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mercoledì 18 dicembre 2024

CROTONE TRA ENI, SPOPOLAMENTO E TARALLUCCI E VINO

Il fenomeno dello spopolamento è una ferita aperta che attraversa l'Italia, ma che nel Sud, e in particolare in Calabria, assume contorni drammatici. Crotone, in questo quadro, è un esempio emblematico di un territorio che sta soffrendo da sempre. I dati che ho estrapolato da un post dell’ingegnere Antonio Bevilacqua sono veramente preoccupanti.

Una storia di abbandono e desolazione, dove i centri si svuotano e le case, immobili e capannoni restano vuoti, simboli di una vita che un tempo pulsava di vibrante energia.

Le motivazioni di questo preoccupante calo demografico sono note, eppure le classi politiche sembrano essersi dimenticate di noi, tutti strabici delle nostre necessità e delle nostre speranze. Nel gennaio del 2022, ho presentato una #mozione al Consiglio comunale di Crotone, un grido d'allerta contro lo spopolamento. Ma da allora, nulla è cambiato. La politica continua a concentrarsi su apparenti successi e manifestazioni, tra inciuci e deragliamenti elettorali, dimenticando le questioni serie. È fondamentale che ci si impegni in proposte concrete, che non si accontenti di un accordo da quattro soldi con chi ci inquina da decenni, come l'ENI, ma che si doveva puntare ad una vera bonifica industriale; obbligare la multinazionale, affinché si gettassero le basi per uno sviluppo reale e sostenibile

Crotone sta vivendo un dramma ineluttabile. Lo spopolamento non è solo un numero che scende, ma è la fuga da un territorio ricco di storia, cultura e risorse, sempre più impoverito da infrastrutture che non permettono una vita dignitosa. Siamo isolati, privati di una rete ferroviaria decente, e ogni giorno che passa ci allontana ulteriormente da un futuro migliore. La mia mozione avrebbe dovuto accendere il dibattito politico, stimolare un tavolo di lavoro con i sindaci dei comuni interessati e coinvolgere il Governo in un disegno di legge per il Crotonese, ma invece ci ritroviamo a parlare di accordi che si dissolvono nel nulla, come spesso accade: "a tarallucci e vino".

È tempo di risvegliare le coscienze e di lottare insieme per il nostro futuro. Non possiamo più permettere che la nostra terra venga svenduta per un piatto di lenticchie. Crotone merita di essere ascoltata, merita di tornare a vivere. E noi, come comunità, dobbiamo essere pronti a lottare per essa.

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