Non è di meno la presenza
dell’Eni a Crotone, che da anni sfrutta senza una ricaduta e un serio ritorno
economico il territorio, inquinandolo e devastandolo. Sembra la terra di nessuno, senza controllo e
regole, anche se apparentemente viene tutto normato (anche se i risultati non
sono mai quelli sperati). D’altronde, difficilmente si contrasta il sodalizio
tra rappresentanti locali, piccole e grandi lobbies.
Mi sto interessando
alla questione dei pescatori crotonesi, i quali sono da sempre beffeggiati e
presi in giro dalla politica. Vi illustro in seguito una breve cronistoria per
capire il fallimento dell’intera classe politica, da quella locale a quella
regionale:
Il 4 ottobre
1999, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ci fu un secondo accordo
tra le rappresentanze armatoriali, l’Eni e gli enti territoriali calabresi,
mediante il quale si stabilì che un’aliquota delle royalties versate dall’Eni
Spa per la concessione e per lo sfruttamento dei giacimenti d’idrocarburi
situati nelle acque antistanti al territorio crotonese venisse destinata a
sostegno del reddito dei pescatori imbarcati nel compartimento di Crotone.
La delibera della giunta regionale n. 3657, del 30
novembre 1999, prevedeva che tali interventi di sostegno al reddito fossero
rapportati “ alla riduzione delle attività professionale , conseguente alla
riduzione dell’attività di coltivazioni di giacimenti ENI spa. Pertanto all’erogazione
suddette royalties era sta riconosciuta natura di parziale ristoro dei danni
derivanti ai pescatori dalla riduzione dell’area di attività.
Con la L.R. Calabria 17 agosto 2005 n° 13 le
suddette misure sono state inserite nel quadro giuridico di un Accordo di
Programma da sottoscrivere tra la Regione e alcuni comuni della provincia di
Crotone. Ai sensi dell’articolo 20 “ A decorrere dall’esercizio finanziario
2014, il valore dell’aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di
coltivazioni d’idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle
aree prospicienti lo stesso territorio è destinato alla realizzazione di un
Accordo di Programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola di Capo
Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa.
L’Accordo, disciplinato dall’articolo 11 e seguenti
della legge regionale 4 settembre 2011, n° 19, è diretto allo sviluppo dell’occupazione
e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei territori afferenti i Comuni indicati.
Il
previsto Accordo di programma è stato sottoscritto in data 22 febbraio 2017,
mentre dal 2014, i pescatori non hanno più beneficiato di alcun ristoro. E’
normale? Ma di chi è dipeso ? Oggi è necessario vedere se ci sono le condizioni
o meno per recuperare gli introiti di questi anni; sapere cosa sia successo.
Una cosa è certa, fino a oggi la politica e l’Eni fanno vedere il buono e il
cattivo tempo a danno dell’intera comunità crotonese.
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