Oggi, Crotone accoglie un nuovo pastore: Mons. Alberto Torriani inizia il suo ministero episcopale per la diocesi di Crotone-Santa Severina. Alle ore 17:00, il Palamilione sarà il palcoscenico di una celebrazione che segna un nuovo inizio, un passaggio di testimone, ma anche un momento di riflessione profonda su un’eredità passata che pesa come un macigno: quella di Mons. Giuseppe Agostino.
Mons. Agostino incarnò il vero spirito di un vescovo, un pastore che non si limitò a predicare ma visse in mezzo al suo popolo, abbracciando le sue sofferenze e le sue speranze. Continuò a fianco degli operai in lotta, portò la Santa Vergine negli stabilimenti della Pertusola, alzò la sua voce in difesa di chi soffriva per le ingiustizie ambientali e sociali. Oggi, dopo alcuni decenni, Crotone si trova ad affrontare sfide simili, più gravi e complesse che mai. Le ferite lasciate dall’inquinamento e dalla crisi occupazionale sono ancora aperte, e la salute dei cittadini continua a essere minacciata da forte indifferenze.
Mi auguro che il nuovo arcivescovo possa raccogliere il mio messaggio, l’eredità di Mons. Agostino, ovviamente non fini politici, ma per essere un faro di speranza e giustizia. Le questioni crotonesi devono essere al centro della sua missione, perché la Chiesa ha il dovere di difendere la dignità dell’uomo, creata a immagine di Dio. Qui, in questo angolo di Calabria, la dignità è stata calpestata troppo a lungo, e le promesse di un futuro migliore sembrano svanire nel nulla.
Non pretendo che Mons. Torriani possa essere un clone di Mons. Agostino, ma spero ardentemente che possa avere il coraggio di alzare la voce per chi non ha voce. La questione ambientale è spesso oggetto di argomento tra le mura del Vaticano, ma la realtà è ben diversa, qui ancora di più: un silenzio che continua a urlare. La gente di Crotone merita un pastore che non solo ascolti le sue grida, ma che anche le faccia rimbombare nei corridoi dei palazzi istituzionali e di potere.
La speranza è un seme che deve essere coltivato, e oggi, mentre diamo il benvenuto a Mons. Alberto Torriani, scommettiamo su un futuro in cui possa essere realmente testimone dell’amore paterno di nostro Signore Dio e protagonista per una svolta della giustizia sociale e ambientale.