Si è rivolto allo stesso ente di cui fa parte dell’Amministrazione, affinché
d’ora in poi non si assista più a questi tristi scenari, ma occorre fin da
subito monitorare il territorio, manutenzionare e gestire con
prontezza i fiumi, canali e torrenti, soprattutto nei quartieri, dove oggi si
sono maggiormente popolati; alcuni
sono situati in prossimità di diversi canaloni di scolo delle acque piovane e
addirittura vicino i torrenti, che nell’ultimo alluvione sono riemersi dal sottosuolo
provocando enormi danni.
Una
storia che periodicamente si ripete e rievoca la giornata di quel 14 ottobre
1996, e quella dell’8 ottobre dello stesso anno (spesso dimenticata), che
provocò lo straripamento del torrente Passovecchio e l’allagamento dell’intera zona
industriale. L’Amministrazione regionale affidò ad alcuni professionisti del
luogo, uno fra cui, l’ing. Antonio Bevilacqua, la redazione dei progetti
preliminari ed esecutivi per la sistemazione e regimentazione dell’acqua a
monte del fiume Esaro e Passovecchio, la messa in sicurezza idraulica del
centro di Crotone, dove con le prime piogge si allaga a causa della scarsa
manutenzione della rete idrica e fognaria i canali vetusti per la raccolta dell’acqua
bianca. Nell’immediato occorre una seria opera di disostruzione delle intere
condotte e il riordino degli impianti di sollevamento.
A Crotone dopo l’alluvione del 1996 furono assegnati ben 200 milioni di euro per realizzare tutte le opere, affinché potesse far defluire le acque attraverso il piano denominato “ Versace “, che, di fatto, fu quello redatto dei professionisti crotonesi. Dopo oltre 24 anni, non tutto è stato edificato, gran parte del quale dovrà essere realizzato per far fronte definitivamente all’annoso problema crotonese. Pingitore chiede l’immediato bisogno di ricorrere ai finanziamenti promessi dal Governo mediante il ministro Boccia e dal Presidente della regione Calabria F.F. Spirli, per realizzare le seguenti importanti opere:
Tre vasche di laminazioni sugli affluenti del fiume Esaro ( Carbonara- Migliarello, Tufolo-Esposito e Campanaro-S.Anna;
- Una vasca di laminazione nei pressi del
torrente Passovecchio;
- Allargamento della sezione del fiume
Esaro nel tratto urbano della città dal ponte di Via Mario Nicoletta a quello
della strada Consortile;
- Realizzazione della scogliera a mare per
la protezione del fiume Esaro;
- Realizzazione del cavalcavia e
cavalcaferrovia di Gabelluccia e Poggio Pudano.
L’ente
può essere finanziato con i Recovery Fund,
attraverso la regione, in un programma d’interventi infrastrutturali alla
mitigazione del rischio idrogeologico da inserire nel Piano Nazionale per la
Ripresa e la Resilienza.
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