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giovedì 9 luglio 2020

Depuratori di Scandale, Giustizia fatta.

"Giustizia è fatta". È uscita la sentenza che nella mattinata odierna è stata emessa dal Tribunale di Crotone a firma del Giudice, Dott.ssa Elvezia Antonella Cordasco, che scagiona la mia persona da ogni responsabilità in merito alla questione depuratori di Scandale per non avere commesso il fatto. Non avevo dubbi, avendo agito secondo coscienza, per il bene esclusivo della mia comunità. Desidero fare un po’ di memoria: Il 18 marzo 2016 ed il 10 novembre 2016 inviai delle missive al Ministero dell'Ambiente, all’Autorità per l’Energia, alla Regione Calabria, alla Curatela fallimentare ed alla Procura della Repubblica, denunciando lo stato in cui versavano gli impianti che la vecchia Società (oramai fallita) aveva "gestito". Chiedevo un intervento immediato, poiché una vasta area del territorio era a rischio ambientale e sanitario. L’intera rete ed i relativi impianti necessitavano di urgenti manutenzioni ed interventi di adeguamento, al fine di consentire il raggiungimento dei livelli minimi di servizio, il rispetto della normativa di settore e la tutela ambientale. Ovviamente il tutto non era compatibile con le disponibilità finanziarie del Comune che, tuttavia, non poteva assolutamente essere perseguito; semmai la competenza apparteneva ad altri enti, che avevano disatteso la legge istitutiva della Autorità Idrica della Calabria, di cui alla delibera della Giunta Regionale 12 giugno 2015 n.183. In seguito, nonostante tutto, promossi la progettazione di un solo impianto nuovo nel capoluogo e di un altro nella frazione Corazzo, in modo da dimezzare le spese manutentive per una comunità di poco più di 3000 anime, mentre nei pressi di località Bellavista, Via Matteuzzo, Via Rino Gaetano ed altre zone scoperte si sarebbe dovuta studiare successivamente una nuova linea fognaria. Dopo alcuni mesi la Capitaneria di Porto, fra l’altro avvisata della situazione, si recò a Scandale e mi denuciò nelle vesti di sindaco pro tempore, contestandomi la violazione del decreto legge 152/06, art. 133 comma 2: "all’atto dell’accertamento effettuato, risultava uno scarico di acque reflue dagli impianti di depurazione priva dell’autorizzazione". Un’assurdità inaudita: mi trovai da denunciante a denunciato Sequestrando gli inutilizzabili depuratori mi venne notificata una sanzione di oltre 500.000,00 EURO. Colgo l'occasione per ringraziare l'avvocato penalista Nuccio Barbuto che mi ha assistito durante questa triste vicenda. Il mio impegno, e se posso dire il mio sacrificio, è servito per un bene strettamente collettivo.

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