Ma non sarebbe meglio abolire le regioni e riabilitare le province? Queste
ultime sono nate come entità territoriale ben definite, le regioni invece sono
nate in seguito. Troppi governatori invadenti che intralciano le politiche del
governo centrale, e che si mettono spesso in sovrapposizione agli organi
nazionali. Lo stiamo vedendo in questi giorni sulla questione del Coronavirus,
entrambi gli schieramenti regionali, centro-destra e centro-sinistra, sono in
continue polemiche con il governo… addirittura è nata una diatriba, in cui è
dovuto intervenire il Presidente della Repubblica. Il caos che si sta
verificando in questi giorni in Italia, forse, non è dovuto a queste
incomprensibili polemiche?
Le regioni sono state istituite nel 1970 senza specifica motivazione
funzionale e istituzionale ma come al solito, solo per uno scopo prettamente
politico, un modo per cui i partiti possano spartirsi alla meglio il potere. In
quegli anni i regionalisti sostenevano quattro motivi principali : bisognava
attuare la Costituzione dopo oltre 20 anni, decentrare lo Stato, ridurre la
burocrazia (impiegati e apparati), risparmiare sulla spesa pubblica. Un
programma che si è rivelato praticamente al contrario con l’aggiunta di tanti
conflitti tra Stato e regioni, creando tanti “statarelli”, come quelli
esistenti prima dell’unificazione dell’Italia. Tanti consiglieri regionali
hanno incrementato le inchieste penali, tante indennità e vitalizi, miriadi di
incarichi e tanti costi con cifre pazze; oggi in alcune regioni esistono anche
i sottosegretari degli assessori.
Così l' Italia si farà a pezzi e non ne uscirà più !
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