ospedalieri provenienti da tutta Italia.
✅Sversamenti continui della rete fognaria e mancanza di un’ adeguata depurazione delle acque.
✅Discariche RSU, fra cui la mega discarica di Columbra, che accolto rifiuti dall’intera Calabria e mezza Italia. Gli ultimi invasi autorizzati a Giammiglione e Santa Marina di Scandale.
✅Discariche in località Tufolo e Farina- da sempre prive di presidi ambientali (quali barriere di fondo, opere di captazione del percolato, sistemi di smaltimento acqua superficiali, ecc.) con un grande volume di rifiuti speciali, RSU, fanghi di depurazione civile e rifiuti alluvionali (alluvioni 1996), rappresentano un forte pericolo d’inquinamento sull’area circostante. Solo l’invaso di Tufolo copre una superficie di 7 ettari e si trova a circa 4 km. a sud di Crotone. Lo sversamento iniziò dal 1975, i cui rifiuti abbancati hanno un volume stimato pari a circa 1 milione di metri cubi costituiscono un rilevato alto circa 20 metri, le cui scarpate presentano problemi di stabilità. La tipologia dei rifiuti abbancati è la seguente: speciali, rifiuti solidi urbani, fanghi di depurazione civile, rifiuti provenienti dall’alluvione del 1996. Si sospetta la presenza di rifiuti sanitari e pericolosi, in quasi mezzo secolo l’invaso è stato semplicemente messo in sicurezza, ed ora non ha un minimo di protezione.
“ Dulcis in fundo “: autorizzazione ad un impianto di rigassificazione del gas naturale in località Gabella di Crotone, e permessi concessi alla trivellazione per il gas e il petrolio a largo della nostra costa.
Questa è parte della grave e disastrata questione ambientale crotonese, senza parlare delle altre infinite problematiche della città di Pitagora. Pur essendo transitati diversi fondi per la bonifica, sono stati più quelli utilizzati per le attività a scopi clientelari e politici.
Mi candido nel Consiglio Comunale di Crotone con il Gruppo "Stanchi dei soliti" e con Enzo Voce sindaco, perché credo che si possa un serio contributo alla crescita per una politica sana, che fino a oggi è stata fallimentare, 40 anni di devastazioni, finalmente si può iniziare dalle cose che contano.
♦️QUESTA VOLTA PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO APRITE GLI OCCHI !♦️
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