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ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO ENI A CROTONE ERANO PRESENTI QUELLI COME LE VACCHE DI FANFANI!

Quando l'OVS (Opera Valorizzazione Sila) si occupava di bonificare il nostro territorio (Corazzo e la Valle del Neto), il Governo sosten...

mercoledì 23 febbraio 2022

LA BCC DEL CROTONESE NELLA LA MORSA MEDIATICA

 

Mi corre l’obbligo di intervenire come dipendente della Bcc del Crotonese e nelle vesti di rappresentante di questo territorio sulle ultime vicende giudiziarie dell’ istituto di credito, nonché sull'inevitabile clamore mediatico che ne è conseguito, si sta configurando un immane danno all'immagine alla nostra azienda formata da circa 2.500 soci di questa provincia, alla sua nuova rappresentanza e soprattutto ai dipendenti, i quali spesso si vedono vessati e umiliati, trovandosi nelle condizioni di essere associati ad organizzazioni criminali e ai reati da queste commessi.
L’effetto mediatico ha intaccato non solo l’immagine dei giovani dipendenti e dei giovani stagisti, oltre 60 persone, a cui l’istituto concede una formazione qualificata, ma anche ai padri di famiglia che hanno visto nascere e crescere la banca nei luoghi difficili della nostra terra, dove l’economia in genere è preda delle associazioni mafiose, un tempo, a tutti è noto, che il piccolo finanziamento era erogato prevalentemente dagli usurai. 
Il personale in trincea spesso diventa il capro espiatorio; in gioco il buon nome e la reputazione di tutta la gente onesta che contribuisce, mediante il lavoro in questa importante struttura di credito, all’economia del nostro territorio. “Strumento per i boss della ‘ndrangheta: la Bcc del crotonese in amministrazione giudiziaria”: è questo un titolo di cui c’è poco da andare fieri, penoso e straziante per un cittadino di Crotone e della Calabria intera. Si dimentica, per l’appunto, dell’importanza di questo istituto che opera ormai, come banca locale, da mezzo secolo; la banca della gente, che era ed è tuttora fattore di sviluppo e di equilibrio sociale. Nata su solide basi etiche, la nostra Bcc - come tutta la rete delle banche di credito cooperativo – ha sempre promosso, quando i nostri padri e i nostri nonni ne vollero la fondazione, un modello economico diverso, coniugante efficienza economica ed equità sociale, sulla linea della mutualità e della reciprocità. 
Luogo di promozione culturale e sociale, i nostri locali sono sempre aperti alle confederazioni di categorie, alle associazioni civili e religiose per garantire a questi sostegno e promuovere lo scambio critico delle reciproche idee ed esperienze, al fine di favorire occasioni di dibattito e riflessione sulla necessità e l’importanza di un’etica per il bene comune, che si traduca in “valori” per una società democratica, civile e solidale.
La Bcc del Crotonese non ha mai cambiato la propria natura mutualistica nell’assicurare il sostegno necessario, anche nei momenti di particolari difficoltà, ai territori, alle famiglie, alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai commercianti e agli agricoltori: era ed è la banca – anzi, la Banca - al servizio dei territori e delle comunità locali, fatte di clienti e di soci, che vivono in questo lembo di terra abbandonato e isolato dal mondo.
Interpreto lo stato d’animo di tutti i colleghi dipendenti, i quali si dissociano dal contesto di pregiudizio che oramai circonda l’azienda, nonostante l’incontestabile e proficuo lavoro profuso per ridare dignità e stabilità alla banca, soprattutto in materia di antiriciclaggio: nonostante si operi in uno dei territori più difficili d’Italia, l’istituto ha promosso o organizzato una lunga serie di giornate di lavoro e corsi di formazione, a base periodica, sulla normativa antiriciclaggio, mediante programmi finalizzati alla corretta applicazione della stessa legge e al riconoscimento di operazioni connesse al reimpiego di capitali provenienti da attività malavitose e criminali o terroristiche. I corsi, a volte tenutisi anche di sabato o di domenica – anche in modalità telematica – hanno garantito una formazione di qualità all’intero personale: ogni corso comprende infatti un servizio di tutoraggio e di assistenza giuridica sulla normativa antiriciclaggio per supportare l’azione individuale degli operatori nello svolgimento quotidiano degli adempimenti.
I dipendenti sono stanchi di operare in una continua situazione di stress lavorativo, che lede prima di tutto l’onore e il decoro personale; una situazione che sembra non avere più fine e che costantemente li sottopone al pubblico ludibrio. Per tali ragioni, non esiteranno a porre in essere le più opportune azioni a tutela della loro dignità personale e professionale, promettendo in ogni circostanza ed in qualunque momento di operare affinché questa terra venga riscattata dal malaffare e dai tanti e infiniti pregiudizi che ivi albergano.

lunedì 14 febbraio 2022

CROTONE, LE MIE PERPLESSITA' SULLA PRODUZIONE D'IDROGENO VERDE



Non ho nessun pregiudizio sul fatto che il comune di Crotone, attraverso il neo assessore Maria Bruni, abbia candidato un’area industriale della città per realizzare siti di produzione d’idrogeno verde in aree industriali dismesse, ma i tempi ristrettissimi, dove tutto pare che sia avvenuto in un batter d’occhio (come se l’assessore avesse tutto pronto nel proprio cassetto), lascia senz’altro qualche dubbio. A mio parere è necessario fare un po’ di chiarezza al fine di cogliere le peculiarità su un investimento che potrebbe essere utile per il territorio, se si fa squadra e vi sia compattezza fra tutte le forze politiche. Soprattutto in una zona nella quale, da decenni, si parla di bonifica e dove spesso la popolazione è stata tradita con promesse di nuovi investimenti sostenibili con l’ambiente. Il più delle volte ne hanno avuto la meglio i gruppi di poteri esistenti che per Crotone hanno sempre pensato alla realizzazione d’impianti e attività produttive inquinanti, tranne qualche royalties non hanno mai prodotto vera ricchezza e adeguata occupazione; piuttosto gli investimenti hanno devastato terra e mare di questo territorio, ricordo le tre biomasse; termodistruttori; piattaforme varie; parchi eolici; ora anche quelli galleggianti da installare nel mare Jonio ecc.

A mio parere un nuovo insediamento Produttivo non rappresenta semplicemente un atto di conformazione del territorio ma strumento di politica economica, volto cioè a elevare i livelli reddituali, occupazionali e sociali al fine di diventare strumenti di sviluppo economico e sociale dell’intero territorio comunale e provinciale. Secondo tale prospettiva, bisogna mettere in campo tutto ciò che possa essere un torna conto per i cittadini crotonesi che per anni hanno subito meschine operazioni politiche. In questo investimento non si conosce l’accordo di programma, quanto meno non vi è stato un approccio con le commissioni e l’organo consiliare, che a mio avviso è necessaria nei siti individuati la localizzazione di attività economiche, commerciali e industriali, incentivare nel complesso l’indotto come elemento catalizzatore per l’insediamento di nuove aziende, capaci di produrre sinergie tali da elevare e qualificare la vita dell’intero territorio comunale. D’altra parte l’accordo di programma come configurato dall’art.34 del dlgs n.267/2000, colloca la programmazione per una concreta attuazione di opere ed interventi pubblici. Crotone non può più permettersi di avviare investimenti senza creare condizioni di sviluppo e prosperità in un territorio da sempre martirizzato.

 

giovedì 10 febbraio 2022

AGLI ULTIMI PASSI DEL SUO CALVARIO. PRONTO ALLA CROCIFISSIONE

Benedetto XVI è uno dei pensatori più intelligenti dei nostri tempi e al tempo stesso una figura raffinata e colta. È stato anche un personaggio scomodo per i nemici di un tempo e che tuttora, nonostante la sua veneranda età, dovrà difendersi. 

Su di lui non sono mancati i pregiudizi, falsità e disinformazione, costruendogli attorno un' immagine falsa, che è servita per farlo allontanare definitivamente dal trono petrino. Oggi è costretto a vivere in totale clausura, lontano dai media e dai suoi fedeli. Al suo posto subentra papa Francesco, che in tanti non lo riconoscono successore di Pietro, tuttora, infatti, vengono messe in dubbio - a livello giuridico - le dimissioni di Ratzinger e pertanto l'elezione del suo successore, le perplessità si accentuano ancor di più per le sue ultime disposizioni di far cadere in disuso il titolo di “vicario di Cristo”.

Benedetto XXVI tuttora è pesantemente accusato di non aver denunciato fatti di pedofilia e abusi, cosa alquanto strana e non veritiera, poiché ha chiesto finanche perdono a nome della Chiesa, considerando gli importanti ruoli da lui ricoperti, per tutti i casi di abusi sessuali compiuti dai sacerdoti.

Le mie domande sono: cosa si sta facendo oggi? Perché perseguitare un papa che non esercita nessun potere e che oramai è più vicino in cielo che in terra? Da qui capisci che Benedetto XXVI è un vero uomo, un autentico cristiano, che nonostante tutto, ha raggiunto il calvario ed è pronto alla sua ultima crocifissione.

martedì 8 febbraio 2022

I BAMBINI GIOISCONO SENZA LA MASCHERINA


Chissà quando ci faranno vedere i nostri bambini gioire? Guardate il video, in Israele appena la maestra annuncia che non dovranno usare più la mascherina, i bambini esplodono di felicità. Qualcuno un giorno di fronte a Dio pagherà i mali che si stanno compiendo contro l'umanità.

sabato 5 febbraio 2022

DISCRIMINATI DA SEMPRE, OGGI TRA VACCINATI E NON VACCINATI.



















Da sempre discriminati! Ancor di più in Calabria, particolarmente nel versante jonico, dove manca l’essenziale: strade (per dirla tutta, abbiamo la strada della morte); aeroporti e porti poco funzionanti; mancano le arterie ferroviarie e nella regione riducono i presidi ospedalieri, alcuni dei quali ridimensionati o addirittura chiusi. Disoccupazione e affari loschi alle stelle; nessun futuro per i nostri figli. 
Oggi lo stato discrimina tutti alla stessa stregua, anche i discriminati di sempre, quelli che pagano le tasse senza avere in cambio i principali servizi, e che viaggiano ancora sulle cosiddette “littorine”.
Quello che è accaduto nel treno a Simbari è una vergogna di un paese civile, che ognuno di noi, vaccinato e non, dovrebbe prendere coscienze e protestare contro chi legifera leggi luciferine, realizzate apposta per limitare la nostra libertà. Mi domando il Super green pass a chi protegge? E’ stato constatato che chi ha ricevuto il siero ed è in possesso del lascia passare verde s’infettata e infetta anche gli altri, basta vedere i dati della diffusione del virus in questi ultimi mesi. Che senso ha questo malefico provvedimento? E’ uno strumento politico e non sanitario, gestito, infatti, dal Ministero delle Finanza. Noi non dobbiamo dividerci, ma dobbiamo essere uniti contro un governo che agli occhi di tutti è diventato tiranno.