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LA FINE DELL'UOMO È LA FINE DEI TEMPI

  È innegabile che le forze del male si siano scatenate contro l'umanità, e in particolare contro la famiglia. Ma ciò che sta accadendo ...

sabato 24 agosto 2024

DIFENDIAMO LE NOSTRE BELLEZZE NATURALI: AL SUD PRESTO IL VENTO SPAZZERÀ VIA TUTTO PER SEMPRE.

Tutti sono convinti che l’energia eolica sia un’opportunità per l’ambiente, ma la realtà è ben diversa. Molti sostengono che queste immense pale deturpino il paesaggio, eppure quasi tutti rimangono in silenzio. Specialmente in #Calabria e nel nostro territorio crotonese, anche quando le pale vengono installate sotto casa (cosa che accadrà quanto prima), si tace. Sembra che ci piaccia vivere tra le brutture, come se fossimo rassegnati. Ma c’è di più: oltre a deturpare il paesaggio, non si tiene conto che, dopo un utilizzo medio di 25/30 anni (i nostri parchi sono già operativi da 10/15 anni), si creerà un serio problema di smaltimento. Non esistono possibilità di riutilizzo o riciclo dei materiali delle pale; l'unica opzione sarà la creazione di enormi discariche. Pensate al disastro che si verificherà nel crotonese, dove da trent'anni non riusciamo nemmeno a bonificare l'area industriale di Crotone.

Inoltre, l'energia eolica ha un’efficienza troppo bassa rispetto al suo impatto ambientale. Nel 2023, questa fonte di energia ha contribuito a poco più del 6% del fabbisogno nazionale. Mi domando: vale davvero la pena?

Quando si parla di un parco eolico, il pensiero corre subito alle turbine, che si impongono immediatamente alla vista, modificando fortemente il contesto paesaggistico circostante. Assistiamo a trasformazioni repentine, spesso in contrasto con i tempi di adattamento degli ecosistemi. In Calabria e nel resto del Sud Italia, un territorio affascinante, circondato da mari e montagne, è comprensibile pensare che le turbine eoliche siano brutte, anzi orribili! Non dovremmo porci queste domande? Io me le pongo, e gli altri cosa ne pensano? Boh ...!

Inoltre, la costruzione di queste gigantesche strutture richiede una serie di infrastrutture di supporto: dalle cabine di trasformazione elettrica ai punti di connessione alla rete, fino alle strade necessarie per il trasporto dei componenti e per la manutenzione degli impianti. Sulla #StradaStatale106, per il trasporto delle pale, si sono dovute addirittura tagliare alcune rotonde! A causa delle dimensioni dei materiali, il montaggio avviene direttamente in loco. E come se non bastasse, il terreno viene profondamente squarciato, creando un cratere nel quale viene posizionato un “disco mobile” di “tondini” di ferro, intrecciati per reggere la grande torre, che oggi può raggiungere circa 200 metri d'altezza, ma si parla anche di torri che in futuro potrebbero arrivare fino a 250 metri. Il cratere sarà riempito con enormi colate di cemento. Domani, chi toglierà quel cemento? Eppure, questa è chiamata energia pulita! Si tratta di devastazione del territorio, inquinamento mentale e affari per pochi.

Come se non bastasse, ci sono ulteriori problemi legati all'energia eolica. La percezione dell’impatto ambientale e alcune forme di inquinamento preoccupano i cittadini che hanno verificato perdite consistenti di olio lubrificante dalle torri, che si riversano sui terreni circostanti, allarmando gli agricoltori delle aree adiacenti al parco.

Cosa ne sarà del nostro Meridione? Lo Stato italiano continua a sfruttarci e a imbruttire il nostro prezioso territorio, come se fossimo una colonia da sfruttare, una vacca da spremere fino all’ultima goccia di latte. E poi il Nord si fa beffa di noi!

venerdì 23 agosto 2024

QUANDO LA STRADA DI PAESE ERA LUOGO DI GIOCHI E ATTIVITÀ LAVORATIVE

 


Un tempo le strade citradine erano percorsi non solo per veicoli e pedoni, ma anche luoghi in cui si svolgeva la vita quotidiana del paese. Le persone trascorrevano innumerevoli momenti ricreativi, come giocare a pallone o partecipare ad altri giochi popolari, e passavano gran parte del loro tempo all’aperto. Non mancavano neppure attività lavorative; attorno a esse si formavano gruppi di conoscenti (si faceva “rota”), dove si raccontavano i fatti del paese e si condividevano “i patuti dei cristiani”. Insomma un luogo per informarsi, ma anche per critiche e pettegolezzi.

Resta il fatto, però, che le strade dei paesi di un tempo erano vie vivaci, e attraversarle era anche fonte di piacere. 

Oggi, invece, abbiamo perso quel legame tra le persone. Le strade sono diventate zone destinate esclusivamente al traffico automobilistico, e lo spopolamento in corso nei piccoli centri le rende, soprattutto in inverno, deserte e prive di ogni forma di vita.

N.B. la foto risale a fine anni "50 a Scandale in Corso Umberto I (vicino casa mia), attorno al trovalo del ciabattino, Renato Muraca, si conosce bene Peppe Franco ed altri che io non ho idea di chi fossero.

mercoledì 21 agosto 2024

BONIFICA CROTONE, IL GENERALE ERRIGO, COME DIRE: "ZITTI E MOSCA".


È proprio il caso di esprimere la proverbiale espressione popolare "#zittiemosca". Parla solo lui, il Commissario ai rifiuti per la bonifica industriale di Crotone. Praticamente, siamo passati dalla ragione al torto; noi che avevamo la possibilità di denunciare l'ENI per omessa bonifica, ora il generale pretende che nessuno possa ostacolare il percorso di risanamento in assenza dei necessari presupposti fattuali e giuridici. Il generale dimentica che se c'è qualcuno che non rispetta la legge, è proprio la multinazionale, la quale è stata condannata dal tribunale di Milano al risarcimento dei danni ambientali subìti dalla città di Crotone e alla bonifica del territorio contaminato. 

Emilio Errigo, riguardo alla questione bonifica, fa riferimento all’iniziativa della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Crotone di ricorrere al TAR per opporsi al decreto del Mase, che di fatto cancella il divieto di smaltire i rifiuti pericolosi in Calabria e apre le porte alle discariche locali. A mio parere, l’iniziativa intrapresa dagli enti ha oggi poco valore: è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti. Non dimentichiamo che il nuovo piano dei rifiuti ci è stato servito proprio dalla Regione Calabria.

Ho più volte criticato le posizioni del generale nei confronti della città di Crotone, ma oggi ha superato ogni limite; sembra voler imbavagliare tutti e imporre la linea di Eni, altrimenti saranno "cavoli" amari. Io non demordo, continuerò la mia battaglia per difendere l'onore e la dignità dei crotonesi. Mi schiererò fortemente contro chi sta ostacolando il #ConsiglioComunale Aperto e rinnovo il mio cruccio per chi non ha firmato la richiesta di convocazione, emblema di democrazia partecipata.

Invito tutti a fare barricate contro chi ha messo Crotone nelle condizioni di un'eterna schiavitù.

domenica 11 agosto 2024

IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO RISCHIA DI NAUFRAGARE


Con una lettera datata 18 luglio 2024, come ben noto a tutti, abbiamo inoltrato al Comune una richiesta per la convocazione di un Consiglio comunale aperto riguardante la questione ambientale. Il Presidente Mario Megna, nonostante siano trascorsi numerosi giorni, non ha convocato l’Assise pubblica né ha fornito alcuna motivazione per il ritardo. Pertanto, io, in qualità di primo firmatario, trascorsi 15 giorni dalla presentazione della richiesta, sono stato costretto a inviare una PEC al protocollo per sollecitare al Presidente l’immediata convocazione del Consiglio comunale aperto, soprattutto ora che sono emerse notizie alquanto sfavorevoli sulla questione ambientale a Crotone. Mi dispiace dover constatare che il Presidente del Consiglio ha dato seguito alla lettera di sollecito solo dopo 15 giorni, rispondendo che per la convocazione di un Consiglio aperto non sono necessarie firme pari a 1/5 dei consiglieri, come avviene per la convocazione di un’assise ordinaria, ma almeno firme equivalenti a 1/3 dei consiglieri.

La situazione creata è deludente, poiché non giustifico il ritardo generato, ora ancora di più, dopo le spiacevoli determinazioni nell"ultima Conferenza dei Servizi e soprattutto in relazione a una tematica di alto valore socio-culturale, ambientale e di grande rilevanza democratica. Perché questo ritardo? Sicuramente si tratta di una svista da parte dei firmatari, ma la validità di un documento non dovrebbe essere certificata immediatamente dall’ufficio competente?

In merito a questa tematica, ho sempre coinvolto i consiglieri comunali, sia della maggioranza che dell’opposizione, e più volte è stato ribadito che su questo argomento non deve prevalere l’aspetto politico, ma solo buon senso e il bene per la città.

Auspico che presto le due firme vengano reintegrate, soprattutto da quei consiglieri che dimostrano sensibilità civica e un genuino senso di democrazia partecipata, affinché possano convalidare un documento che consenta una convocazione aperta, immediata e proficua per una città che vive da anni una situazione alquanto delicata sotto tutti i profili.

domenica 4 agosto 2024

ORA NON CI RESTA CHE DIFENDERE CROTONE A SPADA SGUAINATA

 

Alla fine potrò dire che i fatti mi danno ragione! 

C'era da aspettarselo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che con decreto del 01.08.2024 ha approvato il conferimento dei rifiuti pericolosi presso l’impianto individuato dalla società situato a Crotone. Praticamente, la bonifica viene realizzata trasferendo i rifiuti pericolosi da una parte all'altra della città. Vergogna!

Riguardo alla questione ambientale, io non ho mai fatto sconti a nessuno; ho riportato il dibattito al centro della città, coinvolgendo i partiti, i movimenti e la gente. Abbiamo discusso in aula, presentando mozioni votate all'unanimità, anche per l'omessa bonifica, affinché Eni desse seguito alla sentenza del Tribunale di Milano, secondo cui la multinazionale è stata condannata allo smaltimento dei rifiuti industriali fuori dalla regione e al risarcimento dei danni. Nell'ultima mozione che abbiamo presentato, insieme al collega Pedace, abbiamo chiesto anche che l'Amministrazione avvii immediatamente la denuncia per mancata bonifica.

È ovvio che non basta dire "no" da parte dei politici (è solo una presa in giro): per contrastare Eni occorrono relazioni tecniche dal punto di vista ambientale e sanitario, di cui Crotone ha tutti gli strumenti per opporsi a un'evidente mostruosità. Optare per la linea morbida è un suicidio.

Io e il mio gruppo, spero all'unanimità fra i membri, altrimenti, se la linea non è condivisa, bisogna necessariamente, senza indugi, prendere decisioni definitive, proseguire con la linea dura e difendere Crotone a spada sguainata. Io lo farò per primo, e, una volta consumato il Consiglio aperto, già chiesto 10 giorni fa, la città pitagorica dovrà risultare vincitrice e far nascere uno strumento efficace che preservi Crotone da un inquinamento morale, civile, sanitario e ambientale di cui fino ad oggi non c'è stato freno.

IO STO DALLA PARTE DI ANGELA CARINI E SPIEGO IL MIO PUNTO DI VISTA


È possibile che non ci accorgiamo dei tempi che stiamo attraversando? Dove continua a prendere piede la cultura del relativismo? Un grande Pontefice parlava della “dittatura del relativismo” nei tempi odierni. La volontà di potenza dell'individuo e di gruppi diventa l'unica legge della società.

Non sono forse questi i tempi in cui viviamo? Tutto fa brodo; ciò che sembra morale potrebbe essere considerato immorale. Tutto ciò che può appartenere a Dio può anche appartenere al non-Dio; tutto ciò che si vede può rappresentare ciò che non si vede. Insomma, la ragione non appartiene più a nessuno.

Così è l'Europa sotto l'élite mondialista: è l'Europa di Macron, che in una manifestazione sportiva è riuscito a dividere il mondo, prima con la farsa dell'inaugurazione (facendo vedere il Dio e il non-Dio alla pari), poi con l'esibizione pugilistica che ha visto soccombere l'italiana Angela Carini. Il relativismo c'entra, senza entrare nel caso specifico della ragazza algerina, ma, come dire, se è donna può essere anche uomo o viceversa, quindi in questo nuovo mondo, tutto fa brodo, infatti non a caso qualcuno propone che la scelta del sesso è individuale, e può ufficializzare i propri connotati al 18esimo anno di età.

Non voglio entrare nei particolari, ma nello sport le selezioni un tempo non venivano fatte con giudizio e giustizia, soprattutto nella boxe, da sempre esistono varie categorie di peso, giusto? Le categorie esistono appositamente per evitare massacri nelle competizioni. Altrimenti, non può esistere lo sport se non vi è una competizione alla pari.

E noi italiani, popolo che sembra stia perdendo il lume della ragione, che facciamo? Ci dividiamo, e mi rammarica. Non dico che dobbiamo necessariamente schierarci dalla parte di una nostra connazionale, ma dai! Non mi pare che la ragione sia tutta dalla parte dell'algerina. Ci vuole tanto!

venerdì 2 agosto 2024

L'INCLUSIONE", LA PAROLA MAGICA PER ESCLUDERE

Diffidate di questa parola, inventata dall'élite mondialista, che di fatto non include nessuno, ma piuttosto esclude! A Parigi, per includere la pugile algerina transgender (nel suo DNA sarebbe presente il cromosoma XY), hanno escluso Angela Carini, ma il termine "inclusione" è spesso usato in riferimento agli immigrati, che devono essere sempre accolti, anche se sospettati di avere precedenti penali. Questo, di fatto, spesso esclude i concittadini italiani, che spesso devono subire soprusi. Esiste un elenco di come, tramite l’inclusione, si tenda ad escludere gli altri.

Angela Carini ha sentito di dover combattere, ma dopo meno di un minuto ha subito colpi seri che le hanno fatto perdere subito l’equilibrio e la capacità di respirare. È stata quindi costretta a ritirarsi. Non entro nel merito, ma vedere il fisico dell' "algerina" è palesemente massiccio, non sembra una competizione paritaria.

La ragazza è così sconcertata dai ritirarsi dal mondo della boxe; la parola magica "inclusione" ha dato i suoi frutti: ha escluso una giovane e talentuosa atleta italiana da uno sport (ma anche da un mondo) diventato fracido.

"OJI MADONNA MIA I DA RA RIFISA PENZACI TU"


A Scandale, alle estremità del paese, esistono due santuari: uno dedicato a Maria Santissima del Condoleo e l'altro dedicato a Maria Santissima delle Difesa. Queste sacre immagini erano particolarmente venerate dal popolo. Si racconta che durante i periodi di siccità o di grandi alluvioni, i devoti si radunavano e innalzavano le preghiere affinché la Madonna intercedesse per porre fine ai gravi eventi atmosferici. E la Mamma Celeste li accontentava sempre!

Un tempo eravamo tutti sotto il manto della benevolenza materna della Madonna, Lei, umile serva, ha saputo attendere la realizzazione delle promesse di Dio; con fede e carità ha accolto nella carne Gesù, il Figlio di Dio, in totale obbedienza alla volontà divina.

Lei ci avvicina al Figlio, seguendo l’esempio delle nozze di Cana, dove pronunciò le famose parole: "Fate quello che Egli vi dirà". Queste affermazioni sono un vero programma di vita spirituale che ogni cristiano dovrebbe adottare. 

Nei giorni 9, 10 e 11, a Scandale, in onore della Beata Vergine Maria S.S della Difesa si svolgerà la festa e in un' epoca oramai poco attenta ai valori cristiani, viene spontaneo esclamare, come ogni scandalese di un tempo: "Madonna mia i da Rifisa, penzaci tu!".