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PROBLEMI E DISAGI PISCINA OLIMPIONICA CROTONE, CONTENUTO INTERROGAZIONE AL SINDACO

  Interrogazione RISPOSTA ORALE per il prossimo Consiglio comunale                                         Al sig. sindaco               ...

giovedì 10 luglio 2025

PROBLEMI E DISAGI PISCINA OLIMPIONICA CROTONE, CONTENUTO INTERROGAZIONE AL SINDACO

 Interrogazione RISPOSTA ORALE per il prossimo Consiglio comunale

                                       Al sig. sindaco 

                                       Ing. Vincenzo Voce


Oggetto: Segnalazioni di problemi e disagi presso la piscina olimpionica Comunale sita in Via G. paolo II Crotone

         Premesso che, con la determina dirigenziale del 15/10/2021, avente come oggetto “Affidamento in concessione della piscina olimpionica comunale sita in via G. Paolo II. CIG: 88559701A3. Aggiudicazione definitiva, ex art. 32 del d.lgs n. 50/2016, al R.T, il Comune di Crotone ha assegnato la gestione dell’impianto all’unico soggetto che ha partecipato, composto da due società:

- ASD RARI NANTES/L.AUDITORECROTONE (Mandataria);

ASD KROTON NUOTO – CROTONE (Mandante)”. 

Ritenuto, che la promozione dello sport riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che l’impianto di Crotone ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre. Lo sport è un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, aiuta a sviluppare competenze, favorisce il benessere psico-fisico, crea spazi di socializzazione e sana aggregazione.

Per la città di Crotone, da sempre, la promozione della cultura dello sport è fondamentale e rappresenta uno strumento chiave per favorire la crescita delle competenze dei giovani, sia in età scolare che oltre. Ancor di più il nuoto, che svolge un ruolo unico nel favorire interventi mirati all’inserimento dei giovani in pratiche che promuovono il benessere personale, creando ampi spazi di socializzazione, aggregazione e stili di vita sani. Rappresenta una risposta efficace ai problemi strutturali che alimentano l’abbandono scolastico precoce. Tra l’altro, il comune è l’ente che deve intervenire in ogni causa extrascolastica, promuovendo una prevenzione seria e condivisa.

Considerato, che si apprende dalla stampa locale, gli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione ormai incandescente tra i gestori del servizio, sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde su tutti i mezzi di comunicazione. Questa disputa oscura la morale sportiva della città e mette in ombra anche l’ente che è titolare dell’impianto. 

Non si conoscono ancora le motivazioni, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport. È stato infatti registrato che alcuni giovani devono allenarsi in mare aperto, tra correnti e altri disagi, o sono costretti a spostarsi nelle province vicine per poter praticare le proprie attività sportive.

Visto l'articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.), che attribuisce espressamente al Consiglio Comunale la competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività o servizi mediante convenzione, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità rappresenta un elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi.

Il sottoscritto, al fine di ottenere risposte chiare, tempestive e trasparenti, interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità.

Crotone, 10.07.2025                                                               Consigliere IGINIO PINGITORE

Stanchi dei soliti                                                 

PROBLEMI E DISAGI PRESSO LA PISCINA OLIMPIONICA DI CROTONE, PRESENTATA INTERROGAZIONE AL SINDACO.

In questi giorni, in città, è in atto una forte protesta riguardo alla gestione della piscina olimpionica, come si apprende da più fronti della stampa locale e dagli innumerevoli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione che, a detta loro, appare ormai incandescente. Sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde sempre di più a macchia d’olio. Tra questi, è emerso che un genitore dei ragazzi iscritti, ha inviato addirittura una lettera aperta al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, denunciando l'impossibilità di accedere nella piscina comunale di Crotone.

Io, da consigliere comunale di questa città, non potevo non prendere un’iniziativa al fine di trovare una soluzione, visto che la piscina olimpionica è di proprietà comunale e le continue agitazioni non fanno altro che oscurare la morale sportiva della città, mettendo in ombra anche l’ente titolare dell’impianto. Non si conoscono ancora le motivazioni specifiche, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro.  

A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport, e soprattutto il disagio che complica anche la vita ai genitori dei ragazzi, che vedono costretti i propri figli ad allenarsi in mare aperto, tra correnti e rischi vari, o spostarsi addirittura presso gli impianti in altre province dellaregione.

Lo sport in città riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che la piscina ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre, e che rappresenta, soprattutto, un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, favorendo il benessere psico-fisico negli spazi di alta socializzazione e sana aggregazione.

Pertanto, alla luce dei fatti, oggi, 10.07.2025, nella qualità di membro del Consiglio comunale, che ha competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità, che rappresenta l’elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi. Pertanto, ho inoltrato un’interrogazione al sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità, e soprattutto scongiurare un’eventuale ipotesi di chiusura permanente  dell’impianto.



domenica 6 luglio 2025

ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

 


Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel cuore e nella mente. Ricordo bene quando mamma e papà, con dolcezza e saggezza, mi ricordavano che noi, gli ultimi della famiglia (io, nono di undici figli), siamo stati nutriti con il latte di capra. Certo, nella nostra epoca non si è mai visto il bambino attaccato alla mammella della capra, almeno a Scandale non conosco scene come quella toccante evidenziata nella foto, ma sicuramente nel lontano passato si ricorreva a queste soluzioni.

Una mamma non sempre riusciva a allattare i piccoli con il latte materno, così spesso si ricorreva all'acquisto di una capretta. A Scandale, le famiglie numerose di un tempo possedevano tutti "a capriceddra", i nostri genitori ci ricordavano che, quando il latte materno non bastava più, si ricorreva al latte di capra, che rappresentava anche un'ottima alternativa al latte vaccino, soprattutto per i bambini con allergie o intolleranze. Insomma, il latte di capra era una valida soluzione, e nonostante le difficoltà di un tempo, i figli crescevano bene e in buona salute.

Ma al di là del latte caprino come ottimo nutriente, l'immagine della foto rimane comunque un pezzo di sacra storia dell’umanità.

sabato 5 luglio 2025

BONIFICA CROTONE, TRA ENILAND E CENTRO ONCOLOGICO, IL RITORNO DEL GENERALE ERRIGO


In questi giorni, su proposta della consigliera Cantafora, è stata presentata una mozione per l’istituzione di un centro oncologico di eccellenza. La collega me l’ha proposta e ha chiesto la mia firma. Dopo aver valutato, io e altri consiglieri abbiamo ritenuto che si trattasse di una richiesta legittima, e quindi abbiamo dato il nostro assenso.

Senza voler giudicare le intenzioni della collega Cantafora, questa vicenda mi ha profondamente colpito e mi sta tuttora facendo riflettere. Negli ultimi giorni il mio pensiero si è soffermato sull’ultimo #ConsiglioAperto, tenutosi nell'amno 2024 voluto da me, per denunciare la grave emergenza ambientale a Crotone. Ieri, mi sono ricordato delle parole del generale Errigo, Commissario per la bonifica, intervenuto in pubblico.

Errigo, che partecipò alla pubblica Assise, si lasciò scappare che a Crotone bisogna lavorare per realizzare un centro oncologico di eccellenza. La mia reazione fu di irrisione, Ma ci dobbiamo accontentare di un centro di cura o dobbiamo pretendere una seria bonifica? Non perché la proposta non fosse valida, ma perché proveniva da un Commissario della bonifica. Sembrava una promessa beffarda, come se dicesse: “A Crotone ci si può anche ammalare, tanto costruiremo un centro oncologico di eccellenza.”

Il commissario che si occupa della bonifica promette un centro oncologico per Crotone, significa deragliare dal suo mandato. 

L'argomento dei tumori è competenza degli organismi preposti. E poi, magari non avessimo bisogno del centro oncologico.!

Una battuta che metteva in evidenza la distanza tra le parole e la realtà concreta, e che rischiava di svuotare di senso un'iniziativa fondamentale. Fra l’altro in un contesto in cui la città si è mobilitata, per sentirsi dire quando e come vorrà realizzare la bonifica, poiché i lavori a Crotone, se non fatti beni, la bonifica può essere più letale rispetto all’ammasso attuale.

Insomma, il generale ci prova in tutti i sensi. Non vorrei che gli incontri che si stanno organizzando in questi giorni siano come gli specchietti delle allodole, per far cadere i crotonesi nell’ennesimo inganno. Noi ci stiamo lavorando per sgamare e stanare questa gente che di sottobanco lavora negli interessi della multinazionale.

Ricordiamo a tutti i cittadini crotonesi: che fine ha fatto il progetto #EniLand? Un'iniziativa promossa dall’allora ambientalista di spicco di Crotone, che ora occupa posizioni di vertice nella città, e proposta all’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo. Un progetto di sviluppo socio-culturale ed economico che, invece di concretizzarsi, è svanito nel nulla, lasciando solo uno specchietto per l' inganno ai danni dei crotonesi. È questa la strada che vogliamo? Basta maschere e false promesse! 

E tanti profili Facebook che si occupano di bonifica non possono e non devono fare come Zorro. Giu' la maschera ed a viso aperto si affrontino tutte le problematiche.

È ora di svegliarsi e uscire da questi anonimati sui Social, che pur scrivendo cose sensate e con garbo, non possono restare più nell’anonimato. Crotone, ha bisogno di volti grintosi, liberi e onesti.

N.b. l'articolo du copertina di WeSud nel mese di aprile 2024, mediante il quale il generale annunciava il centro oncologico.

IL PRIDE: MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI O IMPOSIZIONE DEI POTERI FORTI?

Coloro che professano la fede e si credono esperti della Sacra Scrittura spesso sembrano ignorare i segni dei tempi. Non è forse evidente che questa epoca sembra dominata dalle potenze del male? Le società sono sempre più deboli e manipolate, con le coscienze ormai spente. La gente si allontana dai principi cristiani, rifugiandosi nel relativismo più sfrenato, smarrendo il senso di giustizia e verità. 

È difficile restare indifferenti di fronte a tante distrazioni di massa e a una crescente cecità collettiva. Come si può non riconoscere ciò che sta succedendo? È incredibile pensare che eventi come quelli di questi giorni, con ragazzi con i genitali scoperti, crocifissi e madonne dissacrate, vengano considerati normali o addirittura legittimi. È una vera e propria blasfemia, eppure i politici, anziché dedicarsi ai diritti degli ultimi e a questioni che gravano sui lavoratori, si occupano di problemi inesistenti! Il tutto viene spacciato per manifestazioni dei diritti, ma è una pura menzogna.

Premesso che io non ho nulla contro gli omosessuali, perché sono persone come tutte le altre, spesso più dignitose e migliori e le loro idee non corrispondano a questa macchina messa in campo da uomini che vogliono dominare il mondo.

Pertanto, ritengo che questi eventi siano organizzati in movimenti finanziati dai poteri forti, che hanno l'interesse di imporre una nuova ideologia, dividerci tra di noi e condurci in guerre continue, facendoci credere che questi eventi abbiano una portata mondiale e che da essi dipendano le sorti del mondo. In tutto questo, c’è una manovra per deviare le persone dalla grave situazione attuale: la guerra tra Ucraina e Russia, il conflitto in Medio Oriente e, soprattutto, la questione palestinese. Questi ultimi sì, che sono i veri problemi!

Il Gay Pride, sembra servire proprio a oscurare in parte le questioni più importanti del mondo. Si vuole far passare il diritto degli LGBTQ+ come una delle cause principali dei problemi globali e far passare come violenti chi non aderisce a questa visione, tacciati e come fascisti o estremisti. I giornali mainstream sono artefici di questa speculazioni, che volutamente creano schieramenti opposti.

Dietro questa apparente sensibilizzazione, si nasconde una vera e propria imposizione: una campagna orchestrata contro chi si oppone e non si allinea ai cosiddetti "valori" dell’Europa, quella Europa, che avrebbe dovuto difendere le radici e i valori cristiani, che li ha invece completamente eliminati e preferisce una decadenza morale che sta consumando la cultura e la civiltà del Vecchio Continente e che ci conduce in guerre e in avventure senza ritorno.

giovedì 3 luglio 2025

ENI E BONIFICA INDUSTRIALE DI CROTONE, ATTENZIONE AI NUOVI GATEKEEPER!

"Abbiamo bisogno di stanare nuove bestie"

Sulla bonifica di Crotone sono alquanto preoccupato, non tanto per il disastro ambientale che nel passato è stato creato e che può ancora aggravarsi, ma per i tanti falsi oppositori che stanno emergendo, oggi nel linguaggio mondialista definiti appunto come #gatekeeper"; che si aggirano nei dintorni dei palazzi, negli uffici stampa, sui blog e su tutti i social, e perfino nei comitati, parlando e pubblicando notizie nuove, che si capisce da quali fonti arrivano. All'improvviso, sono aggiornati su tutto. Per cinque anni, non si sono preoccupati delle sorti della città, e all'improvviso diventano ambientalisti sfegatati.  

Questa è gente che non mi fido. Avverto i cittadini crotonesi che c'è un'operazione in atto per far emergere nuovi oppositori, ma sono falsi. Non facciamoci fregare un'altra volta! Tendono a dividerci, per favorire interventi a vantaggio di chi di Crotone ha fatto una mucca da mungere.

Attenti ai nuovi incontri e convegni in atto: apparentemente sembrano essere organizzati per difendere Crotone dai soprusi ambientali, ma in realtà sono persone legate ai poteri. Diffidate da chi si è avvicinato all’ambiente solo in prossimità delle prossime elezioni comunali.  

Ricordiamoci che, senza fare nome, in questi anni abbiamo avuto un altro GaeteKipeer, che avrebbe dovuto agire con decisione, ma si è rivelato il contrario di tutto.  

Inoltre, in questi giorni ho dovuto sentire con le mie orecchie persone che hanno ringraziato pubblicamente il generale Errigo, dopo mesi di fallimenti clamorosi, di mortificazioni e di promesse tradite, ci ricordiamo bene come, durante l'avvio della finta bonifica, ci intimavano di usare la forza con l'esercito e i carri armati. Basta con le illusioni: diffidate dei nuovi ambientalisti e altre nuove promesse! La realtà è sotto gli occhi di tutti: serve un cambio di passo, mai più illusioni, né abbiamo avuto fin troppo tante.

lunedì 30 giugno 2025

GLI AGRICOLTORI IN GINOCCHIO E I GOVERNI SOTTO LA TOTALE INDIFFERENZA

Mi rivolgo a quel sistema oligarchico che governa la "dis-Unione europea", che l'agricoltura già in seria difficoltà, ma poi i colpi di grazia sono arrivati dalle varie classi politiche che seguono questa strada.  

Non dimentichiamoci, quando dai membri dell'ONU, ma anche da quegli ambiti europei tuttora vogliono tassare l'olio d'oliva e i formaggi perché fanno male. Invece, secondo gli oligarchici, sono buone le farine a base di insetti.

Una battaglia contro la nostra dieta mediterranea, riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell'umanità. La situazione si è un po' fermata a causa delle forti proteste degli agricoltori di tutto il continente.

Un tempo l'agricoltura contribuiva alla tenuta dei nostri centri urbani ed era un vero argine allo spopolamento dei nostri meravigliosi borghi; oggi tutti abbandonano i campi perché i piccoli agricoltori non ce la fanno più! Non hanno più agevolazioni, nemmeno sul gasolio, che un tempo godevano di alcuni benefici.

I vari governi continuano a non fare nulla, e gli stessi non intervengono nemmeno per la proliferazione dei cinghiali, che divorano tutto ciò che il contadino, con seri sacrifici, cerca di produrre, senza mai trovare una soluzione! Sembra che lo "status quo" sia interessante per chi è preposto a trovare soluzioni.

In questi ultimi anni assistiamo anche ai mega incendi che divorano grandi uliveti e piante secolari. L'ultimo incendio di questi giorni ha colpito ancora una volta il nostro territorio, distruggendo ettari di uliveti dell’azienda storica di Salvatore Rota, e in parte anche quella della famiglia Zurlo. La domanda che mi pongo è: ma chi vuole questa devastazione? Cosa fanno le politiche comunitarie per arginare questi fenomeni?

È legittimo chiedersi: le terre conquistate con il sangue dei nostri contadini di un tempo, domani non potrebbero servire per favorire la conversione dalla agricoltura in altri settori produttivi? Nella totale indifferenza, mentre le nostre risorse vengono distolte, sprecate e ogni pezzo di terreno diventa utile per cinghiali e luogo per abbandonare rifiuti.

Alla fine bisogna dire solo grazie ai pompieri, a tutti quelli che operano nel settore dell'antincendio e agli stessi agricoltori che con coraggio non mollano!