Post in evidenza

CHARLIE KIRK PROCLAMAVA IL VANGELO. “CRISTO È IL SIGNORE”: LE SUE ULTIME PAROLE.

  Spero di non essere frainteso, né di urtare la sensibilità di qualcuno. Ma come sempre non esito a fare pubblicamente semplici riflessioni...

mercoledì 30 gennaio 2019

Discarica Scandale : ecco come io ho contrastato
Premesso, che non riesco a comprendere come a dicembre scorso la regione abbia dato il via libera alla realizzazione della discarica di Santa Marina, non ci vedo proprio chiaro… !
Con la mia Amministrazione di colore diverso della giunta regionale presieduta da Mario Oliverio, nell’ultima mia Conferenza dei Servizi mi esprimevo negativamente alla discarica, nella stessa seduta ottenni anche un parere tecnico dall’ Assessorato Agricoltura, mediante i quali si crearono le condizioni per bloccare il via libera alla discarica, sospendendo di fatto l’iter.
Oggi che ci troviamo con un’’amministrazione comunale politicamente vicina a quella della regione Calabria, e l’attuale sindaco di Scandale gode di ottimi rapporti con lo stesso governatore, è inspiegabile in appena pochi mesi avviare le procedure autorizzative per l’invaso.
Non mi pare che ci sia stata una convinta opposizione e contrarietà da parte del comune di Scandale, né da parte della maggioranza e né dall’opposizione, la quale, quest’ultima fino ad oggi non ha espresso neanche una sola opinione
Sono convinto che in regione nessuno avrebbe mai voltato le spalle alla comunità scandalese, visto che durante il mio mandato, oltre il mio parere negativo, ottenni anche quello tecnico dal compartimento regionale.
Come mai questa amministrazione non ha trovato validi elementi per contrastare ??
Ora spiego le motivazioni per cui in cinque anni della mia sindacatura non è mai stato dato il via libera alla discarica:
-           Con Decreto n. 2014 del 1 marzo 2010 la Regione Calabria esprimeva giudizio di compatibilità ambientale favorevole e rilasciava autorizzazione integrata ambientale (AIA) in favore della ditta Ecolsystema srl per la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali;
-           La suddetta Autorizzazione ambientale veniva sospesa con D.D.G. n° 9369 del 17/06/2010 e D.D.G. n. 18308 del 14/12/2010, in seguito ad apposita istanza in autotutela del Comune di Scandale.
-          La legge regionale n. 47 del 23/12/11 disponeva la sospensione degli effetti di tutte le autorizzazioni già rilasciate per la realizzazione e l’esercizio di impianti di smaltimento di rifiuti contenenti amianto non ancora in funzione;
-          con DDG n. 1379 del 8/02/2012 il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria prendeva atto di tale sospensione ope legis. La Ecolsystema srl impugnava tale ultimo provvedimento di sospensione dinanzi al TAR Calabria il quale, con sent. n. 365/13 rigettava il ricorso;
-          con la legge regionale 35 del 10/08/2012 – di integrazione e modifica dell’art. 51 della l. r. 19/2002 - la Regione Calabria sanciva il principio secondo cui in zona agricola - qual’è quella oggetto dell’autorizzazione n. 2014/2010 - è vietata “ogni attività di deposito, smaltimento e lavorazione di rifiuti non derivante dall’attività agricola o da attività ad essa complementari situate all’interno di zone agricole con coltivazioni o elaborazioni di prodotti agroalimentari di pregio con tutela o marchio di qualità, con particolare riguardo per le zone ricadenti in distretti rurali o agroalimentari di qualità”. A ciò si aggiunga che l’Area di Santa Marina del Comune di Scandale (KR) risulta, altresì, essere iscritta nel catasto delle cc.dd. “aree percorse da incendi”, per le quali vige il divieto assoluto di variazione d’uso per 10 anni;
-          in tale contesto, con D.P.R. n. 4582 del 29/10/2012, il Capo dello Stato, udito il parere 4094/11 del CdS, reso nell’Adunanza del 16/05/2012 della II Sezione, accoglieva il ricorso straordinario proposto da un’impresa Agricolo del luogo contro la Regione Calabria e nei confronti di Ecolsystema srl, e annullava il DDG 2014/2010 suindicato;
-          con ricorso, pervenuto al protocollo del Comune di Scandale il 10 gennaio 2013 col n. 132, la Ecolsystema srl chiedeva la revocazione del D.P.R. 29/10/2012 sostenendo che il provvedimento regionale n. 2014/2010 oggetto di annullamento, era stato successivamente confermato ed integrato dal d.d.g. n. 540 del 1/02/2011, unitamente al decreto confermativo n. 873/2011, e che, pertanto, il ricorso straordinario al P.R. doveva ritenersi improcedibile per carenza di interesse;
-          con memoria del 14/03/13 il Comune di Scandale rilevava l’inammissibilità del ricorso per revocazione suindicato, ciò anche tenuto conto della circostanza per cui il D.D.G. 2014/2010 era stato comunque annullato per violazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, con assorbimento di ogni ulteriore profilo;
-          con memoria integrativa del 23/02/2015 la Ecolsystema srl, sempre in seno al giudizio per revocazione, rilevava il venir meno dell’oggetto del contendere per effetto della nota 9/12/14 con la quale la Regione Calabria comunicava il “riavvio della procedura di VIA/AIA per il progetto di riconversione della discarica per rifiuti non pericolosi”;
-          va, a tale ultimo proposito, sin da subito anticipato che, pendente il giudizio per revocazione, in data 4/06/14 la Ecolsystema srl presentava alla Regione Calabria domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale, volta a richiedere la verifica di assoggettabilità a VIA della richiesta di modifica alla discarica in loc. Santa Marina nel Comune di Scandale autorizzata con D.D.G. N. 2014 del 1/03/2010 per rifiuti non pericolosi contenenti amianto, così da trasformarla in discarica per rifiuti non pericolosi c.d. per R.S.U.
-          nel frattempo la Sezione II del Consiglio di Stato adito in sede di revocazione, nell’Adunanza del 24/06/2015, ribadiva al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare l’invito - già rivolto nelle precedenti Adunanze del 16/04/14 e del 22/10/14 - a trasmettere alla Sezione stessa “tutti gli atti del giudizio a quo”, lasciando impregiudicata ogni questione in rito e in merito e rinviando nelle more del richiamato adempimento, l’esame del ricorso. 
 Ancora con deliberazione 27/06/2015 il Consiglio Comunale di Scandale esprimeva “parere non favorevole alla realizzazione di qualsiasi nuova discarica o ampliamento di quelle esistenti, per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non, nel sito di località Gianmiglione.
Come anticipato, nelle more, la Ecolsystema srl, con nota prot. 184828 del 4/06/14, presentava alla Regione Calabria richiesta di riesame e modifica per la conversione della discarica autorizzata nel 2010 (con D.D.G. n. 2014/2010 annullato dal D.P.R. 29/10/12 oggetto del giudizio per revocazione ad oggi ancora pendente) in discarica per rifiuti non pericolosi, ovvero per la modifica dei codici CER in ingresso alla Discarica per rifiuti speciali non pericolosi.
A novembre 2017 nell’ultima conferenza di Servizi presentando i pareri negativi del comune, quelli degli altri enti che cito in seguito, e quello relativo all’ Assessorato all’ Agricoltura, sospendemmo tutte le procedure.
===========================================================
 ECCO ALTRI PARERI NEGATIVI CONTRASTANTI OGNI IPOTESI DI DISCARICA 
DECRETO NAPOLI -  Regione vieta discariche nella provincia di KR
La delibera 315 del 2005 esclude dal territorio provinciale di Crotone dell’insediamento di impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere e suoi derivati, così come previsto dal PEAR. 
Provincia di Crotone delibera n. 24 del 13-05-2010

Il Consiglio della Provincia di Crotone, all’unanimità dei presenti, decideva di: - “ribadire la propria opposizione alla realizzazione di qualsiasi impianto di discarica in tutto il territorio provinciale”;- “impegnare il Presidente dell’Amministrazione Provinciale a chiedere la revoca del decreto 2014/2010 della Regione Calabria”. 
RICORSO PRESSO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
=  Il D.P.R. 29/10/2012 rilevava, innanzitutto, la violazione da parte dell’autorizzazione ambientale impugnata, delle disposizioni contenute nel Piano Energetico ambientale della Regione Calabria (PEAR), approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 315 del 14/02/2005, il quale espressamente stabilisce “considerata la significativa presenza sull’intero territorio crotonese di numerosi impianti industriali di trattamento rifiuti, con forte impatto ambientale si esclude la possibilità di autorizzare l’ubicazione, sul detto territorio di ulteriori impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere o suoi derivati”.
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE DEL 27/06/2015
= 27/06/2015 il Consiglio Comunale di Scandale esprimeva “parere non favorevole alla realizzazione di qualsiasi nuova discarica o ampliamento di quelle esistenti, per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non, nel sito di località Gianmiglione e, più in generale, parere non favorevole ad impianti di smaltimento rifiuti sull’intero territorio comunale”. Pur sorgendo nel Comune di Crotone, infatti, il sito di Gianmaglione è limitrofo al territorio del Comune di Scandale, ed è stato richiamato in quanto il Piano Regionale dei rifiuti redatto nel 2007 lo ha individuato tra i siti idonei ad essere destinati a discarica per rifiuti non pericolosi, seppure principalmente a servizio della bonifica dell’Area del S.I.N.  

OBNIETTIVO DISCARICHE ZERO
Secondo la legge varata a luglio 2016 dalla Regione Calabria vi è la clausola "Discariche zero" mediante la quale la regione si impegna a ridurre a minimo la spazzatura da smaltire in discarica.

CONCLUSIONE
Qanto sopra, va detto che la disciplina speciale recata dal d.lgs. n. 152/06 in materia ambientale e la decisione assunta con D.P.R. 29/10/2012, sarebbero di per sé sufficienti a chiarire l’evidente impossibilità di una concreta realizzazione della discarica in località Santa Marina del Comune di Scandale, sia per l’ipotesi di smaltimento di rifiuti speciali (amianto), che nel caso dei cc.dd. rifiuti solidi urbani. Dal punto di vista formale, inoltre, sono stati posti in essere passaggi contenuti nelle diverse deliberazioni adottate sia dall’Amministrazione Provinciale di Crotone che da questa Amministrazione Comunale, che costituiscono un ulteriore indice del netto ed inequivocabile dissenso manifestato da detti Enti Locali avverso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di discarica su tutto il territorio di loro pertinenza; ciò non solo in applicazione della normativa speciale vigente in materia, ma, altresì, in accoglimento delle numerose manifestazioni poste in essere dai cittadini che vivono nelle zone interessate i quali ultimi sono notoriamente costretti a fare i conti con le esigenze di bonifica di un habitat già sin troppo sfruttato ed abusato nel corso degli ultimi decenni. È da escludersi, dunque, la possibilità che oggi il Comune di Scandale possa, immotivatamente ed irragionevolmente, mutare orientamento in materia, specie ove si consideri che i fattori ostativi alla realizzazione dell’opera in discorso non sono stati in alcun modo, nel frattempo, rimossi.
NON BASTANO TUTTE QUESTE MOTIVAZIONI ?
 PERCHE’ HANNO LASCIATO CHE LA REGIONE DESSE IL VIA ALLA DISCARICA?


Nessun commento:

Posta un commento