Bastava uno slittamento di 15/20 giorni per evitare polemiche e danni all’immagine del nostro patrimonio. Invece, il direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari ha deciso di chiudere il Museo di Capo Colonna proprio dal giorno di Ferragosto fino a ottobre 2025, in pieno mese di massimo afflusso turistico e di presenza di corregionali provenienti dal nord, ormai consolidata nel mese di agosto. È incredibile come si possa ignorare l’impatto di questa decisione: Il turismo si concentra esclusivamente nei mesi di maggiore affluenza, rendendo illogico che i lavori di Restyling vengano effettuati in periodi così inopportuni. È inaccettabile che in questa città si continuino a prendere decisioni non concordate con gli altri enti preposti, senza mettere a conoscenza quanto meno gli amministratori e non si comprende perché tutto debba sempre funzionare a metà, lasciando un senso di smarrimento. La chiusura del sito, improvvisa, appare del tutto ingiustificata.
Fin troppo tempo il sito è rimasto chiuso per motivi organizzativi e burocratici, e ora che è di nuovo aperto, si impedisce ancora una volta ai visitatori di approfondire la gloriosa storia di questa città. È tutto molto incomprensibile, mi auguro che sia stato informato anzitempo il sindaco, il quale ritengo che dovrà comunque dare un chiarimento.
Pur comprendendo che il Museo Archeologico Nazionale di Crotone sia sotto la gestione della Direzione Generale per i Beni Archeologici e del Ministero per i Beni culturali,
I funzionari dovrebbero interagire con l’amministrazione locale per trovare soluzioni condivise. Poiché la chiusura del museo non danneggia l’immagine del ministero né quella del suo direttore, ma senza alcun dubbio la città e l’intera amministrazione comunale di cui io ne faccio parte.
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