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domenica 24 novembre 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, CONVEGNO A CROTONE E LA MIA MOZIONE CONTRO.

Il 22 novembre 2024, alle ore 16:00, si è tenuto nella sala consiliare del comune di Crotone un convegno organizzato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone, Avv. Nicola Corigliano, per conoscere e approfondire il disegno di legge voluto da Roberto Calderoli della Lega, "Autonomia Differenziata", approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio 2022. L’unico a relazionare sulla tematica è stata la prof.ssa #CaterinaAquino, ricercatrice dell’Università della Calabria di Cosenza, la quale ha illustrato la legge mediante un collegamento in videoconferenza. 

Una legge che il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia, promuove da tempo, che nasce dal forte desiderio di garantire molti più finanziamenti alle regioni del Nord, che già beneficiano di risorse superiori rispetto a quelle del Sud. La relatrice ha spiegato il disegno di legge in riferimento a uno Stato che si richiama ai principi democratici e di uguaglianza. La stessa Corte Costituzionale si è espressa con sette disposizioni di incostituzionalità riguardo.

Ha relazionato l’assessore Corigliano, seguito dal saluto del sindaco Vincenzo Voce e dall’avvocato Salvatore Rocca, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Crotone.

Il dibattito si è aperto al pubblico e io sono intervenuto in merito alla questione, in quanto nel mese di gennaio 2023 ho presentato al Consiglio comunale una mozione mediante la quale la città di Crotone si oppone al progetto del ministro Calderoli. Nell’aula consiliare, ho evidenziato che si tratterà dell’ennesimo scippo e di un’ulteriore ingiustizia perpetrata a danno del Mezzogiorno d’Italia. Ho lanciato un duro monito a tutte le forze politiche regionali e nazionali affinché contrastino una legge che ci metterà sempre di più ai margini.

L’incontro si è concluso dopo circa due ore intense di discussione.

Mi auguro che da Crotone possa levarsi un messaggio potente e inarrestabile: l'Italia può risorgere, ma solo se abbraccia le sue radici, promuovendo i principi di uguaglianza e parità,  colmare le distanze che da sempre separano il nostro Paese e che cammina su due binari divergenti. Solo così, partendo dal basso, possiamo dare vita a un'Italia coesa, giusta e solidale.

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