La crisi economica dovuta al COVID 19 è occasione d’illecito arricchimento, la verità quindi è il contrario rispetto a ciò che si voglia far credere, è la criminalità che ci guadagna, ancor di più la ‘ndrangheta, pare che quest’ultima subentri in eccellenti attività commerciali. Preoccupanti allarmi sono lanciati dai Magistrati impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Nelle manifestazioni contro le misure adottate dal governo per contenere il virus non ci sono delinquenti, ma tanta brava e onesta gente, che soffre per i mancati introiti. L’emergenza sanitaria che sta attraversando l’Italia, e le misure contro il virus Covid-19, espongono quindi il nostro sistema economico al rischio continuo di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. Il blocco delle attività economiche, infatti, rende alla malavita organizzata, particolarmente alla ‘ndrangheta, la quale s’infiltra con facilità nei settori produttivi, favorendo azioni speculative o illecite da parte delle aziende in difficoltà finanziarie, attendendo il fallimento di titolari onesti, che per decenni, con il frutto del proprio sudore hanno realizzato eccellenze commerciali.
Le preoccupazioni arrivano anche dal
mondo della finanza, nei seminari organizzati presso gli istituti bancari aventi
come oggetto l’antiriciclaggio, si parla della questione “ Covid” e gli
intrecci con il malaffare, la stessa Unità per l’Informazione Finanziaria per
l’Italia ha stabilito con forte preoccupazione una serie d’indicazioni rivolte
ai soggetti obbligati al rispetto della normativa antiriciclaggio. E’ ovvio che
a fronte di questa situazione il Governo dovrà preoccuparsi della salute dei
cittadini, ma nello stesso tempo dovrà mantenere alta l’attenzione ed invitare
gli organi competenti ad agire per contrastare attivamente le crescenti
minacce. Se da un lato è fondamentale sostenere le persone e le imprese in
crisi, dall’altro occorre salvaguardare per tempo l’integrità dell’economia
legale.
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