Oggi, nel cuore della comunità crotonese, si è consumato un atto di grande vergogna, un episodio che segnerà una pagina oscura della nostra storia politica. La convocazione consigliare, un momento essenziale per il confronto e il dialogo, è stata clamorosamente boicottata dai membri della maggioranza. È inaudito e inaccettabile che né il sindaco, né l'intera giunta, né tantomeno la maggioranza stessa, si siano presentati.
Questo non è solo un gesto di diserzione, ma un attacco diretto alle istituzioni democratiche che rappresentano la voce dei cittadini. In un momento in cui la trasparenza e la partecipazione sono fondamentali, questo rifiuto di assumersi le proprie responsabilità trasmette un messaggio di sfiducia e disinteresse verso gli stessi amministratori e di chi vorrebbe farne parte alla Pubblica assise.
Nonostante tutto per qualcuno il continuo latrare non diminuisce mai; come si dice nel nostro vernacolo, la cosiddetta “gangareddra”: no, non diminuisce, nonostante il nostro gruppo l'abbia sostenuto per ben quattro anni, quando era in piena difficoltà. Noi eravamo l’ago della bilancia. Purtroppo, non ce ne siamo accorti; forse eravamo noi troppo sinceri, o era lui, il sindaco Vincenzo Voce, troppo furbo, che ha sempre tramato sotto banco con chi ne ha detto peste e corna durante la campagna elettorale. Ma come si dice: meglio tardi che mai. Stamattina di nuovo in pole position sulle testate giornalistiche a sbraitare contro di noi (spero che le stesse, la mia risposta me la pubblicano).
A parte tutto, io in politica ci sono da oltre un trentennio e ne ho viste di cotte e di crude; ci sono abituato. Tuttavia, non avrei mai pensato che questo signore ci tradisse anche sulle tematiche ambientali, attraverso le quali ha costruito una campagna elettorale che gli ha consentito di vincere le elezioni, strappando i voti a tutti come paladino della salute e dell'ambiente. Non mi dilungherò sul tema, poiché i fatti sono agli occhi di tutti, e se sono state prese delle iniziative, non certamente per lui, ma per le nostre onorate campagne a difesa del territorio.
Tuttavia, continua a perseguire la sua “vendetta”, ancora oggi ci attacca per assenteismo, il furbone, nonostante sull'argomento più volte ci ritorno lui fa orecchie di mercanti: io tutte le sere, dopo una giornata lavorativa di quasi dieci ore, sempre onorando il lavoro presso la mia azienda, partecipo agli incontri comunali, poi tutto il resto viene svolto a casa, poiché non sono mai fermo; analizzo le problematiche, presento mozioni, interrogazioni e richieste dei cittadini. Altroché, sono un punto di riferimento nell’ente, forse non a lui non risulta? Fa finta di non riconoscere le mie azioni positive e ben fatte. Pertanto, su di me dice il falso. Ci vediamo comunque in Consiglio!
Inoltre, un buon padre di famiglia, in questo caso il primo cittadino del paese, non può scendere a demolire il lavoro di due giovani professionisti come Chiara Capparelli e Cristian Prisma (che potrebbero essere suoi figli). La prima partecipava ai suoi consigli comunali indossando le vesti da lavoro, essendo un'archeologa preparata; il secondo, appena inserito nel mondo del lavoro, non può permettere il lusso di essere costantemente assente; nonostante tutto, è sempre presente ai consigli comunali. Non partecipa alle commissioni, ma questo è un problema? È un gettone in meno nelle casse comunali. Io mi chiedo: qualcuno dei suoi fedelissimi andrebbe in commissione se non percepisse il gettone di presenza? Ovvio, non mi riferisco a tutti, ma gran parte lo fa solo per questo compenso. Specialmente una signora che del comune ne ha fatto un vero e proprio club per trascorrere le ore.
In questi giorni vedo tanti altri post di persone vicinissime al sindaco, che li trovo veramente deludenti e provocatori, ultimo dei quali riguarda la mancata presenza di consiglieri il giorno dell’intitolazione della sala consiliare del comune, e non capisco cosa abbiano da criticare. A quanto ne so, le giornate di inaugurazione e intitolazioni, se vogliamo la partecipazione di tutti, dovrebbero essere organizzate in date e orari compatibili con le esigenze di tutti. Immaginiamo un lavoratore che debba perdere diverse ore di lavoro per assistere a tutti i tagli di nastri. Ma stiamo scherzando? Basta la presenza del primo cittadino per dire che è presente l'intera l’amministrazione.
Voglio ricordare che io ho onorato la memoria di #FalconeeBorsellino con i fatti, e non con le parole. Senza mai demordere, da sindaco del mio paese ho subito la bruciatura della mia porta di casa e un attentato con arma da fuoco presso la mia abitazione. Dopo aver onorato la mia carica amministrativa per 5 anni (non come dice Voce per breve periodo, non ero mica un potestà?), non ho presentato la lista per il successivo mandato, poiché alcuni dei miei candidati hanno ricevuto minacce. Questo significa dare onore a Falcone e Borsellino.
Non voglio dilungarmi, ma oggi quello che è successo è una grande vergogna. Mi riservo di scrivere al Prefetto di Crotone, poiché oggi la convocazione consigliare è stata boicottata dai membri della maggioranza. Non si era mai visto che a una convocazione consigliare non fossero presenti né il sindaco, né l’intera giunta, né tutti i membri della maggioranza.