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domenica 13 luglio 2025

CROTONE, NELLA LETTERA APERTA DEL GENERALE ERRIGO, TRA PAROLE E RIFLESSIONI, NON PARLA DI BONIFICA

La mia opinione sulla lettera del commissario Errigo è negativa. Pur riconoscendo le buone intenzioni, il modo in cui viene presentata la situazione ambientale di Crotone e del Sud Italia appare vittimistico e rischia di dare l’impressione che non ci siano più margini di azione. 

Il generale afferma:  

" Nell’Italia del sud che respira veleno: il SIN di Crotone tra reticenze, resistenze, rifiuti pericolosi e una rinascita mai nata".  

No, caro generale, non sono i veleni del Sud che respiriamo. I veri veleni sono quelli della falsa politica trentennale, che ha avvelenato e logora i crotonesi non solo attraverso le istituzioni politiche, ma anche con le multinazionali che operano sul territorio. Finora, queste hanno agito per conto proprio, sfruttando e maltrattando il territorio senza mai riparare ai danni. È questa ingiustizia, questo, che avvelena i cittadini, alimentando un ciclo di inganno e sofferenza. 

È ancora più frustrante vedere come molti politici si presentino promettendo di risolvere i problemi, per poi subito allinearsi alle vecchie logiche di sempre. Non possiamo più lasciarci illudere, e a nessuno lo permettiamo: la vera minaccia è la politica falsa e impunita che ci avvelena, operando indistintamente e sempre allo stesso ritmo, sia da parte di politici che di multinazionali. 

Lei, caro generale, come rappresentante del Governo, dovrà segnalarlo e registrarlo. Per il resto, invece, tutto è inutile — anzi, può danneggiare ancora di più quel sud, sempre oggetto di denigrazione, e la nostra città, che oggi non ha bisogno di lacrime e di note di vittimismo, ma che deve essere riscattata abbandonando la vecchia scia e rilanciata con impegmo e buona volontà.

A lei spetta risolvere il problema ambientale,  ma con fatti e non parole. Ricorda ancora che è urgente una bonifica totale! Quella operata in questi giorni, cos'è? È stata solo fonte di polemiche tra cittadini, che non si sentono tutelati, e non vedono le vere misure adottate per proteggere la salute pubblica. Lei sa bene che una bonifica, se non eseguita sotto i crismi previsti, può essere persino più dannosa dei rifiuti sotterrati. 

Da circa due anni, ancora oggi, non conosciamo quale bonifica venga adottata per la zona interessata. Sappiamo solo che circa 40.000 tonnellate di rifiuti saranno inviate all’estero (contro ogni decisione assunta in passato di smaltire tutto fuori regione), mentre il resto ci fa capire ancora una volta che dovranno restare nelle locali discariche. Questa  situazione, sì, che preoccupa molto a Crotone e nel Sud Italia, poiché lascia come al solito che noi dovremo respirare i veleni per l’eternità. 

Inoltre, non vengono prese in considerazione altre alternative, come ad esempio le moderne bonifiche in "situ" adottate da Paesi europei all’avanguardia, che permetterebbero di mettere in sicurezza definitivamente i rifiuti senza ricorrere a soluzioni che potrebbero compromettere gli spazi marini. A tal proposito, le è stato anche riferito del progetto dell’ingegner Antonio Bevilacqua, che prevede oltre lo smaltimento, anche il recupero dell’area per la realizzazione di un importante porto del Mediterraneo, quanto meno, oltre alla bonifica l'area potrebbe essere recuperata con una strategica infrastrutture. Mentre l'Eni è il Governo tacciono, Crotone, non ha bisogno di investimenti, ma dovrà solo respirare veleni.

Sì, eviteremo che il profumo della salsedine si mescoli all'odore acre di solventi chimici e metalli pesanti. Sì, il luogo potrà diventare un posto dove i bambini, come dice lei, imparano prima il significato della parola “bonifica”. Ma, Generale, i bambini hanno bisogno di giustizia, di futuro certo, che a Crotone sembra un diritto negato, forse stanno già iniziando a capire il mondo che sono circondati. E si renderà giustizia, anche, quando lei lancia l’appello alla politica regionale, che io apprezzo, affinché approvi una legge chiara: stop ai rifiuti extra-regionali in Calabria, accompagnato

Aggiungo, e spero che anche lei possa essere promotore di questa iniziativa, la proposta di una legge che tuteli il territorio crotonese dai soprusi ambientali. Questa proposta, che ho avanzato nel consiglio comunale di Crotone, è stata purtroppo bocciata da quella politica, in primis dal sindaco Voce e dalla sua maggioranza.

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