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ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO ENI A CROTONE ERANO PRESENTI QUELLI COME LE VACCHE DI FANFANI!

Quando l'OVS (Opera Valorizzazione Sila) si occupava di bonificare il nostro territorio (Corazzo e la Valle del Neto), il Governo sosten...

venerdì 29 novembre 2024

BONIFICA CROTONE, I PIFFERAI PRONTI A ESULTARE

L'illusione di un cambiamento. Con parole e sorrisi forzati, si cerca di dipingere una realtà che non è affatto quella che si vive. Tutti pronti a ergersi a paladini dell'ambiente, ogni annuncio diventa assordante, risuonando nei corridoi istituzionali e nelle piazze, mentre fuori i cittadini vivono un'altra verità. Una verità fatta di sacrifici e speranze disilluse, di attese che si allungano nel tempo, di giovani che vedono solo ombre al calar del sole. Ma i pifferai non mancano mai a suonare gli scintillanti versi. cercando di nascondere le crepe di una società rassegnata, ma ancora tenta di chiedere risposte concrete e azioni tangibili

E ora tutti pronti a rivendicare ogni merito! Dopo mesi di lotta, tra comunicati stampa, incontri, mozioni e interrogazioni all’interno del Consiglio comunale, e grazie all’impegno profuso dal comitato cittadino contro i veleni, ieri è arrivata la comunicazione da parte di Eni Rewind riguardante l’individuazione delle discariche, addirittura all’estero, nel Nord Europa, dove sarà possibile smaltire 362 mila tonnellate di rifiuti pericolosi presenti nei siti crotonesi. Le pericolose scorie, pertanto, prive di Tenorm e amianto, dovrebbero partire per gli impianti di Svezia e Germania, con inizio previsto entro un anno. 

Dove sarà piazzato il pericoloso Tenorm e l'amianto? Non dimentichiamo che gli scarti di lavorazione delle industrie del fosforo a Crotone sono stati in parte smaltiti in discariche per inerti, ma si stima che una grossissima parte sia stata impiegata come materiale di riempimento per strade, porti e piazzali. Non tutto è noto, ma di fatto la situazione sembra aggravarsi in modo esponenziale ogni volta che vengono effettuati lavori di movimento terra. Altro che esultare ...

Non mancano mai tracce di quei pericolosi materiali. Gli scarti provenienti dalle produzioni industriali, che incrementano i livelli di radioattività ambientale nella città, sono destinati ad aumentare in un mondo dove tutto è stato tenuto nell'ombra. Chi pagherà per questi danni? Altro che esultare...

Pertanto, non bisogna dormire sugli allori e far finta di nulla, poiché ci riproveranno ancora. Resta comunque il fatto che non c’è nulla da esultare: giochi e giochetti politici se ne vedranno molti, i tempi sono incerti e non ci sarà mai uno smaltimento che eliminerà i pericoli causati su questo lembo di terra. Chi esulta e si dichiara soddisfatto fa solo propaganda per acquietare la gente; al contrario, tutti noi, soprattutto noi amministratori, dobbiamo avere la coscienza di portare le responsabilità di ieri, di oggi e, soprattutto, di domani. Altro che esultare!

domenica 24 novembre 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, CONVEGNO A CROTONE E LA MIA MOZIONE CONTRO.

Il 22 novembre 2024, alle ore 16:00, si è tenuto nella sala consiliare del comune di Crotone un convegno organizzato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone, Avv. Nicola Corigliano, per conoscere e approfondire il disegno di legge voluto da Roberto Calderoli della Lega, "Autonomia Differenziata", approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio 2022. L’unico a relazionare sulla tematica è stata la prof.ssa #CaterinaAquino, ricercatrice dell’Università della Calabria di Cosenza, la quale ha illustrato la legge mediante un collegamento in videoconferenza. 

Una legge che il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia, promuove da tempo, che nasce dal forte desiderio di garantire molti più finanziamenti alle regioni del Nord, che già beneficiano di risorse superiori rispetto a quelle del Sud. La relatrice ha spiegato il disegno di legge in riferimento a uno Stato che si richiama ai principi democratici e di uguaglianza. La stessa Corte Costituzionale si è espressa con sette disposizioni di incostituzionalità riguardo.

Ha relazionato l’assessore Corigliano, seguito dal saluto del sindaco Vincenzo Voce e dall’avvocato Salvatore Rocca, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crotone.

Il dibattito si è aperto al pubblico e io sono intervenuto in merito alla questione, in quanto nel mese di gennaio 2023 ho presentato al Consiglio comunale una mozione mediante la quale la città di Crotone si oppone al progetto del ministro Calderoli. Nell’aula consiliare, ho evidenziato che si tratterà dell’ennesimo scippo e di un’ulteriore ingiustizia perpetrata a danno del Mezzogiorno d’Italia. Ho lanciato un duro monito a tutte le forze politiche regionali e nazionali affinché contrastino una legge che ci metterà sempre di più ai margini.

L’incontro si è concluso dopo circa due ore intense di discussione.

Mi auguro che da Crotone possa levarsi un messaggio potente e inarrestabile: l'Italia può risorgere, ma solo se abbraccia le sue radici, promuovendo i principi di uguaglianza e parità,  colmare le distanze che da sempre separano il nostro Paese e che cammina su due binari divergenti. Solo così, partendo dal basso, possiamo dare vita a un'Italia coesa, giusta e solidale.

giovedì 21 novembre 2024

PRESENTATA MOZIONE SU CONGESI: PRIMA DI TUTTO LA SALVAGUARDIA DEL BILANCIO DEL COMUNE DI CROTONE

A nome di 12 consiglieri comunali (Iginio Pingitore, Enrico Pedace, Antonio Manica, Fabrizio Meo, Salvo Riga, Chiara Capparelli, Cristian Prisma, Andrea Devona, Giuseppe Fiorino, Andrea Tesoriere, Anna Maria Cantafora, Carmen Giancotti), è stata presentata al Presidente  del Coniglio comunale una mozione datata 19 novembre 2024, mediante la quale si chiede al Consiglio comunale con apposita delibera, affinché il Comune di Crotone, in qualità di socio di maggioranza, convochi con estrema urgenza l'assemblea straordinaria del Consorzio ConGesi per deliberarne la messa in liquidazione; si invitino gli organi competenti a definire i termini di una necessaria transazione con SoRiCal, al fine di tutelare il Comune da eventuali azioni legali che potrebbero essere intraprese nei suoi confronti per le responsabilità oggettive dalla cattiva gestione del Consorzio.

C'è da dire che il ConGesi è rappresentato dal comune di Crotone con il 49% delle quote, ecco, quindi, le motivazioni per cui i consiglieri sottoscrittori del documento intendano portare l’argomento nella principale Assise della città pitagorica, fra l’altro, il Consorzio ha un’esposizione debitoria preoccupante: nell’anno 2022 è passata da 45.270.766 euro a 53.335.191 euro nel 2023, mentre i crediti sono aumentati da 44.519.052 euro nel 2022 a 51.552.448 euro. 

Il quadro debitorio non può che richiamarci al senso di responsabilità proprio in virtù che Il Comune di Crotone detiene una percentuale di quasi il 50%, quindi è socio di maggioranza.

La So.Ri.Cal., che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture idriche regionali e della fornitura di acqua potabile, ha rivendicato a ConGesi un credito di 24.417.091,16 euro per la sola fornitura d'acqua dall'anno 2017 fino al secondo trimestre del 2022. So.Ri.Cal ha più volte richiesto un piano di rientro al fine di garantire il recupero integrale o parziale del credito maturato nei confronti di ConGesi e, a tal riguardo, ha avviato la procedura per l'apertura di una liquidazione giudiziale. 

In un momento cruciale per il nostro Consorzio, ci troviamo di fronte a una realtà che non possiamo ignorare. La grave situazione finanziaria che stiamo attraversando è un campanello d’allarme che richiede una risposta intensa e consapevole. I consiglieri, riconoscendo la delicatezza della questione, si adoperano per pianificare un’azione amministrativa che possa scongiurare ogni rischio di trauma economico per il nostro ente.

Tuttavia, occorre riflettere profondamente su come affrontare tale questione. Non possiamo permettere che decisioni così impattanti vengano trattate come una semplice formalità, transitando attraverso una delibera di giunta comunale che bypassa il nostro organo costituzionale. La salute finanziaria del comune di Crotone merita una discussione aperta e trasparente, dove tutte le voci vengano ascoltate e rispettate.

Il Consiglio comunale, in questo frangente, ha il dovere di mettere la massima attenzione nel valutare la questione. È essenziale che ogni decisione sia presa con prudenza e responsabilità, affinché le finanze della nostra comunità siano garantite.

domenica 17 novembre 2024

CONTINUI MORSI DI UN LATRATORE SERIALE

In questo incessante scambio di colpi e parole, l'atmosfera si fa sempre più opprimente. Ogni giorno, nel tentativo di presentarvi il lavoro serio e impegnativo che stiamo portando avanti per la nostra comunità, mi ritrovo a dover fare i conti con la continua irruzione del sindaco Voce, le cui provocazioni sembrano non avere mai fine. Come un latratore seriale, si scatena in un botta e risposta che non concede tregua, un rincorrersi di comunicati stampa che si susseguono come un coro stonato, incapace di ascoltare la voce di chi cerca di costruire, invece di distruggere. Non ne posso più! Ma si può arrivare a tanto per il “disgraziato” potere? Come fa un primo cittadino a trovare il tempo di rispondere a tutti, sempre in maniera rabbiosa, con comunicati stampa in tutte le testate giornalistiche, comprese quelle regionali? Manca solo la Rai (forse glieli manda, ma per scarsità di contenuti non li pubblicano). 

Dopo il mancato consiglio comunale del 15 novembre, ho semplicemente risposto alle sue provocazioni, difendendo il mio onore e la dignità mia e del mio gruppo, e lui di nuovo scrive sui giornali per dare la sua misera risposta, sempre con le stesse provocazioni. È un problema serio per me e per tanti cittadini e già questo sarebbe un motivo sufficiente per chiedere le sue dimissioni, poiché interrompe la tranquillità della gente, spesso dei consiglieri comunali. In questo caso, ledere la mia serenità e quella della mia famiglia. Non si può assistere ogni giorno a queste provocazioni gratuite; se non è lui direttamente, ci sono i suoi accoliti. Ma un sindaco non dovrebbe comportarsi da buon padre di famiglia? Per Enzo Voce, questo concetto di "diligenza del buon padre di famiglia" sembra essere distante. Non ci sono sindaci che non adottano il giusto comportamento nell’adempiere ai propri doveri e nell'essere portatori di pace fra i cittadini, e non istigare guerre, seminare zizzania e simili

Gli chiedo di fermarsi un momento e riflettere su cosa significhi davvero essere il Primo Cittadino, soprattutto se pensa di amministrare per altri cinque anni (cosa di cui non sono comunque convinto).

Non basta indossare la fascia tricolore o partecipare a manifestazioni (cosa che, peraltro, gli riesce benissimo); la vera essenza di questo ruolo è una responsabilità profonda e complessa. È il compito di un leader quello di garantire che ogni cittadino possa vivere in tranquillità e serenità. Questo dovrebbe valere soprattutto per coloro che, come noi, lo hanno sostenuto in questi quattro anni, ma anche per i suoi storici avversari.Gli ricordo che il Primo Cittadino ha il compito di creare una vita migliore per la città e il territorio, per i nostri giovani, e di evitare che questa terra debba vedere i propri figli costretti a cercare altrove per realizzare le proprie aspirazioni.

Detto ciò, nei prossimi post è necessario parlare della vergognosa diserzione avvenuta nel Consiglio comunale del 15 novembre. Il sindaco, anziché rispondermi su questo grave episodio, tergiversa e preferisce attaccare la mia persona, lo trovo alquanto disgustoso e vergognoso!

venerdì 15 novembre 2024

LA "GANGAREDDRA" DEL SINDACO VOCE E IL BOICOTTAGGIO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CROTONE PER ORDINE DI SCUDERIA.

 Oggi, nel cuore della comunità crotonese, si è consumato un atto di grande vergogna, un episodio che segnerà una pagina oscura della nostra storia politica. La convocazione consigliare, un momento essenziale per il confronto e il dialogo, è stata clamorosamente boicottata dai membri della maggioranza. È inaudito e inaccettabile che né il sindaco, né l'intera giunta, né tantomeno la maggioranza stessa, si siano presentati. 

Questo non è solo un gesto di diserzione, ma un attacco diretto alle istituzioni democratiche che rappresentano la voce dei cittadini. In un momento in cui la trasparenza e la partecipazione sono fondamentali, questo rifiuto di assumersi le proprie responsabilità trasmette un messaggio di sfiducia e disinteresse verso gli stessi amministratori e di chi vorrebbe farne parte alla Pubblica assise.

Nonostante tutto per qualcuno il continuo latrare non diminuisce mai; come si dice nel nostro vernacolo, la cosiddetta “gangareddra”: no, non diminuisce, nonostante il nostro gruppo l'abbia sostenuto per ben quattro anni, quando era in piena difficoltà. Noi eravamo l’ago della bilancia. Purtroppo, non ce ne siamo accorti; forse eravamo noi troppo sinceri, o era lui, il sindaco Vincenzo Voce, troppo furbo, che ha sempre tramato sotto banco con chi ne ha detto peste e corna durante la campagna elettorale. Ma come si dice: meglio tardi che mai. Stamattina di nuovo in pole position sulle testate giornalistiche a sbraitare contro di noi (spero che le stesse, la mia risposta me la pubblicano).

A parte tutto, io in politica ci sono da oltre un trentennio e ne ho viste di cotte e di crude; ci sono abituato. Tuttavia, non avrei mai pensato che questo signore ci tradisse anche sulle tematiche ambientali, attraverso le quali ha costruito una campagna elettorale che gli ha consentito di vincere le elezioni, strappando i voti a tutti come paladino della salute e dell'ambiente. Non mi dilungherò sul tema, poiché i fatti sono agli occhi di tutti, e se sono state prese delle iniziative, non certamente per lui, ma per le nostre onorate campagne a difesa del territorio.

Tuttavia, continua a perseguire la sua “vendetta”, ancora oggi ci attacca per assenteismo, il furbone, nonostante sull'argomento più volte ci ritorno lui fa orecchie di mercanti: io tutte le sere, dopo una giornata lavorativa di quasi dieci ore, sempre onorando il lavoro presso la mia azienda, partecipo agli incontri comunali, poi tutto il resto viene svolto a casa, poiché non sono mai fermo; analizzo le problematiche, presento mozioni, interrogazioni e richieste dei cittadini. Altroché, sono un punto di riferimento nell’ente, forse non a lui non risulta? Fa finta di non riconoscere le mie azioni positive e ben fatte. Pertanto, su di me dice il falso. Ci vediamo comunque in Consiglio!

Inoltre, un buon padre di famiglia, in questo caso il primo cittadino del paese, non può scendere a demolire il lavoro di due giovani professionisti come Chiara Capparelli e Cristian Prisma (che potrebbero essere suoi figli). La prima partecipava ai suoi consigli comunali indossando le vesti da lavoro, essendo un'archeologa preparata; il secondo, appena inserito nel mondo del lavoro, non può permettere il lusso di essere costantemente assente; nonostante tutto, è sempre presente ai consigli comunali. Non partecipa alle commissioni, ma questo è un problema? È un gettone in meno nelle casse comunali. Io mi chiedo: qualcuno dei suoi fedelissimi andrebbe in commissione se non percepisse il gettone di presenza? Ovvio, non mi riferisco a tutti, ma gran parte lo fa solo per questo compenso. Specialmente una signora che del comune ne ha fatto un vero e proprio club per trascorrere le ore.

In questi giorni vedo tanti altri post di persone vicinissime al sindaco, che li trovo veramente deludenti e provocatori, ultimo dei quali riguarda la mancata presenza di consiglieri il giorno dell’intitolazione della sala consiliare del comune, e non capisco cosa abbiano da criticare. A quanto ne so, le giornate di inaugurazione e intitolazioni, se vogliamo la partecipazione di tutti, dovrebbero essere organizzate in date e orari compatibili con le esigenze di tutti. Immaginiamo un lavoratore che debba perdere diverse ore di lavoro per assistere a tutti i tagli di nastri. Ma stiamo scherzando? Basta la presenza del primo cittadino per dire che è presente l'intera l’amministrazione.

Voglio ricordare che io ho onorato la memoria di #FalconeeBorsellino con i fatti, e non con le parole. Senza mai demordere, da sindaco del mio paese ho subito la bruciatura della mia porta di casa e un attentato con arma da fuoco presso la mia abitazione. Dopo aver onorato la mia carica amministrativa per 5 anni (non come dice Voce per breve periodo, non ero mica un potestà?), non ho presentato la lista per il successivo mandato, poiché alcuni dei miei candidati hanno ricevuto minacce. Questo significa dare onore a Falcone e Borsellino. 

Non voglio dilungarmi, ma oggi quello che è successo è una grande vergogna. Mi riservo di scrivere al Prefetto di Crotone, poiché oggi la convocazione consigliare è stata boicottata dai membri della maggioranza. Non si era mai visto che a una convocazione consigliare non fossero presenti né il sindaco, né l’intera giunta, né tutti i membri della maggioranza.

martedì 12 novembre 2024

CONGESI, ECCO LA NOSTRA POSIZIONE

Penso sia arrivato il momento di affrontare senza ulteriori tergiversazioni la grave questione relativa a Congesi. Come già annunciato nella conferenza stampa del 25 ottobre scorso, il nostro gruppo "Stanchi dei soliti" ritiene, con spirito di forte responsabilità, che si debbano avviare soluzioni definitive. Durante quella stessa conferenza stampa, abbiamo deciso di intraprendere un nuovo percorso politico. Le recenti vicende giudiziarie del Consorzio avrebbero comunque portato questo argomento ai vertici della nostra agenda politica.

Il Comune di Crotone, in quanto socio di maggioranza, deve fare un passo avanti con serietà e determinazione. Non è tempo di indugiare, ma tutelare e salvaguardare innanzitutto le maestranze, i dipendenti tutti, che hanno sempre dimostrato  competenza e professionalità, garantendo, quindi, un futuro più luminoso e giusto per tutti.

Ho apprezzato l'ultimo intervento del consigliere Avvocato Antonio Manica, il quale ha espresso le sue forti preoccupazioni.

 Mi tocca fare un piccolo inciso: Congesi, come ben noto, nasceva dalle ceneri di SoaKro (società per la gestione delle acque crotonesi). All'epoca ricoprivo la carica di Sindaco a Scandale e nell’anno 2016 l'ente doveva subentrare come socio nella nuova gestione delle acque e dei depuratori. Mi opposi fermamente a questa iniziativa, in quanto vedevo per il Consorzio le stesse sorti della Soakro. Oggi i fatti mi danno ragione: Scandale gestisce gli impianti con un solo dipendente e non è a rischio di subire colpi finanziari a causa della gestione da parte di terzi.

Pertanto, nelle vesti di Consigliere comunale della città di Crotone, non posso esimermi dal trattare l'argomento. Occorre trovare un'immediata e definitiva soluzione; chiedere lo scioglimento del Consiglio di amministrazione, poiché, dai primi anni della costituzione, il Consorzio ha registrato le criticità, soprattutto in termini di liquidità, per far fronte alle esigenze legate ai costi del servizio, del personale e ai contenziosi esistenti. Fin da subito, questi costi superavano di gran lunga gli incassi dell'azienda, a fronte di una capacità di incasso appena del 50%. 

C’è di più! Mentre Soakro era una società di capitali dotata di autonomia patrimoniale perfetta; le obbligazioni sociali venivano soddisfatte esclusivamente dalla società fallita, senza alcun coinvolgimento dei singoli soci (comuni). I creditori, pertanto, dovevano far valere le proprie ragioni in sede fallimentare.

Al contrario, Congesi è un consorzio costituito per la gestione del cosiddetto servizio idrico integrato tra comuni della provincia di Crotone, senza fini di lucro. A differenza delle società pubbliche, al consorzio non si applicano il codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, escludendo quindi l'applicazione sia delle norme sulla liquidazione giudiziale sia di quelle sulla liquidazione controllata. In sostanza, il Consorzio non può fallire, come dichiarato con la sentenza del Tribunale di Crotone, del 05.04.2024 poi confermata in sede d’Appello.

il Consorzio, rappresenta i Comuni aderenti; quindi, Crotone risponderà nella misura del 51%. La debitoria ammonta a 45.000.000,00 euro, di cui Crotone dovrà rispondere per la somma di 22.950.000 euro. La gestione debitoria ci obbliga a fronteggiare una realtà ineluttabile che non possiamo permetterci di sottovalutare perché le conseguenze sono destinate a riverberarsi pesantemente sul bilancio comunale e l’ente rischia di trovarsi intrappolato in una spirale di serie difficoltà finanziarie.



giovedì 7 novembre 2024

SPERANZE PER I LAVORATORI DELL'ABRAMO CUSTOMER CARE.

A Roma si è tenuta una riunione cruciale, un incontro attorno a un tavolo che scotta, per affrontare l’emergenza che colpisce la #AbramoCustomerCare. Una situazione critica, ma che oggi sembra aprirsi a nuove speranze. Il governatore #RobertoOcchiuto ha parlato con pragmatismo e fiducia, delineando un futuro possibile per i mille lavoratori di Abramo, con l’opportunità di un impiego nelle aziende dedicate alla dematerializzazione, un processo innovativo che potrebbe dare nuova vita a chi si sente in balia delle incertezze.

La regione sembra avere tutta la buona volontà, poiché ha già conferito 15 milioni di euro all’Istituto Poligrafico dello Stato, la Zecca, quindi a una società di Stato, che si aggiungono agli altri 5 milioni del Governo, provenienti dal Dipartimento per la trasformazione digitale. In totale, si tratta di 20 milioni per dematerializzare le cartelle cliniche della Regione, attraverso i lavoratori impegnati nell’Abramo Customer Care. 

Sono soddisfatto per come voler risollevare la questione e infondere una scintilla di speranza in chi vive quotidianamente l'angoscia del precariato. È un messaggio per la Calabria, una terra baciata dal sole eppure ferita da gravi problemi, fra cui la disoccupazione e soprattutto Crotone che da anni subisce uno spaventoso spopolamento.

venerdì 1 novembre 2024

BONIFICA INDUSTRIALE CROTONE, ATTENTI ALLE SIRENE! INTANTO LA QUESTIONE È FINITA A BRUXELLES

Abbiamo sollevato un polverone sulla bonifica, ancor di più dopo il Consiglio Comunale aperto, durante il quale io e altri consiglieri siamo stati protagonisti dei fatti. Fin dal nostro insediamento, ho sempre messo al centro dell’attenzione, e a tamburo battente, la questione ambientale. Oggi, dopo tutto questo, mi fa piacere sapere che la problematica è arrivata anche al Parlamento Europeo grazie all'intervento di Pasquale Tridico, in qualità di capodelegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles, il quale ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea sul Sito di Interesse Nazionale istituito nel 2002 e sulle gravi problematiche connesse, conseguenti a decenni di attività industriali inquinanti.

L’arrivo a Crotone del direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Luca Proietti in merito alla bonifica mi lascia perplesso, ma ci voglio  ancora sperare. Perplesso, perché ha dichiarato: “ la bonifica del territorio di Crotone non è solo un obbligo, ma una grande opportunità strategica per il suo sviluppo”, queste in genere in politica sono le parole per calmare le acque, poi si fa  quello che è stato stabilito, spesso primeggiano le solite operazioni gattopardesche, fare tutto per non fare nulla.

Proietti (spero solo che non abbia emesso il suono delle sirene), nelle sue giornate crotonesi ha detto di dare importanza ad associare la bonifica a un progetto di sviluppo dell’area, in grado di generare crescita economica. Ricordo che nel passato ogni azione relativa alla questione ambientale  avrebbe portato posti di lavoro e sviluppo, ma i risultati a Crotone sono agli occhi di tutti. “Da questo piccolo sviluppo iniziale, possiamo realizzare una vera e propria svolta per un territorio che ha tanto bisogno di opportunità”, ha affermato il direttore del Mase. Le intenzioni sembrano buone, ma la bonifica come si farà? Secondo quali intenzioni? Ancora non mi pare che riescamo a sbilanciarsi definitivamente.

La mia posizione sarà sempre chiara e limpida, come il cielo sopra questa città che merita di brillare. Sì, oggi avremmo dovuto avere la compattezza sul voto della mia proposta di legge, un passo fondamentale per dimostrare che su Crotone non si può più giocare. Avremmo dovuto dare voce alla nostra gente, ai nostri sogni, alla nostra identità!

Ma non importa, nonostante le porte chiuse, io, in quanto rappresentante di questa comunità, rimarrò imperterrito nella mia battaglia. La mia lotta è per il bene comune, per la giustizia, per il rispetto che Crotone e i suoi cittadini meritano. Senza cadere nella trappola delle sirene che promettono, ma poi i fatti hanno dimostrato di essere sempre a scapito della nostra terra e del nostro futuro.