Nel passato ci fu anche una proposta dell’ENI, ma presto fallì per incapacità comunicativa dei rappresentanti locali, la multinazionale avrebbe voluto far girare a Crotone un certo quantitativo di metano all’anno a prezzo devettoriato, ovvero senza la quota della tariffa destinata al trasporto, poiché rimanendo a due passi dalla centrale non c’era nessun onere di trasporto.
Ritornando al punto che abbiamo trattato nella giornata di oggi, le marinerie crotonesi, lamentano, che dal 2013 non percepiscono le royalties dall’ENI a causa di uno sciagurato accordo firmato tra regione e comune di Crotone, il quale prevedeva, che le royalties concessi da ENI, non come indennizzo per il mancato pescato, ma semplicemente come aiuto di Stato. Un’assurdità delle assurdità, praticamente le istanze dei pescatori crotonesi nel passato sono state disattese, fra l’altro, negli ultimi anni nessuno si è mai preoccupato della problematica. Nel mio intervento ho ritenuto opportuno che il Consiglio formulerà una proposta, sulla base di un parere favorevole ricevuto dal Ministero del Lavoro su richiesta dell’ex Prefetto, dott.ssa Cosima Di Stani, nel quale confermava che le royalties spettanti ai pescatori sono un risarcimento per il mancato pescato e non si tratta, quindi, di aiuti di Stato. Pertanto, è necesssrio che prima di tutto sia modificato l’accordo di programma del 2017 firmato congiuntamente dagli enti, affinché le royalties ai pescatori ritornino non come aiuto di Stato, ma come risarcimento dei danni subito nel passato e del futuro.
In comune si sta facendo un documento con tutte le richieste, in modo che, questa sera passerà un documento unitario fra le forze politiche.
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