
In questi giorni la Calabria è stata al centro dell’attenzione
dei media nazionali sugli annosi fatti della questione legata alla sanità della
regione. Sono giorni in cui la nostra terra è alla mercé di tutti, sembra la
terra di nessuno, dove lo Stato è assente, ma nello stesso tempo i politici continuano
a prendersi gioco di un grave fenomeno che attanaglia i cittadini. In questi
giorni sembra che sia stato allestito un teatrino: il primo protagonista è il
generale Saverio Cotticelli, (ex commissario ad acta), e poi, Giuseppe
Zuccatelli, i cui video hanno fatto il giro del web, suscitando rabbia e
indignazione tra la gente di Calabria, ampliando un dibattito comico, simile a
una commedia dell’arte.
Tutto questo è stato oggetto di discussione durante l’intervento
del capogruppo “ stanchi dei soliti”, Iginio Pingitore, nel Consiglio comunale
indetto dal sindaco Enzo Voce, per discutere appositamente di sanità e in
particolar modo della questione legata al COVID19. Alla seduta hanno
partecipato i dirigenti dell’ASP, Francesco Masciari e Giuseppe Brisinda; Pingitore
nel suo intervento ha chiamato in causa queste persone, affinché potessero dare
un valido e auspicato contributo all’amministrazione. Lo scopo principale è
aiutare l’ospedale di Crotone ad uscire da questa grave situazione; un ospedale
storico saccheggiato negli anni a causa di una politica scellerata con il
silenzio di tutti, divenuto un piccolo nosocomio e definito per l’appunto Spoke
rispetto agli hub di categoria superiori, che spetta alle solite provincie
calabresi (Reggio, Catanzaro e Cosenza). Crotone, insomma, continua ancora una
volta a essere depredata di tutto come una scura, sempre pronta per adoperarsi
ai tagli, facendo pagare il prezzo peggiore di uno sciagurato commissariamento
iniziato nel lontano 2010.
Il capogruppo” Stanchi dei soliti” ha fatto riferimento
anche all’appello inascoltato, lanciato nella stampa locale prima che si
diffondesse il fenomeno, affinché fosse istituita una task force con tutti i
rappresentanti delle istituzioni e in particolare quelli dell’ASP di Crotone per
gestire al meglio la pandemia. Effettivamente a distanza di otto
mesi si è ripresentata di nuovo la caccia al tampone da parte dei cittadini con
disagi immensi e ritardi nella comunicazione degli esiti degli esami. Nel mese
di marzo, è necessario ricordare, che a Crotone, non è mancato il gareggiamento di tanti cittadini
e rappresentanti delle istituzioni, muniti di buona volontà, fra cui la nostra banca, la BCC del crotonese, che ha erogato un contributo pari a euro 50.000,00, al fine di contribuire ad arginare il fenomeno presso
l’ospedale San Giovanni di Dio, ma in questo lembo di terra è difficile vedere dalle spine sbocciare le rose.
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