Dalla Siria arrivano testimonianze drammatiche: gruppi fanatici alimentano sanguinosi scontri tra le fazioni lealiste di Bashar al-Assad e la nuova leadership a Damasco, con un bilancio di circa mille morti. Bambini rapiti dall’Isis, donne decapitate, anziani uccisi solo perché difendono i loro villaggi.
Il 18 marzo, a Roma in un incontro annunciato con il ministro siriano Asaad al Shaibani, Tajani ha espresso la sua soddisfazione per la promessa di una "transizione pacifica" in Siria. Ma questa "tranquillità" non si estende ai cristiani, che continuano a subire un massacro silenzioso, mentre l'Europa si preoccupa di armarsi contro un fantomatico nemico.
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