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È morto " papa " Francesco

Premetto che le mie riflessioni sono personali e da persona di fede cattolica. Chi vorrà intervenire in questo post, a prescindere dal fatto...

domenica 24 marzo 2019


SAN GIUSEPPE SCANDALE, “DA REGGIO EMILIA ARA SICILIA“.
Nella serata del 18 marzo 2019, alla vigilia di San Giuseppe, Scandale ha mantenuto la solita tradizione, tra “ cumbitu e luminariu “ nei vari rioni del paese, anche la numerosa comunità di Reggio Emilia, dove ogni anno attraverso la propria Associazione “ Scandale in Emilia”, non viene meno all’appuntamento per stare insieme e condividere i salienti momenti.
L’accensione dei “ luminari “ è avvenuta in Via Dei mille per opera dell’ Associazione “ Strascandale” , proprio nella zona antica, laddove è stato dismesso oramai da lunghissimo tempo, è stato ripristinato il cosiddetto “ luminariu i da Sicilia”  con l’aggiunta delle formidabili idee di Pietro Riolo l’evento ha assunto una visione di un tempo oramai passato, dando vita agli aspetti più nobili della tradizione.
Nella frazione Corazzo, anche quest’anno non è venuto meno l’ impegno, ad occuparsene è stata l’ Associazione “ Sviluppo Corazzo “, la quale si è cimentata con la preparazione di uno squisito “ cumbitu “ e tanti prodotti della nostra Val di Neto, la musica popolare fino a tarda serata ha stimolato i giovani presenti con canti e balli.
Anche in Piazza della Resistenza, fra l’altro, un dei pochissimi rioni che non ha mai spezzato la tradizione del “ luminariu “, ha voluto caratterizzare l’evento con tanti intrattenimenti musicali e prodotti tipici della nostra tavola.
L’ AVIS di Scandale per la seconda volta ha voluto segnare in archivio la manifestazione in onore del Santo, condividendo l’accensione del falò con altri volontari dell’UNITALSI e della Pro Loco, insieme hanno organizzato in Piazza St. Georgen tutto ciò che ha potuto rendere gradevole e interessante ai cittadini del paese e dei tanti venuti da fuori.
La Parrocchia di Scandale, con il nuovo Parroco, Don Antnio Macrì, ha curato l’aspetto religioso della festa, e per la prima volta in serata, durante la vigilia, si è vista per le principali vie del paese una fiaccolata in processione con tanti bambini. E’ seguita, poi, la benedizione dei fuochi, proprio come un tempo che ha simboleggiato il passaggio del ciclo dell’anno come la fine della brutta stagione e l’inizio della primavera, oggi, in una società diversa, rappresenta il passaggio dal male al bene, l’augurio di pace e tranquillità alle famiglie. 
I fuochi sono stati alimentati da frasche, raccolte e ammassate nei suddetti  rioni del paese, tutti nelle rispettive vie hanno consumato l’evento fra tanti anziani giovani e bambini uniti in un'atmosfera di fratellanza e condivisione, caratterizzata da banchetti, tanti stand installati appositamente per l’esposizione delle diverse prelibatezze del luogo, che gli abitanti hanno voluto generosamente offrire, non è mancata la distribuzione del cosiddetto “ cumbitu”, dolci e salati, prestigiosi vini, piatti tipici di Scandale e del comprensorio, musica, balli e danze popolari calabresi, nonché la famosa tarantella.  L’odore delle brucianti frasche e la piacevole fragranza dell’arte culinaria scandalese, calabrese, hanno reso una semplice ricorrenza in un momento forte all’insegna della convivialità, in piena simbiosi tra sacro e profano.




























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