Nella serata del 24 febbraio
2020 presso la Chiesa Madre di Scandale è nato un nuovo gruppo denominato
“amici di Gino Scalise”, tanti gli aderenti che hanno preso parte, al momento
si contano 25 persone. l’incontro è iniziato con un discorso del Parroco, don
Antonio Macrì, il quale spinto da Iginio Carvelli, affinché si riallacciasse il
percorso di approfondimento della vita dell’ex presidente dell’ Azione
Cattolica, avviato subito dopo la sua dipartita.
Don Antonio non ha perso tempo ad
informare il nuovo Vescovo della Diocesi Crotone-Santa Severina, Mons. Angelo
Raffaele Panzetta, che si è reso subito disponibile per avviare ogni iniziativa
al fine di fare emergere la figura di un uomo dal cuore grande, che ha speso
una vita al servizio della gente, di quei giovani diseredati e desiderosi di
conoscere il mistero di nostro Signore, attraverso la sua generosità e
il suo carisma di uomo docile ed accogliente, sempre con il
sorriso.
L’intendo di Don Antonio è che il gruppo si avvii verso un cammino di
approfondimento e conoscenza di questa straordinaria figura,
invitando i fedeli a fornirgli tutte le notizie utili riguardanti la vita
e la spiritualità di Gino, acquisire eventuali documenti autografi, lettere e
ogni suo scritto. Gino era figlio spirituale del beato Don Mottola, durante la
loro vita sono state scambiate tantissime preziose epistole ben custodite dal
nostro Don Simone Scaramuzzino, attraverso le quali è possibile conoscere la
profondità di pensiero e del cuore di Gino, e nello stesso tempo conoscere in
parte la figura del grande Don Mottola. Dal 2014 l’Amministrazione
comunale a guida del sottoscritto avviò diversi incontri, a Gino sono state
dedicate alcune serate dell’estate Scandalese, fra cui un’ importante rassegna
teatrale, l’attuale Centro Polifunzionale attraverso una delibera Consiliare è
stato a lui dedicato, in molte occasioni è stato oggetto di approfondimento con
il precedente parroco, Don Rino Le Pera, e con don Simone
Scaramuzzino figlioccio di Gino, sono stati arricchiti momenti con
le proprie testimonianze, ed infine Don Serafino Parisi, noto biblista, è stato
testimone tra la Parrocchia e l’Arcidiocesi Crotone-Santa Severina,
ed infine Iginio Carvelli, che ha voluto tenere alta l’attenzione verso la figura
di Gino, dedicando un libro con tantissime testimonianze.
Don Antonio nel
suo discorso è stato chiaro, desidera che il gruppo non sia chiuso, ma aperto a
chiunque voglia dare un contributo alla ricerca, necessariamente la stessa
dovrà essere unta dalla preghiera, che una volta al mese, precisamente ogni
primo venerdì bisogna condividere il lavoro svolto, mettendo in comune le
reazioni interiori ed i suggerimenti che la Parola del Signore suscita in
ognuno, come modello di vita spirituale voluto da Gino, allorquando nella
propria casa molti appartenenti al nuovo gruppo si radunavano in comunione,
preghiera, approfondimento della Parola di Dio al fine di scuotere le coscienze
e dare risposte ai dubbi e agli interrogativi che venivano posti. Un gruppo, quindi,
di preghiera e di ascolto, che incontra Gino nella sua vita passata ricca di
spunti, riflessioni e rigorosamente proiettata al futuro.
[IGINIO PINGITORE]