Insomma Mosè divise le acque del mare e nello stesso tempo divise i figli d'Israele da una terra che li teneva schiavi ad un'altra che li avrebbe dato libertà e prosperità. Oggi forse la medesima situazione si ripresenta.
C'è infatti un popolo che vuole restare nella "non verità" e un altro che vuole redimersi.C'è chi vuole una Chiesa mondana e che si adegui ai tempi e alle esigenze umane, chi vuole che non si esca fuori dalla bimillenaria dottrina.
Tutti sappiamo che uno dei principali nemici della fede Cattolica è la massoneria, la quale utilizza tutti i mezzi per cambiare la fede insegnata da nostro Signore Gesù Cristo, una fede legata alle cose del mondo e al più sfrenato modernismo. Non a caso la Massoneria, pur usando i simboli cristiani, fornisce in maniera subdola un significato opposto, un modo prettamente satanico, con sottili differenze per snaturare la Chiesa Cattolica e condurla verso la via larga e non più su quella stretta insegnata da nostro Signore Gesu Cristo.
La sopraindicata organizzazione nel tempo è riuscita ad entrare nelle sacre mura e farsi rappresentare anche da nuovi prelati, i quali stabiliscono nuove linee che più delle volte appaiono di natura esoterica ed eretica.
Ci sono circa seicento documenti, approvati dai Papi, che condannano la Massoneria, in qualunque forma. La Libera Muratoria «nega in linea di principio il valore della verità rivelata», rifiutando ogni fede nei dogmi insegnati dalla Chiesa. Eppure oggi la massoneria non è condannata, anzi detta nuovi principi.
Nel vendutissimo libro di Andrea Cionci "Codice Ratzinger", spiega bene, che Benedetto XVI è stato ed è tuttora vittima di questo sistema. È stato tolto di mezzo da una loggia massonica, detta "mafia di San gallo", un gruppo di vescovi e cardinali erano soliti convenire ogni anno nei pressi della cittadina svizzera per contenere la svolta conservatrice di Benedetto XVI, per favorire poi le sue dimissioni e, infine, per eleggere un nuovo papa portatore delle istanze riformatrici e liberali. Uno di questi prima di morire, Godfried Danneels, confessò la triste narrazione.
Ratzinger, vecchio e apparentemente inutile, potrebbe ricevere da Dio ancora coraggio e forza nella preghiera, forse per questo il Signore ce lo tiene in vita, poiché nella sua longevità sarebbe ancora un nuovo spartiacque nel mare di peccati e di tante eresie che questo terzo millennio ci offre.
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