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"SA JOCÀNU ARU CURRÌUNU". REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

"Sa jocànu a ru curriu": nel teatrino della politica, mi piace richiamare i nostri antichi detti calabresi, e questo sembra tipico...

venerdì 30 luglio 2021

CROTONE, LE DISCORDIE NON AIUTANO A CRESCERE.


Una città che ha avuto tanti nemici, dai politici locali fino a quelle delle province storiche, Catanzaro e Cosenza, che raccolgono consensi a Crotone e operano verso i propri territori, mentre Crotone è depredata e sfruttata in terra e in mare senza che venga restituito nulla. La terra di Pitagora sembra presa d’assedio, circondata da uomini che pensano ai propri interessi e di quelle delle piccole lobbies che non si fanno mancare nulla. I problemi sono annosi, bisogna pensare di avviare azioni mirate in grado di contrastare un sistema vecchio e fallimentare, che elimini i carrozzoni politici con interventi seri e mirati, iniziando dalle principali tematiche: acqua e rifiuti. Come si fa a non parlare del passato? Ma veramente crediamo che se soccombesse questa amministrazione, una nuova possa far rifiorire la città? Un’eventuale caduta riporterà gli stessi uomini che l’hanno devastata nei trascorsi anni. Vogliamo questo? … E a proposito di passato, la felice idea di affidare il servizio idrico a un Consorzio nato indebitato, dalle ceneri della vecchia SO.A. KRO, è veramente aberrante. Un’azienda nata già fallita apposta per assorbire il passivo e le malefatte della precedente. Oggi i risultati sono agli occhi tutti: rete idrica vecchia e fatiscente, tubi come colabrodo, senza che nessuno mai si preoccupi per il rifacimento e l’ammodernamento. D'altra porte le aziende sull’orlo del fallimento possono fare investimenti? Non parliamo dei depuratori! E della questione rifiuti? E’ un argomento che non può chiudersi solo con delle semplici riflessione, lo status quo della città fa paura, è agli occhi di tutti, bisogna approfondirne in maniera.

Termino per il momento qui, ma desidero ricordare a tutti, che è legittimo criticare questa amministrazione, ma trovo deplorevole gli attacchi e gli insulti mediatici nei confronti, prima di tutto del sindaco. Sono sempre più convinto che per uscire da questo degrado è necessaria una rivoluzione culturale insieme, tra l’amministrazione e le associazioni, i cittadini tutti, con impegno e una seria presa di coscienza, aiuteranno la città a vedere la luce. Altrimenti è la fine!

ROYALTIES PESCATORI, IN CONSIGLIO COMUNALE SI SPERA DI APPROVARE UN DOCUMENTO A UNANIMITÀ.


 Premesso che la città di Crotone soddisfa il 16% del fabbisogno nazionale per la fornitura di gas metano e in termini di ricadute resta ben poco, ma notevoli sono i danni ambientali. La politica di questi ultimi decenni non ha mai difeso sostanzialmente gli interessi della città: nessun investimento utile per offrire un maggiore sviluppo economico e culturale. 

Nel passato ci fu anche una proposta dell’ENI, ma presto fallì per incapacità comunicativa dei rappresentanti locali, la multinazionale avrebbe voluto far girare a Crotone un certo quantitativo di metano all’anno a prezzo devettoriato, ovvero senza la quota della tariffa destinata al trasporto, poiché rimanendo a due passi dalla centrale non c’era nessun onere di trasporto.

Ritornando al punto che abbiamo trattato nella giornata di oggi, le marinerie crotonesi, lamentano, che dal 2013 non percepiscono le royalties dall’ENI a causa di uno sciagurato accordo firmato tra regione e comune di Crotone, il quale prevedeva, che le royalties concessi da ENI, non come indennizzo per il mancato pescato, ma semplicemente come aiuto di Stato. Un’assurdità delle assurdità, praticamente le istanze dei pescatori crotonesi nel passato sono state disattese, fra l’altro, negli ultimi anni nessuno si è mai preoccupato della problematica. Nel mio intervento ho ritenuto opportuno che il Consiglio formulerà una proposta, sulla base di un parere favorevole ricevuto dal Ministero del Lavoro su richiesta dell’ex Prefetto, dott.ssa Cosima Di Stani, nel quale confermava che le royalties spettanti ai pescatori sono un risarcimento per il mancato pescato e non si tratta, quindi, di aiuti di Stato. Pertanto, è necesssrio che prima di tutto sia modificato l’accordo di programma del 2017 firmato congiuntamente dagli enti, affinché le royalties ai pescatori ritornino non come aiuto di Stato, ma come risarcimento dei danni subito nel passato e del futuro.

In comune si sta facendo un documento con tutte le richieste, in modo che, questa sera passerà un documento unitario fra le forze politiche.

sabato 24 luglio 2021

SUORE DA TRASFERIRE E LA COMUNITÀ NON CI STA. A SCANDALE MONTA UNA VIVACE E SPONTANEA PROTESTA.

 

Un sit-in di protesta ha animato gli attimi precedenti la S. Messa di sabato 24 luglio alla notizia ufficiosa, ventilata in questi giorni, concernente la chiusura della Casa scandalese delle Suore adoratrici del Preziosissimo Sangue che, nei fatti, significherebbe l'addio definitivo di Suor Giuseppina e Suor Immacolata dopo, rispettivamente, 30 e 10 anni di permanenza a Scandale. Un nutrito numero di fedeli, trovatosi spontaneamente sul sagrato della Chiesa Madre, ha voluto esprimere dinanzi al parroco, Don David Fiore, la netta contrarietà alla decisione, minacciando, se necessario, di disertare le celebrazioni eucaristiche fino a che le autorità coinvolte nel provvedimento non smentiranno categoricamente l'ipotesi. Il Parroco ha spiegato che si farà promotore presso chi di dovere per testimoniare l'accalorato sentimento degli scandalesi.

Le suore, infatti, hanno ribadito i fedeli, rappresentano un punto di riferimento importante nel nostro comune; non solo dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista sociale. Specialmente in questa fase particolare, nella quale Scandale vive la poco felice situazione di avere un parroco già oberato dagli impegni della parrocchia di cui è titolare a San Mauro Marchesato. 

La comunità di Scandale non merita un trattamento simile: Suor Giuseppina e Suor Immacolata fanno parte della storia di Scandale; qui hanno gettato le loro radici, qui hanno confortato le anime degli scandalesi, qui hanno educato intere generazioni, qui hanno costituito il perno attorno al quale è ruotata una grossa parte della storia parrocchiale e comunitaria degli ultimi anni. Le suore rappresentano l'architrave della nostra parrocchia; per di più in un momento di così accelerata secolarizzazione, in cui la fede cattolica è quotidianamente calpestata, privata di consistenza e depauperata dei suoi riferimenti più sostanziali. In un paese come il nostro, la chiusura dell'Istituto significherebbe, se non una morte certa, quantomeno una repentina eutanasia sociale e religiosa. 

Chi ha deciso la chiusura della Casa dimostra di non tenere in debita considerazione la fede e l'armonia di questa comunità.

mercoledì 21 luglio 2021

LE SUORE NON SI TOCCANO

La sola ventilata ipotesi di trasferimento delle suore mette sul piede di guerra gli scandalesi. Suor Immacolata e suor Giuseppina pietre angolari di questo paese.



martedì 20 luglio 2021

L’OSPEDALE DI CROTONE RIDIMENSIONATO A SPOKE, MENTRE A CATANZARO TRE STRUTTURE TUTTE HUB (PUGLIESE-CIACCIO; MATER DOMINI; SANT’ANNA). QUESTA E’ POLITICA O MAFIA?


“Crotone ritorni hub, noi siamo “ Incazzati, ci hanno scippato l’ospedale e danneggiano anche le eccellenze private, questo territorio deve morire ”

https://www.magnetofono.it/seduteonline/crotone/play.php?flv=CSNCRT_72003_90862_001_20210719&time=1338

Nel consiglio comunale del 23 giugno 2021, abbiamo concluso un punto all’ordine del giorno relativo alla concessione di un'area della città da destinare a parcheggio per gli utenti di una struttura sanitaria. Durante il mio intervento, ho approfittato per parlare della grave situazione in cui versa l’ospedale Civile di Crotone, ho espresso la mia indignazione sulla chiusura della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) e ho sottolineato l’infondatezza delle risposte date dai vertici aziendali, che a mio parere, sono a dir poco, ridicole.

Sulla base delle mie affermazioni ogni consigliere comunale ha assunto le proprie posizioni, molti dei quali hanno formalizzato la richiesta per un consiglio a hoc tenutosi ieri, 19 luglio 2021. Nel mio intervento, come potete vedere dal filmato (Link in alto) ho espresso l’amarezza nei confronti della classe politica che rema contro il nostro territorio, la regione da sempre pratica i più beceri centralismi, della commistione in capo alle Asp della medicina territoriale e di quella ospedaliera, lasciando di contro alle Aziende Ospedaliere l'esclusiva gestione degli Ospedali HUB, gli ospedali diventano HUB, non per esigenze territoriale, ma per arroganza, altrimenti non si comprende come la struttura ospedaliera di Crotone sia stata così ridimensionata e messa ai margini, facendola diventare SPOKE, mentre Catanzaro è HUB su tre strutture (Pugliese-Ciaccio, Mater Domini, Santa Anna). La struttura pubblica è calpestata, ma non è di meno quella privata, come il Marrelli Hospital, che dal 2016, ha un reparto di medicina Nucleare, regolarmente autorizzato con n.2 Gamma camera e di una PET/TC di ultima generazione e nonostante le tante richieste e solleciti, a oggi Crotone non risulta essere inserita nel Piano Regionale delle PET (DCA 56/2015). Il piano regionale prevede solo 3 PET (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria), come al solito la ripartizione è sempre fra le province storiche, mentre Crotone e l’intera fascia Jonica sono completamente escluse, lasciando tanti calabresi emigrare verso il nord, si sono contati oltre 5 mila ricoveri extraregionali a livello chirurgico-oncologico. Una vergogna tutta calabrese!

Crotone è uno SPOKE (ridimensionato) per volontà politica, ma ha tutte le carte in regola per essere HUB, lo è stato nel passato, non vedo perché non debba essere oggi ? Il territorio dal punto di vista sanitario non è solo Crotone e la sua Provincia, ma anche centri come San Giovanni in Fiore, Cariati e tanti altri dell’alto Jonio cosentino. Le forze politiche che remano contro diano spiegazioni e si facciano avanti a questa vergognosa situazione.

 


domenica 18 luglio 2021

RIFIUTI, MA VERAMENTE FACENDO CACIARA SI RISOLVE IL PROBLEMA?


Sto assistendo in questi giorni a un massacro sui Social contro il sindaco e l’intera amministrazione  senza rispetto e pietà alcuna, parole come un macigno rivolte a colpire un bersaglio umano. Un’amministrazione potrà anche andare a casa, ma bisogna essere onesti e capire chi andrà al suo posto, lo dico io : le stesse persone che hanno ridotto Crotone in queste condizioni.  

Il dibattito dei rifiuti si accende solo durante l’emergenza: tutti sanno che non è solo un problema crotonese, ma è dell’intera regione, tutti sanno che è un problema annoso, ma diventa il momento utile per distruggere chi è al governo della città. La risoluzione dei rifiuti, a Crotone,  non può certamente avvenire in un batter d’occhio, io ho fatto delle proposte, che le ho pubblicato sulle testate (basta cliccare sotto sul link).  

 I danni sono notevolissimi, bisognerebbe, piuttosto, prendere una seria presa di coscienza. Tutti i cittadini, nessuno escluso, con buon senso e insieme agli amministratori comunali, possono risolvere il grave problema.  Ma dobbiamo fare necessariamente un “mea culpa”; non dimentichiamo che in questa città abbiamo lasciato che si compissero grandi devastazioni, ahimè, sotto l’indifferenza di tutti. Oltre ai danni che hanno lasciato le vecchie fabbriche con depositi e abbancamenti tuttora esistenti e mai bonificate, oltre le discariche sparse nel territorio, abbiamo consentito ai privati di essere proprietari delle discariche pubbliche, che decidono del buon e cattivo tempo. Agli stessi abbiamo consentito nuove sopraelevazioni delle strutture e nuovi ampliamenti, nuove autorizzazioni per l’autorizzazione di nuove discariche, Giammiglione, Santa Marina, senza nessuno che si sia  lamentato (difficilmente a Crotone ce la prendiamo con i privati ).

Abbiamo consentito di sversare miriadi di tonnellate di rifiuti nella discarica di Columbra proveniente da tutta la regione e fuori dalla stessa. Abbiamo consentito nel 2001 l’approvazione di un decreto della Regione Calabria, mediante il quale Crotone diventasse distretto energetico, facendo passare la città come laboratorio dell’innovazione calabrese, un salto che avrebbe dovuto aprire nuovi mercati e nuovi sbocchi, migliorare la qualità della crescita economica e delle altre attività, in modo da conciliare il fabbisogno di beni e servizi anche attraverso la salvaguardia di un ambiente già violentato. Però abbiamo ottenuto l’esatto contrario: sono state realizzate opere, comprese discariche, che hanno ulteriormente inquinato il nostro territorio attingendo a cospicui finanziamenti pubblici a beneficio di imprenditori privati. A questi ultimi abbiamo dato la possibilità di avere autorizzazioni per realizzare: inceneritori, biomasse, termodistruttori, turbogas, nuove discariche. 

Sarebbe il caso di lavorare con serenità e trovare le soluzioni.

https://www.crotoneinforma.it/politica/2021/01/07/veramente-crediamo-che-a-crotone-basti-la-sola-raccolta-differenziata/34600/

sabato 17 luglio 2021

UN UOMO CHE SCELSE LA SOLITUDINE, OGGI È IN COMPAGNIA DEGLI ANGELI

 
Mi piacerebbe scrivere il mio pensiero nei confronti dei cari compaesani che ci lasciano, ma non lo faccio perché ci vuole tempo e dedizione. Oggi voglio riprendere quello che scrissi il 12 dicembre 2010 alle ore 16:28 dal mio vecchio blog nei confronti di chi in questa giornata ci ha lasciato. 

DA UN CUORE APPARENTEMENTE BURBERO, SI NASCONDE UN ANIMO NOBILE E GENTILE.

Apparentemente la solitudine sembra estraniare l’uomo dal mondo, da tutto ciò che gli è vicino e lo circonda e gli altri sentiti come estranei a sé con i quali non bisogna comunicare, sfuggire agli incontri per evitare di essere ferito. 

Spesso dietro la solitudine può nascondersi un amore grande verso gli altri e oggi voglio parlare di Carmine Marino, un uomo chiuso, che non comunica con i vicini, con i parenti. Una vita a sé, arroccato in un suo mond, vive da solo, nessuno potrà avvicinarsi, neanche i parenti più stretti, è una scelta di vita che va rispettata, adottata da oramai tantissimi anni, vive come un "eremita", in una casa piccola e modesta in via Roma, non ha forse la luce, non ha acqua: il bucato lo fa spesso fuori, non ha indumenti nuovi, quelli vecchi e strappati sono continuamente ricuciti e da lui riparati. Il suo silenzio è veramente toccante, tante volte ho provato a parlare, a dialogare, ma con questa persona è tanto difficile instaurare un rapporto. 

Mi domando: come può l’uomo ritrovarsi, nel mondo, ma nello stesso tempo lontano da esso, non riuscire più a creare relazioni anche soltanto amichevoli? Carmine, insomma desidera stare sempre solo.

La solitudine di chi apparentemente, solo apparentemente, presenta un’indifferenza affettiva, un distacco, una lontananza, un uomo che difficilmente potrà uscire dal suo mondo, ma che comunque conserva un certo amore per gli altri.

Ricordo un tempo che si recava in Chiesa e durante la celebrazione all'offertorio fu sempre generoso. Ci sono giorni in cui si dedica di propria iniziativa alla pulizia delle principali vie del paese, raccoglie instancabilmente cartacce ed erbacce senza voler nulla in contraccambio.

Nelle sue giornate manifesta un grande amore verso gli animali, non a caso la mattina i gatti sono i prima a fargli visita, spesso si aggiungono cani randagi che insieme aspettano pazientemente dietro la porta di casa sua  fin quando Carmine esce con il pasto : pane, porzioni di carne e non mancano i pezzetti di wurstel e tutto ciò che possa soddisfare quei poveri affamati esseri viventi. Solo in questi momenti si può vedere gioire il volto di Carmine.

I gatti e i cani randagi di Scandale hanno trovato amore e ristoro presso la povera casa di un uomo solo e apparentemente burbero.[IGINIO PINGITORE]

ALLE REGIONALI NON VOTO CHI NON SI SCHIERA APERTAMENTE CONTRO LA 'NDRANGHETA.


Ecco il frutto di un'annosa storia tra politica e 'ndrangheta, tutti siamo consapevoli, ma noi calabresi facciamo finta di niente, durante le votazioni eleggeremo persone che non garantiscono benessere a questa regione, le stesse che mettono ai margini le popolazioni del versante jonico e puntualmente massacrano il territorio Crotonese, dove la maledetta politica ha deciso che la città pitagorica sia la pattumiera della Calabria. 

Vergognamoci tutti per i nostri silenzi: politici, professionisti, gente credente e non, siamo tutti complici di questo maledetto sistema.

Spirli, si dia una mossa, rimuova i rifiuti oppure vada a casa!

È mai possibile che lo smaltimento avvenga a Crotone o i ifiuti resteranno per le strade ? Fra l'altro la matrigna regione non ci versa le royalties dei precedenti sversamenti nella discarica locale e quelle spettanti ai nostri pescatori.

I rifiuti non costituiscono soltanto un problema ambientale, ma anche una perdita economica, una regione non può non programmare un serio piano per lo smaltimento, ogni anno in estate vi è emergenza, le uniche proposte sono le discariche e/o ampliamenti di esse, non interessa la Raccolta differenziata (in Calabria è la più bassa d'Europa, quasi inesistente) e né altre forme di smaltimento. 

Inquinamento su inquinamento, se questo non è #ndrangheta che cosa è?

Nei paesi civili la quantità crescente dei rifiuti viene riciclata o compostata e una quantità minore è trasferita nelle discariche. Come possiamo cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo così da produrre sempre meno rifiuti? Solo usando nel contempo tutti i rifiuti come risorse, ma questo non dovrà pensarlo il privato, ma il pubblico una volta per sempre. Si dia da fare la ragione.

giovedì 15 luglio 2021

CROTONE, LA REGIONE C’E’ SEMPRE, NON PER LE ROYALTIES, MA PER L’ABBANCAMENTO DEI RIFIUTI.


La regione Calabria sempre matrigna nei confronti di Crotone, capace di aver diviso in due il territorio calabrese: il versante tirrenico servito in tutto, con strade, autostrade, aeroporti e porti funzionanti, quello jonico, fra cui Crotone, condannato al totale deserto. Con l'emergenza rifiuti, il Presidente FF funzioni #Spirlì ha firmato il provvedimento che dispone il conferimento in località Columbra presso la società Sovreco spa, affinché si accetti nella discarica rifiuti pericolosi e non, ciò significa che a Crotone scaricheranno ogni genere di immondizia da tutta la Calabria. Nooo!! Bisogna fare le barricate.

La storia si ripete, qui a Crotone, ci lasciano sempre in continua emergenza, per poi autorizzare lo sversamento nello stesso nostro territorio.

Questa è la stessa regione che non vuole riconoscere le royalties relative ai vecchi abbancamenti per quantitativi di rifiuti di origine urbana conferiti nelle discariche private ad uso pubblico. Il sindaco #EnzoVoce, da qualche mese sta rivendicando il mancato introito pari a circa dieci milioni di euro, che consentirebbe un’equa compensazione ambientale sui quantitativi di rifiuti conferiti nella discarica privata, ma a uso pubblico.

Questa è la stessa regione (purtroppo con il silenzio dei politici locali), che ha trattenuto e trattiene tuttora, le royalties delle #marinerie crotonesi. 

Tutte le forze politiche sane della città, senza dividerci, con determinazione, bisogna lottare, affinché questa città sia libera da ogni compromesso, percorrere la strada avviata per la #raccoltarifiuti differenziata, pensare a un serio riciclo con il recupero di energia in modo di arrivare a una soluzione definitiva e migliorativa che scongiuri ogni ipotesi di nuove costruzioni e ampliamenti di discariche.

domenica 11 luglio 2021

ROYALTIES PESCATORI CROTONESI, CHI STA METTENDO IN GINOCCHIO L’ECONOMIA DELLA MARINERIA?


 In questo territorio non c’è mai stata una visione strategica negli interessi della gente, si è agito sempre nell'ombra e spesso in assenza delle basilari regole. Gruppi d’interesse riescono sempre a influenzare la vita politica, coadiuvati da faccendieri, che non difendono mai gli interessi della propria comunità.

Non è di meno la presenza dell’Eni a Crotone, che da anni sfrutta senza una ricaduta e un serio ritorno economico il territorio, inquinandolo e devastandolo. Sembra la terra di nessuno, senza controllo e regole, anche se apparentemente viene tutto normato (anche se i risultati non sono mai quelli sperati). D’altronde, difficilmente si contrasta il sodalizio tra rappresentanti locali, piccole e grandi lobbies.

Mi sto interessando alla questione dei pescatori crotonesi, i quali sono da sempre beffeggiati e presi in giro dalla politica. Vi illustro in seguito una breve cronistoria per capire il fallimento dell’intera classe politica, da quella locale a quella regionale:

 Il 4 ottobre 1999, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ci fu un secondo accordo tra le rappresentanze armatoriali, l’Eni e gli enti territoriali calabresi, mediante il quale si stabilì che un’aliquota delle royalties versate dall’Eni Spa per la concessione e per lo sfruttamento dei giacimenti d’idrocarburi situati nelle acque antistanti al territorio crotonese venisse destinata a sostegno del reddito dei pescatori imbarcati nel compartimento di Crotone.  

La delibera della giunta regionale n. 3657, del 30 novembre 1999, prevedeva che tali interventi di sostegno al reddito fossero rapportati “ alla riduzione delle attività professionale , conseguente alla riduzione dell’attività di coltivazioni di giacimenti ENI spa. Pertanto all’erogazione suddette royalties era sta riconosciuta natura di parziale ristoro dei danni derivanti ai pescatori dalla riduzione dell’area di attività.

Con la L.R. Calabria 17 agosto 2005 n° 13 le suddette misure sono state inserite nel quadro giuridico di un Accordo di Programma da sottoscrivere tra la Regione e alcuni comuni della provincia di Crotone. Ai sensi dell’articolo 20 “ A decorrere dall’esercizio finanziario 2014, il valore dell’aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di coltivazioni d’idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle aree prospicienti lo stesso territorio è destinato alla realizzazione di un Accordo di Programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa.

L’Accordo, disciplinato dall’articolo 11 e seguenti della legge regionale 4 settembre 2011, n° 19, è diretto allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei  territori afferenti i Comuni indicati.

Il previsto Accordo di programma è stato sottoscritto in data 22 febbraio 2017, mentre dal 2014, i pescatori non hanno più beneficiato di alcun ristoro. E’ normale? Ma di chi è dipeso ? Oggi è necessario vedere se ci sono le condizioni o meno per recuperare gli introiti di questi anni; sapere cosa sia successo. Una cosa è certa, fino a oggi la politica e l’Eni fanno vedere il buono e il cattivo tempo a danno dell’intera comunità crotonese.

lunedì 5 luglio 2021

A CROTONE NECESSITANO LE BONIFICHE E NON NUOVE DISCARICHE


Non voglio riprendere posizioni sull’argomento relativo alla discarica, poiché l’ho fatto incessantemente nel passato, nel ruolo di presidente dell’Associazione ambientalista “Scandale nel cuore” e nelle vesti di amministratore, in seguito come sindaco di Scandale. Ritengo, tuttavia, che la lotta contro l’invaso di Santa Marina è compito dell’Amministrazione comunale “pro tempore”, avendone la rappresentanza e i mezzi giuridici per poterla scongiurare.
Leggendo l’articolo su “fantapolnews” a firma dell’Associazione “ Crotone è dei crotonesi”, mi corre l’obbligo di fare un po' di chiarezza, prima di tutto nei panni di Consigliere comunale della città Pitagorica; poi, per scardinare ogni ipotesi ventilata in queste ore fra i lettori della testata, come se fosse emerso l’ovvietà di un’idea favorevole da parte del Consiglio comunale di Crotone, il quale, non si è mai pronunciato, non avendo nessuna competenza, né dal punto di vista territoriale e né tantomeno da quello giuridico.
Nel frattempo, colgo l’occasione per esprimere ancora una volta la mia contrarietà a ogni ipotesi per la realizzazione di qualunque invaso nel territorio crotonese, il quale, per diversi decenni è stato la pattumiera di mezza Italia, dove si è scaricato di tutto, dai rifiuti solidi urbani a quelli speciali e industriali. Crotone non potrà mai più essere territorio per lo sversamento di spazzatura, anche la discarica di Santa Marina, è a due passi della città di Pitagora.
Per quanto riguarda Scandale, oggi che non ho nessuna carica amministrativa, non voglio, interferire e esprimer giudizi sull’attività comunale del paese, ma da semplice cittadino mi corre l’obbligo di ribadire il mio parere sfavorevole di sempre. La realizzazione della nuova discarica a Santa Marina di Scandale, nel cuore della Valle del Neto, in mezzo agli abitanti della frazione Corazzo, rimarrà sempre una sciagurata idea. Un ulteriore invaso significa sacrificare la nostra esistenza.
Ai signori dell’Associazione “Crotone è dei crotonesi”, consiglio di trovare altre soluzioni, poiché, io nel ruolo di Consigliere comunale della città, sosterrò ogni iniziativa rivolta a favorire nuove alternative. Qualora si dovessero creare presupposti per realizzare invasi, eserciterò il mio ruolo amministrativo per garanzia e tutela della salute pubblica: Crotone ha bisogno di bonifiche e non certamente di nuove discariche.
 

 

domenica 4 luglio 2021

QUELLA VECCHIA TALARE FA PAURA


Don Thomas, 80 anni, mentre camminava con la sua vecchia talara per le vie di Washington, recitando le sue preghiere, è stato brutalmente aggredito, picchiato e rapinato per la sola colpa di essere un prete cattolico  Non fa notizia, non se ne parla, nessuno protesta per questa violenza; nessuna solidarietà. 
Ovviamente una domanda viene spontanea: nessuno ha mai pensato al reato di persecuzione religiosa? Carissimo Padre, al di là di tutto, io ti sono vicino, se non fisicamente, quanto meno con la preghiera.

sabato 3 luglio 2021

BENVENTI NELL' ERA FALSA E MENZOGNERA

 


Non so se sbaglio, chiedo perdono a coloro i quali non la pensano come me, ma non posso stare in silenzio.

Io mi inginocchio solamente a Dio, poi mi inginocchierei davanti alle sofferenze e alle ingiustizie, alle crudeltà, alle oppressioni, alle torture e alle fame nel mondo, ma non a un singolo caso (senz'altro grave e ignobile perpetrato ai danni di #GeorgeFloyd).

In tutto questo, vedo una forzatura, una genuflessione alle nuove ideologie dominanti nella spaventosa era del mondialismo, dove tutti dovranno allinearsi. Guai a chi non si adegua! Altrimenti emarginazione e condanne.

In questa nuova era, che non opera per il bene di tutti, ma solo per pochi, io non mi inginocchio, non mi inchinero' mai al mondo della menzogna!