Tra i paesi maggiormente industrializzati, l’Italia è quello che
maggiormente ricorre all’uso delle discariche, data la quota, ancora molto
bassa di rifiuti raccolti in modo differenziato. Fra le regioni del nostro
paese, la Calabria non è di meno, e Crotone forse ne ha un triste primato. Lo
smaltimento incontrollato dei rifiuti sul suolo determina una serie d’impatti
negativi sulle componenti ambientali e sulla salute pubblica, si aggiunge, inoltre,
l’inquinamento estetico- paesaggistico, che è di più immediata percezione e imbruttiscono
il territorio.
Sebbene sia tipica di ogni tipologia di rifiuto, si manifesta nei suoi
aspetti più vistosi per depositi incontrollati di RSU. Chiaramente, un impatto
estetico-paesaggistico negativo i rifiuti depositati rappresentano un rischio
immediato o potenziale di sviluppo degli altri fenomeni di inquinamento, i
rifiuti s’infiltrano nel sottosuolo, direttamente (nel caso di rifiuti liquidi
concentrati sversati accidentalmente o dolosamente sul terreno) o tramite
dilavamento da parte delle acque di pioggia. Ecco perché nel nostro territorio
è inconcepibile pensare a discariche! Non dimentichiamoci che non si possono
sottovalutare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere causati dal
percolato di invasi non controllati di rifiuti solidi, e da sversamenti abusivi
sul terreno.
La pericolosità di questi abusi ambientali è connessa all’alta
concentrazione di composti inquinanti, anche fortemente tossici, tanto da poter
contaminare vaste estensioni dell’acquifero rendendolo inutilizzabile per l’uso
potabile. È questo un altro tipico fenomeno che caratterizza lo smaltimento
incontrollato dei rifiuti sul terreno. Sono molteplici anche le cause di
inquinamento dell’aria da composti maleodoranti o tossici.
A Crotone, dove io ho la carica di consigliere comunale, ho lanciato in
stampa proposte alternative al sotterramento dei rifiuti, spero in seguito,
nelle sedi opportune, che preverranno mediante un sereno e costruttivo
dibattito.
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