Abbiamo sollevato un polverone sulla bonifica, ancor di più dopo il Consiglio Comunale aperto, durante il quale io e altri consiglieri siamo stati protagonisti dei fatti. Fin dal nostro insediamento, ho sempre messo al centro dell’attenzione, e a tamburo battente, la questione ambientale. Oggi, dopo tutto questo, mi fa piacere sapere che la problematica è arrivata anche al Parlamento Europeo grazie all'intervento di Pasquale Tridico, in qualità di capodelegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles, il quale ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea sul Sito di Interesse Nazionale istituito nel 2002 e sulle gravi problematiche connesse, conseguenti a decenni di attività industriali inquinanti.
L’arrivo a Crotone del direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Luca Proietti in merito alla bonifica mi lascia perplesso, ma ci voglio ancora sperare. Perplesso, perché ha dichiarato: “ la bonifica del territorio di Crotone non è solo un obbligo, ma una grande opportunità strategica per il suo sviluppo”, queste in genere in politica sono le parole per calmare le acque, poi si fa quello che è stato stabilito, spesso primeggiano le solite operazioni gattopardesche, fare tutto per non fare nulla.
Proietti (spero solo che non abbia emesso il suono delle sirene), nelle sue giornate crotonesi ha detto di dare importanza ad associare la bonifica a un progetto di sviluppo dell’area, in grado di generare crescita economica. Ricordo che nel passato ogni azione relativa alla questione ambientale avrebbe portato posti di lavoro e sviluppo, ma i risultati a Crotone sono agli occhi di tutti. “Da questo piccolo sviluppo iniziale, possiamo realizzare una vera e propria svolta per un territorio che ha tanto bisogno di opportunità”, ha affermato il direttore del Mase. Le intenzioni sembrano buone, ma la bonifica come si farà? Secondo quali intenzioni? Ancora non mi pare che riescamo a sbilanciarsi definitivamente.
La mia posizione sarà sempre chiara e limpida, come il cielo sopra questa città che merita di brillare. Sì, oggi avremmo dovuto avere la compattezza sul voto della mia proposta di legge, un passo fondamentale per dimostrare che su Crotone non si può più giocare. Avremmo dovuto dare voce alla nostra gente, ai nostri sogni, alla nostra identità!
Ma non importa, nonostante le porte chiuse, io, in quanto rappresentante di questa comunità, rimarrò imperterrito nella mia battaglia. La mia lotta è per il bene comune, per la giustizia, per il rispetto che Crotone e i suoi cittadini meritano. Senza cadere nella trappola delle sirene che promettono, ma poi i fatti hanno dimostrato di essere sempre a scapito della nostra terra e del nostro futuro.
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