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LA FINE DELL'UOMO È LA FINE DEI TEMPI

   È innegabile che le forze del male si siano scatenate contro l'umanità, e in particolare contro la famiglia. Ma ciò che sta accadendo...

lunedì 23 novembre 2020

IL GOVERNO DIA UN SEGNO CONCRETO: UN AIUTO IMMEDIATO ALLE ATTIVITA’CROTONESI E UNA SERIA TRATTATIVA A FAVORE DEI LAVORATORI EX DATEL.

Sono tante le criticità dopo le #alluvioni di questi giorni: inondazioni, crollo di un ponte, strade interrotte e diverse colate di fango, il comune non ha perso tempo a intervenire direttamente per riparare i danni e per pianificare soluzioni che possano prevenire ulteriori pericoli.
Oggi più che mai occorre individuare fondi per operare interventi strutturali e risolvere definitivamente le tante vecchie problematiche, le quali spesso mettono a serio rischio l’incolumità della gente a causa di una carente manutenzione.Questa mattina in Prefettura il sindaco di Crotone #Vincenzo Voce ha incontrato il ministro per gli Affari regionali Boccia, quest’ultimo ha rassicurato tutto l’impegno per la risoluzione dei problemi a Crotone, presente anche il presidente facente funzioni della Regione Calabria, #Nino Spirlì, e il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

Il ministro e i rappresentanti regionali, a mio parere, oggi possono dare un buon segno elargendo fondi per un sostanziale aiuto alle aziende, già messe in ginocchio dalla pandemia, e poi intervenire nell’immediato sulla questione concernente l’ex Datel, che in questi giorni sarà oggetto del Consiglio Comunale di Crotone, in modo da dare un grande segno di solidarietà e attutire il duro colpo che ha ricevuto la città di Crotone.

domenica 22 novembre 2020

CROTONE FLAGELLATA DUE VOLTE: PRIMA LA PANDEMIA, POI IL MALTEMPO. LA CITTA’ E’ IN STATO DI EMERGENZA.

Il maltempo di ieri, le continue piogge che si stanno abbattendo nella giornata odierna fanno seriamente preoccupare, ma nello stesso tempo, fa paura anche il pensiero delle sorti e il futuro di questa città. Durante la conta dei danni causati dalla pioggia in aggiunta a quelli d’inizio anno a causa della pandemia, mette seriamente a lastrico l’economia di Crotone. 

In una sola giornata si è visto di tutto: nei piani bassi di diversi quartieri, garage e scantinati allagati, tantissime macchine piene di fango e detriti, a un certo punto si è temuto il peggio, il fiume Esaro per un momento è straripato, mettendo in allarme gli abitanti del quartiere “Gesù”, alcuni dei quali sono stati evacuati, per fortuna, o forse per miracolo, la pioggia è diminuita. Il lungomare e la spiaggia completamente invasi dalle onde, le vie della città trasformati in fiumi d'acqua.

 I Vigili del fuoco, protezione civile e tanti volontari senza tregua, impegnati al massimo per rispondere alle chiamate di tanti cittadini in difficoltà. Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, più volte si è spostato nei quartieri per verificare di persona lo status quo, nelle prime ore del mattino ha riunito in seduta permanente il Centro operativo comunale di protezione civile per monitorare la situazione in contatto costante con Prefettura, Protezione civile e Vigili del fuoco. 

Per fortuna a oggi non pare che siano stati registrati feriti, ma i danni sono, tuttavia, incalcolabili. Lo scrivente, nella qualità di consigliere comunale ha immediatamente proposto che il comune attivi lo stato di calamità, che riguarda nello specifico eventuali misure di sostegno al settore agricolo, ma soprattutto lo stato di emergenza, che concerne azioni di pronto intervento a tutela degli esercizi commerciali già in difficoltà dalla pandemia. Mettere in moto una città, che oggi può dirsi che è veramente messa in ginocchio.

 
 
 

sabato 21 novembre 2020

PER CROTONE NON BISOGNA DICHIARARE SOLO LO STATO DI CALAMITA’, MA SUBITO LO STATO DI EMERGENZA.

 

Nonostante le previsioni del tempo non siano confortanti, Crotone comincia a fare la conta dei danni causati dalla pioggia che questa notte si è abbattuta sulla città. 
L’alluvione, aggiunta alla già delicata questione del coronavirus, che in questi giorni ha visto Crotone e la Calabria sulle principali testate giornalistiche, ci spinge a considerare la possibilità che l’amministrazione comunale si attivi subito per dichiarare non solo lo stato di calamità, che riguarda nello specifico eventuali misure di sostegno al settore agricolo, ma soprattutto lo stato di emergenza, che concerne azioni di pronto intervento a tutela degli esercizi economici e commerciali già messi in ginocchio dalla pandemia: più semplice accesso a fondi, rimborsi e agevolazioni fiscali. Occorre un intervento finanziario rivolto ad affrontare la grave situazione che il comune, da solo, non può riuscire a sostenere autonomamente.

Nella qualità di capogruppo di “Stanchi dei soliti “, propongo che venga, nell’immediato, avviata la necessaria istruttoria presso la Regione e la Protezione civile, al fine di avviare la procedura utile per la dichiarazione dello stato di emergenza.

domenica 15 novembre 2020

LA CASA DEL SIGNORE DISINFETTATA ANCHE DALL’ARIA CHE UN TEMPO CI INEBRIAVA DI SPIRITO SANTO

 

Nella mia Chiesa si apriva il mio cuore, nella casa del Padre mi sentivo nella luce e nel luogo della speranza, dove tutto era spirito e profumo d’incenso. Tra candele, ceri, acqua santa, fiori e immagini sacre, paramenti con tanti colori, fedeli sparsi con diversi atteggiamenti del corpo: in piedi, in ginocchio, prostrazioni, e segni della croce, un evidente incontro con il Signore.

Nella mia Chiesa oggi tutto mi appare scuro, tra mascherine e odori di disinfettanti rigorosamente distribuito tra i fedeli, sacerdoti dediti al lavaggio costante delle mani per dare la comunione ai pochi fedeli rimasti tra i banchi. All'ingresso della chiesa un cestino nel quale depositare le monetine e al posto delle acquasantiere, contenitori di detergente per disinfettarsi. Nella casa del Padre non c’è più l'offertorio,  non c’è più il momento per scambiarsi il segno della pace.

Non c’è più il coro né tanto meno i libretti in dotazione per i canti. Al termine di ogni funzione o comunque prima di quella successiva si deve inoltre: igienizzare il luogo di culto e la sacrestia; cambiare l'aria; disinfettare accuratamente i vasi sacri, vassoi, ampolline o ogni altro oggetto utilizzato; disinfettare accuratamente i microfoni. Nella sacra Casa del Signore, tutto è disinfettato, anche l’aria che un tempo ci inebriava di Spirito Santo.

 

Il mio intervento sul COVID in Consiglio comunale di Crotone su


 

venerdì 13 novembre 2020

Coronavirus, ecco la mia posizione nel Consiglio comunale di Crotone.

 

In questi giorni la Calabria è stata al centro dell’attenzione dei media nazionali sugli annosi fatti della questione legata alla sanità della regione. Sono giorni in cui la nostra terra è alla mercé di tutti, sembra la terra di nessuno, dove lo Stato è assente, ma nello stesso tempo i politici continuano a prendersi gioco di un grave fenomeno che attanaglia i cittadini. In questi giorni sembra che sia stato allestito un teatrino: il primo protagonista è il generale Saverio Cotticelli, (ex commissario ad acta), e poi, Giuseppe Zuccatelli, i cui video hanno fatto il giro del web, suscitando rabbia e indignazione tra la gente di Calabria, ampliando un dibattito comico, simile a una commedia dell’arte.
 Tutto questo è stato oggetto di discussione durante l’intervento del capogruppo “ stanchi dei soliti”, Iginio Pingitore, nel Consiglio comunale indetto dal sindaco Enzo Voce, per discutere appositamente di sanità e in particolar modo della questione legata al COVID19. Alla seduta hanno partecipato i dirigenti dell’ASP, Francesco Masciari e Giuseppe Brisinda; Pingitore nel suo intervento ha chiamato in causa queste persone, affinché potessero dare un valido e auspicato contributo all’amministrazione. Lo scopo principale è aiutare l’ospedale di Crotone ad uscire da questa grave situazione; un ospedale storico saccheggiato negli anni a causa di una politica scellerata con il silenzio di tutti, divenuto un piccolo nosocomio e definito per l’appunto Spoke rispetto agli hub di categoria superiori, che spetta alle solite provincie calabresi (Reggio, Catanzaro e Cosenza). Crotone, insomma, continua ancora una volta a essere depredata di tutto come una scura, sempre pronta per adoperarsi ai tagli, facendo pagare il prezzo peggiore di uno sciagurato commissariamento iniziato nel lontano 2010.

Il capogruppo” Stanchi dei soliti” ha fatto riferimento anche all’appello inascoltato, lanciato nella stampa locale prima che si diffondesse il fenomeno, affinché fosse istituita una task force con tutti i rappresentanti delle istituzioni e in particolare quelli dell’ASP di Crotone per gestire al meglio la pandemia. Effettivamente a distanza di otto mesi si è ripresentata di nuovo la caccia al tampone da parte dei cittadini con disagi immensi e ritardi nella comunicazione degli esiti degli esami. Nel mese di marzo, è necessario ricordare, che a Crotone,  non è mancato il gareggiamento di tanti cittadini e rappresentanti delle istituzioni, muniti di buona volontà, fra cui la nostra banca, la BCC del crotonese, che ha erogato un contributo pari a euro 50.000,00, al fine di contribuire ad arginare il fenomeno presso l’ospedale San Giovanni di Dio, ma in questo lembo di terra è difficile vedere dalle spine sbocciare le rose.

 

giovedì 12 novembre 2020

COMUNE DI CROTONE, A VOTO LA MOZIONE DELLA LEGA SUL DDL ZAN

 

















In merito alla mozione presentata nella Lega al Consiglio Comunale di Crotone, desidero premettere che la questione non debba essere politicamente strumentalizzata da parte dai vari schieramenti. Pur rispettando l’opinione altrui, il mio pensiero è indipendente, va al di là del gruppo di appartenenza, con il quale ho discusso e in linea generale siamo sulla stessa lunghezza d'onda, ognuno voterà secondo la propria coscienza. Pertanto la mia posizione non dovrà essere etichettata come "di destra, leghista", e quant’altro, ma come uomo cattolico praticante che, da sempre, segue la dottrina della Chiesa.

L’articolo 21 della nostra Costituzione afferma il principio della libertà di  manifestazione del pensiero; qualunque tipo di discriminazione viene ripudiata. A mio parere la legge del​ nostro ordinamento giuridico non ha nulla da modificare, sono già individuate e punite tutte le forme di discriminazione e d’istigazione alla violenza. Al contrario, invece, oggi i discriminati risultano essere proprio gli uomini e le donne, i papà e le mamme, coloro che, pensandola diversamente, vengono tacciati di omofobia. Non è forse anche questa una discriminazione? E per chi è​ discriminato e messo ai margini, sfruttato da prestazioni a nero? Per i precari e i giovani senza prospettiva di lavoro? Cosa facciamo?​ ​

Come si fa a non essere preoccupato per un testo che prevede addirittura la reclusione fino a 6 anni per chi non si riconosca nel pensiero unico sui temi del matrimonio gay, dell’utero in affitto, dell’indottrinamento gender nelle scuole, delle adozioni gay e contempla il finanziamento di 4 milioni di euro per la propaganda LGBT nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche? In paesi come l’ Inghilterra, la Germania, la Spagna sono stati registrati episodi di arresti e processati numerosi pastori e sacerdoti, solo per aver criticato l’ideologia del gender o aver spiegato alcuni passi della bibbia sull’omosessualità.

In America sono stati multati due pasticcieri per 135 mila dollari, solo per aver rifiutato di fare una torta per un matrimonio gay; in Canada un professore è stato licenziato a causa della sua cautela nei cambiamenti di sesso dei bambini. Con queste leggi impongono di trattare i maschi transgender, cioè quei maschi che si dichiarano di essere donne, come vere donne, eppure non si contano all’estero i casi di violenze sessuali sulle donne, da parte di maschi transgender.

Ritengo, quindi, che in primo​ luogo​ il ddl Zan non è necessario per il nostro paese. Fra l’altro, l’ Italia non è particolarmente ostile alle persone omosessuali, non si registrano percentuali alte relative agli episodi di aggressione a persone omosessuali.​ Qualsiasi forma di discriminazione è da condannare, ma non sono certo prevalenti; continuano piuttosto a essere in crescita le violenze sulle donne o sui minori, che tuttavia vengono regolarmente perseguite, anche aspramente, nell’ attuale quadro normativo. Un giudice come dovrà comportarsi qualora una persona dica che un bambino ha diritto a un papà e a una mamma? È omofobia oppure no? E’ omofoba la persona che sostiene illegittimo avere un figlio sotto commissione da un’altra donna?

 

domenica 8 novembre 2020

Penso che sia giunto il momento in cui La Abramo Customer Care, azienda che si occupa di call center, dia maggiore chiarezza sulle sorti dei lavoratori. L’ex Datel, è bene rammentare, che fu interessata da crisi dovute in buona parte a decisioni di ristrutturazione e dislocazioni in paesi a basso costo produttivo, infatti, possiede sedi anche all’estero (Albania, Brasile, Germania, Romania).

La decisione di ricorrere al concordato preventivo mette senz’altro a rischio quasi quattromila posti di lavoratori, fra cui mille e duecento prestano servizio al centro di Crotone, per questi ultimi, l’azienda ha informato che ha difficoltà a pagare interamente gli stipendi.

Una realtà come Crotone, dove si assiste da trenta anni a un progressivo smantellamento del tessuto produttivo e industriale, non si può permettere un altro colpo su un’azienda che è stata prosperità per tanti padri e madri di famiglie e giovani in cerca di prima occupazione.

La richiesta di Concordato Continuativo presentata al tribunale di Roma, lo scorso venerdì 30 ottobre, non può che mobilitare le forze sindacali e politiche della città di Crotone.  La stessa Amministrazione comunale guidata da Enzo Voce è pronta ad agire su tutti i fronti, affinché siano salvati i posti di lavori; non dovrà ripetersi ciò che è accaduto lo scorso anno, quando sono stati lasciati a casa ben settecento lavoratori precari senza rinnovo del contratto.

Dopo un anno si ripresenta con lo stesso problema! Tra l’altro in questo periodo non è emerso da parte dell’azienda quel senso di responsabilità, al fine di far rientrare capitali esterni, o almeno, far rilevare anche parzialmente a nuovi investitori e assicurare risorse necessarie per la sua completa riorganizzazione e rilancio.

Viviamo in un territorio in cui non possiamo permetterci di creare nuovi disoccupati, da qui, la nostra presa di posizione: “ Siamo e saremo a fianco dei lavoratori e di coloro i quali vivono in questa martoriata provincia, che non vogliono mollare, e chiedono un luogo, dove far vivere e crescere i propri figli. Siamo e saremo guardiani dei diritti dei lavoratori, pronti a lottare, oggi con quelli appartenenti all’ex DATEL.

 

Il mondo perde l'umanità

Un tempo Erode e Pilato divennero amici per far fuori l’Uomo. In seguito si misero d'accordo il potere politico, religioso e scientifico e fecero fuori l'umanità. Quando i poteri parlano la stessa la lingua distruggono l'uomo. Una semplice mia riflessione...


“E' angosciante la questione coronavirus. Sembra che si stia perdendo la lucidità mentale, stiamo perdendo la guerra.”

 

Premetto che sulla questione non voglio giudicare il governo italiano, né tanto meno le disposizioni anticovid adottate da regioni e comuni, i miei dubbi non sono mai per ragioni politiche, ma arrivano da semplici riflessioni e da domande cui non si da mai una risposta. Sembra che nel mondo l’uomo voglia spegnere la luce, trascinarci verso un disegno perverso e architettato appositamente per ristabilire nuove regole economiche e finanziarie, intento a creare confusione e opinioni contrastanti, divisione fra le genti e soprattutto fra gli scienziati.

Molti virologi dimostrano nelle loro esternazioni professionali di vivere una nuova "Torre Babele": Illustri scienziati sostengono che gli asintomatici non possono trasmettere il virus; altri di alto spessore professionale dicono che gli asintomatici possono trasmettere il virus e sono quindi nello stesso tempo i responsabili dell'aumento dei contagi; poi ci sono i pareri di altri virologi, i quali dicono che è necessario fare i tamponi a tutti, e altri ancora sostengono che i tamponi non servono a nulla.

Beh, in tutto questo non sembra che stiamo perdendo il lume della ragione e la lucidità mentale? Non sembra che sia iniziata una guerra contro un virus e che ci siamo già dichiarati sconfitti? Siamo noi a non capire o sono i mainstream che ci inducono verso la totale confusione?

 


giovedì 5 novembre 2020

STANCHI DEI SOLITI NOMINA IGINIO PINGITORE CAPOGRUPPO NEL CONSIGLIO COMUNALE DI CROTONE.


Nel primo consiglio Comunale di Crotone in video Conferenza dopo l’approvazione di diversi punti, sono stati costituiti i gruppi consiliari. Iginio Pingitore è stato nominato capogruppo di maggioranza per “ Stanchi dei soliti”, per l’occasione, lo stesso, è intervenuto sui punti più importanti che questa nuova amministrazione comunale dovrà tenere in forte considerazione. Pingitore nel suo primo incontro ha voluto ringraziare gli elettori per lo straordinario risultato ottenuto, poi,  coloro i quali l’hanno chiamato ad aderire al movimento per mettere a disposizione la propria esperienza politica, da consigliere, assessore, vicesindaco e sindaco di Scandale dal 2013 al 2018, in un contesto caratterizzato dalla grave crisi economica, cui tuttora attraversa l’Italia, travagliato anche dai momenti bui e fenomeni poco incoraggianti, ma la carica quando si considera  missione vale più il sacrificio rispetto anche alla propria vita. Un particolare ringraziamento l’ha rivolto a uno dei principali fondatore del movimento, Andrea Arcuri, il quale da tempo è dedito all’attività politica della sua città.

“ Metterò a disposizione l’esperienza di circa 15 anni di battaglie a favore dell’ambiente: discariche, consumo del suolo, malfunzionamento dei depuratori, quest’ultima vicenda mi vide particolarmente impegnato, mi trovai ad essere denunciante di fatti rivolti a difendere la salute dei nostri cittadini, ma nello stesso tempo subii denunce e gravosi sanzioni fino a mezzo milione di euro. Tuttavia quando si è forgiati e tendenti alla missione nessun fenomeno potrà farci paura, la sorte volle che fossi scagionato da ogni presumibile colpa. In questa città, cari amici, d’ora in poi bisogna respingere ogni forma di soprusi e di inganno per un territorio oramai già martoriato e devastato.

Bisogna chiamare alle responsabilità coloro i quali hanno inquinato il territorio senza mai operare una seria bonifica, attraverso cui sono transitati flussi finanziari per soddisfare progetti appartenenti alla politica. Anche la nostra regione dovrà rispondere sulle malefatte nel nostro territorio, una delle quali è il decreto regionale del 2001 con cui Crotone è dichiarata “ distretto energetico “, procedura non troppo mascherata per mezzo della quale la città è divenuta un crogiuolo di rifiuti di ogni ordine e grado, a scapito della salute dei cittadini e dell'ambiente circostante.

 

Dobbiamo far risvegliare l’orgoglio di essere crotonesi riscoprendo le antiche radici, gli elementi storici sommersi nella cultura millenaria e nel suo patrimonio archeologico abbandonato vergognosamente a sé stesso. L’antica  Kroton dovrà essere ancora il nostro faro. Questa amministrazione dovrà riappropriarsi del tessuto sociale ed economico, restituendo dignità e valori alla gente.

La mia esperienza aggiunta a quella dei giovani consiglieri di “ stanchi dei soliti “, dovrà dare inizio a un nuovo percorso innovativo, all'altezza dei cambiamenti, dopo un regresso di quasi mezzo secolo di storia crotonese bisogna essere pronti a futuri scenari, anche se non è confortante l’attuale crisi, non bisogna tuttavia attendere, ci vuole  spirito di abnegazione, intelligenza, studio, impegno e costanza, responsabilità e forza di volontà per evitare il declino.
Per fare questo, avremo bisogno dell'aiuto di tutti i cittadini, anche di quelli che non ci hanno votato: lo cercheremo e valuteremo, nei limiti delle possibilità, tutti i contributi di idee e di proposte che riusciremo a raccogliere. Fondamentale sarà l’approccio costante e il rapporto con le contrade, spesso abbandonate a se stesse e prese dal degrado, un occhio di riguardo per la frazione Papanice, la più popolosa del territorio dovrà avere un rilancio su tutti i settori. Stare vicini all’Associazione  “ Propapanice”, la quale in questi anni si batte per le gravi tematiche ambientali, spesso i membri non sono ascoltati e gridano come una voce nel deserto.

Importante sarà la trasparenza degli atti, delle scelte, dei comportamenti, rendere pubblico da subito la nostra situazione economica e patrimoniale, eventuali debiti fuori bilancio. Il gruppo stanchi dei soliti intende instaurare con le opposizioni un rapporto costruttivo e collaborativo, pur nel rispetto dei propri ruoli, soprattutto su argomenti di primaria importanza della città: ambiente, lavoro, viabilità.”

Il capogruppo Iginio Pingitore ha concluso con una preghiera del nostro Patrono d’Italia, San Francesco d’ Assisi :  Signore, che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, e soprattutto l’intelligenza di da saperle distinguere.