Post in evidenza

"SA JOCÀNU ARU CURRÌUNU". REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

"Sa jocànu a ru curriu": nel teatrino della politica, mi piace richiamare i nostri antichi detti calabresi, e questo sembra tipico...

domenica 28 febbraio 2021

LA NUOVA STRADA JONICA INIZIA CON UNA NUOVA VIA: QUELLA DEL DIALOGO. IL COMUNE DI CROTONE NON POTRA’ TIRARSI INDIETRO


Questo versante della Calabria fino a oggi è stato messo totalmente ai margini, solo attraverso il dialogo fra le comunità è possibile uscire da questo grave isolamento. Quello che ora serve è mettersi, con senso di responsabilità, al lavoro per ricreare le basi di una politica al servizio dei cittadini e delle famiglie, studiando insieme progetti e soluzioni concrete; muovere i primi passi verso un totale riscatto e far nascere la voglia di ripartite. Lo sforzo più grande sarà recuperare il senso di sfiducia che i cittadini ormai nutrono nei confronti della politica,  perciò è necessario collaborare e dialogare in maniera compatta. 

Ritengo, quindi, che la mancata partecipazione di un rappresentante del comune crotonese nell’incontro dei sindaci a Cariati stride tantissimo; è un fatto storico quello che è avvenuto e non può passare in secondo piano. L' incontro per la prima volta ha visto compatti i rappresentanti delle comunità crotonesi e cosentini della fascia Jonica, la parte più popolosa nella regione, messa sempre ai margini e condannata al totale isolamento. Fra l’altro, gli enti intendono adoperarsi per una strategia comune non solo per la realizzazione della strada, ma anche per avviare una serie d’incontri in grado di spostare l’attenzione dei governanti regionali e nazionali ancor di più oggi che, dall’Europa, si muoveranno diversi finanziamenti in gran parte spettanti alle regioni più povere, fra cui quelle meridionali (in particolare la Calabria dove è fortemente accentuata la mancanza di primarie infrastrutture). 

La Comunità Europea ha messo a disposizione diversi miliardi di Euro per fronteggiare la grave crisi economica indotta dall’epidemia covid, assegnando all’Italia la fetta più consistente, 209 miliardi,  e tenendo conto di tre fattori: la popolazione residente, il reddito pro-capite e il tasso di disoccupazione medio degli ultimi cinque anni. Una sorta di recupero per ridurre il divario economico e d’infrastrutture del Mezzogiorno con il resto del Paese. Noi abbiamo tutti i requisiti, pertanto occorre unità e compattezze fra le comunità del versante Jonico, che il Comune di Crotone non potrà mai tenersi fuori.

domenica 21 febbraio 2021

 

Nella mia attività politica, da sempre, ho pubblicato articoli e fotografie attinenti la questione ambientale: l’ho fatto da Consigliere e sindaco del mio paese e desidero farlo anche oggi che sono Consigliere comunale della nostra Crotone, non a fine propagandistici, ma semplicemente per creare insieme una piccola agorà su cui offrire proposte e suggerimenti; uno stimolo, affinché si ampli il dibattito, creare una nuova cultura, una mentalità capace di risolvere annosi problemi.

Sulla vicenda, trovo ampio appoggio dal sindaco, dal vicesindaco Rossella Parisi, che da sempre svolge lavoro a difesa della legalità. Ringrazio le associazioni e i tanti volontari che gratuitamente in questi giorni li abbiamo visti raccogliere rifiuti lungo le spiagge, e oggi, mi sembra mortificante che, dalle prime ore del mattino di una domenica di febbraio, si documenta nella nottata il vagare di persone,  che, dopo aver bevuto, depositano resti sul Lungomare, plastica e vetro, materiale abbandonato sulle panchine, nonostante la presenza dei contenitori ancora una volta inutilizzati. fra l’altro i giovincelli schiamazzano e urlano senza motivo sotto i balconi e le finestre di chi dorme.

Sono ragazzi, e lo siamo stati tutti, ma è necessario che si diffonda una buona educazione. Quello che salta all’occhio è l’occupazione sulla tratta della passeggiata da parte di ambulanti che allestiscono bancarelle abusive trasformando il Lungomare in una vera e indecorosa via, ancor di più se si vengono a creare pericolosi “assembramenti”.

Di questa situazione sto interessando gli uffici preposti, ovviamente non manca la collaborazione dei colleghi consiglieri, ma quello che necessita è la presa di coscienza  e il buon senso  da parte di tutti.

 





lunedì 15 febbraio 2021

" FACIMU A SCIURUBETTA"

Un tempo non c'era nevicata senza " a sciurubetta", ricordo da bambino appena scendeva qualche centimetro di soffice neve, tutti in maniera spontanea dicevano " facimu a sciurubetta", un tipico dolce freddo, forse il primo delle nostre tradizioni.

Pochi gli ingredienti, tanta neve, la più pura, possibilmente quella che si trasforma in granelli di ghiaccio, prelevata dove non c'è nessuna contaminazione, si aggiunge del miele o come si usa dalle nostre parti il mosto cotto " vinu cuattu". Vi assicuro che è piacevole gustarla.

 

domenica 14 febbraio 2021

RIFIUTI, L'EMERGENZA È VOLUTA DALLA POLITICA, A RISCHIO I FINANZIAMENTI EUROPEI.


 La gestione dei rifiuti in Calabria è sempre un annoso problema in cui non si trovano (o non si vogliano trovare) soluzioni. 

Una situazione vergognosa! Ogni anno bisogna intervenire sulle gravi emergenze, dovute alla mancanza di provvedimenti e sperpero di denaro pubblico, ostinandosi sempre sull'uso della discarica.

Tra malaffare, mancanza d'impianti di trattamento e di smaltimento e le gare indette per portare i rifiuti fuori regione, determinano un grave problema ambientale per il territorio e un aggravio di costi per la regione e soprattutto un consistente aumento di tariffe agli utenti calabresi.

Qualsiasi amministrazione regionale non ha mai voluto riammodernare e creare nuovi impianti così come previsto nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato a dicembre 2016; tuttora rimane inattuato con il rischio di perdere i finanziamenti europei.

L’eurodeputata Laura Ferrara riportando quanto contenuto dalla Commissione europea è seriamente preoccupata, in quanto i ritardi compromettono seriamente l’accesso ai finanziamenti della nuova politica di coesione 2021-2027.

martedì 9 febbraio 2021

TRENTA CIRCOLI IN CALABRIA DI PINO APRILE “ EQUITA’ TERRITORIALE” APPOGGIANO LUIGI DE MAGISTRIS.

 

Sono oltre trenta i circoli in Calabria di Pino Aprile “ Equità Territoriale”, disposti ad appoggiare il sindaco di Napoli, candidato a Governatore della Calabria, fra questi, pare che anche gli amici di Crotone si stiano organizzando per poter dare un fattivo contributo.

Luigi De Magistris è legato alla terra di Calabria in quanto sposato con una signora di Catanzaro, ma anche perché è stato Procuratore della Repubblica nel Capoluogo calabrese per quasi un decennio. Il lavoro svolto dall’ex magistrato Luigi De Magistris ha consentito all’illustre Gratteri di costruire un efficace percorso contro la ‘ndrangheta.

Io personalmente non vedo male questa candidatura in una terra, dove i partiti hanno fatto il bello e cattivo tempo, lasciando crescere il malaffare e la corruzione. De Magistris alla Regione e Gratteri alla Procura può essere l’occasione giusta per vedere una Calabria libera da tutti gli intrecci politico-mafiosi.

Le forze politiche che ruotano al sindaco di Napoli e il movimento di Tansi occuperanno una posizione strategica e trasversale che va al di là delle vecchie logiche partitiche. Potrebbe essere veramente il volano di una svolta nuova politica in grado di scardinare un sistema fortemente viziato, che soffoca l’economia della regione e compromette seriamente il futuro dei nostri figli.

 


domenica 7 febbraio 2021

FINO A QUANDO BASTERA' LA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

 

Il riciclaggio di rifiuti è stata una lungimirante idea, ma nello stesso tempo se non si trovano delle serie convenzioni mondiali si può correre seri rischi. Riciclare può essere non più sufficiente: serve, quindi, una nuova strategia, ancora migliore verso una prospettiva sempre più sostenibile, dove gli scarti sono ridotti al minimo. Ecco perché è necessario a Crotone avviare il prima possibile il servizio della Raccolta Differenziata, ma nel contempo bisogna essere attenti a mettere in campo alternative efficaci ( Io ne ho parlato precedentemente in seguito approfondirò).                               

 Uno dei motivi principali è che fino a pochi anni fa, era la Cina ad accogliere la plastica del mondo.  Per decenni gli scarti dell’Occidente sono stati totalmente smaltiti, costruendo attorno a essi un’economia diffusa particolarmente nei piccoli e precari laboratori artigianali.  Da un paio d’anni le cose sono totalmente cambiate specie quando è stata annunciata la decisione improvvisa che ha lasciato spiazzati molti: Pechino ha varato la politica National Sword mettendo al bando l’importazione di 24 tipi di materiali solidi.  I vari governi per ragioni ambientali, si sono trovati a farsi carico, dall’oggi al domani, della gestione di miliardi di tonnellate di materiali che fino a poco prima erano semplicemente spediti via nave in Oriente.  A seguito di ciò, l’Europa sta accumulando grosse quantità d’imballaggi usati, che la Cina non vuole più ricevere: plastica, carta, metalli raccolti adeguatamente da milioni di europei. 

Il mercato europeo dei prodotti rigenerati è troppo piccolo rispetto all’offerta smisurata di materiali da riciclare. Così in tutta Europa e anche in Italia il riciclo di materiale rallenta e i depositi s’intasano di materiali. Pertanto di fronte a questa situazione i paesi occidentali puntano non più sul riciclo bensì sull’usa e getta delle plastiche. Quindi, se non saranno avviate iniziative per lo smaltimento dei rifiuti, anche i comuni virtuosi potranno trovarsi in serie difficoltà.

 

venerdì 5 febbraio 2021

 

Oggi lo scrivente ha partecipato in sostituzione di due colleghi consiglieri a due commissioni consiliari, nella V, presieduta da Salvo Riga e nella II, presieduta da Domenico Ceraudo; entrambe sono risultate interessanti. Nella V si è discusso dell’istituzione di un Tavolo per il Trasporto cittadino e la viabilità: l’argomento è stato oggetto di discussioni in diverse sedute sulla base del fatto che nel territorio crotonese si è totalmente isolati sotto tutti i punti di vista, soprattutto per quanto riguarda le strade a lunga percorrenza. Ognuno ha espresso la propria opinione, fra questi, anche il sottoscritto ha dato il modesto contributo, visto che più volte si è  espresso pubblicamente. Ha sottolineato che tutti, maggioranze e minoranza, dovranno essere compatti, affinchè il territorio possa uscire da questa incresciosa situazione che mette sempre ai margini e isola dal resto del mondo, dovuto alle oramai inadeguate infrastrutture. Alla fine è stato deliberato di dar vita a un tavolo di concertazione che si riunirà una volta al mese, dove prenderanno parte tecnici e amministratori provinciali e regionali.

Altrettanto interessante è stato l’incontro nella II commissione, nel corso del quale hanno partecipato il Commissario della C.C.I.A.A., Alfio Pugliese ed altri funzionari del suddetto ente, il punto all’ODG “ argomentazione per risoluzione e problemi riguardante il commercio”. I presenti hanno evidenziato le difficoltà nel mondo del commercio e della ristorazione, una situazione che già esisteva prima dell’emergenza sanitaria ma che oggi si è totalmente accentuata. Si è parlato anche dei progetti da più di un milione di euro, per il rilancio del porto di Crotone, finalizzato a rendere la strutta crotonese all’avanguardia rispetto ai dispositivi di rilevazione dei parametri ambientali e meteorologici dell’area di mare antistante la città. Gli esponenti della C.C.I.A.A. di Crotone hanno a cuore il progetto del “Centro Commerciale all’aperto“ nel cuore della città,  proprio come in un consueto centro commerciale, i cui attori economici sono i commercianti, i negozi tradizionali e chiunque possegga un’attività che alimenti l’economia crotonese e anche il settore del terziario, servizi della persona ed artigianato. Ovviamente il progetto può essere abbinato anche a quello relativo all’antica Kroton, così come ha proposto da Fabrizio Meo, in modo da inserire anche la nostra storia e cultura. Da parte del sottoscritto, anche in questo progetto ha espresso il massimo appoggio, così come tutti i convenuti.

giovedì 4 febbraio 2021

LE DISCARICHE SONO IL MALE ASSOLUTO, OCCORRONO ALTERNATIVE.

La popolazione è arrivata a livelli alti di sfruttamento del nostro pianeta, la terra che ci ospita ha raggiunto l’estremità dei limiti sull’utilizzo delle risorse vitali, come l’acqua e il cibo, poi segue subito lo smaltimento dei rifiuti che sono costantemente prodotti in massicce quantità. L’aumento di produzione di spazzatura cresce a dismisura, proporzionalmente con la crescita della popolazione urbana. Bisogna fare i conti con le tante discariche a cielo aperte e altre sommerse nella vegetazione, come dune sparse sul territorio, anche s’è pur vero, che oggi gradualmente sono sostituite dalle discariche controllate (che poi “controllate” hanno ben poco), soprattutto se sono gestite da imprenditori senza scrupoli.

Tra i paesi maggiormente industrializzati, l’Italia è quello che maggiormente ricorre all’uso delle discariche, data la quota, ancora molto bassa di rifiuti raccolti in modo differenziato. Fra le regioni del nostro paese, la Calabria non è di meno, e Crotone forse ne ha un triste primato.  Lo smaltimento incontrollato dei rifiuti sul suolo determina una serie d’impatti negativi sulle componenti ambientali e sulla salute pubblica, si aggiunge, inoltre, l’inquinamento estetico- paesaggistico, che è di più immediata percezione e imbruttiscono il territorio.

Sebbene sia tipica di ogni tipologia di rifiuto, si manifesta nei suoi aspetti più vistosi per depositi incontrollati di RSU. Chiaramente, un impatto estetico-paesaggistico negativo i rifiuti depositati rappresentano un rischio immediato o potenziale di sviluppo degli altri fenomeni di inquinamento, i rifiuti s’infiltrano nel sottosuolo, direttamente (nel caso di rifiuti liquidi concentrati sversati accidentalmente o dolosamente sul terreno) o tramite dilavamento da parte delle acque di pioggia. Ecco perché nel nostro territorio è inconcepibile pensare a discariche! Non dimentichiamoci che non si possono sottovalutare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere causati dal percolato di invasi non controllati di rifiuti solidi, e da sversamenti abusivi sul terreno.

La pericolosità di questi abusi ambientali è connessa all’alta concentrazione di composti inquinanti, anche fortemente tossici, tanto da poter contaminare vaste estensioni dell’acquifero rendendolo inutilizzabile per l’uso potabile. È questo un altro tipico fenomeno che caratterizza lo smaltimento incontrollato dei rifiuti sul terreno. Sono molteplici anche le cause di inquinamento dell’aria da composti maleodoranti o tossici.

A Crotone, dove io ho la carica di consigliere comunale, ho lanciato in stampa proposte alternative al sotterramento dei rifiuti, spero in seguito, nelle sedi opportune, che preverranno mediante un sereno e costruttivo dibattito.