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martedì 25 marzo 2025

CROTONE, IL RINNOVAMENTO CONTINUA: DAL CIVISMO VERSO I PARTITI.


Alla fine, il Presidente Occhiuto non si è limitato a fare da padrino al battesimo del Movimento “Crescere”; la sua prima Convention si è trasformata in una vera e propria canonizzazione del sindaco.

Dall’altra parte, lo merita: il movimento civico “Crescere” nasce dalle ceneri di Tesoro Calabria (il cui fondatore Tansi è presente all’incontro) attraverso eventi che appaiono veramente miracolosi, eventi che nessuno avrebbe mai immaginato e che mai ci sarebbe riuscito.

Nato da un profondo civismo, che ha raccolto i cittadini delusi dagli apparati dei partiti, ma si è felicemente legato ai partiti tradizionali e alle correnti di potere locale. È stato fondato per opporsi alla mala politica, ma nella realtà ha sposato tutte le linee di questa, partecipando ai giochi e ai giochetti della politica becera di tutti i tempi. Doveva essere una controparte esemplare all’ENI e invece si è rivelato come un alleato, assumendo posizioni addomesticate.

Le promesse di combattere il potere consolidato si sono dissipate, e i comizi in Piazza Marinai d’Italia si sono trasformati in un triste spettacolo di conformismo. Gli elettori, quei 16.600 sostenitori (di cui il sindaco non perde occasione di vantarsi), oggi si ritrovano con un pugno di mosche. Dove sono finiti i temi cruciali, come la salvaguardia ambientale, che avrebbero dovuto essere al centro dell’azione politica?

A cosa sono serviti i comizi e gli slogan contro un potere radicato nel tempo, presentandosi agli elettori come rivoluzionari e anti-sistema, per poi ritrovarsi a fare l’esatto contrario di quanto promesso su temi importanti e di grande rilevanza, come quelli ambientali, cambiando linea in modo radicale e sconcertando i propri elettori?

Se da una parte il presidente Occhiuto è stimolato da una parte del suo partito, dall’altra non lo è, neanche per l’intera coalizione del centro-destra, il che rende difficile comprendere questo appoggio incondizionato al sindaco. Sarà il carisma di Voce? E se questo è da escludere, che cos’è allora? È legittimo che il Presidente di una Regione prenda posizioni politiche, ma se queste non sono chiare nemmeno al suo partito, cosa devono pensare gli elettori? Con il battesimo di oggi è chiaro che la sua neutralità sembra svanire e il risultato potrebbe essere una frattura profonda tra città, partito e coalizione. Povera Crotone! Nelle mani, non del popolo, ma di altri. L'operazione, ahimè, gattopardesca si è ulteriormente consumata. 

Gli interrogativi sono tanti, e se li pongono anche gli iscritti (in questi giorni abbiamo visto diversi comunicati stampa), ma la domanda me la pongo anche io, che sono comunque un consigliere comunale e che, per tutto il percorso amministrativo, non abbiamo cambiato casacca e siamo rimasti al nostro posto, sempre "stanchi dei soliti". Allora, cosa c’è dietro? È legittimo che il Presidente di una Regione assuma delle posizioni politiche che, pur legittime, non sono chiare. Se non è chiaro per la propria componente politica, immaginiamo un elettore che dovrà ridare fiducia a chi ha palesemente lavorato per un totale cambiamento della vocazione politica originaria.

Il presidente (inteso come rappresentante istituzionale) assume una posizione di parte e spacca interamente una città, allo stesso tempo potrebbe dividere anche il suo partito e, come se non bastasse, l’intera coalizione del centro-destra. A questo punto, mi sembra doveroso, visto che noi non ci siamo riusciti nel Consiglio comunale durante la verifica di maggioranza, che i consiglieri comunali vicini al presidente Occhiuto (compresi i componenti di Progetti Comune, presenti anche loro all’evento) spieghino ai loro elettori quali sono le motivazioni (forse legittime) per cui appoggeranno, nonostante siano stati eletti in opposizione, in maniera incondizionata il Movimento "Crescere". Questo è il momento della verità: chiarezza e responsabilità sono le uniche strade, affinché questa città possa ritornare ad una politica seria, soprattutto di chi ha perso la fiducia, ingannata, per aver creduto in un cambiamento autentico.

N.b. Le mie informazioni non sono motivo di doglianze, poiché io e il mio gruppo siamo consapevoli di aver fatto la scelta giusta, di non aver mai tradito le aspettative di chi ha creduto in noi.

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