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RIFIUTI INDUSTRIALI CROTONE: PRETESA CHIAREZZA SU TRASPORTO E SMALTIMENTO. IL MASE CI HA RISPOSTO

Qualche settimana fa, io e altri 9 consiglieri comunali d'opposizione, abbiamo trasmesso una richiesta formale di trasparenza e sicurezz...

mercoledì 16 luglio 2025

RIFIUTI INDUSTRIALI CROTONE: PRETESA CHIAREZZA SU TRASPORTO E SMALTIMENTO. IL MASE CI HA RISPOSTO

Qualche settimana fa, io e altri 9 consiglieri comunali d'opposizione, abbiamo trasmesso una richiesta formale di trasparenza e sicurezza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Salute, alla Regione Calabria e agli enti preposti, in merito alle operazioni di smaltimento dei rifiuti pericolosi dal sito SIN “Crotone – Cassano – Cerchiara” verso l’estero (Svezia).

Il nostro territorio convive da decenni con una delle situazioni ambientali più gravi del Paese: materiali altamente contaminati in attesa di bonifica.

Abbiamo chiesto:

- come vengono prelevati i rifiuti e in quali condizioni;

- qual è il loro livello di contaminazione e la loro natura chimica;

- quali misure di sicurezza vengono adottate durante il trasporto, soprattutto lungo la SS106;

- quali sono le garanzie offerte alla cittadinanza.

Qualche giorno fa, abbiamo ricevuto formale comunicazione dal Ministero dell’Ambiente, che ha attivato il procedimento per l’accesso agli atti, nel rispetto delle disposizioni normative. I soggetti controinteressati (Eni Rewind ed Edison) sono stati notificati per l’eventuale presentazione di osservazioni entro 10 giorni, come previsto dalla legge.

Continueremo a vigilare: vogliamo garanzie chiare, documentate e accessibili a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

La trasparenza non è facoltativa: è un diritto dei cittadini.

FATTI E NON PAROLE!

Cliccare sul link di sotto per leggere la lettera inviata alle istituzioni firmata dai 10 consiglieri d'opposizione;

https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:1f426d7a-300f-422f-bb8d-cbca1111ddd0

Cliccare sul link di sotto per leggere la lettera che ci è pervenuta dal ministero dell'ambiente.

https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:c9aaffc5-fdae-4f47-b94b-461e0b72a63a

martedì 15 luglio 2025

TUTELA AMBIENTALE: IL COMUNE BOCCIA, MA LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE ARRIVA DIRETTAMENTE IN CONSIGLIO REGIONALE

Non sorprende affatto che, prima o poi, il consigliere regionale Antonello Talerico sarebbe intervenuto sulla proposta di legge presentata alla Regione Calabria, volta a tutelare il territorio crotonese dai continui soprusi ambientali. Non è passato molto tempo da quando ho inviato una mozione al #ConsiglioComunale di Crotone: una proposta articolata in sei articoli che mirava a sollecitare l’intervento del Consiglio regionale della Calabria sulla grave questione ambientale.

Questa mia battaglia è iniziata ben prima del mio ingresso nell'assise comunale di Crotone. Non è cosa recente, perché credo fermamente che la città pitagorica abbia già dato fin troppo in termini di smaltimento e lavorazione dei rifiuti. È giunto il momento di mettere un punto definitivo a questa situazione. Crotone non può più ricevere rifiuti, né può tollerare ulteriori investimenti che deturpano il territorio, come le numerose pale eoliche installate in vari angoli della territorio cittadino.

Oggi prendo atto della posizione del consigliere Talerico, che fin dal primo momento si è dimostrato vicino alla mia causa. Purtroppo, da altri non ho ricevuto alcun segnale. Ricordo che Talerico ha voluto leggere la mia proposta di legge e ha riconosciuto che avrebbe avuto bisogno di alcuni aggiustamenti — essendo anche avvocato! Tuttavia, se la proposta fosse passata in Consiglio comunale, aveva assicurato che se ne sarebbe fatto carico personalmente.

Purtroppo, la mia proposta è stata bocciata proprio dal Consiglio comunale di Crotone, con 11 voti contrari — tra cui quello del sindaco — 8 favorevoli e 5 astenuti. Questi ultimi, a mio avviso, sono persino peggiori di chi ha votato contro: si sono lavati le mani, senza fornire una motivazione seria.

Non sono mancate, invece, le motivazioni da parte dell’esecutivo del sindaco, che ha definito la proposta lacunosa e in contrasto con norme di rango superiore. Fa male ascoltare queste dichiarazioni, soprattutto per chi vive in questa città, che ogni giorno si trova sommersa dai rifiuti.

Ma, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene. Almeno, laddove non può arrivare il Consiglio comunale, forse ci arriverà direttamente il Consiglio regionale, tramite un suo rappresentante: il consigliere Talerico.

Certo, io desidero che il territorio crotonese sia interamente tutelato. Il cammino sarà comunque tortuoso, ma è un inizio. Quantomeno, se ne comincia finalmente a parlare.

domenica 13 luglio 2025

CROTONE, NELLA LETTERA APERTA DEL GENERALE ERRIGO, TRA PAROLE E RIFLESSIONI, NON PARLA DI BONIFICA

La mia opinione sulla lettera del commissario Errigo è negativa. Pur riconoscendo le buone intenzioni, il modo in cui viene presentata la situazione ambientale di Crotone e del Sud Italia appare vittimistico e rischia di dare l’impressione che non ci siano più margini di azione. 

Il generale afferma:  

" Nell’Italia del sud che respira veleno: il SIN di Crotone tra reticenze, resistenze, rifiuti pericolosi e una rinascita mai nata".  

No, caro generale, non sono i veleni del Sud che respiriamo. I veri veleni sono quelli della falsa politica trentennale, che ha avvelenato e logora i crotonesi non solo attraverso le istituzioni politiche, ma anche con le multinazionali che operano sul territorio. Finora, queste hanno agito per conto proprio, sfruttando e maltrattando il territorio senza mai riparare ai danni. È questa ingiustizia, questo, che avvelena i cittadini, alimentando un ciclo di inganno e sofferenza. 

È ancora più frustrante vedere come molti politici si presentino promettendo di risolvere i problemi, per poi subito allinearsi alle vecchie logiche di sempre. Non possiamo più lasciarci illudere, e a nessuno lo permettiamo: la vera minaccia è la politica falsa e impunita che ci avvelena, operando indistintamente e sempre allo stesso ritmo, sia da parte di politici che di multinazionali. 

Lei, caro generale, come rappresentante del Governo, dovrà segnalarlo e registrarlo. Per il resto, invece, tutto è inutile — anzi, può danneggiare ancora di più quel sud, sempre oggetto di denigrazione, e la nostra città, che oggi non ha bisogno di lacrime e di note di vittimismo, ma che deve essere riscattata abbandonando la vecchia scia e rilanciata con impegmo e buona volontà.

A lei spetta risolvere il problema ambientale,  ma con fatti e non parole. Ricorda ancora che è urgente una bonifica totale! Quella operata in questi giorni, cos'è? È stata solo fonte di polemiche tra cittadini, che non si sentono tutelati, e non vedono le vere misure adottate per proteggere la salute pubblica. Lei sa bene che una bonifica, se non eseguita sotto i crismi previsti, può essere persino più dannosa dei rifiuti sotterrati. 

Da circa due anni, ancora oggi, non conosciamo quale bonifica venga adottata per la zona interessata. Sappiamo solo che circa 40.000 tonnellate di rifiuti saranno inviate all’estero (contro ogni decisione assunta in passato di smaltire tutto fuori regione), mentre il resto ci fa capire ancora una volta che dovranno restare nelle locali discariche. Questa  situazione, sì, che preoccupa molto a Crotone e nel Sud Italia, poiché lascia come al solito che noi dovremo respirare i veleni per l’eternità. 

Inoltre, non vengono prese in considerazione altre alternative, come ad esempio le moderne bonifiche in "situ" adottate da Paesi europei all’avanguardia, che permetterebbero di mettere in sicurezza definitivamente i rifiuti senza ricorrere a soluzioni che potrebbero compromettere gli spazi marini. A tal proposito, le è stato anche riferito del progetto dell’ingegner Antonio Bevilacqua, che prevede oltre lo smaltimento, anche il recupero dell’area per la realizzazione di un importante porto del Mediterraneo, quanto meno, oltre alla bonifica l'area potrebbe essere recuperata con una strategica infrastrutture. Mentre l'Eni è il Governo tacciono, Crotone, non ha bisogno di investimenti, ma dovrà solo respirare veleni.

Sì, eviteremo che il profumo della salsedine si mescoli all'odore acre di solventi chimici e metalli pesanti. Sì, il luogo potrà diventare un posto dove i bambini, come dice lei, imparano prima il significato della parola “bonifica”. Ma, Generale, i bambini hanno bisogno di giustizia, di futuro certo, che a Crotone sembra un diritto negato, forse stanno già iniziando a capire il mondo che sono circondati. E si renderà giustizia, anche, quando lei lancia l’appello alla politica regionale, che io apprezzo, affinché approvi una legge chiara: stop ai rifiuti extra-regionali in Calabria, accompagnato

Aggiungo, e spero che anche lei possa essere promotore di questa iniziativa, la proposta di una legge che tuteli il territorio crotonese dai soprusi ambientali. Questa proposta, che ho avanzato nel consiglio comunale di Crotone, è stata purtroppo bocciata da quella politica, in primis dal sindaco Voce e dalla sua maggioranza.

sabato 12 luglio 2025

"USCITE DA BABILONIA, POPOLO MIO"

Mi chiedo spesso, in un mondo in cui ormai i nostri valori sembrano essere stati cancellati, dove si seguono le logiche mondane e spesso concetti massonici come la fratellanza universale, ma allo stesso tempo si permette il proseguire di guerre, egoismo e manipolazione delle menti. Ci sono ancora tante persone oneste e sincere, che non hanno compreso appieno dove si trovano. Molti sono ammaliati da questo sistema e sembrano incapaci di uscirne. Gesù Cristo è la luce e la sicurezza per l’eternità, dovrebbe essere per milioni di cristiani nel mondo, sembra che non lo sia più! C’è un versetto dell’Apocalisse che mi ha sempre fatto riflettere: "Uscite da Babilonia, popolo mio" (Apo. 18:4).  

In queste epoche buie, non dovremmo chiederci singolarmente, se esiste ancora la salvezza della nostra vita sulla terra e in cielo?

Pare che ci stiamo dimenticando del Padre Eterno. Quel versetto è un chiaro invito a separarci da un sistema corrotto, dove regna il male, il peccato. Nella Bibbia, Babilonia non rappresenta solo una città storica, ma anche un simbolo di potere mondano, corruzione e idolatria, come un sistema che allontana le persone da Dio. 

Non è forse questa l'era della grande menzogna? Dove le cospirazioni e le manipolazioni si diffondono sempre più, alimentando il caos, la distruzione e cambiamenti radicali. Un'illusione che ci impedisce di scorgere la vera natura della realtà. Uscire da Babilonia significa ritornare alla preghiera, a Dio e a suo Figlio, il nostro Signore Gesù, per ritrovare la strada della verità: la salvezza eterna.

giovedì 10 luglio 2025

PROBLEMI E DISAGI PISCINA OLIMPIONICA CROTONE, CONTENUTO INTERROGAZIONE AL SINDACO

 Interrogazione RISPOSTA ORALE per il prossimo Consiglio comunale

                                       Al sig. sindaco 

                                       Ing. Vincenzo Voce


Oggetto: Segnalazioni di problemi e disagi presso la piscina olimpionica Comunale sita in Via G. paolo II Crotone

         Premesso che, con la determina dirigenziale del 15/10/2021, avente come oggetto “Affidamento in concessione della piscina olimpionica comunale sita in via G. Paolo II. CIG: 88559701A3. Aggiudicazione definitiva, ex art. 32 del d.lgs n. 50/2016, al R.T, il Comune di Crotone ha assegnato la gestione dell’impianto all’unico soggetto che ha partecipato, composto da due società:

- ASD RARI NANTES/L.AUDITORECROTONE (Mandataria);

ASD KROTON NUOTO – CROTONE (Mandante)”. 

Ritenuto, che la promozione dello sport riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che l’impianto di Crotone ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre. Lo sport è un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, aiuta a sviluppare competenze, favorisce il benessere psico-fisico, crea spazi di socializzazione e sana aggregazione.

Per la città di Crotone, da sempre, la promozione della cultura dello sport è fondamentale e rappresenta uno strumento chiave per favorire la crescita delle competenze dei giovani, sia in età scolare che oltre. Ancor di più il nuoto, che svolge un ruolo unico nel favorire interventi mirati all’inserimento dei giovani in pratiche che promuovono il benessere personale, creando ampi spazi di socializzazione, aggregazione e stili di vita sani. Rappresenta una risposta efficace ai problemi strutturali che alimentano l’abbandono scolastico precoce. Tra l’altro, il comune è l’ente che deve intervenire in ogni causa extrascolastica, promuovendo una prevenzione seria e condivisa.

Considerato, che si apprende dalla stampa locale, gli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione ormai incandescente tra i gestori del servizio, sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde su tutti i mezzi di comunicazione. Questa disputa oscura la morale sportiva della città e mette in ombra anche l’ente che è titolare dell’impianto. 

Non si conoscono ancora le motivazioni, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport. È stato infatti registrato che alcuni giovani devono allenarsi in mare aperto, tra correnti e altri disagi, o sono costretti a spostarsi nelle province vicine per poter praticare le proprie attività sportive.

Visto l'articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.), che attribuisce espressamente al Consiglio Comunale la competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività o servizi mediante convenzione, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità rappresenta un elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi.

Il sottoscritto, al fine di ottenere risposte chiare, tempestive e trasparenti, interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità.

Crotone, 10.07.2025                                                               Consigliere IGINIO PINGITORE

Stanchi dei soliti                                                 

PROBLEMI E DISAGI PRESSO LA PISCINA OLIMPIONICA DI CROTONE, PRESENTATA INTERROGAZIONE AL SINDACO.

In questi giorni, in città, è in atto una forte protesta riguardo alla gestione della piscina olimpionica, come si apprende da più fronti della stampa locale e dagli innumerevoli appelli di alcuni cittadini affinché il mondo politico e le istituzioni intervengano su una situazione che, a detta loro, appare ormai incandescente. Sembra che vi sia una contesa gestionale senza fine, che si diffonde sempre di più a macchia d’olio. Tra questi, è emerso che un genitore dei ragazzi iscritti, ha inviato addirittura una lettera aperta al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, denunciando l'impossibilità di accedere nella piscina comunale di Crotone.

Io, da consigliere comunale di questa città, non potevo non prendere un’iniziativa al fine di trovare una soluzione, visto che la piscina olimpionica è di proprietà comunale e le continue agitazioni non fanno altro che oscurare la morale sportiva della città, mettendo in ombra anche l’ente titolare dell’impianto. Non si conoscono ancora le motivazioni specifiche, ma la diatriba si intensifica di giorno in giorno, diventando motivo di scontro.  

A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli, che si trovano a perdere il diritto allo sport, e soprattutto il disagio che complica anche la vita ai genitori dei ragazzi, che vedono costretti i propri figli ad allenarsi in mare aperto, tra correnti e rischi vari, o spostarsi addirittura presso gli impianti in altre province dellaregione.

Lo sport in città riveste un ruolo fondamentale come strumento di inclusione, aggregazione e socializzazione, e che la piscina ha sempre promosso la diffusione della cultura sportiva sul territorio cittadino e provinciale, riconoscendo nello sport un motore di crescita per i giovani, sia in età scolare sia oltre, e che rappresenta, soprattutto, un potente mezzo di prevenzione contro ogni forma di discriminazione, favorendo il benessere psico-fisico negli spazi di alta socializzazione e sana aggregazione.

Pertanto, alla luce dei fatti, oggi, 10.07.2025, nella qualità di membro del Consiglio comunale, che ha competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi e di affidamento di attività, si evidenzia come sia fondamentale che l'ente locale garantisca un’efficace gestione di tali servizi al fine di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini. In particolare, la continuità, che rappresenta l’elemento imprescindibile per assicurare il benessere e la qualità della vita della comunità, specialmente, in questo caso che riguarda la formazione di bambini e ragazzi. Pertanto, ho inoltrato un’interrogazione al sindaco e la Giunta per conoscere la situazione attuale e gli eventuali provvedimenti adottati al fine di garantire un servizio efficiente e ripristinare la normalità, e soprattutto scongiurare un’eventuale ipotesi di chiusura permanente  dell’impianto.



domenica 6 luglio 2025

ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

 


Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel cuore e nella mente. Ricordo bene quando mamma e papà, con dolcezza e saggezza, mi ricordavano che noi, gli ultimi della famiglia (io, nono di undici figli), siamo stati nutriti con il latte di capra. Certo, nella nostra epoca non si è mai visto il bambino attaccato alla mammella della capra, almeno a Scandale non conosco scene come quella toccante evidenziata nella foto, ma sicuramente nel lontano passato si ricorreva a queste soluzioni.

Una mamma non sempre riusciva a allattare i piccoli con il latte materno, così spesso si ricorreva all'acquisto di una capretta. A Scandale, le famiglie numerose di un tempo possedevano tutti "a capriceddra", i nostri genitori ci ricordavano che, quando il latte materno non bastava più, si ricorreva al latte di capra, che rappresentava anche un'ottima alternativa al latte vaccino, soprattutto per i bambini con allergie o intolleranze. Insomma, il latte di capra era una valida soluzione, e nonostante le difficoltà di un tempo, i figli crescevano bene e in buona salute.

Ma al di là del latte caprino come ottimo nutriente, l'immagine della foto rimane comunque un pezzo di sacra storia dell’umanità.