La decisione di ricorrere al concordato preventivo mette
senz’altro a rischio quasi quattromila posti di lavoratori, fra cui mille e
duecento prestano servizio al centro di Crotone, per questi ultimi, l’azienda
ha informato che ha difficoltà a pagare interamente gli stipendi.
Una realtà come Crotone, dove si assiste da
trenta anni a un progressivo smantellamento del tessuto produttivo e industriale,
non si può permettere un altro colpo su un’azienda che è stata prosperità per tanti
padri e madri di famiglie e giovani in cerca di prima occupazione.
La richiesta di Concordato Continuativo
presentata al tribunale di Roma, lo scorso venerdì 30 ottobre, non può che mobilitare
le forze sindacali e politiche della città di Crotone. La stessa Amministrazione comunale guidata da
Enzo Voce è pronta ad agire su tutti i fronti, affinché siano salvati i posti
di lavori; non dovrà ripetersi ciò che è accaduto lo scorso anno, quando sono
stati lasciati a casa ben settecento lavoratori precari senza rinnovo del
contratto.
Dopo un anno si ripresenta con
lo stesso problema! Tra l’altro in questo periodo non è emerso da parte dell’azienda
quel senso di responsabilità, al fine di far rientrare capitali esterni, o almeno,
far rilevare anche parzialmente a nuovi investitori e assicurare risorse
necessarie per la sua completa riorganizzazione e rilancio.
Viviamo in un territorio in cui
non possiamo permetterci di creare nuovi disoccupati, da qui, la nostra presa
di posizione: “ Siamo e saremo a fianco dei lavoratori e di coloro i quali
vivono in questa martoriata provincia, che non vogliono mollare, e chiedono un
luogo, dove far vivere e crescere i propri figli. Siamo e saremo guardiani dei
diritti dei lavoratori, pronti a lottare, oggi con quelli appartenenti all’ex DATEL.
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