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LA FINE DELL'UOMO È LA FINE DEI TEMPI

  È innegabile che le forze del male si siano scatenate contro l'umanità, e in particolare contro la famiglia. Ma ciò che sta accadendo ...

sabato 30 marzo 2019



" Folle di braccianti verso il nord come uliveti fuggenti incrocianti i treni del sud..." (Gino Scalise sui Fiumi di Babilonia).
Un continuo esodo di meridionali ignorato dai vari governi e nostri rappresentanti politici, oggi in Calabria, nel Crotonese ancor di più è accentuata l'emigrazione, interi paesi soffrono lo spopolamento e il totale abbandono dalle nostre radici.
La foto ci mostra la presenza del nostro vecchio parroco, don Renato Cosentini, durante una visita ai primi emigrati scandalesi di Leutkirc in Germania.

giovedì 28 marzo 2019

Una brutta storia scandalese raccontata nel film “ L’ amore strappato “  con Sabrina Ferilli.

- Una brutta storia interpretata nella fiction “L’amore strappato” racconta il dolore di una madre che si vede portare via la figlia in seguito alle accuse di violenza perpetrate dal padre.

Un fatto realmente accaduto ad una famiglia di Scandale che, a causa di un errore giudiziario, si vede portare via la bimba di 7 anni, affidata prima agli assistenti sociali e successivamente adottata, ma tornerà dalla sua famiglia d’origine una volta raggiunta la maggiore età.

La bambina in questione, è Angela Lucanto, oggi ha 29 anni, strappata nel 1996 ai propri genitori, Salvatore Lucanto e Raffaella  Clemeno.  "l'amore strappato", andrà in onda domenica 31 marzo su Canale 5 in prima serata, con Sabrina Ferilli nel ruolo di una donna che lotta con tenacia, coraggio e determinazione per dimostrare l’innocenza del marito, interpretato da Enzo Decaro, ingiustamente accusato di molestie, e riavere la sua bambina di sette anni.  
La serie è ispirata al libro “Rapita dalla giustizia” in cui Angela Lucanto ha raccontato la vera storia della madre. Prodotta da Jeky Productions, è diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo.    

domenica 24 marzo 2019


SAN GIUSEPPE SCANDALE, “DA REGGIO EMILIA ARA SICILIA“.
Nella serata del 18 marzo 2019, alla vigilia di San Giuseppe, Scandale ha mantenuto la solita tradizione, tra “ cumbitu e luminariu “ nei vari rioni del paese, anche la numerosa comunità di Reggio Emilia, dove ogni anno attraverso la propria Associazione “ Scandale in Emilia”, non viene meno all’appuntamento per stare insieme e condividere i salienti momenti.
L’accensione dei “ luminari “ è avvenuta in Via Dei mille per opera dell’ Associazione “ Strascandale” , proprio nella zona antica, laddove è stato dismesso oramai da lunghissimo tempo, è stato ripristinato il cosiddetto “ luminariu i da Sicilia”  con l’aggiunta delle formidabili idee di Pietro Riolo l’evento ha assunto una visione di un tempo oramai passato, dando vita agli aspetti più nobili della tradizione.
Nella frazione Corazzo, anche quest’anno non è venuto meno l’ impegno, ad occuparsene è stata l’ Associazione “ Sviluppo Corazzo “, la quale si è cimentata con la preparazione di uno squisito “ cumbitu “ e tanti prodotti della nostra Val di Neto, la musica popolare fino a tarda serata ha stimolato i giovani presenti con canti e balli.
Anche in Piazza della Resistenza, fra l’altro, un dei pochissimi rioni che non ha mai spezzato la tradizione del “ luminariu “, ha voluto caratterizzare l’evento con tanti intrattenimenti musicali e prodotti tipici della nostra tavola.
L’ AVIS di Scandale per la seconda volta ha voluto segnare in archivio la manifestazione in onore del Santo, condividendo l’accensione del falò con altri volontari dell’UNITALSI e della Pro Loco, insieme hanno organizzato in Piazza St. Georgen tutto ciò che ha potuto rendere gradevole e interessante ai cittadini del paese e dei tanti venuti da fuori.
La Parrocchia di Scandale, con il nuovo Parroco, Don Antnio Macrì, ha curato l’aspetto religioso della festa, e per la prima volta in serata, durante la vigilia, si è vista per le principali vie del paese una fiaccolata in processione con tanti bambini. E’ seguita, poi, la benedizione dei fuochi, proprio come un tempo che ha simboleggiato il passaggio del ciclo dell’anno come la fine della brutta stagione e l’inizio della primavera, oggi, in una società diversa, rappresenta il passaggio dal male al bene, l’augurio di pace e tranquillità alle famiglie. 
I fuochi sono stati alimentati da frasche, raccolte e ammassate nei suddetti  rioni del paese, tutti nelle rispettive vie hanno consumato l’evento fra tanti anziani giovani e bambini uniti in un'atmosfera di fratellanza e condivisione, caratterizzata da banchetti, tanti stand installati appositamente per l’esposizione delle diverse prelibatezze del luogo, che gli abitanti hanno voluto generosamente offrire, non è mancata la distribuzione del cosiddetto “ cumbitu”, dolci e salati, prestigiosi vini, piatti tipici di Scandale e del comprensorio, musica, balli e danze popolari calabresi, nonché la famosa tarantella.  L’odore delle brucianti frasche e la piacevole fragranza dell’arte culinaria scandalese, calabrese, hanno reso una semplice ricorrenza in un momento forte all’insegna della convivialità, in piena simbiosi tra sacro e profano.




























lunedì 18 marzo 2019

S. GIUSEPPE, PRIMA LA FIACCOLATA E POI L'ACCENSIONE DEI " LUMINARI"
 Don Antonio Macrì, parroco di Scandale, in occasione della festa di San Giuseppe, ha voluto separare i momenti religiosi da quelli culturali, dopo la Santa Messa, infatti, verso le ore 18:30, prima dell'accensione dei " luminari " per la prima volta si sono visti transitare per le vie del paese tanti bambini in processione, rendendo onore al Santo con una fiaccola accesa in segno di pace fra noi e luce nella profondità dei nostri cuori.




sabato 16 marzo 2019


SCANDALE, SAN GIUSEPPE  TRA  “ CUMBITU “ E “LUMINARI “ . FA RIVIVERE I MOMENTI LA POESIA DEL MAESTRO NICOLA PAPARO.
Nel mese di marzo, a Scandale, nei rioni del paese si anima uno spirito che è unico nel suo genere. Alcune famiglie si dedicano con gioia ai preparativi della festa di San Giuseppe, la popolazione tutta in quel giorno si trova unita da una devozione profonda verso il santo.
I preparativi iniziano nelle campagne con la raccolta delle frasche, che verranno utilizzate la sera del 18 marzo, il giorno antecedente la festa in onore di San Giuseppe si accendono "I Luminari" (falò) per le vie del paese, in segno di devozione verso il Santo.
Il maestro Nicola Paparo nella sua poesia “ QUANDU VENA RU MISI DI MARZU “  fa rivivere i salienti momenti, ecco alcuni passi dell'opera, quando si accende il " luminariu" :
“  ‘  U diciottu, a n’ura di notti,    a ra Coddra, a ra Jazza, a ru Chianu,    a ru largu d’u viecchiu mulinu,   sutta l’orta, a ra via d’u cafuni,    ad ogni angulu,   ad ogni spuntuni,    foc’ appiccianu i vecchi marrani,    e ru populu vatta re mani.    A Punenti, a Livanti, a Grecali,   E’ finitu lu Santu Rusaru,   Tutt’a genti si mint’a cantari. “
Nei giorni precedenti vi è la tradizione, sempre in segno di devozione, per la preparazione del "U Cumbitu" (pasta e ceci cucinati con abbondante cipolla e salsetta piccante) che è distribuito e consumato insieme ai vicini di casa,  ed alle persone più bisognose. Ecco di altri passi della poesia :
“ Capadirtu,  i pindinu, ara jiazza,   Quandu vena ru misi di marzu,   ogni jiurnu ‘ ndi vidi purtari,   chin’ i pasta ‘mprattata cunduta cc uri ciciri cott’a dovere.   Li cucinanu sempri ppi vutu,    Chire mamme ch’a grazz’han’avutu,    Ppi ru fijjiu a ra casa maltu,    O a ra guerra partutu surdatu.    ‘ U cumbitu è nu vutu privatu, ma la gent’i Scandali ha vulutu.
La sera del 18, dopo i vespri, approssimativamente verso le ore 20:00, vengono finalmente accessi "I Luminari", attorno ai quali, un tempo si recitava prima di tutto il Santo Rosario, seguito dai canti popolari in onore della Santo e della Beata Vergine. Oggi invece dopo aver  acceso il fuoco, si canta e banchetta fino a notte tarda.
Nella poesia di Nicola Paparo seguono i canti in vernacolo scandalese :
“ San Giuseppi, lu viecchiu, onurari
Ed ogni annu ccu cura pripara
Luminari, ppi priestu scurdari
‘ i d’u viernu timpest’ e bufere.
Ppi nu misi, le mamm’amuruse,
cc uri fijji e i vicini di casa
‘ndi carrianu manneddre e faschi,
cimaluni d’ajjiastru, di scinu,
di jinostra, di cerza, di pinu…

‘ U diciottu, a n’ura di notti,
a ra Coddra, a ra Jazza, a ru Chianu,
a ru largu d’u viecchiu mulinu,
sutta l’orta, a ra via d’u cafuni,
ad ogni angule, ad ogni spuntuni,
foc’ appiccianu i vecchi marrani
e ru populu vatta re mani.

A Punenti, a Livanti, a Grecali
E’ finitu lu Santu Rusaru
Tutt’a genti si mint’a cantari.
San Giuseppi nun durmiri
Ca Maria ha di parturiri,
ad fari nu bieddru fijjiuli,
l’ha di mintiri Salvatore;
l’ha di mintiri supra l’ataru
ccu tre d’anciuli a cantari,

a cantari ccu beddra vuci:
o maria quantu s’i duci
e s’i duci e ‘nzuccarata,
o Maria l’Immaculata.
San Giuseppi lu vecchiarellu
Ed all’atra lu santu bastuni,
San Giuseppi ni pirduna.
San Giuseppi mastru d’ascia
Chi facia tavuti e casce,
li facia senza dubruni
San Giuseppi ni pirduna.

NICOLA PAPARO,
maestro scrittore e poeta di Scandale.











lunedì 11 marzo 2019

domenica 10 marzo 2019


S.S.106, UNA GRANDE IDEA E UNA SCARSA SENSIBILITA’ ALLA PROBLEMATICA.
SVOLTOSI A PETILIA POLICASTRO IL CONVEGNO DEL COMITATO.
 “Non ci può essere sviluppo senza moderne infrastrutture “, questo è il titolo del convegno organizzato dal “Comitato Crotone Nuova ss.106 Adesso “, con il Patrocinio della Città di Petilia Policastro, tenutosi sabato 9 marzo 2019, alle ore 16,30, presso la biblioteca comunale.

 Per l’occasione è stato presentato il progetto relativo alla variante del megalotto 6 della E90 “Simeri-Marcedusa-Cutro-Crotone” voluto appositamente per un territorio completamento isolato dal resto della regione, privo di adeguate infrastrutture di trasporto e comunicazione, che impediscono lo sviluppo, e non arginano il fenomeno dell’emigrazione verso il resto d’ Italia.
Il nuovo progetto dell’ingegnere Bevilacqua consente alle popolazioni crotonesi di attraversare la S.S.106, sulla tratta Crotone-Catanzaro, evitando continui passaggi nei centri abitati e accessi irregolari, pericolosi su altre vie secondarie interne che spesso sono causa di gravi incidenti.
La proposta dei nuovi elaborati riguarda la Variante al Megalotto 6 della S.S.106”, un nuovo tracciato, lungo soli 22 Km, alternativo all’attuale percorso, su quest’ultimo si potrebbe deviare il traffico veloce e pesante, lasciando che la nuova opera assorbisca solo il transito veicolare. Lungimirante risulterebbe l’idea di spostare la struttura verso l’entroterra, in modo da consentire di uscire dal profondo isolamento anche i comuni di Mesoraca, Petilia Policastro, Petronà, Marcedusa, Roccabernarda, un’opportunità sarebbe anche per i comuni di San Mauro Marchesato, Scandale, Santa Severina, Cutro e Cotronei.
Nel convegno ha partecipato il sindaco Amedeo Nicolazzi, il quale ha rivolto i saluti a nome dell’Amministrazione comunale, ha introdotto i lavori, l’avvocato Luigi Bitonti, esponente del Comitato e presidente dell’Associazione Paideia, l’ing. Maurizio Tricoli, il sig. Michele Basile ed il geom. Giuseppe Miletta del direttorio “Comitato Crotone Nuova ss.106 Adesso “, a relazionare dal punto di vista tecnico, ovviamente è l’ideatore dello stesso progetto, l’ing. Antonio Bevilacqua.
Bene il dibattito e la riuscita del Convegno, peccato, però, che le popolazioni spesso hanno capacità di lamentarsi, ma poi, nei fatti la partecipazione è scarsa su tutti i fronti. Coloro i quali hanno il compito di rappresentarci degnamente per il bene di tutti diventano lo specchio di una comunità spenta e disinteressata alle sorti del nostro territorio e del futuro dei nostri figli.

 






sabato 9 marzo 2019


SPOPOLAMENTO SUD ITALIA, SCANDALE REGISTRA ALTA MARTALITA’ E SCARSA O INESISTENTE NATALITA’. È INIZIATA LA FINE DELLA NOSTRA STORIA E CIVILTA’.
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" la nostra civiltà sarà spazzata via come in una bufera di vento"
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Secondo le previsioni demografiche dell’Istat, l’Italia invecchia inarrestabilmente, ma il Sud ancora di più. Nell’arco di mezzo secolo le nostre regioni sono destinate a svuotarsi. I meridionali si sposteranno nel settentrione d’ Italia e verso il Centro-nord Europa.
Nessuna fermerà l’amaro destino della nostra gente, famiglie intere, giovani, costretti continuamente a fare le valigie. Noi calabresi, Crotonesi, stiamo vedendo gli effetti con largo anticipo, tutti i giorni abbiamo visto la chiusura di attività commerciali e culturali, assistiamo alla mortalità di tanta gente anziana (a Scandale da gennaio ad oggi hanno lasciato questo mondo circa 15 persone a fronte di una scarsissima natalità).
Dalle desolate strade, dalle silenziose viuzze, si rievoca il ricordo di una società laboriosa e viva, si sgorgano tante case, un tempo abitate da storiche famiglie, le cui pietre ancora parlano … ! Rievocano una grande civiltà contadina spazzata via per sempre come un’ improvvisa bufera di vento.
Cosa sarà del nostro futuro ?  Dei nostri giovani, dei sacrifici fatti dai nostri padri per realizzare case e migliorare poderi e fertili terreni?
Campagne svuotate, agricoltura al totale abbandono, oliveti improduttivi e agrumi vari che marciscono davanti ai nostri occhi.
I falsi politici, egoisti e beffardi cosa fanno?


mercoledì 6 marzo 2019

PRONTO IL NUOVO DISCO DI DARIO CORIALE.
Il nostro cantautore, Dario Coriale, dopo la sua pubblicazione del primo disco “ strade”, nel quale aveva racchiuso tutte le canzoni che si ispiravano agli anni in cui visse a Scandale, dalle prime esperienze musicali fino ai brani eseguiti dal gruppo “No Face”,  di cui lui ne faceva parte.  
Oggi sta portando a termine un progetto elaborato nel tempo, pronto alla sua prima uscita, un misto tra la sonorità che non tradisce mai la tradizione della musica di autore italiana, parte del rock, e se pur minima, non mancano le incursioni reggae. la sua miscela artistica lo riporta alla sua vecchia autodefinizione : “ sono un nomade “
L’opera è composta da 10 canzoni, tratta diversi argomenti della vita, fra questi, due sono dedicati al famoso attentato nella stazione centrale di Bologna nel mese di agosto del 1980, nel brano prova ad interpretare lo sguardo di una delle vittime prima che esplodesse la bomba,  e i momenti dei soccorsi durante la triste giornata. Il lavoro svolto è interamente auto –prodotto, della scrittura dei brani e di tutte le fasi di realizzo: arrangiamento, produzione artistica, registrazione, editing, missaggio.

Di seguito il contenuto del disco:









1. FIN QUI Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, chitarra acustica ed elettrica, orchestrazione archi, arrangiamento e programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : pianoforte, organo e tastiere. Antonio Raimondo : basso elettrico. Christian Lisi : programmazione archi.
2. ANDARE PER ANDARE Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, chitarra classica e acustica, arrangiamento e programmazione percussioni. Marco Giuseppe Emma : piano elettrico. Salvatore Davide Difrancesco : basso elettrico fretless. Giacomo Bertocchi : clarinetto e flauto traverso. Tonio Franco : cori.
3.VINCENZO ALLA GUERRA Musica di Dario Coriale e Simone Arminio . Parole di Simone Arminio . Dario Coriale : voce, chitarra classica, arrangiamento e programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : pianoforte, organo, tastiere. Andrea Marianelli : basso elettrico. Lorenzo "Nano" Galli : sax tenore. Simone Arminio : cajòn.
4. DIECIEVENTICINQUE Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : chitarra elettrica, armonica, arrangiamento e programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : organo. Antonio Raimondo : basso elettrico. Voci tratte dal ponte radio originale dei soccorsi del 2 agosto 1980.
5. SALA D'ASPETTO Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, cori, chitarra acustica ed elettrica, armonica, arrangiamento e programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : pianoforte e organo. Antonio Raimondo : basso elettrico. Nando Dessena : cori e arrangiamento cori. Giada Oliva : cori. Silvia Curzi : cori.
6. COME UNA PREGHIERA Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, cori, chitarra classica, orchestrazione archi, arrangiamento e programmazione percussioni. Antonio Rimedio : fisarmonica. Antonio Raimondo : basso elettrico. Christian Lisi : programmazione archi.
7. METAFORE Dario Coriale : chitarra classica, acustica ed elettrica, armonica, basso elettrico. 8. A PRIMEIRA VISTA Musica e parole di Chico César . Testo liberamente tradotto da Dario Coriale . Dario Coriale : voce, cori, chitarra acustica. Francesco Pingitore : voce, cori chitarra classica. Marco Giuseppe Emma : pianoforte. Andrea Marianelli : basso elettrico. Fedele Pingitore : percussioni.
9. VOLA VIA Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, cori, chitarra acustica ed elettrica, arrangiamento e programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : pianoforte, organo e tastiere. Nando Dessena : chitarra elettrica. Luca Nicolasi : basso elettrico.
 10. IL VECCHIO Musica e parole di Dario Coriale . Dario Coriale : voce, chitarra classica, acustica ed elettrica, orchestrazione archi, programmazione batteria e percussioni. Marco Giuseppe Emma : pianoforte, organo e tastiere. Antonio Raimondo : basso elettrico. Giacomo Bertocchi : sax tenore. Fedele Pingitore : arrangiamento batteria e percussioni.