In questo periodo della pandemia, la politica è
tornata a parlare! Non della grave problematica, ma come al solito di sé stessa,
partiti (o meglio comitati di affari) impegnati come poter fare fuori a
Giuseppe Conte. Regioni contro governo, comuni contro regioni, ogni DPCM suscita
diverse reazioni da parte dei Governatori, poi le disposizioni di questi ultimi
suscita reazioni fra i sindaci.
Tutti rimpallano le responsabilità su chi deve
fare qualcosa e tutti stanno a sottolineare le inadempienze degli altri, nascono
varie diatribe, che a sua volta si ripercuotono nelle attività lavorative del paese,
mettendo a rischio un intero comparto, un'intera sezione della nostra economia,
mentre nessuno appare preoccupato che i casi in Italia ricominciano ad incrementare,
quasi 474 vittime in un solo giorno, in Lombardia altre 500 nuovi positivi.
La confusione non manca in Calabria, una diatriba accesa
tra governo e regione, non mancano le prese di posizioni da parte dei sindaci, assumendo
posizioni non in linea con gli altri organi superiori, ma spesso in armonia ai
partiti di riferimento. La Calabria è la
dimostrazione per eccellenza della confusione, da farci porre una seria domanda:
vi sembra che si stia ad operare per la salute dei cittadini o la politica lavora
per il proprio tornaconto?
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