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CROTONE DICE BASTA: AVVIATA INIZIATIVA CITTADINA CONTRO L'INCENERITORE DELLA VERGOGNA.

Ho sempre sostenuto che Crotone ha bisogno di una vera e propria risoluzione della questione ambientale. Questa potrebbe essere l’occasione ...

lunedì 6 ottobre 2025

CROTONE DICE BASTA: AVVIATA INIZIATIVA CITTADINA CONTRO L'INCENERITORE DELLA VERGOGNA.

Ho sempre sostenuto che Crotone ha bisogno di una vera e propria risoluzione della questione ambientale. Questa potrebbe essere l’occasione giusta, una volta per tutte, per migliorare la situazione, rendere la città vivibile e rilanciarne il turismo, sia vacanziero che soprattutto archeologico, vista la sua storia trimillenaria.

È fondamentale contribuire alla crescita economica e sociale dei territori che ospitano i siti archeologici, alcuni dei quali ricadono proprio nelle aree contaminate che necessitano di bonifica. Tuttavia, sappiamo bene come stanno andando le cose: la bonifica procede in modo sempre discutibile e poco trasparente, e credo che, continuando così, non ci libereremo mai definitivamente delle scorie industriali. Un altro grave problema ambientale che affligge Crotone è il cosiddetto “distretto energetico selvaggio”. Mi sono battuto a lungo contro questo scempio, senza però trovare riscontro positivo da parte delle istituzioni locali, provinciali e comunali, che invece di intervenire per tempo, hanno permesso che la situazione degenerasse.

Basta osservare le autorizzazioni concesse per l’ampliamento del mega-inceneritore di A2A in località Passovecchio, predisposto per trattare fino a 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti pericolosi industriali e rifiuti infettivi ospedalieri, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da altri Paesi europei. Il colosso A2A, che ha investito mezzo miliardo di euro per l’acquisto dell’impianto dal Gruppo Vrenna, non intende certo smaltire bucce di noccioline, ma nuove scorie tossiche e rifiuti infettivi altamente pericolosi.

Di fronte all’inerzia delle istituzioni locali, è stata avviata una lodevole iniziativa da parte dell’associazione culturale Paideia, guidata dal dott. Luigi Bitonti, che ha promosso un ricorso al TAR Calabria e al Ministero dell’Ambiente, tramite un avvocato membro del direttivo regionale del WWF, agendo in base al D.M. MASE n. 45 del 26.01.2023 (articoli 5, 6, 8, 9) e al D.lgs. n.192/2006 in materia ambientale.

Scopo del ricorso è bloccare questo folle investimento in una città che ha urgente bisogno solo di bonifica, non di nuovi impianti che devastano ulteriormente il territorio e mettono a rischio la salute dei cittadini, aumentando l’incidenza di gravi malattie. Ritengo, pertanto, che chi ha preso questa iniziativa non debba essere lasciato solo. Il ricorso comporta una spesa di circa 3.500 euro, un importo modesto se rapportato all’enorme valore dell’azione intrapresa. 

Per questo lancio un appello agli amministratori, ai cittadini, a tutte le persone di buona volontà affinché diano il proprio contributo, anche simbolico: 20, 30, 50 euro possono fare la differenza. Io stesso mi impegnerò già da oggi, perché credo fermamente che, se il popolo prende in mano questa grave situazione, possiamo ancora uscirne. Altrimenti, la questione è destinata solo a peggiorare.

N.B. coloro i quali vogliono aderire alle spese possono contattare direttamente il dott. Luigi Bitonti su messanger.

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