Crotone non meriterebbe in Consiglio comunale un ribaltone, né tanto meno far venire meno un dovere e un impegno morale di fedeltà. Quello che sta succedendo fin dagli albori di quest’Amministrazione ha qualcosa d’inverosimile. Qualche consigliere eletto nelle liste di questa maggioranza, coadiuvato da altri di minoranza, si appresta alla peggiore forma associativa di persone e/o di gruppi, quale appunto quella “consociativa”, attraverso proselitismi e agitamenti, con il tentativo di scrollare di dosso un’amministrazione che ha iniziato il cambiamento.
La cosa più preoccupante è che, colui che ha iniziato quest’opera di devastazione, è nella piena consapevolezza che il passaggio dalla maggioranza all’opposizione significherebbe rischiare di aprire seriamente la strada a nuove elezioni, quindi a un nuovo commissariamento del comune. Questa volta non sarebbe per fatti criminosi o per omissioni di atti d’ufficio ecc., ma semplicemente per capricci e per giochetti politici, che non trovano nessuna giustificazione di fronte al proprio elettorato e ai tanti cittadini che, da mezzo secolo, a Crotone sono stati infestati dalla peggiore politica clientelare.
Mi domando: Ma Crotone merita tutto questo?
Primo esempio di consociativismo è stato provato giorni fa da tutti i gruppi di minoranza e da altri esponenti di maggioranza. I firmatari in gran parte, giovani di età, hanno tentato di estromettere un presidente di una Commissione altrettanto giovane, Alessandro Manica, appartenente al mio gruppo "stanchi dei soliti", screditandolo con accuse non veritiere, con il solo intento di estrometterlo. Un evidente operazione di sabotaggio per avere in mano tutte le Commissioni consiliari. Alessandro Manica, un lavoratore, artista, una persona per bene, distinta e onesta è andata sotto le grinfie di questa cattiva politica; presto nelle sedi opportune dimostrerà quanto subdolo è il documento prodotto.
Una politica cinica, lontana dai valori, che difficilmente usa la comprensione, ma ama usare la legge del taglione: “occhio per occhio e dente per dente”. Ai giovani consiglieri di quest’Amministrazione ognuno nei propri ruoli (minoranza e maggioranza), i quali stimo suggerisco: apritevi in una nuova visone politica, eliminate le vecchie logiche dei partiti e spalancate la porta alla buona politica, ora c’è l’occasione, liberamente avete in mano le sorti di questa martoriata città.