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ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

  Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel ...

domenica 6 luglio 2025

ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

 


Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel cuore e nella mente. Ricordo bene quando mamma e papà, con dolcezza e saggezza, mi ricordavano che noi, gli ultimi della famiglia (io, nono di undici figli), siamo stati nutriti con il latte di capra. Certo, nella nostra epoca non si è mai visto il bambino attaccato alla mammella della capra, almeno a Scandale non conosco scene come quella toccante evidenziata nella foto, ma sicuramente nel lontano passato si ricorreva a queste soluzioni.

Una mamma non sempre riusciva a allattare i piccoli con il latte materno, così spesso si ricorreva all'acquisto di una capretta. A Scandale, le famiglie numerose di un tempo possedevano tutti "a capriceddra", i nostri genitori ci ricordavano che, quando il latte materno non bastava più, si ricorreva al latte di capra, che rappresentava anche un'ottima alternativa al latte vaccino, soprattutto per i bambini con allergie o intolleranze. Insomma, il latte di capra era una valida soluzione, e nonostante le difficoltà di un tempo, i figli crescevano bene e in buona salute.

Ma al di là del latte caprino come ottimo nutriente, l'immagine della foto rimane comunque un pezzo di sacra storia dell’umanità.

sabato 5 luglio 2025

BONIFICA CROTONE, TRA ENILAND E CENTRO ONCOLOGICO, IL RITORNO DEL GENERALE ERRIGO


In questi giorni, su proposta della consigliera Cantafora, è stata presentata una mozione per l’istituzione di un centro oncologico di eccellenza. La collega me l’ha proposta e ha chiesto la mia firma. Dopo aver valutato, io e altri consiglieri abbiamo ritenuto che si trattasse di una richiesta legittima, e quindi abbiamo dato il nostro assenso.

Senza voler giudicare le intenzioni della collega Cantafora, questa vicenda mi ha profondamente colpito e mi sta tuttora facendo riflettere. Negli ultimi giorni il mio pensiero si è soffermato sull’ultimo #ConsiglioAperto, tenutosi nell'amno 2024 voluto da me, per denunciare la grave emergenza ambientale a Crotone. Ieri, mi sono ricordato delle parole del generale Errigo, Commissario per la bonifica, intervenuto in pubblico.

Errigo, che partecipò alla pubblica Assise, si lasciò scappare che a Crotone bisogna lavorare per realizzare un centro oncologico di eccellenza. La mia reazione fu di irrisione, Ma ci dobbiamo accontentare di un centro di cura o dobbiamo pretendere una seria bonifica? Non perché la proposta non fosse valida, ma perché proveniva da un Commissario della bonifica. Sembrava una promessa beffarda, come se dicesse: “A Crotone ci si può anche ammalare, tanto costruiremo un centro oncologico di eccellenza.”

Il commissario che si occupa della bonifica promette un centro oncologico per Crotone, significa deragliare dal suo mandato. 

L'argomento dei tumori è competenza degli organismi preposti. E poi, magari non avessimo bisogno del centro oncologico.!

Una battuta che metteva in evidenza la distanza tra le parole e la realtà concreta, e che rischiava di svuotare di senso un'iniziativa fondamentale. Fra l’altro in un contesto in cui la città si è mobilitata, per sentirsi dire quando e come vorrà realizzare la bonifica, poiché i lavori a Crotone, se non fatti beni, la bonifica può essere più letale rispetto all’ammasso attuale.

Insomma, il generale ci prova in tutti i sensi. Non vorrei che gli incontri che si stanno organizzando in questi giorni siano come gli specchietti delle allodole, per far cadere i crotonesi nell’ennesimo inganno. Noi ci stiamo lavorando per sgamare e stanare questa gente che di sottobanco lavora negli interessi della multinazionale.

Ricordiamo a tutti i cittadini crotonesi: che fine ha fatto il progetto #EniLand? Un'iniziativa promossa dall’allora ambientalista di spicco di Crotone, che ora occupa posizioni di vertice nella città, e proposta all’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo. Un progetto di sviluppo socio-culturale ed economico che, invece di concretizzarsi, è svanito nel nulla, lasciando solo uno specchietto per l' inganno ai danni dei crotonesi. È questa la strada che vogliamo? Basta maschere e false promesse! 

E tanti profili Facebook che si occupano di bonifica non possono e non devono fare come Zorro. Giu' la maschera ed a viso aperto si affrontino tutte le problematiche.

È ora di svegliarsi e uscire da questi anonimati sui Social, che pur scrivendo cose sensate e con garbo, non possono restare più nell’anonimato. Crotone, ha bisogno di volti grintosi, liberi e onesti.

N.b. l'articolo du copertina di WeSud nel mese di aprile 2024, mediante il quale il generale annunciava il centro oncologico.

IL PRIDE: MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI O IMPOSIZIONE DEI POTERI FORTI?

Coloro che professano la fede e si credono esperti della Sacra Scrittura spesso sembrano ignorare i segni dei tempi. Non è forse evidente che questa epoca sembra dominata dalle potenze del male? Le società sono sempre più deboli e manipolate, con le coscienze ormai spente. La gente si allontana dai principi cristiani, rifugiandosi nel relativismo più sfrenato, smarrendo il senso di giustizia e verità. 

È difficile restare indifferenti di fronte a tante distrazioni di massa e a una crescente cecità collettiva. Come si può non riconoscere ciò che sta succedendo? È incredibile pensare che eventi come quelli di questi giorni, con ragazzi con i genitali scoperti, crocifissi e madonne dissacrate, vengano considerati normali o addirittura legittimi. È una vera e propria blasfemia, eppure i politici, anziché dedicarsi ai diritti degli ultimi e a questioni che gravano sui lavoratori, si occupano di problemi inesistenti! Il tutto viene spacciato per manifestazioni dei diritti, ma è una pura menzogna.

Premesso che io non ho nulla contro gli omosessuali, perché sono persone come tutte le altre, spesso più dignitose e migliori e le loro idee non corrispondano a questa macchina messa in campo da uomini che vogliono dominare il mondo.

Pertanto, ritengo che questi eventi siano organizzati in movimenti finanziati dai poteri forti, che hanno l'interesse di imporre una nuova ideologia, dividerci tra di noi e condurci in guerre continue, facendoci credere che questi eventi abbiano una portata mondiale e che da essi dipendano le sorti del mondo. In tutto questo, c’è una manovra per deviare le persone dalla grave situazione attuale: la guerra tra Ucraina e Russia, il conflitto in Medio Oriente e, soprattutto, la questione palestinese. Questi ultimi sì, che sono i veri problemi!

Il Gay Pride, sembra servire proprio a oscurare in parte le questioni più importanti del mondo. Si vuole far passare il diritto degli LGBTQ+ come una delle cause principali dei problemi globali e far passare come violenti chi non aderisce a questa visione, tacciati e come fascisti o estremisti. I giornali mainstream sono artefici di questa speculazioni, che volutamente creano schieramenti opposti.

Dietro questa apparente sensibilizzazione, si nasconde una vera e propria imposizione: una campagna orchestrata contro chi si oppone e non si allinea ai cosiddetti "valori" dell’Europa, quella Europa, che avrebbe dovuto difendere le radici e i valori cristiani, che li ha invece completamente eliminati e preferisce una decadenza morale che sta consumando la cultura e la civiltà del Vecchio Continente e che ci conduce in guerre e in avventure senza ritorno.

giovedì 3 luglio 2025

ENI E BONIFICA INDUSTRIALE DI CROTONE, ATTENZIONE AI NUOVI GATEKEEPER!

"Abbiamo bisogno di stanare nuove bestie"

Sulla bonifica di Crotone sono alquanto preoccupato, non tanto per il disastro ambientale che nel passato è stato creato e che può ancora aggravarsi, ma per i tanti falsi oppositori che stanno emergendo, oggi nel linguaggio mondialista definiti appunto come #gatekeeper"; che si aggirano nei dintorni dei palazzi, negli uffici stampa, sui blog e su tutti i social, e perfino nei comitati, parlando e pubblicando notizie nuove, che si capisce da quali fonti arrivano. All'improvviso, sono aggiornati su tutto. Per cinque anni, non si sono preoccupati delle sorti della città, e all'improvviso diventano ambientalisti sfegatati.  

Questa è gente che non mi fido. Avverto i cittadini crotonesi che c'è un'operazione in atto per far emergere nuovi oppositori, ma sono falsi. Non facciamoci fregare un'altra volta! Tendono a dividerci, per favorire interventi a vantaggio di chi di Crotone ha fatto una mucca da mungere.

Attenti ai nuovi incontri e convegni in atto: apparentemente sembrano essere organizzati per difendere Crotone dai soprusi ambientali, ma in realtà sono persone legate ai poteri. Diffidate da chi si è avvicinato all’ambiente solo in prossimità delle prossime elezioni comunali.  

Ricordiamoci che, senza fare nome, in questi anni abbiamo avuto un altro GaeteKipeer, che avrebbe dovuto agire con decisione, ma si è rivelato il contrario di tutto.  

Inoltre, in questi giorni ho dovuto sentire con le mie orecchie persone che hanno ringraziato pubblicamente il generale Errigo, dopo mesi di fallimenti clamorosi, di mortificazioni e di promesse tradite, ci ricordiamo bene come, durante l'avvio della finta bonifica, ci intimavano di usare la forza con l'esercito e i carri armati. Basta con le illusioni: diffidate dei nuovi ambientalisti e altre nuove promesse! La realtà è sotto gli occhi di tutti: serve un cambio di passo, mai più illusioni, né abbiamo avuto fin troppo tante.

lunedì 30 giugno 2025

GLI AGRICOLTORI IN GINOCCHIO E I GOVERNI SOTTO LA TOTALE INDIFFERENZA

Mi rivolgo a quel sistema oligarchico che governa la "dis-Unione europea", che l'agricoltura già in seria difficoltà, ma poi i colpi di grazia sono arrivati dalle varie classi politiche che seguono questa strada.  

Non dimentichiamoci, quando dai membri dell'ONU, ma anche da quegli ambiti europei tuttora vogliono tassare l'olio d'oliva e i formaggi perché fanno male. Invece, secondo gli oligarchici, sono buone le farine a base di insetti.

Una battaglia contro la nostra dieta mediterranea, riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell'umanità. La situazione si è un po' fermata a causa delle forti proteste degli agricoltori di tutto il continente.

Un tempo l'agricoltura contribuiva alla tenuta dei nostri centri urbani ed era un vero argine allo spopolamento dei nostri meravigliosi borghi; oggi tutti abbandonano i campi perché i piccoli agricoltori non ce la fanno più! Non hanno più agevolazioni, nemmeno sul gasolio, che un tempo godevano di alcuni benefici.

I vari governi continuano a non fare nulla, e gli stessi non intervengono nemmeno per la proliferazione dei cinghiali, che divorano tutto ciò che il contadino, con seri sacrifici, cerca di produrre, senza mai trovare una soluzione! Sembra che lo "status quo" sia interessante per chi è preposto a trovare soluzioni.

In questi ultimi anni assistiamo anche ai mega incendi che divorano grandi uliveti e piante secolari. L'ultimo incendio di questi giorni ha colpito ancora una volta il nostro territorio, distruggendo ettari di uliveti dell’azienda storica di Salvatore Rota, e in parte anche quella della famiglia Zurlo. La domanda che mi pongo è: ma chi vuole questa devastazione? Cosa fanno le politiche comunitarie per arginare questi fenomeni?

È legittimo chiedersi: le terre conquistate con il sangue dei nostri contadini di un tempo, domani non potrebbero servire per favorire la conversione dalla agricoltura in altri settori produttivi? Nella totale indifferenza, mentre le nostre risorse vengono distolte, sprecate e ogni pezzo di terreno diventa utile per cinghiali e luogo per abbandonare rifiuti.

Alla fine bisogna dire solo grazie ai pompieri, a tutti quelli che operano nel settore dell'antincendio e agli stessi agricoltori che con coraggio non mollano!

domenica 29 giugno 2025

ASSISE IN SECONDA CONVOCAZIONE, BOTTE, RISPOSTE E SUPERFICIALITÀ ISTITUZIONALI.

Oggi avrei preferito evitare di rispondere alle provocazioni del sindaco, ma la dignità istituzionale impone di intervenire. In un contesto in cui la politica è spesso contaminata da cattivi esempi, non posso tacere di fronte a chi, a Crotone, ha più volte tradito la fiducia dei cittadini e verso coloro i quali hanno stretto alleanze politiche. Chi continua a perpetrare simili comportamenti deve essere combattuto, perché la nostra città merita ben altro.

Non è la prima volta che assisto a esempi lampanti di come si preferisca attaccare alcuni cittadini invece di rispondere con fatti concreti alle serie critiche avanzate. È il caso del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che nel rispondere alle mie riflessioni sul mancato consiglio comunale, che doveva tenersi sabato 28 giugno 2025 e che invece non si è svolto per il mancato raggiungimento del numero legale, ha affrontato l’argomento attaccando alcune persone colpevoli soltanto di preoccuparsi dell’annosa questione ambientale, definendole “pseudo ambientalisti,  dimostrando ancora una volta tanta superficialità che non può essere più tollerata, soprattutto da chi ricopre un ruolo istituzionale.

“Ambientalista”, voglio ricordare al sindaco di Crotone, non significa necessariamente esperto di ambiente, ma semplice persona che ama la natura, l’ambiente, o, da buoni cristiani, preferisco dire colui che ama il creato. Come esperto ambientalista si è sempre e solo il sindaco etichettato di questo aggettivo, ma nella realtà il risultato è agli occhi di tutti. Accusando questa gente, che è sempre stata assente fino a oggi in tutte le sue battaglie non le fa onore, poiché in loro c’è solo evidente preoccupazione per la salute dei cittadini.

Intanto, mi piacerebbe sapere dal sindaco quali sono le sue battaglie. Semmai le nostre, quelle che in Consiglio comunale abbiamo portato avanti con vigore e siamo stati da pungolo con interrogazioni, mozioni e quant’altro! Anzi, per Voce, tutto proseguiva nella normalità. Voglio rammentare quando voleva assecondare a tutti i costi l’idea di Eni, che i rifiuti venissero smaltiti nella discarica di Columbra, nella vicinanza della città. Ricordo benissimo le sue parole: "Là c’è una buca e ne arrivano da tutta Italia", alludendo chiaramente che in quella discarica si smaltiva di tutto. A proposito! Al fine di tutelare la salute dei cittadini, nella sua qualità di responsabile della salute pubblica, ha mai presentato una denuncia alle autorità competenti?

E’ inutile vantarsi dei ricorsi presentati al TAR, i quali sono di prassi fatti da tutti gli amministratori, in genere per lavarsi le proprie coscienze, ma se lui si ritiene amministratore ambientalista, doveva mettersi di traverso. Tuttavia, i “ricorsini” sono stati avviati perché il consiglio comunale ha dato chiaramente indicazioni. Altrimenti, avrebbe agito come quando la regione cambiò il piano sui rifiuti, ancora una volta a danno di Crotone, che prevedevano la tutela del territorio. Non ha mosso un dito, e solo dopo oltre un anno, quando furono i consiglieri comunali come il sottoscritto e altri che sollevarono le polemiche, il sindaco si è attivato. Altrochè!

È inaccettabile il modo in cui si nasconde dietro risposte vaghe e prive di contenuto concreto. Dopo aver approvato una mozione per lo smaltimento all’estero, si è preso il merito di una decisione che sa essere un inganno: nel 2026 l’Unione Europea vieta il transito di rifiuti fuori da ogni confine, eppure si compiace di aver ottenuto solo 40.000 tonnellate di trasferimento, una frazione irrisoria rispetto al milione di rifiuti accumulati nell’area. È come tentare di smaltire una “cariolata di roba”: una situazione inaudita. Queste operazioni hanno scatenato un’ondata di ansia tra i cittadini, denunciata da più fronti, poiché si sono svolte senza le dovute precauzioni per lo smaltimento dei rifiuti. Noi consiglieri di minoranza, come altri, come definiti dal sindaco “pseuso ambientalista” abbiamo dato eco al Ministero dell’Ambiente e della Sanità, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica. E il sindaco? Immobile, in silenzio, lasciando che la situazione andassi come il cane a quattro zampe voglia!

Ritorniamo sul fallimento del consiglio comunale che doveva tenersi il 28 giugno 2025. Il sindaco mi dice che io non ho dimestichezza con i numeri. Beh, vorrei ricordargli che ho 40 anni di onorato servizio bancario; non mi pare proprio così. A suo dire, l’attuale maggioranza è di 17/18 (se non 19) consiglieri. Beh, ci credo: può arrivare anche a 20, ma ciò non significa che abbia i numeri per contare sulla moralità politica. In questo ambito, il numero del consenso aumenta secondo l’uso, spesso irregolare, del potere.

La sua campagna elettorale è stata vinta dichiarando: “Mai apparentamenti con i partiti”, e di non allearsi mai con chi ha messo in ginocchio questa città. Se oggi si è fatti imbarcare tutti, è chiaro che ha la maggioranza, ma non è una maggioranza che condivide un programma; è semplicemente una maggioranza che si tiene legata solo a un’unione di interessi e convenienze politici. Ha svenduto i propri ideali per un piatto di lenticchie, e si vanta di avere numeri! Di questi numeri un serio rappresentante istituzionale non ha che farsene.

La maggioranza ha informalmente comunicato che il Consiglio si sarebbe tenuto in seconda convocazione, snobbando la prima, tant’è che io mi stavo recando a Crotone e sono stato raggiunto al telefono con la notizia che il Consiglio non si sarebbe tenuto. Tuttavia, il sindaco stesso, senza volerlo, nel suo comunicato, ha affermato che l’Assise non doveva tenersi, poiché c’erano solo tre persone. Cosa significa? Che i suoi 18/19 consiglieri non erano presenti! Quindi non è la sua maggioranza che ha fatto slittare in seconda convocazione?

Non capisco perché si tiri in ballo il presidente del Consiglio. Noi non ne abbiamo parlato, ma voglio ricordare quando ci implorò di votarlo al fine di dare una possibilità a questa amministrazione. E ora, con il senno di poi, possiamo solo pentirci amaramente: più per il sindaco, che si permette di rimproverarci, dimostrando di essere pessimo maestro, opportunista e poco degno del suo ruolo. Quando ti rinfaccia un’azione e dimentica che l’ha voluta proprio lui, implorandoci fino alla fine, ritenendola importante nel solo interesse della città e dell’amministrazione, beh oltre ai suoi difetti amministrativi, capiamo ancora una volta un’altra sua grave colpa: l’ingratitudine.

sabato 28 giugno 2025

Consiglio comunale comunale, salta la prima convocazione per mancanza di numero legale.


Se un consiglio comunale deve ricorrere alla seconda convocazione, è evidente che qualcosa nel funzionamento della macchina amministrativa non funziona. La responsabilità di questa situazione ricade chiaramente sul sindaco che vorrà tenere in piedi qualcosa che non si regge più, invece di prendersi le sue responsabilità e, di conseguenza, pensare anche a interrompere un’attività amministrativa oramai sempre più traballante. L’attuale “maggioranza” ha tentato di tutto, anche coinvolgendo gruppi e membri dell’opposizione, che il sindaco aveva promesso di non avvicinare mai, pur di mantenere un’apparenza di stabilità. Ricordiamo tutti le frasi in campagna elettorale “apparentamenti con nessuno”.Tuttavia, la realtà è che il consiglio diventa sempre più ingestibile: oggi, convocato di sabato – giorno assolutamente inappropriato, che avrebbe comportato costi inutili e disagi – si è di nuovo verificato il fallimento nel raggiungimento del numero legale. Stavolta, però, appare chiaramente che tutto fosse pilotato, poiché è stato sempre consigliabile evitare di organizzare riunioni di sabato, a meno che non si tratti di eventi eccezionali e imprevedibili. Questo perché, di solito, in quel giorno molti servizi e persone sono meno disponibili: i dipendenti e il segretario non sono al lavoro, soprattutto durante l’estate, potrebbero essere difficili trovare disponibilità. Anche le forze dell’ordine potrebbero trovarsi in difficoltà, così come i consiglieri, che nel fine settimana sono spesso impegnati in questioni familiari e per altri impegni assunti precedentemente.

Tuttavia, per i “reggenti” dell’amministrazione comunale non importa, la convocazione di un consiglio di sabato può risultare utile: così, si evita di raggiungere il numero legale, e si va poi serenamente in seconda convocazione con una manciata di consiglieri, ma il risultato è un sistema che mina la trasparenza e la regolarità delle decisioni. E’ ovvio che viene da pensare che è  un escamotage per evitare il raggiungimento del numero legale, portando direttamente alla seconda convocazione. Questa, con un minimo di consiglieri, permette di deliberare in modo sereno.

Vedere questo scenario è inaccettabile, dimostrando sempre di più una scarsa considerazione per il nostro tempo e le procedure democratiche. La scorsa volta si è cominciato dopo un’ora, oggi addirittura si è dovuto ricorrere direttamente alla seconda convocazione per mancanza del numero legale, fra l’altro, già verificatasi un’altra volta nei primi mesi dell’anno.

La seconda convocazione rappresenta un problema serio per i lavoratori, che devono poter pianificare le proprie giornate con tempi ragionevoli. Non si può usare la seconda convocazione come strumento per assicurarsi una maggioranza sicura in consiglio: siamo ormai alla farsa.

Bisogna seriamente prendere atto di questa situazione anomala. Non ci sono più ragioni per proseguire su questa strada, perché così appare una totale violazione della legge. Non possiamo essere cattivi maestri: è ora di smetterla con queste scorciatoie e rispettare le regole.