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"SA JOCÀNU ARU CURRÌUNU". REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

"Sa jocànu a ru curriu": nel teatrino della politica, mi piace richiamare i nostri antichi detti calabresi, e questo sembra tipico...

domenica 28 ottobre 2018

CROTONE PERDE MASSIMO MARRELLI, UNO DEI PIU' IMPORTANTI ED ECCELLENTI IMPRENDITORI, SE NE VA CON TRE OPERAI.
Ci lascia tragicamente l'imprenditore Massimo Marrelli con altri tre operai rimasti sepolti da un costone di argilla nella località Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, nel giardino adiacente la propria villa, dove erano in corso dei lavori di riparazione di una condotta fognaria in seguito a una frana. Sono deceduti anche Luigi Colacino, di Cutro, e Santo Bruno e Mario Cristofaro di Isola Capo Rizzuto. 
Con Massimo Marrelli se ne va un pezzo di seria imprenditoria crotonese e della Calabria tutta, uomo dinamico, che è riuscito a portare nella città di Pitagora grandi eccellenze.

martedì 23 ottobre 2018


Scuola Elementare Scandale ristrutturata secondo i crismi di legge
Delle volte fare troppo silenzio nella vita dei nostri centri credo che non giovi a nessuno, ancor di più quando si diffondono alcune bugie, con l’esplicito intendo, da parte di qualcuno, di farle diventare verità, ma la verità non dimostrata, rispetto a una bugia riduce sempre al minimo l’attendibilità.
Da diverso tempo mi giungono alcune voci sul mio operato amministrativo terminato a giugno di quest’anno, riguardanti l’apertura o meno del plesso scolastico di Via F.lli Bandiera, si percepisce chiaramente la tendenza di tener in piedi alcune falsità atte a giustificare ogni eventuali manchevolezza e/o presunte omissione, praticamente una linea di comodo a danno della vecchia Amministrazione e di colui il quale ne era alla guida.
Prima di argomentare, desidero premettere che nella nuova scuola di Via F.lli Bandiera, sono stati rimossi dai muri dell’ingresso principale alcuni quadri realizzati dalla prestigiosa Cine Foto Audia contenenti le immagini dell’inaugurazione e benedizione della struttura, tenutasi il 6 aprile 2018 con i rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose. Dove siano andati a finire? Chi li ha rimossi, e perché …? Se sono stati trafugati, dispersi o rubati andrebbe esposta una regolare denuncia.
Ritornando alle bugie, io non sono disponibile ad accettare qualcosa che nega l’evidenza, provocazioni messe in campo per giustificare o meno ritardi per l’apertura del plesso di Via F.lli Bandiera a Scandale, poiché, come si può vedere anche delle eloquenti foto pubblicate, abbiamo consegnato un edificio ben ristrutturato e finito in tutto.
Allorquando si fossero verificate inadempienze, chi è di competenza avrebbe dovuto avviare ogni atto rivolto al completamento, poiché il mio mandato a giugno è terminato, e fino ad oggi sono trascorsi oltre quattro mesi sufficienti per avviare ogni conclusione.
Non si può buttare fango a chi ha restituito una scuola nuova e in piena sicurezza, confortati anche da un congruo contributo, da un progetto risultato il primo in graduatoria regionale.
Da una struttura inadatta, vecchia e fatiscente, in pessime condizioni, a rischio tutti i giorni l’incolumità degli alunni e del personale lavorativo, è stata restituita una nuova scuola realizzata secondo tutti crismi di legge, pronta a soddisfare le esigenze dei nostri studenti.



lunedì 22 ottobre 2018


La Strada Statale 106 argomento del TG 2  RAI
Dopo le lunghe battaglie promosse dai vari comitati, dall’associazione “ Basta vittime sulla strada statale 106” e dall’impegno costante di Nando Amoruso, pare che se incominci a dare eco e presa di coscienza fra i mezzi di comunicazione nazionali sulla questione legata alla Strada Statale Jonica, chiamata per l’appunto “ strada della morte “ la lunga arteria ha acquisito un alto primato tasso di mortalità, che secondo i dati del rapporto ACI-ISTAT sono veramente preoccupanti.
Una strada lunga 491 chilometri, entrambe le carreggiate sono vecchie, in molti tratti si presenta deformata, in ambo i lati non si può far a meno di vedere un’infinità di accessi, molti dei quali abusivi, un percorso segnato da lapidi commemorative, mazzi di fiori e pannelli con i volti della madonna e di Padre Pio.
Nella serata del 20 ottobre 2018 La Rai al TG delle 20:30 ha dedicato un servizio realizzato da Francesca Romana Elisei, accompagnata da Fabio Pugliese, presidentedell’Associazione “ Basta vittime sulla strada statale 106″.


domenica 21 ottobre 2018


" U IUARNU I DI MUARTI ", STRAPPATO DA  HALLWEEN IL RICORDO DELLE NOSTRE CARE MEMORIE.

Ritorniamo al passato per favore ! Come dicevano i nostri avi: " FACITIMILLA PPI L'ANIMA I DI MUARTI” 
Un sentitissimo giorno dedicato alle nostre care memorie trasformato in una festa pagana (halloween), avremmo dovuto essere più attenti per non perdere una ricorrenza importante come il giorno dedicato ai morti, il ricordo dei defunti, delle nostre care memorie. 
Nessuno può sfuggire alla morte, tutti siamo consapevoli che questo giorno accadrà: ricchi, poveri potenti, non potenti, preti, vescovi, papi ecc. dovranno prepararsi al passaggio da questa vita a un’altra. Il momento è vissuto da tutti, credenti e non credenti, ma chi ha fede, può viverlo in maniera diversa, speranzoso di traslare in una dimora migliore. 

Un tempo era una festa sentita da tutti come giorno di preghiera, di suffragio per le anime in cielo, mentre oggi si trasforma in una festa commerciale, che da spazio sempre al consumismo, soffocata da una tradizione che non ci appartiene. Cosa c’entriamo noi con Halloween? Una festa appartenente ai popoli di provenienza anglofona, americani, inglesi e australiani, che non ha nulla di religioso, le famiglie durante la ricorrenza usano come simbolo una zucca decorata, completamente lavorata a mano, con tagli sulla superficie, pensata per ricreare volti più o meno spaventosi, alcune dei quali raffigurano streghe, fantasmi e qualsiasi altra immagine relativa all’universo dell’ignoto.
Dovremmo riscoprire i riflessi di un’antica tradizione, riportandoli alle nostre usanze per dare vita alle memorie dei nostri defunti, quando il giorno dei morti era momento in cui le anime del purgatorio erano confortate, attraverso un culto popolare : la preghiera, la Messa in suffragio, le buone opere,  la cancellazione di un debito, un piccolo ristoro al vicino di casa o al parente che viveva nella povertà.

A Scandale si preparavano i dolci della festa, poiché i bambini prima dell’alba giravano per le vie del paese, bussavano alle porte e chiedevano: " Mi faciti i muarti " , i padroni di casa aprivano subito e davano tutto ciò che avevano : castagne, noci, arance, mandarini e tanti dolci che le care mamme preparavano apposta per l’occasione,  gli spiccioli delle lire non mancavano mai.
Non sempre tutti potevano offrire qualcosa,  ma durante la festa dei morti una buona parola non mancava a nessuno, il perdono prima di tutto : " FACITIMILLA PPI L'ANIMA I DI MUARTI ", la classica frase sussurrata anche durante il resto dell'anno, capitava tante volte che  l’anziana signora chiedeva la cortesia di farsi leggere o scrivere una lettera, la compilazione di un documento,  “ facitimilla ‘ppi l’anima i di muarti ” la frase era in ogni caso  e sempre scandita …!






sabato 20 ottobre 2018


ECCO UN GRANDE ESEMPIO DI SPONTANEA INTEGRAZIONE,LA POLITICA TACCIA E NON LO SCIUPI ! Ma chi l’ha detto che siamo razzisti ? Noi italiani siamo capaci spesso di farci il male da soli! Dovremmo essere un po’ più sobri, evitare facili strumentalizzazioni che distruggono ciò che abbiamo saputo realizzare. L’integrazione, è un esempio in cui possiamo vantarci, non appartiene a nessuna categoria politica, non sciupiamo questo valore. In Italia non ci sono razzisti, siamo un popolo per bene, generoso, la politica taccia per favore! Così facendo compiamo, piuttosto danni e disintegrazione sociale. Questa è l’Italia che conosciamo, questa è l’Italia che vogliamo.
W l’Italia

giovedì 18 ottobre 2018


C"ERA UNA VOLTA A SCANDALE "U FURNU I DA ZI CENZINA I DA BARCHERA".

Un tempo a Scandale c'era a zi  Cenzina i da barchèra, che possedeva uno dei pochi forni tradizionali a legna rimasto in paese intorno alla fine degli anni ottanta.
Da quel forno " u furnu" si sfornava tantissimo pane per soddisfare le numerose famiglie di un tempo, ricordo che si faceva una fila composta da signori di ogni ceto, in modo particolare, insegnanti provenienti da Crotone e dei paesi limitrofi, fra momenti di gioia e piacevoli scambi di vedute, battute e profumo  di pane, la cui emanazione si propagava dappertutto, da lontano, spesso si sentiva scandire la frase:  " a zi Cenzina ha sfurnatu u pani" .
Dal suo faticoso e straziante lavoro, non mancava il sorriso dal suo roseo viso: " A zi Cenzina sapiva sfurnari : " gioia e cuntitizza nanzituttu ..., pitti, pizzi, pizzati e cazola, ogni tantu puru nu piattu i pasta chjina o a pignata ccu ra fagiola." 

Meravigliosi tempi di una volta!

domenica 14 ottobre 2018

IL MODELLO RIACE VA SALVATO ! MA TUTTO NEL RISPETTO DELLA LEGGE
Da calabrese ritengo, come già espresso precedentemente, che al di la del percorso avviato della Magistratura, il modello Riace va comunque salvato. Il ministro Salvini, dovrà in ogni caso evitare di trasferire altrove quella gente oramai amalgamata con i nostri corregionali.
Se tutto ciò è stato funzionale, ed ha intensificato la cultura fra i popoli, trasformato il borgo abbandonato dai riacesi, in un centro di culture, dialetti e nazionalita’, facendo  rinascere i vecchi mestieri ed arti ormai spariti da tempo, sarebbe uno schiaffo alla nostra cultura di popolo aperto e solidale. Tuttavia sarebbe non auspicabile qualsiasi forma di assistenzialismo che creerebbe disparità fra gli stessi abitanti del luogo.
Resta comunque il fatto che se il sindaco ha commesso illegalità dovrà rispondere per eventuali violazioni di legge. Rimango comunque dell'idea che i flussi migratori vanno controllati, come sta procedendo la linea di governo, poiché l'Italia dovrà accogliere gli stranieri secondo le proprie possibilità.

giovedì 4 ottobre 2018


CASO RIACE :  LA POLITICA EVITI DUE PESI E DUE MISURE !  A RIACE  “ VIOLAZIONE DELLA LEGGE A FIN DI BENE “, A ISOLA CAPO RIZZUTO DON SCORDIO PAGA IL MALE DI TUTTO


Ampia fiducia alla Magistratura! Lo faccio come premessa a scanso di ogni equivoco, e come esposto nel precedente post, non voglio esprimere nessun giudizio sulla persona di Mimmo Lucano, fin quando non saranno approfondite tutte le indagini, anch’io il suo paese lo vidi come esempio d’integrazione.
C’è da dire, però, che alcune forze politiche adottano due pesi e due misure, per la questione Riace, si mobilita l’Italia intera, giustificando episodi illeciti, lo stesso Mimmo Lucano dichiara: “ ho violato la legge a fin di bene”.
In questi giorni sono tanti gli opinionisti, anche di eccellenti testate giornalistiche, che sembrano muoversi su una direzione prettamente di natura politica, altrimenti non riuscirei mai a spiegarmi come mai Don Edoardo Scordio, Il parroco di Isola Capo Rizzuto, padre di tanti extracomunitari appartenenti al più importante C.A.R.A d’Italia, da oltre un anno è ai domiciliari, nel pieno silenzio, come se dovesse pagare per tutti.
Perché la politica non è scesa in campo e non ha espresso solidarietà nei confronti di quest’uomo? D’altronde, anche don Edoardo ha operato per le finalità benefiche in una cittadina conosciuta per lo storico radicamento della criminalità, attraverso il quale, tanti ragazzi del luogo hanno trovato speranza e salvezza nelle strutture da lui volute.
Se per ipotesi dovesse passasse l’assurdo principio “ violo la legge a fin di bene “, sarebbe il caso di usare la stessa solidarietà nei confronti del sacerdote, il quale più volte, a suo dire, è stato oggetto di “una gogna mediatica incredibile, assurda”.
Tutto questo è utopico, è necessario che ognuno prima di esprimere giudizi, ponga una seria riflessione, affinché non suscitino sentimenti di disparità nei confronti di persone non appartenenti a gruppi e a partiti politici.

martedì 2 ottobre 2018

CROTONE, TEMA AL LICEO FILOLAO : LA SCUOLA INVECE DI UNIRE DIVIDE.


Nell’apprendere dai giornali quanto avvenuto presso il liceo scientifico "Filolao" di Crotone rimango allibito. In una traccia assegnata agli studenti si chiedeva di analizzare il Decreto Sicurezza proposto dal Ministro dell’Interno, confrontandolo con le leggi razziali del 1938. Il contenuto è il seguente: “oggi in Italia dopo 80 anni si registra un ritorno al razzismo, è una opinione diffusa che proprio il recente decreto in discussione al Parlamento, che riguarda l'immigrazione, contenga delle istanze razziste. Descrivi le leggi razziali e confronta il testo con il decreto di recente ideazione ed esprimi le tue riflessioni".

Nonostante sia apprezzabile il tentativo dell’insegnante di invitare i propri allievi a comporre una riflessione sull’attualità politica, non è accettabile la palese strumentalizzazione politica che vi è nella traccia.  Da uomo politico e cittadino di questa provincia esprimo il mio disappunto. Si tratta, in realtà, di una vera e propria campagna di politicizzazione condotta con lo scopo di influenzare le opinioni politiche dei propri allievi, giovani ragazzi che ancora lontani dall’essersi costruiti una solida personalità, fondata su idee e, si spera, studio e letture. Del resto, la politicizzazione delle scuole non è qualcosa a cui il nostro paese possa sentirsi estraneo, essendo stato, quello scolastico, terreno egemonizzato dalla sinistra di un tempo. E così la scuola invece che unire divide, oppone, oltretutto ricorrendo a similitudini storiche azzardate e prive di fondamento.  Mi pare si voglia inculcare agli studenti che la parte giusta del mondo sta contro questa politica attuale, che è giusto combatterla, rivoltarla, screditarla anche con accuse infamanti. Un nuovo ’68, forse?

Come si può giudicare la bozza di legge di un Ministro, al quale viene accusato di essere autore di istanze razziali, quando più volte il ministro stesso ha stigmatizzato comportamenti razzisti? Non si rischia così di politicizzare il pensiero degli studenti, di aizzarli, oltretutto abusando del fatto di avere una posizione di rilievo, rispettata dagli studenti che vedono nel docente una figura cardine della propria formazione?

Sarebbe opportuno che il docente tornasse a svolgere il ruolo di Maestro e non di ideologo, combattere per il miglioramento della scuola e per l’educazione e non solo l’istruzione degli studenti. Ecco, sarebbe questa una vera riforma. Il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini dovrebbe partire proprio da qui: far sì che la scuola, che vive la più profonda crisi di tutti i tempi torni a fare scuola e riacquisisca l’autorevolezza perduta.