Post in evidenza

HO VISTO SOLO QUELLI...

Sì, ho visto solo quelli ... i soliti,  quelli sempre presenti quando si alza la voce per difendere la città, per il futuro dei nostri figli...

giovedì 18 novembre 2021

Elezioni provincia di Crotone, ecco la mia posizione.



Sulla questione concernente le elezioni provinciali provinciali, io come membro del gruppo “Stanchi dei Soliti, mi attengo al comunicato stampa di questi giorni, desidero, tuttavia fare un mio personale chiarimento: le considerazioni, le critiche, le posizioni politiche, sono state esposte ampiamente discusse nella sede istituzionale davanti al sindaco, con i componenti della maggioranza. Ritengo che in una coalizione con diverse anime, come quella dell’attuale Amministrazione, era tutto sommato, prevedibile uno scenario animato. D’altronde, la legge Delrio più volte ha riservato sorprese in questo senso. 

In una coalizione dove ci sono persone provenienti da diverse estrazioni politiche è necessario fare sintesi, dovrà prevalere sempre una sola linea, giusta o sbagliata, lo stabilirà il tempo. Qualsiasi scelta è vulnerabile, le provinciali sono state spesso motivo di polemica, lo è anche oggi, che Il sindaco Voce è supportato da  candidati civici (del Comune di Crotone) e da sindaci che non sposavano la linea dell'altro candidato a Presidente che, conseguente, hanno deciso di sostenere Enzo Voce. D'altronde, se Voce avesse optato per la soluzione prospettata da un centro-destra già compatto su un nome a presidente (che io ho suggerito di prendere in considerazione), il sindaco di Crotone sarebbe stato il vicepresidente del sindaco di Cirò Marina, e sicuramente non sarebbero mancate altre vivaci polemiche, una sorta di “deminutio”: il sindaco del comune capoluogo vicepresidente, per la prima volta nella storia della provincia (dalla Legge Delrio in poi). Parliamoci chiaro, anche se per me non era da escludere a priori, attorno a questa ipotesi sarebbe stati tanti gli stereotipi che avrebbero comunque generato polemiche.

A tal punto, per una semplice questione di coerenza e per non rompere con la linea del primo cittadino, io e il gruppo di cui faccio parte, abbiamo deciso: qualora il sindaco si candidi come presidente della Provincia (da indipendente) non potrà mancherà il sostegno al rappresentante dell’Amministrazione crotonese, indipendente dall'orientamento che l'avrebbe votato. Ma ricordiamoci che in politica ogni decisione ha un peso e delle conseguenze presenti e future, ancora di più, qualora non si raggiungessero gli obbietti per il bene comune. 

Tuttavia, come il gruppo Stanchi dei Soliti ha ribadito in più occasioni, è improprio in merito alle elezioni provinciali parlare di "alleanze" in quanto liste (partiti) e presidente viaggiano su binari differenti. Per fare una metafora, l'elezione del presidente della provincia è simile all'elezione del presidente della Repubblica: i parlamentari (i consiglieri) votano e spesso convergono sulla stessa persona. Quando Mattarella ha preso 2/3 dei voti in parlamento credete che tutti i partiti, di destra e sinistra, si possano definire alleati?

IGINIO PINGITORE 

 

domenica 7 novembre 2021

ECCO PERCHÉ SONO CONTRO IL GREEN PASS ! CE LO MOSTRA LEI, GRETA, LA DEA DEL FUTURO FILO CINESE.

Io spesso mi domando, ma dove è finita l'umanità? Non ci chiediamo e approfondiamo nulla, sembriamo ipnotizzati, ci fidiamo di un mondo luciferino, che toglie visibilmente ragione e fede per dare spazio alla menzogna.
Bisogna essere medici illuminati, scienziati per nutrire dubbi sul cosiddetto Green Pass? Locuzione inglese per creare confusione!
Green, significa "verde", quindi si riferisce all'ecologia e cosa c'entra con il lascia passare sanitario? Non viene il dubbio che questo possa essere lo strumento del futuro? Cioè, quello voluto dalla massoneria internazionale, che da tempo sostiene il reset del sistema economico globale.
Nonostante sia stato dimostrato che il siero sperimentale non abbia comunque abbassato la contagiosità verso chi più volte si è recato per ricevere l'iniezione. Qual è il vero obiettivo di tale falsa politica sostenuta da tutti, che divide la popolazione in buoni e cattivi? 
Per come dimostra l'utilizzo del green pass, ha poco a che vedere con la nostra salute, ma appare più ovvio il controllo dai luoghi di lavoro e dagli ambienti socio-culturali e di spettacoli.
Chi ha ricevuto la sacra unzione, infatti, potrà mostrare la tessera verde per accedere in ogni luogo. 
Nel futuro ci abitueranno a metterci in movimento solo se abbiamo un codice a barre, come se fossimo merce da supermercato. Qualcuno lo vorrebbe sulla propria pelle, come un tatuaggio, come un marchio, forse simile a quella della bestia, evocato dalla Sacra Scrittura.
Non a caso, la Greta Thunberg, la ragazzina che non sorride, si mostra con un codice a barre.
Ora dobbiamo copiare la Cina, sì, perché da lì è iniziato tutto. In questa nazione vige un forte regime dittatoriale comunista ed è all'avanguardia della sorveglianza digitale di massa, che il mondo dei venerabili mira per realizzare il perfido governo mondialista in grado di controllare la popolazione attraverso un metodo basato su premi e punizioni: il cosiddetto sistema dei crediti sociali, il quale  si basa su un continuo monitoraggio e registrazione digitale dei dati che classifica e valuta la popolazione, permette a chi è affidabile di godere di alcune libertà, mentre rendono difficile la vita a chi non è adeguato al regime. Ogni trasgressione equivale a un perdita di libertà.
Le punizioni possono comprendere il divieto di non lasciare mai più il Paese, di non utilizzare i mezzi pubblici e di non albergare negli hotel, non possono svolgere ruoli lavorativi di prestigio e non possono accedere anche a internet, possano, tuttavia, rimediare e guadagnare punti, attraverso opere di beneficenza e volontariato indicate dal regime.
Non sarebbe meglio farci anche un'iniezione di spiritualità? Così forse il Signore illuminerà le nostre menti, affinché vediamo un mondo che si affida sempre di più a un progetto oscurantista, del male e non di salvezza.

venerdì 5 novembre 2021

BENVENUTO ALFIERI DIVENTA COUNTRY MANAGER

 
Benvenuto Alfieri, figlio di Salvatore, scandalese, residente a Milano è stato nominato Country Manager per l’Italia di S4M, società adtech attiva nel marketing drive-to-store. È sempre una gioia apprendere che un nostro compaesano arriva ad ottenere meritati  successi.

Il giovane professionista si occuperà di studio e analisi di mercato; di strategie di marketing e di comunicazione specifiche per il paese di sua competenza. Tra i suoi impegni c’è anche quello di intraprendere delle relazioni  commerciali con acquirenti e fornitori dall'estero. Ha un ruolo davvero importante, di grande responsabilità e con ampio potere decisionale verso le aziende che lavorano con i mercati stranieri di tutto il mondo. A lui e alla sua famiglia faccio i miei più fervidi auguri.

https://www.imille.com/2021/11/03/benvenuto-alfieri-e-il-nuovo-country-manager-di-s4m-per-litalia/

lunedì 25 ottobre 2021

DISCARICA DI GIAMMIGLIONE, COME OFFERTI IN OLOCAUSTO. ORA SI SCONGIURI TECNICAMENTE.

Ancora una volta ci troviamo a parlare della discarica di Giammiglione! Una vera vergogna per questo nostro territorio, dove uomini senza scrupoli continuano a martorizzare la gente, non basta l’umiliazione di essere i più isolati d’Italia, ma caparbiamente si pensa di realizzare investimenti destinati solo a grossi invasi di rifiuti. Un tempo io ebbi a dire: “ sembriamo offerti in olocausto”, e a distanza di diversi lustri non mi pare che mi sia sbagliato. Prima di entrare nel merito sulle questioni concernenti la possibilità che venga realizzato l’invaso nel territorio crotonese bisogna ripercorrere le precedenti fasi della vicenda, formalizzate in atti e provvedimenti che, nel corso degli anni, sono stati adottati dalle Autorità competenti. Salvo che nel tempo le amministrazioni abbiano stravolto tutto!

Premesso che esiste una clausola di esclusione dal territorio provinciale di Crotone dell’insediamento di impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere e suoi derivati, così come previsto dal PEAR, approvato con deliberazione del Consiglio regionale della Calabria n. 315/2005”.  

Dal punto di vista formale, inoltre, sono stati attuati passaggi contenuti nelle diverse deliberazioni adottate sia dall’Amministrazione Provinciale di Crotone che da quella Comunale, che costituiscono un ulteriore indice del netto e inequivocabile dissenso manifestato da gli Enti Locali avverso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di discarica su tutto il territorio di pertinenza; ciò non solo in applicazione anche della normativa speciale vigente in materia (Legge regionale n. 35 del 10/08/2012 – di integrazione e modifica dell’art. 51 della l. r. 19/2002), mediante la quale la Regione Calabria ha sancito il principio secondo cui in zona agricola - qual’è quella oggetto dell’autorizzazione non si possono realizzare discariche e impianti per lo smaltimento di rifiuti. Vanno, altresì, evidenziate le numerose manifestazioni poste in essere dai cittadini che vivono nelle zone interessate i quali sono notoriamente costretti a fare i conti con le esigenze di bonifica di un territorio già sin troppo sfruttato e abusato nel corso degli ultimi decenni.  

Ancora con deliberazione del 27/06/2015, lo scrivente, da sindaco del comune di Scandale  (nonostante che il territorio è  nel comune di Crotone), il Consiglio comunale esprimeva “parere non favorevole alla realizzazione di qualsiasi nuova discarica” per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non, nella località crotonese di Giammiglione. 

Il sindaco Enzo Voce in Conferenza di Servizi ha espresso un secco “NO” alla realizzazione della discarica, ora si rende necessario, a mio avviso, dopo il parere politico, attivarsi per un parere tecnico, affinché si scongiuri definitivamente l’invaso di Giammiglione sulla base del fatto che il terreno, ben quaranta ettari, il migliore del crotonese, è a vocazione interamente agricola, non è in nessun modo possibile abbancare rifiuti non derivante dall’attività agricola o da attività a essa legate, soprattutto in quella zona, dove vi è un’importante coltivazioni ed elaborazioni di prodotti agroalimentari di pregio. La discarica non è possibile a Giammiglione anche perché nelle vicinanze vi è la presenza di alcune centrali biomasse; un termodistruttore; una centrale turbogas e il grande invaso delle ex fabbriche crotonesi. Inoltre, l’idea scellerata di realizzare una discarica nel cuore dei centri abitati ha veramente dell’inverosimile. Non esiste, pertanto, nessuna ipotesi plausibile per realizzare il suddetto invaso.

IGINIO PINGITORE Consigliere comunale Stanchi dei soliti.

 

 

 

lunedì 27 settembre 2021

CROTONE: PITESAI, PARCO EOLICO A MARE, UN'INTERROGAZIONE COMUNALE AL FINE DI UN CHIARIMENTO


In data 24 settembre 2021, il Capogruppo Iginio Pingitore di Stanchi dei Soliti, ho inoltrato al Presidente dal Consiglio comunale di Crotone, un’interrogazione al sindaco e alla giunta su ciò che si è appreso in questi giorni dai media locali: l’ente pitagorico, in prossimità della scadenza dello scorso 14 settembre, non avrebbe presentato l’osservazione concernente il Piano per la tansizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAI).

L’argomento, che è a cuore di tutti i cittadini crotonesi, ha suscitato alcune polemiche, poiché, il non avvalersi dello strumento di pianificazione delle estrazioni minerarie non consente di identificare le aree idonee ad attività di ricerca per l’estrazione degli idrocarburi in modo sostenibile in un territorio fortemente sfruttato e deturpato dal punto di vista paesaggistico.

Altre piattaforme e nuovi progetti per sfruttare i giacimenti di metano significano nuove perforazioni dei pozzi e i presupposti che le trivellazioni offshore sono sicure e non creano problemi sono smentiti dai risultati di un incidente avvenuto nel Golfo del Messico, nell’aprile 2010, svelando al mondo intero i rischi delle trivellazioni in mare. L’ipotesi sciagurata di installare pale eoliche nel fondale marino, oltre a mettere a serio rischio idrogeologico la città, c’è l’aggravio di una maggiore erosione costiera, deturpa il paesaggio di una zona prestigiosa per la sua storia: a mare dove un tempo attraversarono i gloriosi della Magna Grecia, fra cui il grande filosofo e matematico Pitagora; a terra dove oggi è già deturpata e imbruttita un’intera zona a vocazione turistica occupata dal più grande parco eolico d’Europa.

L’interrogazione presentata al comune è anche per dibattere e conoscere le posizioni dei vari gruppi su una questione particolarmente delicata, considerata la città sofferente da diverso tempo a causa di una grave situazione ambientale. Conoscere anche i provvedimenti adottati o meno dall’ente per presentare le osservazioni al Piano PITESAI e se vi siano richieste pervenute per l’installazione di pale eoliche nel mare. Quale è la posizione del comune per nuove e future richieste che possano ulteriormente compromettere il sottosuolo marino della città di Crotone?

 

VACCINATI E NON VACCINATI HANNO LE STESSE POSSIBILITA’ DI AMMALARSI. IL GREEN PASS E’ INUTILE.


Io da sempre ho imparato ad ascoltare tutti, anche perché in questi tempi non è facile trovare la verità, la menzogna prevale sempre in un mondo di soprusi che impone determinate direttive economiche e finanziarie,  oggi ancor di più, sanitarie. I mainstream non aiutano affatto, diffondono notizie gradite solo ai propri padroni, perciò, ognuno dovrebbe appoggiarsi al proprio buon senso e fare continuo discernimento dei fatti. Una TV Israeliana dimostra con dati alla mano, che i vaccinati, cioè chi ha assunto un siero sperimentale (che non è un vaccino), hanno praticamente le stesse probabilità di essere positivi rispetto a coloro i quali non si sono iniettati la dose. Si ha, quindi, la stessa probabilità di ammalarsi. Infatti, ciò è dimostrabile sulla base dei seguenti dati diffusi in questi giorni da una TV israeliana:

-279 persone in totale (over 60);

-250 casi positivi di completamente vaccinati;

-29 casi positivi di non vaccinati o solo parzialmente.

Il 90% dei positivi era completamente vaccinato e solo il 10% non vaccinato o parzialmente vaccinato. I sieri genici non prevengono il presunto virus, mai isolato.I vaccinati sono nelle stesse condizioni degli altri, quindi, cosa serve il Green Pass? E’ solo una disposizione politica e non certamente sanitaria.

domenica 26 settembre 2021

No al parco eolico shore


 Sono circa 20 anni che mi occupo di ambiente, sia nel mio paese che nel territorio crotonese e iniziai proprio contro la discarica di #Giammiglione nel comune di Crotone.

Oggi che sono consigliere comunale nella città pitagorica mi batterò ancor di più sulla ventilata ipotesi che il Governo abbia concesso ad una Società californiana un’autorizzazione per la ricerca di idrocarburi al largo del mare di Crotone e pare che si vorrebbe realizzare un parco eolico shore (in mezzo al mare). Sono convinto che il sindaco e l'intera amministrazione siano contrari, ma se la cosa dovesse prendere piede, io sarò combattivo e fortemente contrario.
È meglio fin d'ora esprimere il mio dissenso.

domenica 22 agosto 2021

Afghanistan, le persone in fuga da Kabul

La situazione in Afghanistan continua a precipitare. All’aeroporto di Kabul si continua a creare un gran caos, migliaia di persone si accalcano sui velivoli.
 

venerdì 13 agosto 2021

PRIMA DI TUTTO NEI PANNI DEI CITTADINI.


Da circa un anno faccio parte dell’amministratore comunale di Crotone, mi rendo conto, nella piena consapevolezza, che nella nostra città i problemi sono tanti, ma è necessario metterci comunque nei panni dei cittadini, i quali vorrebbero vedere una Crotone migliore, non dico cambiata, ma quantomeno avviata verso il cambiamento. 

E’ vero, la nostra Amministrazione ha trovato tante difficoltà, in parte quelle annose, altre trovano spazio negli ultimi tempi, anche gli eventi calamitosi e la pandemia non hanno certamente aiutato, tuttavia abbiamo risolto la questione dei debiti fuori bilancio: imprese; commercianti; piccoli imprenditori, i quali si sono visti saldare i lavori effettuati nel passato, che attendevano da anni. Anche questo è un modo per risollevare la già carente economia della città.

Un bilancio comunale ridotto all’osso non consente di far luccicare l’attività amministrativa: un capitolo di spesa una volta esaurito occorre l’anno a seguire per far fronte alle altre incombenze. La mia esperienza di sindaco del mio paese, mi ha insegnato che un buon amministratore, qualora, l’ente si trovi in situazione precaria e di predissesto, dovrà salvaguardare il bilancio, contenere le spese e lavorare in maniera parsimoniosa; i bilanci non si salvano spendendo a “vambera”, altrimenti un comune dichiara fallimento.

 I tanti problemi della nostra amministrazione sono anche legati dalla scarsa sensibilità politica, si percepisce a vista la mancanza di dialogo tra cittadini e amministratori, un tempo erano i partiti che facevano da collante, oggi invece sono i Social, i quali spesso sono utilizzati per massacrare i rappresentati di governo; un utilizzo improprio arriva al punto di offendere e seminare continue zizzanie, mentre sarebbe necessario la possibilità per ricercare insieme, soluzioni, progettualità, risposte. 

Ricordo nel passato che le amministrazioni erano sostenute dai propri elettori, dai partiti di appartenenza, oggi non è più così, attorno a un’amministrazione, c’è il deserto, il vuoto, campi minati in ogni angolo, quando, al contrario, dovrebbe prevalere quel senso di responsabilità per il bene della città. 

In questo scenario non mancano i salti di banco, i corvi, i menzogneri, gli insulti e le ingiurie con lo scopo di far vedere inefficienze. 

Il sindaco e la maggioranza di governo, dovrà, però, avere la sensibilità di comprendere il messaggio che viene dal popolo e tramutarlo in fatti concreti, modificare gli apparati amministrativi e avere forza e coraggio di operare serie scelte in armonia con la propria comunità.  Altrimenti ogni sforzo sarà infruttuoso e  sempre vano.

mercoledì 11 agosto 2021

L' ORIENTE DIFENDE IL BIMILLENARIO RITO LATINO. È LA SEDE ROMANA CHE FA?


La messa tradizionale in latino dovrebbe continuare a esistere nella Chiesa di Roma, trovo assurde le decisioni di questo Pontefice, che dovranno farci seriamente riflettere, visto che, fra l'altro, si dichiara non vicario di Cristo. A mio avviso, i repentini cambiamenti della nostra bimillenaria dottrina cattolica, allontanano sempre di più i fedeli. Mi dispiace come nella terra, culla del cristianesimo nel mondo, non si contrastino assurde decisioni come il divieto di celebrare in " Vetus Ord", mentre resiste nei luoghi dove i cristiani sono perseguitati, per esempio, i vescovi di Hong Kong, hanno scelto di non fare alcun cambiamento riguardo alla celebrazione della Messa in latino nella loro diocesi.

..E qui in Italia? Altro che terra di santi, oggi sembra satana a occupare ciò che Dio ha benedetto. Il motu proprio del papa non regola nessuna forma della Messa, ma è l'evidente tentativo di far sparire il rito latino nella chiesa di Roma. Un'altra  "mazzata" di ciò che aveva ripristinato papa Benedetto XXVI, il quale desiderava un ritorno alle origini per riprendere un cammino contro ogni forza del male di questa terra.

venerdì 30 luglio 2021

CROTONE, LE DISCORDIE NON AIUTANO A CRESCERE.


Una città che ha avuto tanti nemici, dai politici locali fino a quelle delle province storiche, Catanzaro e Cosenza, che raccolgono consensi a Crotone e operano verso i propri territori, mentre Crotone è depredata e sfruttata in terra e in mare senza che venga restituito nulla. La terra di Pitagora sembra presa d’assedio, circondata da uomini che pensano ai propri interessi e di quelle delle piccole lobbies che non si fanno mancare nulla. I problemi sono annosi, bisogna pensare di avviare azioni mirate in grado di contrastare un sistema vecchio e fallimentare, che elimini i carrozzoni politici con interventi seri e mirati, iniziando dalle principali tematiche: acqua e rifiuti. Come si fa a non parlare del passato? Ma veramente crediamo che se soccombesse questa amministrazione, una nuova possa far rifiorire la città? Un’eventuale caduta riporterà gli stessi uomini che l’hanno devastata nei trascorsi anni. Vogliamo questo? … E a proposito di passato, la felice idea di affidare il servizio idrico a un Consorzio nato indebitato, dalle ceneri della vecchia SO.A. KRO, è veramente aberrante. Un’azienda nata già fallita apposta per assorbire il passivo e le malefatte della precedente. Oggi i risultati sono agli occhi tutti: rete idrica vecchia e fatiscente, tubi come colabrodo, senza che nessuno mai si preoccupi per il rifacimento e l’ammodernamento. D'altra porte le aziende sull’orlo del fallimento possono fare investimenti? Non parliamo dei depuratori! E della questione rifiuti? E’ un argomento che non può chiudersi solo con delle semplici riflessione, lo status quo della città fa paura, è agli occhi di tutti, bisogna approfondirne in maniera.

Termino per il momento qui, ma desidero ricordare a tutti, che è legittimo criticare questa amministrazione, ma trovo deplorevole gli attacchi e gli insulti mediatici nei confronti, prima di tutto del sindaco. Sono sempre più convinto che per uscire da questo degrado è necessaria una rivoluzione culturale insieme, tra l’amministrazione e le associazioni, i cittadini tutti, con impegno e una seria presa di coscienza, aiuteranno la città a vedere la luce. Altrimenti è la fine!

ROYALTIES PESCATORI, IN CONSIGLIO COMUNALE SI SPERA DI APPROVARE UN DOCUMENTO A UNANIMITÀ.


 Premesso che la città di Crotone soddisfa il 16% del fabbisogno nazionale per la fornitura di gas metano e in termini di ricadute resta ben poco, ma notevoli sono i danni ambientali. La politica di questi ultimi decenni non ha mai difeso sostanzialmente gli interessi della città: nessun investimento utile per offrire un maggiore sviluppo economico e culturale. 

Nel passato ci fu anche una proposta dell’ENI, ma presto fallì per incapacità comunicativa dei rappresentanti locali, la multinazionale avrebbe voluto far girare a Crotone un certo quantitativo di metano all’anno a prezzo devettoriato, ovvero senza la quota della tariffa destinata al trasporto, poiché rimanendo a due passi dalla centrale non c’era nessun onere di trasporto.

Ritornando al punto che abbiamo trattato nella giornata di oggi, le marinerie crotonesi, lamentano, che dal 2013 non percepiscono le royalties dall’ENI a causa di uno sciagurato accordo firmato tra regione e comune di Crotone, il quale prevedeva, che le royalties concessi da ENI, non come indennizzo per il mancato pescato, ma semplicemente come aiuto di Stato. Un’assurdità delle assurdità, praticamente le istanze dei pescatori crotonesi nel passato sono state disattese, fra l’altro, negli ultimi anni nessuno si è mai preoccupato della problematica. Nel mio intervento ho ritenuto opportuno che il Consiglio formulerà una proposta, sulla base di un parere favorevole ricevuto dal Ministero del Lavoro su richiesta dell’ex Prefetto, dott.ssa Cosima Di Stani, nel quale confermava che le royalties spettanti ai pescatori sono un risarcimento per il mancato pescato e non si tratta, quindi, di aiuti di Stato. Pertanto, è necesssrio che prima di tutto sia modificato l’accordo di programma del 2017 firmato congiuntamente dagli enti, affinché le royalties ai pescatori ritornino non come aiuto di Stato, ma come risarcimento dei danni subito nel passato e del futuro.

In comune si sta facendo un documento con tutte le richieste, in modo che, questa sera passerà un documento unitario fra le forze politiche.

sabato 24 luglio 2021

SUORE DA TRASFERIRE E LA COMUNITÀ NON CI STA. A SCANDALE MONTA UNA VIVACE E SPONTANEA PROTESTA.

 

Un sit-in di protesta ha animato gli attimi precedenti la S. Messa di sabato 24 luglio alla notizia ufficiosa, ventilata in questi giorni, concernente la chiusura della Casa scandalese delle Suore adoratrici del Preziosissimo Sangue che, nei fatti, significherebbe l'addio definitivo di Suor Giuseppina e Suor Immacolata dopo, rispettivamente, 30 e 10 anni di permanenza a Scandale. Un nutrito numero di fedeli, trovatosi spontaneamente sul sagrato della Chiesa Madre, ha voluto esprimere dinanzi al parroco, Don David Fiore, la netta contrarietà alla decisione, minacciando, se necessario, di disertare le celebrazioni eucaristiche fino a che le autorità coinvolte nel provvedimento non smentiranno categoricamente l'ipotesi. Il Parroco ha spiegato che si farà promotore presso chi di dovere per testimoniare l'accalorato sentimento degli scandalesi.

Le suore, infatti, hanno ribadito i fedeli, rappresentano un punto di riferimento importante nel nostro comune; non solo dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista sociale. Specialmente in questa fase particolare, nella quale Scandale vive la poco felice situazione di avere un parroco già oberato dagli impegni della parrocchia di cui è titolare a San Mauro Marchesato. 

La comunità di Scandale non merita un trattamento simile: Suor Giuseppina e Suor Immacolata fanno parte della storia di Scandale; qui hanno gettato le loro radici, qui hanno confortato le anime degli scandalesi, qui hanno educato intere generazioni, qui hanno costituito il perno attorno al quale è ruotata una grossa parte della storia parrocchiale e comunitaria degli ultimi anni. Le suore rappresentano l'architrave della nostra parrocchia; per di più in un momento di così accelerata secolarizzazione, in cui la fede cattolica è quotidianamente calpestata, privata di consistenza e depauperata dei suoi riferimenti più sostanziali. In un paese come il nostro, la chiusura dell'Istituto significherebbe, se non una morte certa, quantomeno una repentina eutanasia sociale e religiosa. 

Chi ha deciso la chiusura della Casa dimostra di non tenere in debita considerazione la fede e l'armonia di questa comunità.

mercoledì 21 luglio 2021

LE SUORE NON SI TOCCANO

La sola ventilata ipotesi di trasferimento delle suore mette sul piede di guerra gli scandalesi. Suor Immacolata e suor Giuseppina pietre angolari di questo paese.



martedì 20 luglio 2021

L’OSPEDALE DI CROTONE RIDIMENSIONATO A SPOKE, MENTRE A CATANZARO TRE STRUTTURE TUTTE HUB (PUGLIESE-CIACCIO; MATER DOMINI; SANT’ANNA). QUESTA E’ POLITICA O MAFIA?


“Crotone ritorni hub, noi siamo “ Incazzati, ci hanno scippato l’ospedale e danneggiano anche le eccellenze private, questo territorio deve morire ”

https://www.magnetofono.it/seduteonline/crotone/play.php?flv=CSNCRT_72003_90862_001_20210719&time=1338

Nel consiglio comunale del 23 giugno 2021, abbiamo concluso un punto all’ordine del giorno relativo alla concessione di un'area della città da destinare a parcheggio per gli utenti di una struttura sanitaria. Durante il mio intervento, ho approfittato per parlare della grave situazione in cui versa l’ospedale Civile di Crotone, ho espresso la mia indignazione sulla chiusura della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) e ho sottolineato l’infondatezza delle risposte date dai vertici aziendali, che a mio parere, sono a dir poco, ridicole.

Sulla base delle mie affermazioni ogni consigliere comunale ha assunto le proprie posizioni, molti dei quali hanno formalizzato la richiesta per un consiglio a hoc tenutosi ieri, 19 luglio 2021. Nel mio intervento, come potete vedere dal filmato (Link in alto) ho espresso l’amarezza nei confronti della classe politica che rema contro il nostro territorio, la regione da sempre pratica i più beceri centralismi, della commistione in capo alle Asp della medicina territoriale e di quella ospedaliera, lasciando di contro alle Aziende Ospedaliere l'esclusiva gestione degli Ospedali HUB, gli ospedali diventano HUB, non per esigenze territoriale, ma per arroganza, altrimenti non si comprende come la struttura ospedaliera di Crotone sia stata così ridimensionata e messa ai margini, facendola diventare SPOKE, mentre Catanzaro è HUB su tre strutture (Pugliese-Ciaccio, Mater Domini, Santa Anna). La struttura pubblica è calpestata, ma non è di meno quella privata, come il Marrelli Hospital, che dal 2016, ha un reparto di medicina Nucleare, regolarmente autorizzato con n.2 Gamma camera e di una PET/TC di ultima generazione e nonostante le tante richieste e solleciti, a oggi Crotone non risulta essere inserita nel Piano Regionale delle PET (DCA 56/2015). Il piano regionale prevede solo 3 PET (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria), come al solito la ripartizione è sempre fra le province storiche, mentre Crotone e l’intera fascia Jonica sono completamente escluse, lasciando tanti calabresi emigrare verso il nord, si sono contati oltre 5 mila ricoveri extraregionali a livello chirurgico-oncologico. Una vergogna tutta calabrese!

Crotone è uno SPOKE (ridimensionato) per volontà politica, ma ha tutte le carte in regola per essere HUB, lo è stato nel passato, non vedo perché non debba essere oggi ? Il territorio dal punto di vista sanitario non è solo Crotone e la sua Provincia, ma anche centri come San Giovanni in Fiore, Cariati e tanti altri dell’alto Jonio cosentino. Le forze politiche che remano contro diano spiegazioni e si facciano avanti a questa vergognosa situazione.

 


domenica 18 luglio 2021

RIFIUTI, MA VERAMENTE FACENDO CACIARA SI RISOLVE IL PROBLEMA?


Sto assistendo in questi giorni a un massacro sui Social contro il sindaco e l’intera amministrazione  senza rispetto e pietà alcuna, parole come un macigno rivolte a colpire un bersaglio umano. Un’amministrazione potrà anche andare a casa, ma bisogna essere onesti e capire chi andrà al suo posto, lo dico io : le stesse persone che hanno ridotto Crotone in queste condizioni.  

Il dibattito dei rifiuti si accende solo durante l’emergenza: tutti sanno che non è solo un problema crotonese, ma è dell’intera regione, tutti sanno che è un problema annoso, ma diventa il momento utile per distruggere chi è al governo della città. La risoluzione dei rifiuti, a Crotone,  non può certamente avvenire in un batter d’occhio, io ho fatto delle proposte, che le ho pubblicato sulle testate (basta cliccare sotto sul link).  

 I danni sono notevolissimi, bisognerebbe, piuttosto, prendere una seria presa di coscienza. Tutti i cittadini, nessuno escluso, con buon senso e insieme agli amministratori comunali, possono risolvere il grave problema.  Ma dobbiamo fare necessariamente un “mea culpa”; non dimentichiamo che in questa città abbiamo lasciato che si compissero grandi devastazioni, ahimè, sotto l’indifferenza di tutti. Oltre ai danni che hanno lasciato le vecchie fabbriche con depositi e abbancamenti tuttora esistenti e mai bonificate, oltre le discariche sparse nel territorio, abbiamo consentito ai privati di essere proprietari delle discariche pubbliche, che decidono del buon e cattivo tempo. Agli stessi abbiamo consentito nuove sopraelevazioni delle strutture e nuovi ampliamenti, nuove autorizzazioni per l’autorizzazione di nuove discariche, Giammiglione, Santa Marina, senza nessuno che si sia  lamentato (difficilmente a Crotone ce la prendiamo con i privati ).

Abbiamo consentito di sversare miriadi di tonnellate di rifiuti nella discarica di Columbra proveniente da tutta la regione e fuori dalla stessa. Abbiamo consentito nel 2001 l’approvazione di un decreto della Regione Calabria, mediante il quale Crotone diventasse distretto energetico, facendo passare la città come laboratorio dell’innovazione calabrese, un salto che avrebbe dovuto aprire nuovi mercati e nuovi sbocchi, migliorare la qualità della crescita economica e delle altre attività, in modo da conciliare il fabbisogno di beni e servizi anche attraverso la salvaguardia di un ambiente già violentato. Però abbiamo ottenuto l’esatto contrario: sono state realizzate opere, comprese discariche, che hanno ulteriormente inquinato il nostro territorio attingendo a cospicui finanziamenti pubblici a beneficio di imprenditori privati. A questi ultimi abbiamo dato la possibilità di avere autorizzazioni per realizzare: inceneritori, biomasse, termodistruttori, turbogas, nuove discariche. 

Sarebbe il caso di lavorare con serenità e trovare le soluzioni.

https://www.crotoneinforma.it/politica/2021/01/07/veramente-crediamo-che-a-crotone-basti-la-sola-raccolta-differenziata/34600/

sabato 17 luglio 2021

UN UOMO CHE SCELSE LA SOLITUDINE, OGGI È IN COMPAGNIA DEGLI ANGELI

 
Mi piacerebbe scrivere il mio pensiero nei confronti dei cari compaesani che ci lasciano, ma non lo faccio perché ci vuole tempo e dedizione. Oggi voglio riprendere quello che scrissi il 12 dicembre 2010 alle ore 16:28 dal mio vecchio blog nei confronti di chi in questa giornata ci ha lasciato. 

DA UN CUORE APPARENTEMENTE BURBERO, SI NASCONDE UN ANIMO NOBILE E GENTILE.

Apparentemente la solitudine sembra estraniare l’uomo dal mondo, da tutto ciò che gli è vicino e lo circonda e gli altri sentiti come estranei a sé con i quali non bisogna comunicare, sfuggire agli incontri per evitare di essere ferito. 

Spesso dietro la solitudine può nascondersi un amore grande verso gli altri e oggi voglio parlare di Carmine Marino, un uomo chiuso, che non comunica con i vicini, con i parenti. Una vita a sé, arroccato in un suo mond, vive da solo, nessuno potrà avvicinarsi, neanche i parenti più stretti, è una scelta di vita che va rispettata, adottata da oramai tantissimi anni, vive come un "eremita", in una casa piccola e modesta in via Roma, non ha forse la luce, non ha acqua: il bucato lo fa spesso fuori, non ha indumenti nuovi, quelli vecchi e strappati sono continuamente ricuciti e da lui riparati. Il suo silenzio è veramente toccante, tante volte ho provato a parlare, a dialogare, ma con questa persona è tanto difficile instaurare un rapporto. 

Mi domando: come può l’uomo ritrovarsi, nel mondo, ma nello stesso tempo lontano da esso, non riuscire più a creare relazioni anche soltanto amichevoli? Carmine, insomma desidera stare sempre solo.

La solitudine di chi apparentemente, solo apparentemente, presenta un’indifferenza affettiva, un distacco, una lontananza, un uomo che difficilmente potrà uscire dal suo mondo, ma che comunque conserva un certo amore per gli altri.

Ricordo un tempo che si recava in Chiesa e durante la celebrazione all'offertorio fu sempre generoso. Ci sono giorni in cui si dedica di propria iniziativa alla pulizia delle principali vie del paese, raccoglie instancabilmente cartacce ed erbacce senza voler nulla in contraccambio.

Nelle sue giornate manifesta un grande amore verso gli animali, non a caso la mattina i gatti sono i prima a fargli visita, spesso si aggiungono cani randagi che insieme aspettano pazientemente dietro la porta di casa sua  fin quando Carmine esce con il pasto : pane, porzioni di carne e non mancano i pezzetti di wurstel e tutto ciò che possa soddisfare quei poveri affamati esseri viventi. Solo in questi momenti si può vedere gioire il volto di Carmine.

I gatti e i cani randagi di Scandale hanno trovato amore e ristoro presso la povera casa di un uomo solo e apparentemente burbero.[IGINIO PINGITORE]

ALLE REGIONALI NON VOTO CHI NON SI SCHIERA APERTAMENTE CONTRO LA 'NDRANGHETA.


Ecco il frutto di un'annosa storia tra politica e 'ndrangheta, tutti siamo consapevoli, ma noi calabresi facciamo finta di niente, durante le votazioni eleggeremo persone che non garantiscono benessere a questa regione, le stesse che mettono ai margini le popolazioni del versante jonico e puntualmente massacrano il territorio Crotonese, dove la maledetta politica ha deciso che la città pitagorica sia la pattumiera della Calabria. 

Vergognamoci tutti per i nostri silenzi: politici, professionisti, gente credente e non, siamo tutti complici di questo maledetto sistema.

Spirli, si dia una mossa, rimuova i rifiuti oppure vada a casa!

È mai possibile che lo smaltimento avvenga a Crotone o i ifiuti resteranno per le strade ? Fra l'altro la matrigna regione non ci versa le royalties dei precedenti sversamenti nella discarica locale e quelle spettanti ai nostri pescatori.

I rifiuti non costituiscono soltanto un problema ambientale, ma anche una perdita economica, una regione non può non programmare un serio piano per lo smaltimento, ogni anno in estate vi è emergenza, le uniche proposte sono le discariche e/o ampliamenti di esse, non interessa la Raccolta differenziata (in Calabria è la più bassa d'Europa, quasi inesistente) e né altre forme di smaltimento. 

Inquinamento su inquinamento, se questo non è #ndrangheta che cosa è?

Nei paesi civili la quantità crescente dei rifiuti viene riciclata o compostata e una quantità minore è trasferita nelle discariche. Come possiamo cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo così da produrre sempre meno rifiuti? Solo usando nel contempo tutti i rifiuti come risorse, ma questo non dovrà pensarlo il privato, ma il pubblico una volta per sempre. Si dia da fare la ragione.

giovedì 15 luglio 2021

CROTONE, LA REGIONE C’E’ SEMPRE, NON PER LE ROYALTIES, MA PER L’ABBANCAMENTO DEI RIFIUTI.


La regione Calabria sempre matrigna nei confronti di Crotone, capace di aver diviso in due il territorio calabrese: il versante tirrenico servito in tutto, con strade, autostrade, aeroporti e porti funzionanti, quello jonico, fra cui Crotone, condannato al totale deserto. Con l'emergenza rifiuti, il Presidente FF funzioni #Spirlì ha firmato il provvedimento che dispone il conferimento in località Columbra presso la società Sovreco spa, affinché si accetti nella discarica rifiuti pericolosi e non, ciò significa che a Crotone scaricheranno ogni genere di immondizia da tutta la Calabria. Nooo!! Bisogna fare le barricate.

La storia si ripete, qui a Crotone, ci lasciano sempre in continua emergenza, per poi autorizzare lo sversamento nello stesso nostro territorio.

Questa è la stessa regione che non vuole riconoscere le royalties relative ai vecchi abbancamenti per quantitativi di rifiuti di origine urbana conferiti nelle discariche private ad uso pubblico. Il sindaco #EnzoVoce, da qualche mese sta rivendicando il mancato introito pari a circa dieci milioni di euro, che consentirebbe un’equa compensazione ambientale sui quantitativi di rifiuti conferiti nella discarica privata, ma a uso pubblico.

Questa è la stessa regione (purtroppo con il silenzio dei politici locali), che ha trattenuto e trattiene tuttora, le royalties delle #marinerie crotonesi. 

Tutte le forze politiche sane della città, senza dividerci, con determinazione, bisogna lottare, affinché questa città sia libera da ogni compromesso, percorrere la strada avviata per la #raccoltarifiuti differenziata, pensare a un serio riciclo con il recupero di energia in modo di arrivare a una soluzione definitiva e migliorativa che scongiuri ogni ipotesi di nuove costruzioni e ampliamenti di discariche.

domenica 11 luglio 2021

ROYALTIES PESCATORI CROTONESI, CHI STA METTENDO IN GINOCCHIO L’ECONOMIA DELLA MARINERIA?


 In questo territorio non c’è mai stata una visione strategica negli interessi della gente, si è agito sempre nell'ombra e spesso in assenza delle basilari regole. Gruppi d’interesse riescono sempre a influenzare la vita politica, coadiuvati da faccendieri, che non difendono mai gli interessi della propria comunità.

Non è di meno la presenza dell’Eni a Crotone, che da anni sfrutta senza una ricaduta e un serio ritorno economico il territorio, inquinandolo e devastandolo. Sembra la terra di nessuno, senza controllo e regole, anche se apparentemente viene tutto normato (anche se i risultati non sono mai quelli sperati). D’altronde, difficilmente si contrasta il sodalizio tra rappresentanti locali, piccole e grandi lobbies.

Mi sto interessando alla questione dei pescatori crotonesi, i quali sono da sempre beffeggiati e presi in giro dalla politica. Vi illustro in seguito una breve cronistoria per capire il fallimento dell’intera classe politica, da quella locale a quella regionale:

 Il 4 ottobre 1999, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ci fu un secondo accordo tra le rappresentanze armatoriali, l’Eni e gli enti territoriali calabresi, mediante il quale si stabilì che un’aliquota delle royalties versate dall’Eni Spa per la concessione e per lo sfruttamento dei giacimenti d’idrocarburi situati nelle acque antistanti al territorio crotonese venisse destinata a sostegno del reddito dei pescatori imbarcati nel compartimento di Crotone.  

La delibera della giunta regionale n. 3657, del 30 novembre 1999, prevedeva che tali interventi di sostegno al reddito fossero rapportati “ alla riduzione delle attività professionale , conseguente alla riduzione dell’attività di coltivazioni di giacimenti ENI spa. Pertanto all’erogazione suddette royalties era sta riconosciuta natura di parziale ristoro dei danni derivanti ai pescatori dalla riduzione dell’area di attività.

Con la L.R. Calabria 17 agosto 2005 n° 13 le suddette misure sono state inserite nel quadro giuridico di un Accordo di Programma da sottoscrivere tra la Regione e alcuni comuni della provincia di Crotone. Ai sensi dell’articolo 20 “ A decorrere dall’esercizio finanziario 2014, il valore dell’aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di coltivazioni d’idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle aree prospicienti lo stesso territorio è destinato alla realizzazione di un Accordo di Programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa.

L’Accordo, disciplinato dall’articolo 11 e seguenti della legge regionale 4 settembre 2011, n° 19, è diretto allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei  territori afferenti i Comuni indicati.

Il previsto Accordo di programma è stato sottoscritto in data 22 febbraio 2017, mentre dal 2014, i pescatori non hanno più beneficiato di alcun ristoro. E’ normale? Ma di chi è dipeso ? Oggi è necessario vedere se ci sono le condizioni o meno per recuperare gli introiti di questi anni; sapere cosa sia successo. Una cosa è certa, fino a oggi la politica e l’Eni fanno vedere il buono e il cattivo tempo a danno dell’intera comunità crotonese.

lunedì 5 luglio 2021

A CROTONE NECESSITANO LE BONIFICHE E NON NUOVE DISCARICHE


Non voglio riprendere posizioni sull’argomento relativo alla discarica, poiché l’ho fatto incessantemente nel passato, nel ruolo di presidente dell’Associazione ambientalista “Scandale nel cuore” e nelle vesti di amministratore, in seguito come sindaco di Scandale. Ritengo, tuttavia, che la lotta contro l’invaso di Santa Marina è compito dell’Amministrazione comunale “pro tempore”, avendone la rappresentanza e i mezzi giuridici per poterla scongiurare.
Leggendo l’articolo su “fantapolnews” a firma dell’Associazione “ Crotone è dei crotonesi”, mi corre l’obbligo di fare un po' di chiarezza, prima di tutto nei panni di Consigliere comunale della città Pitagorica; poi, per scardinare ogni ipotesi ventilata in queste ore fra i lettori della testata, come se fosse emerso l’ovvietà di un’idea favorevole da parte del Consiglio comunale di Crotone, il quale, non si è mai pronunciato, non avendo nessuna competenza, né dal punto di vista territoriale e né tantomeno da quello giuridico.
Nel frattempo, colgo l’occasione per esprimere ancora una volta la mia contrarietà a ogni ipotesi per la realizzazione di qualunque invaso nel territorio crotonese, il quale, per diversi decenni è stato la pattumiera di mezza Italia, dove si è scaricato di tutto, dai rifiuti solidi urbani a quelli speciali e industriali. Crotone non potrà mai più essere territorio per lo sversamento di spazzatura, anche la discarica di Santa Marina, è a due passi della città di Pitagora.
Per quanto riguarda Scandale, oggi che non ho nessuna carica amministrativa, non voglio, interferire e esprimer giudizi sull’attività comunale del paese, ma da semplice cittadino mi corre l’obbligo di ribadire il mio parere sfavorevole di sempre. La realizzazione della nuova discarica a Santa Marina di Scandale, nel cuore della Valle del Neto, in mezzo agli abitanti della frazione Corazzo, rimarrà sempre una sciagurata idea. Un ulteriore invaso significa sacrificare la nostra esistenza.
Ai signori dell’Associazione “Crotone è dei crotonesi”, consiglio di trovare altre soluzioni, poiché, io nel ruolo di Consigliere comunale della città, sosterrò ogni iniziativa rivolta a favorire nuove alternative. Qualora si dovessero creare presupposti per realizzare invasi, eserciterò il mio ruolo amministrativo per garanzia e tutela della salute pubblica: Crotone ha bisogno di bonifiche e non certamente di nuove discariche.
 

 

domenica 4 luglio 2021

QUELLA VECCHIA TALARE FA PAURA


Don Thomas, 80 anni, mentre camminava con la sua vecchia talara per le vie di Washington, recitando le sue preghiere, è stato brutalmente aggredito, picchiato e rapinato per la sola colpa di essere un prete cattolico  Non fa notizia, non se ne parla, nessuno protesta per questa violenza; nessuna solidarietà. 
Ovviamente una domanda viene spontanea: nessuno ha mai pensato al reato di persecuzione religiosa? Carissimo Padre, al di là di tutto, io ti sono vicino, se non fisicamente, quanto meno con la preghiera.

sabato 3 luglio 2021

BENVENTI NELL' ERA FALSA E MENZOGNERA

 


Non so se sbaglio, chiedo perdono a coloro i quali non la pensano come me, ma non posso stare in silenzio.

Io mi inginocchio solamente a Dio, poi mi inginocchierei davanti alle sofferenze e alle ingiustizie, alle crudeltà, alle oppressioni, alle torture e alle fame nel mondo, ma non a un singolo caso (senz'altro grave e ignobile perpetrato ai danni di #GeorgeFloyd).

In tutto questo, vedo una forzatura, una genuflessione alle nuove ideologie dominanti nella spaventosa era del mondialismo, dove tutti dovranno allinearsi. Guai a chi non si adegua! Altrimenti emarginazione e condanne.

In questa nuova era, che non opera per il bene di tutti, ma solo per pochi, io non mi inginocchio, non mi inchinero' mai al mondo della menzogna!

giovedì 24 giugno 2021

OSPEDALE CIVILE CROTONE, DOPO IL MIO INTERVENTO, IL PRESIDENTE GIOVANNI GRECO ANNUNCIA UN CONSIGLIO COMUNALE A HOC


Nel consiglio comunale di ieri, 23 giugno 2021, ci siamo concentrati sulla destinazione d'uso di un'area della città da destinare a parcheggio per gli utenti di una struttura sanitaria.

Durante il mio intervento, ho precisato che il parcheggio con concessione gratuita è deliberato solo negli interessi dei cittadini,  i quali soffrono il continuo disagio della viabilità e la difficoltà a reperire un posto in cui dare alloggio alla propria autovettura, non già a tutelare un'Asl, che, a mio parere, non fa nulla per frenare il massacro adoperato da anni nei confronti dell’ospedale Civile di Crotone dal punto di vista del ridimensionamento.

Non posso che ribadire la mia indignazione sull’ennesimo annuncio di chiusura della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) e sottolineare come si stia evolvendo il dibattito, soprattutto quando le risposte dei Vertici aziendali sono, a dir poco, ridicole e sulle quali non mi soffermeró, avendolo fatto già in un mio precedente intervento. 

Tuttavia si percepisce, da alcune affermazioni, una sorta di scarica barile dell’ASP nei confronti dei medici ed emerge un chiaro intento di continuare nell’opera di devastazione del nosocomio di Crotone. 

Solo in Calabria, è avvezza la scriteriata pratica, figlia dei più beceri centralismi, della commistione in capo alle Asp della medicina territoriale e di quella ospedaliera, lasciando di contro alle Aziende Ospedaliere l'esclusiva gestione degli Ospedali HUB. Le scuse addotte sono sempre le stesse: non ci sono numeri per giustificare un'AO. 

Ma allora che aspettiamo! Possibile che non si possa immaginare di riunificare sotto l'egida di un'unica Azienda Ospedaliera gli Spoke Jonici ed i pochi ospedali territoriali rimasti? 

Noi come amministratori abbiamo il sacro santo dovere di conoscere cosa ci sia di sotto, chi sta lavorando contro la città di Crotone ed in generale contro l'area dell'Arco Jonico. Un continuo smantellamento delle infrastrutture pubbliche con il palese beneplacito di una Regione da sempre matrigna alle istanze del levante di nord est, lasciato nel totale abbandono e con politici indifferenti alla questione; gli stessi che si candidano e si ricandidano ad ogni tornata elettorale e che il popolo continua sempre a votare.

Ho annunciato battaglia su questa vicenda grazie all’ampio appoggio incassato da tutti i consiglieri comunali, perché la sanità non è questione di casacca, ma di dignità di un popolo. Il Presidente del Consiglio Giovanni Greco, non ha perso tempo per annunciare un Consiglio ad hoc, affinchè non venga più calpestato uno dei diritti fondamentali e alle migliori cure mediche possibili, soprattutto dei bambini.

A Crotone, come su tutta la riviera jonica, ènecessario che l’ospedale sia potenziato e non ridimensionato. È altresì impellente scongiurare ogni ipotesi di chiusura dei reparti, poiché si creerebbero ulteriori disservizi sociali alla popolazioni del Marchesato della limitrofa bassa Sibaritide e della Sila, dove si è già proceduto a tagliare e ridimensionare diversi Presidi. 


Ullteriori disservizii aumenteranno le richieste presso le strutture sanitarie fuori Regione, con aggravi di spesa, tempi e lunghe liste di attesa.


https://www.magnagraecia.eu/2021/06/24/jonio-necessaria-la-creazione-di-unazienda-ospedaliera-ma-ci-vogliono-i-numeri/

sabato 19 giugno 2021

SEDUTI SU QUELLA SEDIA


 Ma perché una persona dovrà vaccinarsi con un vaccino che sta dimostrando nella gran parte dei casi di non essere efficace?

Ci vuole tanto a capirlo? C'è bisogno di conoscere i pareri degli scienziati per chi si pone queste domande? 

L'inefficacia è agli occhi di tutti, senza contare, gli effetti collaterali e i decessi.

Di fronte a questi fatti penso che non potrà mai reggere una normativa che possa obbligare i cittadini a sottoporsi a questo tipo di trattamento.

Insomma, oggi ce n'è di tanta santa ragione per avere dei dubbi a assumere le dosi, fra l'altro, quelle somministrate sono in fase sperimentale, e a nessuno può essere consentito di violare sulla libertà dei cittadini così come sancito dalla nostra Costituzione.

Non sarebbe il caso ogni tanto di consultare la nostra intelligenza?

martedì 15 giugno 2021

OSPEDALE Di CROTONE, MENTRE I REPARTI CHIUDONO I VERTICI DELLA SANITA’ GIUSTIFICANO L’INGIUSTIFICABILE.









Dopo i vari dimensionamenti subiti dall'ospedale Civile di Crotone, ancora una volta continuano gli annunci di chiusura di alcuni reparti, l'ultimo dei quali riguarda quello di  Neonatologia. Ciò porterebbe alle famiglie altri gravi disagi in termini economici e sociali, considerate le condizioni in cui versa il territorio, in particolare il versante jonico, che in aggiunta di tante carenze infrastrutturali, come i trasporti e la viabilità, potrebbero farne le spese la salute dei neonati.

 Sull’ospedale di Crotone gravano già i pazienti degli altri ospedali minori avviati verso un inarrestabile ridimensionamento o chiusura (Cariati e San Giovanni in Fiore).

Non possiamo restare inermi, dobbiamo batterci per potenziare e non ridurre le specialità sanitarie dell’ospedale di Crotone, poiché il nosocomio pitagorico, pur contando su un personale efficiente e  qualificato non basta per placare la grave carenza e fermare la migrazione sanitaria, che fra l’altro, questa ha pesantemente influito sui bilanci in rosso delle ASP provinciali della regione.

A Crotone le chiusure sono sempre giustificate dalle seguenti motivazioni: “ manca il personale; pensionamenti e trasferimenti “. Un'altra, che spesso si sente: "I vincitori di concorsi abbandonano il nosocomio di Crotone per prestare servizio altrove”. Ma s’è così, mi domando: perché non si indicono  concorsi con l’obbligo ai vincitori di restare a Crotone? Quanto meno sopperire in questi periodi di grandi carenze e necessità. Lo trovo assurdo! Non è un motivo valido, che per mancanza di personale chiuda un intero reparto, semmai la chiusura dovrebbe determinarla qualora non vi sia utenza. Ma allora che ci fanno i rappresentanti istituzionali di competenza? Cosa fa la politica? Si tenta di giustificare ciò che è ingiustificabile.

 Da Consigliere Comunale terrò alta l’attenzione, finchè non si trovano tutte le possibili soluzioni. Un ulteriore depotenziamento significa il fallimento di un’altra struttura pubblica, visto che a Crotone ogni anno si perdono importanti realtà. Significa anche penalizzare le popolazione della Provincia crotonese e gran parte del versante jonico cosentino, già profondamente colpite dai tagli su tutti i settori economici, produttivi e infrastrutturali.

 Mi appello a tutte le forze politiche, affinchè si agisca nell’immediato, contro ogni tentativo di calpestare il diritto alla salute, i fatti ci mostrano, che nel giro di un triennio hanno cessato dal servizio un centinaio circa tra medici, personale infermieristico e amministrativo, sostituiti solo in parte, poiché bisogna adeguarsi agli interminabile piani di rientro e dalle voragini dei disavanzi nel settore sanitario. 

giovedì 10 giugno 2021

SE DE MAGISTRIS IN CALABRIA NON DARA’ UNA SVOLTA TRASVERSALE, ANCHE EQUITA’ TERRITORIALE FARA’ UN BUCO NELL’ACQUA.

Da alcuni mesi ho aderito al Movimento 24 agosto di Pino Aprile, “ Equità Territoriale”, con tanto di convinzione, tante persone serie, per bene e soprattutto, perché il Movimento è da sempre impegnato per il recupero e la diffusione di dati veritieri sul divario Nord-Sud, che prima dell'Unità d’ Italia erano praticamente inesistenti, una storia che sembra camuffata. Equità Territoriale oggi ha il merito di essere l’unica organizzazione per far emergere questa grave situazione nazionale, ha le carte in regola per continuare le battaglie contro un sistema che di fatto ha creato due paesi: uno all’avanguardia, ricco di investimenti ed infrastrutture; l’altro arretrato, con la tendenza verso un continuo e cinico impoverimento. In tutto questo c’è anche la complicità di parlamentari meridionali disposti sempre a vendersi l’anima e a cedere su tutto, ignorando la vera equità, lasciando indirizzare sproporzionatamente risorse nazionali nelle regioni del Nord Italia.
Il Sud, sempre messo ai margini, con i problemi annosi di sempre, la malavita, che prosciuga e tiene in ostaggio il Meridione e che ormai ha trovato nel Nord Italia una ricca valvola di sfogo. Un’assurdità che non esiste in nessun paese al mondo.
In Calabria vorrei dare pieno appoggio al Movimento di Pino Aprile, poiché fin dall’inizio ha offerto il sostegno alla candidatura alla presidenza della Regione Calabria al sindaco di Napoli, nonché ex magistrato della Procura di Catanzaro. Ho pensato: chi meglio di una persona di legge può combattere la prepotente organizzazione criminale? La ‘ndrangheta in Calabria è il male assoluto, un fenomeno sottovaluto e snobbato dalla politica; quest’ultima, spesso, “sguazza” anche attorno.
Ci sono politici che non parlano più di ‘ndrangheta. E come se questa dovesse restare al proprio posto e decidere sempre le sorti di questa regione.
Insomma, De Magistris potrebbe portare nuova linfa a sostegno anche del lavoro svolto da Nicola Gratteri, più volte isolato dalle forze politiche, le quali non hanno mai preso posizione, lasciando che vincessero sempre pezzi di Stato corrotti, che a tutti i costi tentano di strangolare importanti inchieste giudiziarie. Avrei visto comunque un De Magistris aperto a tutti, a patto che venisse coinvolta gente a modo, di destra e di sinistra, persone che mettono a primo posto la legalità. Si, perché in Calabria il problema non è altro che la legalità!
Vorrei un De Magistris che si tenesse lontano dai vecchi volponi della politica, da gente che ha non pochi scheletri negli armadi, da persone che hanno dimostrato nel passato di non operare per il bene della regione.
Se non partiamo dalla legalità, facciamo un buco nell’acqua e chi ne avrà la peggiore potrà essere proprio Equità Territoriale, poiché è un Movimento sano e limpido, che conduce giuste e onorevoli battaglie. Ci vuole un’alleanza per la Calabria, ma non necessariamente accordandosi con partiti e persone appartenenti ad un sistema che ha dimostrato non volere bene a questa terra. Non possiamo ignorare che la ‘ndrangheta opera come una grande holding, capace di fare un fatturato che supera il miliardo di euro al mese, con più di 60mila dipendenti e tante basi operative in diversi Stati del mondo. Pertanto, la mafia calabrese, grazie alla complicità dei poteri forti è annidata nelle istituzioni pubbliche, in quella zona fatta da persone apparentemente limpide e linde, i cosiddetti “colletti bianchi”. E noi che facciamo? Continueremo così?
Questo status quo sussiste perché la mafia calabrese non si contrappone allo Stato, ma si annida al suo interno. Se De Magistris, assumerà le stesse logiche dei partiti tradizionali, non resta che rassegnarsi ad un destino che ormai assume sempre più i tratti dell'irreversibilità. A questo punto mi domando: con tutto il rispetto e la stima per De Magistris, ma, se così è, abbiamo veramente bisogno di candidare un magistrato?

sabato 5 giugno 2021

ANCHE IL CRISTO SACRAMENTATO NON PASSA PIU’ PER LE NOSTRE STRADE. DOPO 800 ANNI.

 

Da cattolico praticante desidero esprimere il mio cruccio nei confronti  di coloro i quali sono ai vertici della Chiesa, che in questi ultimi anni, mi pare sempre più luterana che cattolica, lontana dalla bimillenaria tradizione. Il mio è solo un pensiero, non è un giudizio, mi guardo bene! Una testimonianza di un credente rivolta ai pastori di questo gregge, il quale appare sempre più disgregato, disperato e disperso. Non ci accorgiamo che la pietra angolare che i costruttori di case ponevano negli angoli delle costruzioni, è venuta meno, quella adatta a questo scopo non c’è più, e pare che nessuno se ne preoccupi.  Nella nostra Chiesa sta mancando la pietra adatta per la costruzione solida della nostra fede, Cristo è la pietra angolare della Chiesa.

Sembra che i nuovi costruttori la scartino, forse perché non si riconoscono più le caratteristiche. Eppure è Cristo la pietra angolare su cui Dio fonda l'adempimento della sua promessa, la libertà, la redenzione e il suo Regno. Di fronte a Lui non c’è pandemia che tenga, non c’è il male assoluto, ma la speranza. Solo la potenza di Dio potrà salvarci.
Gesù stesso ci ha insegnato il senso della sua esperienza di fede in uno dei momenti più duri. Proprio nel momento in cui versava il suo sangue, circondato dai nemici, dall'autorità e dal popolo, egli non ha perso la sua fede, ha proclamato la sua fiducia in Dio. E noi cosa stiamo facendo?

No, non posso accettare questa situazione, oggi nelle nostre chiese al posto dell’acquasantiera c’è il disinfettante, prosciugata dalla nostra poca fede, quando invece ci è stato insegnato che l’acqua benedetta è purificatrice, lo stesso Gesù per la prima benedizione ha adoperato le acque, attraverso le quali toglieva il peccato originale. Gli ebrei ne facevano uso ancora prima, imponendo l’acqua a ogni partecipante di una cerimonia sacra. Quindi, che facciamo? Non crediamo più alla purificazione? Non siamo più cattolici, che cosa stiamo diventando ?

In Chiesa non c’è più il segno di pace. Si, perché con la stretta di mano o l’abbraccio si trasmette il virus, ma oggi in chiesa è dismesso anche il segno di pace a distanza. E’ stato totalmente abolito? Ci è stato insegnato che Gesù e il nostro liberatore, abbiamo sperimentato che la vita di Gesù è morte e risurrezione, abbiamo sempre fatto parte della vita di ogni cristiano, abbiamo proclamato la divinità di Gesù Cristo e lo abbiamo considerato l’unica fonte della nostra salvezza per sconfiggere ogni male, curatore della nostra anima e del nostro corpo.

 Noi che ci sforziamo da sempre affinché possiamo mettere in pratica i Suoi insegnamenti e attendiamo con ansia il tempo in cui Egli verrà di nuovo su questa terra a governare e regnare come Re dei re e Signore dei signori. E se fossero questi i tempi della sua venuta? Se da un momento all’altro si verificasse l’evento? Che cosa diremmo? Che abbiamo confidato nell’uomo?  

Voglio ancora una chiesa, dalla quale si possa uscire, rinnovati, con lo spirito di Dio: gioiosi, festosi, amorosi e benevoli, e non il contrario. Il contrario viene dal maligno. E allora da chi dobbiamo avere fiducia: Da nostro Signore o dal maligno? Abbiamo sperimentato che Gesù è amore, ci ama e cura di ognuno di noi. Egli è nostro Signore, nostro Maestro e Salvatore, nostro Redentore, egli Dio.

Non facciamo più feste in onore dei nostri santi e della beata Vergine Maria, nessuna processione, neanche prendendo le giuste precauzioni e girasse da solo il santo per le vie cittadine, niente di spirituale, sembra che nessuno potrà più affidarsi a Dio, ma solo all’uomo, ci hanno tolto anche la festa del Corpus Domini, dopo 800 anni sembra venuta la fine.

Nei paesi, nella città, in tutta Europa, come antica tradizione, per questo giorno si allestivano gli “altarini” con candide stoffe e tanti fiori, nell’itinerario erano previste soste nei luoghi di rilevanza religiosa, e non solo, si benediceva il popolo, si facevano omaggi al SS. Sacramento, con canti, discorsi, profumati fiori, fra cui tante margherite nel colore giallo, odorosissime e abbondante lungo le strade s’infioravano di petali coprendo il selciato con veri tappeti, immagini e ornamenti, spesso disegnati e realizzati con vera arte. Spero che ci ravvediamo e cominciamo a pensare che l’unico Salvatore del mondo è solo uno: nostro Signore  Gesù Cristo.