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giovedì 4 febbraio 2021

LE DISCARICHE SONO IL MALE ASSOLUTO, OCCORRONO ALTERNATIVE.

La popolazione è arrivata a livelli alti di sfruttamento del nostro pianeta, la terra che ci ospita ha raggiunto l’estremità dei limiti sull’utilizzo delle risorse vitali, come l’acqua e il cibo, poi segue subito lo smaltimento dei rifiuti che sono costantemente prodotti in massicce quantità. L’aumento di produzione di spazzatura cresce a dismisura, proporzionalmente con la crescita della popolazione urbana. Bisogna fare i conti con le tante discariche a cielo aperte e altre sommerse nella vegetazione, come dune sparse sul territorio, anche s’è pur vero, che oggi gradualmente sono sostituite dalle discariche controllate (che poi “controllate” hanno ben poco), soprattutto se sono gestite da imprenditori senza scrupoli.

Tra i paesi maggiormente industrializzati, l’Italia è quello che maggiormente ricorre all’uso delle discariche, data la quota, ancora molto bassa di rifiuti raccolti in modo differenziato. Fra le regioni del nostro paese, la Calabria non è di meno, e Crotone forse ne ha un triste primato.  Lo smaltimento incontrollato dei rifiuti sul suolo determina una serie d’impatti negativi sulle componenti ambientali e sulla salute pubblica, si aggiunge, inoltre, l’inquinamento estetico- paesaggistico, che è di più immediata percezione e imbruttiscono il territorio.

Sebbene sia tipica di ogni tipologia di rifiuto, si manifesta nei suoi aspetti più vistosi per depositi incontrollati di RSU. Chiaramente, un impatto estetico-paesaggistico negativo i rifiuti depositati rappresentano un rischio immediato o potenziale di sviluppo degli altri fenomeni di inquinamento, i rifiuti s’infiltrano nel sottosuolo, direttamente (nel caso di rifiuti liquidi concentrati sversati accidentalmente o dolosamente sul terreno) o tramite dilavamento da parte delle acque di pioggia. Ecco perché nel nostro territorio è inconcepibile pensare a discariche! Non dimentichiamoci che non si possono sottovalutare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere causati dal percolato di invasi non controllati di rifiuti solidi, e da sversamenti abusivi sul terreno.

La pericolosità di questi abusi ambientali è connessa all’alta concentrazione di composti inquinanti, anche fortemente tossici, tanto da poter contaminare vaste estensioni dell’acquifero rendendolo inutilizzabile per l’uso potabile. È questo un altro tipico fenomeno che caratterizza lo smaltimento incontrollato dei rifiuti sul terreno. Sono molteplici anche le cause di inquinamento dell’aria da composti maleodoranti o tossici.

A Crotone, dove io ho la carica di consigliere comunale, ho lanciato in stampa proposte alternative al sotterramento dei rifiuti, spero in seguito, nelle sedi opportune, che preverranno mediante un sereno e costruttivo dibattito.

 

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