SAN GIUSEPPE SCANDALE, “DA REGGIO EMILIA ARA SICILIA“.
Nella serata
del 18 marzo 2019, alla vigilia di San Giuseppe, Scandale ha mantenuto la
solita tradizione, tra “ cumbitu e luminariu “ nei vari rioni del paese, anche
la numerosa comunità di Reggio Emilia, dove ogni anno attraverso la propria Associazione
“ Scandale in Emilia”, non viene meno all’appuntamento per stare insieme e
condividere i salienti momenti.
L’accensione
dei “ luminari “ è avvenuta in Via Dei mille per opera dell’ Associazione “ Strascandale”
, proprio nella zona antica, laddove è stato dismesso oramai da lunghissimo
tempo, è stato ripristinato il cosiddetto “ luminariu i da Sicilia” con l’aggiunta delle formidabili idee di
Pietro Riolo l’evento ha assunto una visione di un tempo oramai passato, dando
vita agli aspetti più nobili della tradizione.
Nella
frazione Corazzo, anche quest’anno non è venuto meno l’ impegno, ad occuparsene
è stata l’ Associazione “ Sviluppo Corazzo “, la quale si è cimentata con la
preparazione di uno squisito “ cumbitu “ e tanti prodotti della nostra Val di
Neto, la musica popolare fino a tarda serata ha stimolato i giovani presenti
con canti e balli.
Anche in
Piazza della Resistenza, fra l’altro, un dei pochissimi rioni che non ha mai
spezzato la tradizione del “ luminariu “, ha voluto caratterizzare l’evento con
tanti intrattenimenti musicali e prodotti tipici della nostra tavola.
L’ AVIS di
Scandale per la seconda volta ha voluto segnare in archivio la manifestazione
in onore del Santo, condividendo l’accensione del falò con altri volontari
dell’UNITALSI e della Pro Loco, insieme hanno organizzato in Piazza St. Georgen
tutto ciò che ha potuto rendere gradevole e interessante ai cittadini del paese
e dei tanti venuti da fuori.
La
Parrocchia di Scandale, con il nuovo Parroco, Don Antnio Macrì, ha curato
l’aspetto religioso della festa, e per la prima volta in serata, durante la
vigilia, si è vista per le principali vie del paese una fiaccolata in
processione con tanti bambini. E’ seguita, poi, la benedizione dei fuochi,
proprio come un tempo che ha simboleggiato il passaggio del ciclo dell’anno
come la fine della brutta stagione e l’inizio della primavera, oggi, in una
società diversa, rappresenta il passaggio dal male al bene, l’augurio di pace e
tranquillità alle famiglie.
I fuochi
sono stati alimentati da frasche, raccolte e ammassate nei suddetti rioni del paese, tutti nelle rispettive vie
hanno consumato l’evento fra tanti anziani
giovani e bambini uniti in un'atmosfera di fratellanza e condivisione,
caratterizzata da banchetti, tanti stand installati appositamente per
l’esposizione delle diverse prelibatezze del luogo, che gli abitanti hanno
voluto generosamente offrire, non è mancata la distribuzione del cosiddetto “
cumbitu”, dolci e salati, prestigiosi vini, piatti tipici di Scandale e del
comprensorio, musica, balli e danze popolari calabresi, nonché la famosa
tarantella. L’odore delle brucianti
frasche e la piacevole fragranza dell’arte culinaria scandalese, calabrese,
hanno reso una semplice ricorrenza in un momento forte all’insegna
della convivialità, in piena simbiosi tra sacro e profano.
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