Post in evidenza

ECCO PERCHÉ OGNI FAMIGLIA DI UN TEMPO AVEVA " A CAPRICEDDRA".

  Sembrano passati secoli, eppure, ogni volta che trovi sui Social un'immagine come quella postata, i ricordi riaffiorano e li vivi nel ...

martedì 29 aprile 2025

NOTE SU CONGESI E BILANCIO CONSUNTIVO. INTANTO ARRIVANO NUOVI GIGANTI. UN IMPAZZIMENTO TOTALE!

“Se ppi Peppe e Peppe, mi tegni a Peppe miu”

Dovevamo costituire la #Commissione d'inchiesta per la grave eredità finanziaria che ci lascia Congesi, ma invece i fatti ci hanno portato all’assurdo: oltre a trovarci in un momento ridicolo, viene anche bocciata una richiesta molto seria, che avrebbe veramente distinto questa amministrazione comunale. Che senso ha vincere con un programma amministrativo che avrebbe dovuto cambiare le sorti della città, e invece non cambiare nulla, almeno sotto l’aspetto ambientale, e altre sensibili tematiche. A questo si aggiunge, sotto l’aspetto politico, il fatto di difendere a tutti i costi la “mala gestione”.

A proposito di cambiamento, nel mio paese si dice: “Se ppi Peppe e Peppe, mi tegnu a Peppe miu”. Se devo cambiare qualcosa o qualcuno (in genere un fidanzato), per averne un altro che è lo stesso, o forse peggio, tanto vale tenersi quello che si ha. Lo stesso vale per rinnovare i mandati amministrativi, che cambiano le persone, ma l’andazzo è lo: tanto non cambia nulla.

Ieri, dopo aver letto la richiesta di costituzione di una commissione di inchiesta per fare luce e chiarezza sulle ragioni del disavanzo venutosi a creare, al fine anche di trovare possibili rimedi per tutelare il Comune da eventuali dissesti finanziari, è stato presentato un emendamento per stabilire le modalità e i tempi del lavoro che avrebbe dovuto svolgere la Commissione. Bene, l’emendamento è stato approvato all’unanimità, pertanto, ho ritenuto doveroso di elogiare i consiglieri di maggioranza per aver votato a favore dell’emendamento. Ma, improvvisamente, la situazione, più che tragica, diventa comica: gli stessi consiglieri che hanno votato a favore dell’emendamento, bocciano  successivamente la richiesta di costituzione della Commissione d’inchiesta. Non si capisce veramente il senso di questa decisione così sconnessa. La verità, però, è un’altra: i consiglieri hanno ricevuto un ordine di scuderia per votare, altrimenti non c’è spiegazione! Fatto sta che, ancora una volta, Crotone non è cambiata, e non credo ci siano i presupposti affinché la politica continui a giocare, senza speranza di metterci seriamente in carreggiata.

Sul bilancio, anche qui, c’è da dire che mentre il Consigliere Antonio Manica annuncia che 11 milioni di residui attivi vengono cancellati senza darci alcuna spiegazione, lo stesso Manica ha chiesto al presidente di far intervenire un membro dei revisori dei conti, tra l’altro presente in aula. Tuttavia, il presidente Mario Megna non ha voluto far intervenire nessuno, in quanto ritiene che ciò non è previsto dal regolamento.

Fatto sta che, prendendo io la parola, ho dichiarato di votare contro, poiché la cancellazione, se non effettuata secondo i termini di legge, potrebbe configurare un danno erariale per l’ente. Ho anche precisato, tuttavia, che non ho dubbi sul metodo di lavorazione e sulla serietà dell’assessore Scandale, comunque il mancato intervento di un membro dei revisori dei conti ha indotto me ed il mio gruppo a votare contro. Dispiace che in altre occasioni il revisore abbia intervenuto.

Nel frattempo, al di là del Consiglio, apprendiamo che viene presentata istanza per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale per un altro grosso parco eolico a Crotone (che coinvolge in parte anche Cutro e Scandale), nel più grande parco esistente in tutta Europa. Nessuna opposizione, non sono bastate le mie mozioni di contrarietà, fra l'altro approvate da tutti! Un vero e proprio caos, che rischiamo di non avere più nemmeno un centimetro di terra per l’agricoltura, il pascolo e altro, rischiamo ancora il deturpamento del territorio, e sarà inutile parlare di turismo. Anche in questo caso bisogna dire: “Se ppi Peppe e Peppe, mi tegnu a Peppe miu”. Un’amministrazione che io ho difeso e sostenuto, alla fine, se non mi viene da rimpiangere il passato, almeno su alcune tematiche, manca veramente poco.

domenica 27 aprile 2025

FRANCESCO, DALLA LOGGIA DI SAN GALLO ALLA LOGGIA DI SAN PIETRO. ALTROCHÉ PAPA DEGLI ULTIMI

Chi sono gli ultimi? Dal punto di vista economico, sono coloro che vivono ai margini, con la più bassa distribuzione di reddito e ricchezza, spesso esclusi dalla società e immersi nella povertà. Ma nel contesto della Chiesa, visto che non parliamo di politici, ma di un “papa”, chi sono gli ultimi? Nel Vangelo c’è scritto: "Gli ultimi saranno i primi". Una parabola che insegna che coloro considerati inferiori nel mondo possono essere premiati con la salvezza eterna, mentre i "primi", i potenti e i ricchi, potrebbero non ricevere lo stesso riconoscimento.

Questo paradosso del regno di Dio ribalta le regole del mondo: il potere, il successo e le ricchezze materiali non sono valori che determinano il vero destino. Invece, umiltà, generosità e servizio sono i pilastri fondamentali. Chiunque, anche tra i più ricchi, può accedere al Regno dei Cieli solo se opera secondo la legge di Dio.

Compito della Chiesa è annunciare questo Regno, portare avanti i valori dell’umiltà e del servizio. E qui, si apre il discorso su "papa" Francesco. Le sue parole sembrano spesso in linea con questa missione, ma i fatti raccontano una storia diversa. Dal suo operato, emerge che il suo atteggiamento verso gli ultimi è ben lontano dal sostenerli davvero. Parole, sì, ma azioni? Ben poche. Nel suo pontificato, Cristo era meno al centro rispetto alle tematiche ambientaliste e globaliste.

Dal punto di vista politico, visto che era anche capo di uno Stato, invece, alcune sue prese di posizione, io le ho apprezzate. La sua dichiarazione alla NATO, “abbaia ad Est”, ha lasciato trasparire una certa apertura verso le ragioni della Russia, un tentativo di equilibrio che rischia di indebolire la chiarezza morale di fronte alle ingiustizie. Ho apprezzato anche l’appello per un’indagine internazionale sul genocidio commesso da Israele contro la Palestina rappresenta un gesto di giustizia che in questi tempi è raro sentire a livello globale. Nello stesso tempo, però, non si è mai sentita una sola parola a favore dei cristiani massacrati in Siria, non avrebbe dovuto esprimersi un papa?!

Ritorniamo sul ruolo del pontefice. Se davvero voleva essere il pastore degli ultimi, le sue azioni dovevano parlare più delle sue parole. Solo così avrebbe potuto davvero incarnare il messaggio di Cristo e essere un vero punto di riferimento per chi vive ai margini. Ma così non è stato! E vi dimostro i fatti.

 ✅️UN' IMPOSTURA SUL TRONO DI PIETRO 

Con la morte di Bergoglio si termina un ciclo di 12 anni di un pontificato all’insegna più volte dell’eresia e di una falsa dottrina che non trova riscontro in nessuna epoca della storia bimillenaria della Chiesa. Pertanto, il prossimo conclave, occorre nominare un vero papa, erede dell’ultimo regnante, cioè Benedetto XVI (Francesco, fra l’altro, ha rifiutato il titolo di “Vicario di Cristo”), dovrà rappresentare l’occasione per rinnovare un forte impegno affinché si riporti la grave situazione al centro del mondo, alla ricerca delle verità perdute sotto ogni punto di vista. Negli ultimi anni, fino alla conclusione dei funerali, la menzogna sta dominando attraverso tutti i mezzi, in particolare i media, che non assicurano neanche il minimo della verità. 

Nel corso dell’ultimo decennio, questa situazione si è ulteriormente aggravata, con un “papa” a Roma che, secondo molte fonti, avrebbe occupato il trono di Pietro in contrasto con il diritto canonico. La Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, che disciplina la vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice, è stata concepita per garantire la stabilità della Chiesa in momenti di crisi, evitando derive che potrebbero lasciarla senza un vero Vicario di Cristo. Tuttavia, sembra che questa norma possa essere stata violata in questo periodo. 

            ✅️LA MAFIA DI SAN GALLO✅️ 

La “Universi Dominici Gregis” contiene norme che devono essere adottate durante il periodo della sede vacante; dopo la morte o la rinuncia del Papa, Benedetto XVI si è dimesso per ragioni evidenti, secondo molti, a causa di pressioni di una potente loggia ecclesiastica denominata #MafiadiSanGallo”, un gruppo di potenti prelati vicini ai promotori dell’Agenda 2030. Tra questi, figura il gesuita cardinale #CarloMariaMartini e altri figure di rilievo, incluso il cardinale belga Godfried Danneels, il quale, in punto di morte, avrebbe confessato che la missione del gruppo di San Gallo (città della Svizzera orientale) era di portare avanti un piano per sovvertire la Chiesa, far dimettere Benedetto XVI e sostituirlo con Bergoglio, considerato più adatto a compiere riforme per cambiare la dottrina cattolica. 

Il progetto, avviato già negli anni ’90, mirava a un cambiamento dottrinale e morale della chiesa. Si puntava sul primate argentino, chiamato “Gioconda” all’interno di questo gruppo, con l’obiettivo di realizzare i loro piani. Le dimissioni di Ratzinger e l’elezione di Francesco sono, secondo questa ipotesi, la prova di una totale impostura e di un’alterazione nel trono di Pietro a Roma.

Non è un caso che, nella sua enciclica “Fratelli tutti”, “papa” Francesco abbia espresso un’idea di fratellanza universale come un legame che unisce tutti gli esseri umani, al di là della fede, delle ideologie, del colore della pelle, dell’estrazione sociale, della lingua, della cultura e della nazione. Un pensiero che, tuttavia, mette in secondo piano il ruolo centrale di nostro Signore Gesù Cristo come unico Salvatore delle anime (il figlio di Dio sulla stessa strega di un qualsiasi profeta). Questo concetto è in linea agli ideali che, sin dalle origini, costituiscono le fondamenta della Massoneria. Da oltre trecento anni, il principio di fratellanza è scritto in modo indelebile nel trinomio massonico, spesso posto all’Oriente nei templi, insieme a Libertà e Uguaglianza. La Chiesa, invece, ha sempre tenuto lontana la Massoneria, ritenendola ispirata ideologicamente alla gnosi — una forma di conoscenza esoterica opposta al cristianesimo — che confonde il bene con il male.

Pensare che la Chiesa, da oltre tre secoli, abbia scomunicato i massoni, porta alcuni mistici a definire l’organizzazione come la “bestia nera”, nemica della Chiesa di Gesù Cristo. Essa agisce nell’ombra, si nasconde e si occulta in modo da entrare in ogni parte. Ha le zampe di orso e la bocca di leone, perché opera ovunque con astuzia e utilizza i mezzi di comunicazione sociale, cioè la propaganda (messaggio della Madonna a Don Stefano Gobbi 1989). 

Praticamente, è ciò che stiamo vivendo oggi: una grande propaganda, e molti prelati fanno finta di non accorgersene. Adeguare la Chiesa ai tempi moderni non significa andare contro il Vangelo. Nella lettera ai Galati 1:8-9 si legge chiaramente: "Se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!" Pertanto, nessun papa può disconoscere quanto scritto nella Sacra Scrittura.

      ✅️BENEDETTO XVI PERSEGUITATO✅️

Le dimissioni di Ratzinger sono state apparentemente volontarie, ma in realtà è stato costretto e l’elezione di Francesco rappresenta la prova di una totale impostura; quindi, non era un vero papa. La decisione di Papa Benedetto di dimettersi è stata influenzata dai continui depistaggi programmati, dalle rivelazioni tendenziose. L’ultimo, il più eclatante, fu il blocco dei conti del Vaticano mediante un metodo che avrebbe avuto forti ripercussioni finanziarie a livello mondiale. Nel febbraio 2013, Papa Benedetto XVI si dimise improvvisamente e inspiegabilmente, proprio quando allo IOR (la banca vaticana) era stato escluso da SWIFT; di conseguenza, tutti i pagamenti divennero impossibili e la Chiesa venne trattata alla stregua di uno stato terroristico, come l’Iran. Si trattava di una rovina economica ben preparata da una violenta campagna contro lo IOR e, di riflesso, contro lo stesso Papa Benedetto.

   ✅️MODERNISSIMO E GLOBALISMO✅️

In questi anni, oltre a tenere in considerazione le proposte dettate dall'agenda woke, senza mai opporsi alla famigerata teoria gender e a chi tenta di dare la "mazzata" finale alla famiglia cristiana, si sono diffuse una serie di eresie, spesso sotto il silenzio generale, contenute nell’esortazione apostolica "Amoris laetitia" e "Fiducia supplicans". Per i cattolici, queste rappresentano un vero e proprio stravolgimento del Vangelo: il cambio della liturgia e, soprattutto, la modifica della preghiera del Padre Nostro, dopo due millenni, sono stati un colpo al cuore. Inoltre, cinque cardinali hanno inviato una serie di domande a Francesco per esprimere le loro preoccupazioni e chiedere chiarimenti su punti dottrinali e disciplinari; tuttavia, ancora oggi non sono state fornite risposte chiare e adeguate. È importante ricordare che il periodo della pandemia ha spinto alla chiusura delle chiese, creando disorientamento e confusione tra i fedeli, che si sono sentiti ancora più isolati, privi del conforto divino. Inoltre, il “Papa” Francesco ha dichiarato: "Il vaccino Covid è un atto d'amore per se stessi e per gli altri", invitando tutti a sottoporsi all’iniezione genica sperimentale (sebbene tutti conosciamo le conseguenze che sta avendo). Nello stesso periodo, in Vaticano sono stati accolti personaggi rappresentanti multinazionali globaliste della sanità. Altro che papa degli ultimi!

Tante idee moderniste, fra cui quelle dettate dell'agenda woke, che non si sposano con il testamento di Gesù. Tutti i papi hanno tentato di adeguare la Chiesa ai tempi, ma nessuno si è permesso di adattarla al mondo, fino al punto di svuotare le chiese e di rendere molti sacerdoti più libertini e vicini a idee mondane che nulla hanno a che fare con il Vangelo. Le chiese oggi sono totalmente vuote, mentre Francesco otteneva consenso politico in tutto il mondo, tra i non credenti, ma non certamente tra coloro che sono fedeli al Vangelo e si ritengono cattolici apostolici romani.

✅️IDOLATRIA E AMICIZIA CON ABORTISTI✅️

Bergoglio non ha avuto degli ottimi rapporti con la Santa Vergine, tanto da dire: «Maria era una donna di strada»; «Maria si è meticciata con l’umanità… Maria, madre meticcia, ha meticciato Dio». Non a caso, in Vaticano, proprio il 7 ottobre 2019, giorno della festa della Madonna del Rosario, è stata portata in processione la statua della Pachamama dalla Basilica di San Pietro all’aula del Sinodo. Nei Giardini Vaticani, "Papa" Francesco si è fatto il segno della croce e ha benedetto la statua, che rappresenta una divinità venerata dagli Inca e da altri popoli dell’altipiano andino. Insomma, un vero atto di idolatria.

Se non ha avuto rapporti brillanti con la Santa Vergine, invece li ha avuti con #EmmaBonino, famigerata per aver provocato innumerevoli aborti clandestini con strumenti casalinghi. In un’intervista del 29 luglio 1976 sulla rivista “Oggi”, la stessa Emma Bonino illustrava in maniera dettagliata le modalità terrificanti con le quali erano stati portati a termine oltre 10.000 aborti in una villa fiorentina, che allora ospitava la sede del Partito Radicale, accanto alle strutture del CISA (Centro Italiano di Sterilizzazioni e Aborto). C'è di più, ha stimato l'ex presidente degli Stati Uniti, #Biden, il quale si definisce cattolico, ma abortista fino al nono mese di gravidanza. Solo questo sarebbe bastato per non assumere il ruolo di capo della Chiesa cattolica. Inoltre, in Italia, interloquiva e aveva rapporti di amicizia con l’ex direttore di “Repubblica”, #EugenioScalfari, che pur non dichiarandosi ateo, credeva all’esistenza di un “essere” che, nel momento della morte, riceveva energia per poi cederla creando altre forme di vita. Insomma, una credenza che non aveva nulla a che fare con il nostro Dio Padre e Suo Figlio Gesù. Ateo era il Presidente Napolitano, il quale lo considerava uno dei migliori uomini d’Italia.

Bergoglio ha insegnato a non osservare più i Dieci Comandamenti «come assoluti» (le tavole scritte da Dio a Mosè), perché, secondo lui, la salvezza in Gesù Cristo è «gratuita».

I comandamenti, quindi, vanno osservati, ma non devono essere considerati assoluti, poiché la legge mosaica è stata poi completata dalla giustificazione di Gesù Cristo. Dichiarazione grave che sdogana il peccato e conduce alla perdizione dell'anima. Insomma, la fede cattolica, rimasta a lumicino, in questo ultimo pontificato ha lasciato solo buio e nessuna speranza per gli uomini.

      ✅️IL PICCOLO RESTO CATTOLICO✅️

All’interno della Chiesa, un piccolo numero di sacerdoti ha preso le distanze: sei sacerdoti, guidati da don #AlessandroMariaMinutella, hanno costituito un sodalizio sacerdotale e hanno dichiarato apertamente che Bergoglio non è il papa. Questi sacerdoti hanno ricevuto sentenze di condanna e scomuniche; tre di loro sono stati addirittura ridotti allo stato laicale. Don Minutella, come il Battista, ha gridato la verità ai quattro venti a un popolo ormai distratto, tollerante verso il nichilismo e insensibile alla menzogna. Teologo con due lauree dalla Gregoriana, è stato umiliato, scomunicato e ridotto allo stato laicale, insieme al suo confratello don Enrico Bernasconi e poi a don Ramon Guidetti. Da oltre otto anni la sua voce grida nel deserto del mondo attuale, inascoltata. Senza il sostegno di nessuno, se non delle sue bravissime consacrate (le suorine), dei sacerdoti che si sono alleati e di altri dodici giovani seminaristi. Insomma, perseguitato e maltrattato, irriso e calunniato, non ha mai rinunciato, come un vero pastore e un vero apostolo del Signore.

Don Alessandro non fa mancare le catechesi, le testimonianze in giro per l’Italia e nel mondo, e le Sante Messe in latino, come un tempo, facendo riscoprire nell’antica celebrazione il vero sacrificio di nostro Signore Gesù Cristo. A proposito, nella chiesa di Roma, questo “papa” ha abolito la celebrazione del rito in latino di rito tridentino, mentre ha lasciato tutti, quello ambrosiano, coopta e quant’altro. Di fronte alla verità, è necessario agire con determinazione affinché non dilaghino l’eresia e l’apostasia, ormai tanto diffuse tra le sacre mura della Chiesa cattolica. I raduni nazionali di don Minutella, uniti sotto il nome del “Piccolo Resto Cattolico”, contano dai 4 ai 5 mila partecipanti. I sacerdoti e i fedeli del Piccolo Resto vengono continuamente snobbati dai media e perseguitati, mentre altri, allineati alla nuova e secolarizzata chiesa, restano impuniti, anche in presenza di fatti gravi. Prendiamo ad esempio Padre Marko Ivan Rupnik, accusato di gravi abusi sessuali, di essere violentatore seriale di suore. Francesco è stato capace di accogliere nel Vaticano l’artista che ha messo Cristo nell’urina. Si chiama Andres Serrano ed è diventato famoso in tutto il mondo per una sua sola opera del 1987: si intitola “Piss Christ”, letteralmente “Il Cristo di piscio”. Una fotografia che ritrae un crocifisso immerso nell’urina dello stesso pittore. Cose veramente abominevoli!

Poi non dimentichiamo le altre affermazioni:

-Maria era una donna di strada;

-Maria si è meticciata con l’umanità…Maria madre meticcia ha meticciato Dio;

-Dio non è cattolico;

-Io non voglio convertire nessuno. Il proselitismo è una grande sciocchezza;

-Gesù che si è fatto diavolo, serpente, per noi;

-Gesù non era uno pulito;

-E Gesù sì’, fa un po’ lo scemo;

-Il vaccino è luce di speranza; 

-Vaccinarsi è un atto d’amore;

-Emma Bonino e Giorgio Napolitano sono tra i grandi dell’Italia di oggi..

Ricorderemo ancora le frasi allucinanti:

"Fratelli e sorelle buonasera"

"Ci rivedremo all'inferno"

"E non ci abbandonare alla tentazione"

"Gesù fa un po' lo scemo"

"Nella Trinità le persone baruffano a porte chiuse"

"La Passione di Gesù è il fallimento di Dio"

Apprezzo profondamente i sacerdoti del sodalizio e tutti coloro che, con coraggio, si fanno avanti gridando la verità. Oggi più che mai, in questa battaglia spirituale sempre più aspra, non possiamo permetterci di perdere tempo: le forze del bene devono restare unificate contro il male. È un bivio decisivo: o si è uniti, oppure si diventa complici dei nemici. I cardinali devono scegliere un nuovo papa, uno che si distacchi da quest'ultimo pontificato e avvii la rinascita della Chiesa e della fede cattolica, possibilmente un conclave con cardinali nominati prima del 2013, al fine di riconoscere la vera Via di Salvezza. Se si rimane in silenzio, sarà troppo tardi per contrastare i poteri oscuri che minacciano il creato e tutta l’umanità. La salvezza della nostra fede e del mondo dipende dalla fermezza e dall’unità di quanti ancora credono nel bene.

[IGINIO PINGITORE]

lunedì 21 aprile 2025

È morto " papa " Francesco


Premetto che le mie riflessioni sono personali e da persona di fede cattolica. Chi vorrà intervenire in questo post, a prescindere dal fatto se condivida o meno il mio pensiero, desidero che abbia rispetto della mia opinione, che è lontana da questo ultimo Magistero papale.

La Chiesa sta attraversando i periodi più difficili della sua storia; d’altronde, tutto ciò è previsto:  

"Le porte degli inferi non prevarranno", è scritto nel Vangelo, dove Gesù dice a Pietro: "Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa".  

Oggi non voglio esprimere considerazioni particolari, pregherò per l'anima di Francesco, non nascondo di essere comunque addolorato, resta il fatto, però, che le dimissioni di Benedetto XVI hanno aperto un grande dibattito non solo nella Chiesa, ma anche in altri ambienti. Dal conclave che portò papa Francesco alla elezione, dagli studi e dalle ricerche sono emerse molte ipotesi e tante contraddizioni, ma in questo momento non voglio offrire nessuna mia riflessione In merito ai fatti.

In questi anni, le encicliche come "Amoris Laetitia" e "Fiducia supplicans" mi hanno sconvolto; ancor di più, il cambio della liturgia e, soprattutto, la modifica della preghiera del Padre Nostro, dopo due millenni, sono stati per me un colpo al cuore. Non parliamo nell'era pandemica! Tante idee moderniste non si sposano con il testamento di Gesù.  

La Chiesa dovrà pure adeguarsi ai tempi, ma non al mondo, fino al punto di svuotare le chiese e rendere tanti sacerdoti più libertini e vicini a idee mondane che non ha nulla del Vangelo.  

In questi anni, sacerdoti in dissenso con le nuove riforme, preferendo seguire la dottrina bimillenaria cattolica sono stati messi alla porta e scomunicati, ridotti financo allora allo stato laicale (vedi i sacerdotidel Sodalizio sacerdotale Mariano), mentre altri, allineati alla secolarizzazione della Chiesa, sono stati impuniti, anche in presenza di fatti gravi, prendo un solo caso:  Padre Marko Ivan Rupnik, accusato di gravi abusi sessuali.

Tuttavia, dispiace per la morte di Francesco; prego anche per la sua anima. La sua vita sacerdotale rimane avvolta da molti misteri, soprattutto nel suo paese di origine, nazione che non ha mai più visitato dopo essere stato eletto "papa".

Il mio dolore particolare è più per chi lo sostituirà: seguire questa strada, certamente, farà sì che la barca di Pietro continui a navigare in acque tempestose.  

Confido semplicemente nello Signore affinché venga eletto un papa secondo lo Spirito Santo, e non secondo gli uomini né i poteri forti e mondani. Altrimenti! Sarà veramente la fine delle anime.

Attualmente, non vedo cardinali in grado di dare una svolta alla Chiesa, poiché, a mio paree non hanno dato grandi prove ; confido in Dio affinché ci sia una nuova guida, un nuovo pastore, eletto da cardinali nominati prima del 2013 e che siano lontani da pericolose loggie eclessiastiche. Un Pastore che riesca a fare una seria, e non un'apparente, pulizia nella  chiesa, e sappia tenere unito un gregge di oltre un miliardo di cattolici.

ADDIO FRANCESCO, RIP!

sabato 19 aprile 2025

PROVE TECNICHE PER "PASSARI L'ACQUA", OVVERO PER TRASCORRERE LA PASQUETTA, MA NON MANCANO I RIFIUTI.


La famosa Pasquetta, comunemente chiamata "passare l'acqua", è da sempre una giornata dedicata alla fuga in campagna. È un momento in cui ci lasciamo avvolgere dai profumi della terra, dal suono dei campanacci dei bovini, dai prati fioriti e dalle bellezze della natura. 

Oggi siamo passati nel bosco di Manco Ferrato per verificare se il lunedì dopo Pasqua possa regalarci una giornata piacevole ed ecologica, la nostra campagna non si smentisce, dove le ginestre e la macchia mediterranea sono ancora rigogliose. Si incontrano alcune querce secolari, numerosi ulivi, e altri alberi, tanti prati fioriti dai tanti colori, purtroppo si nota anche tanto abbandono. Le pianure, un tempo coltivate a vigneti, oggi sono rare da vedere, e il passare del tempo ha lasciato il segno anche in questi luoghi. È anche evidente come l’uomo moderno spesso dimentica il rispetto per la natura, compiendo veri delitti ambientali, e non di rado si trovano rifiuti abbandonati in questi spazi.

Come diceva la vecchia canzone di Modugno: "Amara terra mia". È un richiamo a riflettere sulla nostra responsabilità nel custodire e proteggere la bellezza di questi luoghi, affinché ancora possiamo goderci momenti di gioia e condivisione con la natura.

"U VUTU", LADDOLARATA E LE PREDICHE DI UN SACERDOTE DI UN TEMPO, DON RENATO

I tempi sono cambiati, e con loro la devozione popolare si è ormai rarefatta, quasi scomparsa. Ricordo un tempo in cui il Venerdì Santo univa tutta la comunità, un momento sacro in cui tutti, uomini e donne, si radunavano per adorare la sacra Croce e vivere la Via Crucis. Le chiese erano gremite, piene all'inverosimile, con un'umanità vibrante che non si limitava a una semplice presenza: erano cuori che si affidavano alla fede, anime che cercavano conforto e speranza. 

Le campane, per la giornata, sono state sostituite dai "tocca tocca", strumenti di tavola che con un ferro e un colpo evocano il "din don" della campana, simbolo di un mesto richiamo. L’arrivo della Madonna Addolorata in chiesa, ad accogliere il figlio morto, era un momento universale di commozione: lacrime vere scorrevano, don Renato con voce rotta da un dolore condiviso elevava riflessioni struggenti. La predica vibrava il nostro cuore.

La chiesa, gremita di donne, di giovani e di bambini, figli di famiglie numerose – otto, nove, dieci figli – con padri emigrati in Germania, si stringeva in un abbraccio di preghiera e speranza. Il grido di dolore di quella comunità veniva portato in chiesa, sostenuto dalle suppliche del nostro vecchio parroco, in un abbraccio spirituale che superava ogni distanza.

Ricordo una donna, proveniente dalle campagne, il suo volto segnato dalla fatica e dalla fede. Non so chi fosse, ma la immagino: Maria, umile e povera, che ottenne una grazia e, in segno di ringraziamento, decise di offrire un sacrificio personale, "u vutu". Non aveva nulla di materiale da donare, forse nemmeno un fiore, ma quella donna, anziana e sofferente, con il velo in testa e scalza, partì in ginocchio dalla chiesa dell’Addolorata, percorrendo a piedi il selciato della strada pubblica fino alla Chiesa Madre, salendo le scale. Rimase lì, fino all’arrivo della Madonna, in un silenzio carico di devozione e speranza. Maria ottenne la sua grazia ...!

Di oggi, cosa dire? La nostra fede vacilla, sotto il peso di novità che ci sconvolgono dall’alto, addolora la mia anima, mentre molti restano indifferenti. In questa Passione, io pongo il mio cuore, Signore, chiedendo a te un rinnovamento profondo: una Chiesa rinata, forte e compassionevole, guidata da pastori lucidi e autentici che ascoltino e proteggano il loro gregge. Solo così potremo ritrovare il senso e la speranza per ottenere la tua infinita misericordia.

venerdì 18 aprile 2025

" U LAVURU", ANTICA DEVOZIONE DELLA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ.

Il periodo pasquale è un momento di profonda spiritualità, un’occasione per ritrovare il vero senso della fede, lontano dalle distrazioni mondane alimentate dai progetti luciferini e dalla superficialità di molti pastori, sempre più lontani dall’interpretare autenticamente il Vangelo. È un tempo in cui l’uomo, spesso smarrito, dovrebbe riscoprire il cammino di redenzione lasciato da nostro Signore Gesù Cristo sulla croce.

In questa ricerca di senso, mi rifugio nella devozione popolare, nei ricordi di un tempo in cui la gente si dedicava con cuore e passione alla Passione di Cristo. Vedevo, come voti, sacrifici, canti, riti e tradizioni popolari costituissero il vero patrimonio di fede. Mi piace ricordare “u lavuru”: fin dal primo venerdì di Quaresima, le donne seminavano del grano in contenitori di terriccio, curandolo con devozione in luoghi bui, fino a quando le piantine assumevano un colore paglierino. Quando erano pronte, venivano portate ai piedi del sepolcro o sotto l’altare della Madonna Addolorata, simbolo di speranza e rinascita.

Questa tradizione, radicata nella semplicità e nella profonda fede popolare, testimonia che, nel cuore della comunità, la vera devozione si esprimeva attraverso gesti umili ma carichi di significato, custodi di un patrimonio spirituale che ancora oggi può illuminarci nel cammino di fede e di speranza.

CROTONE, PARTONO I LAVORI SULLA SPIAGGIA, MA LA CITTÀ NAUFRAGA NELLA STAGIONE BALNEARE DELLA REGIONE.

Mentre il Comune avvia le pulizie delle spiagge, la Regione Calabria esclude Crotone dal prolungamento della stagione balneare fino al 31 ottobre, come avviene in altre località della costa. Un paradosso che penalizza una città già in difficoltà, dove il clima mite dovrebbe rappresentare un’opportunità per sviluppare il turismo e creare posti di lavoro fino al periodo natalizio.

In questi giorni, in III Commissione consiliare, si discuteva il piano spiaggia per preparare l’estate. Durante il dibattito, la Consigliera Anna Maria Cantafora , pur senza che l’OdG fosseOproprio inerente, ha preso la parola con toni duri, denunciando un grave problema: nonostante le promesse di assunzioni e crescita, Crotone è ancora esclusa dal piano regionale, perché l’Ufficio competente del Comune non ha concesso le autorizzazioni a causa di carenze di personale, fra ferie e assenze.

Un’assurdità che conferma come, sotto la facciata di una città in crescita, si nascondano ritardi e inefficienze che continuano a sabotare il vero sviluppo di Crotone. Turismo, attività commerciali (sempre meno, basta vedere centro città) e occupazione restano le grandi emergenze irrisolte, mentre la stagione balneare rischia di naufragare tra apparenza,  propaganda e burocrazia sempre più inceppata.

Se i cittadini non comprendono che gli annunci e tagli dei nastri sono strumenti di una macchina pubblicitaria e di propaganda, la città muore. Ignorare i problemi annosi come ambiente e salute, storia, cultura e turismo, che, guarda caso, sono sempre trascurati e/o bloccati, non vi sarà mai possibilità di crescita. È ora di svegliarsi: il declino si ferma solo con consapevolezza e azione concreta!

https://www.facebook.com/share/p/1B9MbGxxHw/

mercoledì 16 aprile 2025

COME TOTO' E PEPPINO, MA A CROTONE LA COMMEDIA È TRAGICOMICA

 

" ...Ma anche il senatore Rapani ci riesce bene ..."

Non ho particolari interessi nel sapere come venga condotta una trasmissione; posso accettare tutto, poiché ritengo che il titolare possa gestirla a suo piacimento. Tuttavia, credo che ci siano dei limiti, soprattutto quando la conduzione è affidata a una persona perbene e seria come il mio amico Piero De Santo. Tra l’altro, lui mi ha sempre dato spazio in occasione di manifestazioni ambientali e abbiamo spesso condiviso idee. Tuttavia, sento la necessità di esprimere il mio disappunto riguardo alle interviste che rivolge al sindaco Voce. Ripeto, non ho nulla da obiettare su come venga svolta la trasmissione; ognuno a casa propria può fare quello che vuole, ma sempre nel rispetto delle regole!

Nell'ultima puntata, Piero sembra fungere da spalla, in modo involontario, ma dall'esterno appare come una commedia di Totò e Peppino. Beh, se non altro ci divertiamo ...

Il sindaco, nei suoi sermoni, si scaglia contro i consiglieri comunali, un comportamento inaccettabile per un primo cittadino. Criticare senza giustificazioni è inadeguato, e infierire contro chi l'ha sostenuto per anni è un atto di ingratitudine. Un sindaco non dovrebbe mai criticare posizioni politiche all'interno del consiglio comunale, a meno che non fornisca giuste motivazioni.

Un linguaggio poco ortodosso da parte di un primo cittadino non è ammissibile; infierire continuamente contro chi l’ha abbandonato (ben nove consiglieri) è inaccettabile. Noi ultimi “stanchi dei soliti” e sostiene che la sua campagna elettorale si concentra su di noi che lo abbiamo abbandonato; lui avrebbe dovuto avere il coraggio di ringraziarci per averlo sostenuto per ben quattro anni. Nei momenti in cui non riusciva a deliberare in Consiglio comunale, poiché la maggioranza era sul filo del rasoio, noi eravamo ben quattro persone a sostenerlo e difendere il suo operato, tanto decantato nella trasmissione, senza mai dire che se le opere sono state realizzate è anche grazie a noi. Anzi, di più! Senza di noi, se ne sarebbe già tornato a casa; purtroppo non avevamo la sfera magica per conoscere bene il soggetto politico che avevamo di fronte.

Lui inizia il suo discorso definendoci traditori; non è la prima volta, ma nella trasmissione di Piero avviene per la seconda volta consecutiva, senza possibilità di replica. Anche se non ho voglia di rispondere a certe scemenze, avrei il diritto di farlo. Chi è il vero traditore in questa sindacatura? Vi rimando alle mie esternazioni del passato, dove ho raccontato e documentato tutto, quindi non voglio ripetermi. Tuttavia, devo dire una cosa: Vincenzo Voce ha vinto le elezioni sulla questione ambientale crotonese, questo sì, che alto tradimento! A distanza di tempo la situazione è peggiorata. Si pensi alla bonifica e agli ampliamenti degli stabilimenti che trattano rifiuti a Crotone, in particolare A2A, che ha ricevuto autorizzazioni per triplicare il lavoro di smaltimento dei rifiuti ospedalieri di tutta Italia e non solo, in una città con una grave questione sanitaria, sia dal punto di vista strutturale che per l’aumento dei casi di tumori.

A proposito di A2A, ho presentato un’interrogazione al sindaco e non ho mai ricevuto risposta; ma quanto prima dovrà dare spiegazioni! Non mi interessa contare le opere materiali che sorgono; per onestà, in questi ultimi anni tutti i comuni hanno operato grazie al #PNRR, con una grande quantità di fondi messi a disposizione. La vera competizione non è tanto su ciò che è stato realizzato, ma sulla qualità delle opere. Faccio un confronto tra due comuni calabresi: Lamezia e Rende, entrambi non capoluoghi di provincia. Rende ha ottenuto 167,68 milioni di euro dal PNRR e Lamezia una cifra simile, mentre Crotone si aggira intorno ai 100 milioni di euro. Questo è un piccolo esempio per dimostrare che il sindaco non ha nulla di cui vantarsi riguardo alle sue frenetiche esternazioni.

Con il PNRR avremmo potuto realizzare impianti per il servizio idrico e fognario, ma la situazione è critica: le rotture sono all’ordine del giorno e i quartieri soffrono, soprattutto le scuole, costrette a sospendere le lezioni. Era l'occasione giusta per fornire un depuratore alla frazione di Papanice, e nel 2025 è vergognoso che esistano ancora comunità senza depurazione fognaria. Nella trasmissione, il sindaco ha affermato che i fondi PNRR non prevedono contributi per questa attività; su questo punto vi rinvio al portale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza per avere ampie delucidazioni. Basta un giro su internet per capire quanti comuni, con serietà, hanno rinnovato i propri impianti.

Un'amministrazione si misura anche per le opere morali che compie. A Crotone, la situazione si presenta sotto diversi aspetti e si percepisce un clima poco sereno, segnato da problemi economici e sociali, ma anche per ie divisioni e fazioni che lui riesce a creare. Si valuta anche attraverso le grandi opere: agli occhi di tutti, siamo più isolati che mai. L'aeroporto non funziona, le ferrovie sono quasi inesistenti, la disoccupazione è alle stelle e il turismo è nel dimenticatoio.

Ricordo al senatore #ErnestoRapani, che come tanti altri pare che si presti alla commedia di Totò e Peppino, che in un comunicato stampa fa un paragone tra Crotone e Corigliano Rossano. Nulla di concreto, ma afferma che nella città pitagorica ci sia sviluppo nella nautica, nell'industria e nell'occupazione. Non so dove viva, ma parla anche della ristrutturazione del porto vecchio, che, tra l'altro, non è stata realizzata dal comune, ma attraverso l'Autorità portuale di Gioia Tauro, la stessa che ha declassato il porto storico di Crotone (esistente sin dalla Magna Grecia). Rapani non menziona che il porto di Corigliano Rossano è diventato un porto hub; noi siamo passati dall’essere unici della Calabria a diventare ultimi. Rapani sì che l'ha pensato bene per il suo territorio, non per il nostro. Questo significa crescere! Mah.

Quanta ipocrisia! Questa amministrazione vuole far apparire tutto per forza in crescita e in sviluppo, ma in realtà è solo un'illusione. Per il momento mi fermo qui; sono pronto a discutere pubblicamente con chiunque voglia contraddirmi e a rispondere a ogni accusa. Non temo nessuno! Ho la coscienza a posto rispetto a tanti altri! Questo è solo l'inizio di una battaglia per la verità e per Crotone.

lunedì 14 aprile 2025

ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO ENI A CROTONE ERANO PRESENTI QUELLI COME LE VACCHE DI FANFANI!

Quando l'OVS (Opera Valorizzazione Sila) si occupava di bonificare il nostro territorio (Corazzo e la Valle del Neto), il Governo sosteneva l'agricoltura e gli allevamenti. Ma il Sen. Amintore Fanfani, potente figura della DC, decise di verificare i risultati della sua tanto acclamata riforma agraria. Arrivò tra di noi, visitando terreni, case e stalle, e si rese conto che le vacche assegnate per la produzione di carne e latte erano sempre le stesse! Ancora non tutti riuscirono ad ingrandire le mandrie, e si inventarono durante la verifica di trasportare il bestiame da una masseria all'altra.

Oggi, nelle manifestazioni a Crotone, assistiamo a una situazione simile. Mentre molti restano a casa, altri, come le vacche di Fanfani, si spostano da una parte all'altra, ma sono sempre gli stessi, i valorosi! Pronti a combattere.

Ora vi chiedo di ascoltarmi, condividere e diffondere il video.

https://www.facebook.com/share/v/18oDhzSivF/

sabato 12 aprile 2025

LA FINE DELL'UOMO È LA FINE DEI TEMPI

 

È innegabile che le forze del male si siano scatenate contro l'umanità, e in particolare contro la famiglia. Ma ciò che sta accadendo ha superato ogni limite. Un tempo il femminismo, nato per garantire diritti alle donne, in gran parte ho condiviso una giusta lotta, ma è innegabile che abbia aperto la strada a una serie di eventi che hanno messo a rischio l'unità familiare. 

Il divorzio, pur avendo le giuste ragioni, lascia cicatrici nei cuori dei bambini coinvolti, costretti a subire il trauma della separazione. E poi l'aborto, una legge che ha devastato le famiglie e contribuisce all'estinzione di un popolo, come sta accadendo in Italia. Per un credente, accettare questa realtà significa confrontarsi con un destino inaccettabile. E agli occhi del Padre Eterno?

Oggi assistiamo all'unione tra persone dello stesso sesso, all'acquisto di bambini in provetta e alla mercificazione del seme umano. Il genere è stato annullato, e ci si può sentire maschi o femmine a piacimento, senza alcuna coerenza.

A Roma, i cartelloni dell'iniziativa “Mio figlio No” di Pro Vita e Famiglia, volti a difendere la libertà educativa dei genitori contro l'imposizione di ideologie LGBT nelle scuole, sono stati rimossi in un batter d'occhio. Manifesti autorizzati, che riportavano la testimonianza di adolescenti confusi da favole in cui le principesse diventano uomini o da bagni misti nelle scuole. 

La campagna è supportata da 30.000 firme per chiedere leggi che garantiscano il diritto dei genitori di escludere i propri figli da corsi di educazione di genere. Eppure, i cartelloni sono stati silenziati. Chi ha deciso di farli sparire? È un mondo squallido, una vergogna per chi si professa credente e tace di fronte a questa deriva.  E la Chiesa bergogliana che fa? Da cattolico sono veramente sconcertato! Che tempi stiamo vivendo, ma c'è chi fa finta di niente, tutto fa brodo!

Lasciate in pace la famiglia e i bambini! Non è tempo di fermare questo massacro e alzare la voce per combattere questo feroce relativismo?

Come diceva il grande Papa Benedetto XXVI: siamo governati dalla dittatura del relativismo".

HO VISTO SOLO QUELLI...

Sì, ho visto solo quelli ... i soliti,  quelli sempre presenti quando si alza la voce per difendere la città, per il futuro dei nostri figli, per la nostra salute. Quelli che non affollano solo alle inaugurazioni e i tagli di nastro, illudendosi di vivere in un mondo perfetto solo con le opere materiali. Non citerò nomi né politici, perché chi era in piazza l’hanno visto tutti e gli assenti hanno pesato fra la gente come un macigno, soprattutto i rappresentanti delle istituzioni, che come il buon pastore dovrebbero dare la vita per il gregge.

Ma voglio riconoscere chi ha avuto il coraggio di difendere Crotone in Parlamento, pur non essendo crotonese: l’on. Blandino.

Per fortuna che in Piazza c’era tanta gente, ma non basta, oggi doveva essere gremita, ci dovevano essere i nostri scolari e studenti, peccato che ci sono tanti maestri e professori che non hanno particolare sensibilità su una problematica ambientale grave, che io l’ho battezzata con la #MagnaQuestio” Crotonese. Sono tanti i cittadini che sono rimasti a casa per paura di “guastarsela” con il politico di turno, altrimenti domani non possono chiedere il favorino, quelli che aspirano ad entrare in una lista per occupare un seggio al comune, questi non hanno capito che se disertano le battaglie non hanno diritto ad occupare gli scranni.

La giornata si è conclusa con un solo slogan; dimissioni del generale Errigo, mentre la statua di Rino Gaetano come se realmente fosse  presente, osserva i propri concittadini dal cielo, dove senz’altro una persona libera come lui abbia raggiunto i posti nella Patria dei Giusti, possa pregare per la sua gente, nella terra martoriata crotonese. 

Meno male che quelli c'erano ...!

martedì 8 aprile 2025

"SA JOCÀNU ARU CURRÌUNU". REGIONE, PROVINCIA E COMUNE


"Sa jocànu a ru curriu": nel teatrino della politica, mi piace richiamare i nostri antichi detti calabresi, e questo sembra tipico di Scandale.

Si dice "Sa jocànu aru curriunu" quando due o più persone, per evitare di giungere a una conclusione o a un accordo, si passano la palla delle responsabilità. In termini calcistici, palleggiano senza mai segnare.

Il discorso del Presidente della Regione Calabria, Occhiuto, è chiaro e incisivo: è un politico forgiato, capace di visione; a differenza di tanti altri, a lui non manca lungimiranza. La gente crede in ciò che sostiene, ma dovrà farsi apprezzare se riuscirà a mantenere gli impegni assunti.

Per quanto riguarda la questione ambientale a Crotone, è evidente che ci troviamo in questa situazione a causa della politica e delle varie classi politiche del passato. La variazione del piano dei rifiuti, adottata dalla regione con il silenzio assenso del sindaco, ha permesso a Eni di avviare il suo progetto, senza rispettare le decisioni di gran parte della minoranza in Consiglio, dei comitati e di cittadini professionisti che avevano serie proposte da esporre. E poi c'è stata la sentenza del Tribunale di Milano.

Ben vengano nuove posizioni, ma dal punto di vista istituzionale il merito di aver posto un freno a questa grave emergenza spetta a pochi consiglieri comunali d'opposizione, tra cui il sottoscritto. Se oggi la deriva ambientale non è peggiorata, è grazie alla nostra resistenza, che ha portato alla produzione di sedute pubbliche e atti amministrativi.

Tornando al nostro vecchio detto, i rappresentanti locali (il presidente della regione, il sindaco e il commissario alla bonifica) continuano a "jucari aru curriunu". Balli e promesse si susseguono, ma di concreto non si vede nulla. L'auspicata vera bonifica non è ancora partita.

In sinergia, i tre enti avrebbero dovuto presentare proposte serie per lo smaltimento definitivo dei rifiuti e creare opportunità di sviluppo economico sui siti interessati, affinché i nostri giovani possano tornare e combattere lo spopolamento. È necessario trasformare il distretto energetico selvaggio in un distretto legale, garantendo alla città le giuste royalties e i risarcimenti per lo sfruttamento del territorio. Infine, è cruciale una legge regionale che vieti l'installazione di nuovi impianti e invasi per lo smaltimento dei rifiuti nel crotonese. Ricordo che la mia proposta di legge è stata bocciata dalla maggioranza del Consiglio comunale! Questo si aspetta la gente dagli enti.

Solo così il presidente Occhiuto dimostrerà di amare davvero la Calabria e Crotone, e non permetterebbe, come lui sostiene, che un solo chilogrammo di rifiuti pericolosi venga smaltito nella discarica di Crotone. Altrimenti, rimangono solo parole, e a Crotone sarebbe ora giunto il momento di passare ai fatti.

"Sa jocànu a ru curriu": l'antico detto cattura perfettamente la situazione attuale e i discorsi dei nostri rappresentanti istituzionali; è un esempio lampante di questo atteggiamento. Ripeto: fatti, non parole.

lunedì 7 aprile 2025

L'INSTALLAZIONE DELLA STATUA DI HERA LACINIA E LE MIE CONSIDERAZIONI

 


Il 5 aprile 2025 è stata inaugurata la statua di Era Lacinia. Posso dire che si tratta di un'opera bellissima e ammirabile, ma non mi permetto mai di fare critiche sull'arte, poiché non ne ho le competenze. Tuttavia, posso esprimere alcune riflessioni dal punto di vista amministrativo. E non chiamatelo “rucculu”: da consigliere comunale mi sento in dovere e anche il diritto  di farlo, ancora di più se le considerazioni emergono in maniera spontanea. Spero pertanto che possano essere uno stimolo per gli amministratori e gli addetti nel momento in cui dovranno prendere decisioni al riguardo.

Non posso che applaudire la professionalità dei nostri stimati orafi, Antonio e Michele Affidato; sull'opera non c'è nulla da eccepire. D'altronde, è nostro compito voler valorizzare l'arte, ancor di più se gli artisti sono locali. Ritengo sia nostro dovere far conoscere i talenti che oggi sono orgoglio della città e che domani, con la loro arte, potrebbero portare luce da Crotone al mondo intero. Tuttavia, in quanto amministratore, sento di esprimere le mie opinioni sulle scelte fatte dall'amministrazione (che ho sempre manifestato con i miei dubbi), specialmente quando si tratta di statue o monumenti da erigere. Fui il primo a presentare una mozione in Consiglio Comunale.

È importante chiarire che non sono contrario al decoro urbano né a monumenti che celebrano figure storiche come Pitagora, Alcmeone e Milone, che hanno contribuito al patrimonio culturale globale, ma le divinità pagane non ci appartengono più, oramai superate da oltre duemila anni fa. Riscoprire queste divinità ha poco senso e non rappresenta certo un valore aggiunto per la nostra comunità. È il mio pare! Nient'altro.

Voglio ricordare che, all'inizio di questa amministrazione, fui il primo a proporre l'installazione di una statua di Pitagora, ma la mia proposta fu bocciata anche da alcuni consiglieri della maggioranza di cui facevo parte. Se ora ci sono statue in progetto, sarebbe stato auspicabile dare priorità a quelle sopra menzionate, soprattutto Pitagora (l'avrebbe potuta realizzare anche il nostro orafo), onorando così la nostra identità come "Crotone, città di Pitagora". Un uomo, un filosofo, un matematico che è vissuto in carne e ossa, con una mente brillantissima e unica, meritava di essere celebrato. Le divinità, al contrario, non sono mai esistite nella realtà e non davano salvezza all'uomo, ancor di meno sotto il profilo spirituale. Tant'è vero che i crotonesi, dove un tempo era situato il tempio di Hera Lacinia, realizzarono un importante luogo di culto alla Madre di Dio: Maria Santissima di Capocolonna. Non a caso, oggi c’è chi vorrebbe, anche fra gli amministratori, elevare Crotone a "città di Maria" per la forte devozione del popolo crotonese.

Infine, vorrei menzionare un'opera realizzata da un illustre artista crotonese, Gaspare da Brescia, dedicata a Pitagora. Le sue opere sono presenti in tutto il mondo; è ormai un artista di fama mondiale e a Crotone ha realizzato opere anche formative e informative con la sua scuola pitagorica. Il comune si era espresso positivamente riguardo all'idea, ma l'opera, pur essendo realizzata, non è mai stata collocata, poiché, secondo l’esecutivo amministrativo, doveva prendere forma solo in un luogo non propriamente pubblico, come poteva essere una delle principali strade cittadine o una piazza importante. Per questo motivo, l'artista si è allontanato da chi non ha voluto dare il giusto valore culturale e la  visibilità che Pitagora e, perché no?, anche il grande artista locale meritano.

Un plauso comunque all'artista per la sua meritevole opera, ma le mie semplici riflessioni hanno finalità costruttiva e non sono altro che fondamentali per le scelte artistiche future, affinché esse riflettano la vera essenza di Crotone e sul suo patrimonio culturale. Questo dovrà valere per sempre.

sabato 5 aprile 2025

ECCO I NEMICI DI CROTONE! QUELLI CHE DOVREBBERO DIFENDERCI MA CHE INVECE CI TRADISCONO!


Con quale sfacciataggine si presentano questi individui? Chi li ha mai visti? Chi li ha ammaliati? Legambiente, che avrebbe dovuto essere il baluardo della città, si dimostra complice di un sistema che sfrutta Crotone fino all'osso, dal punto di vista ambientale.

I vertici nazionali, regionali e locali di Legambiente non difendono noi, ma Eni-Rewind! Appoggiano l'ordinanza del commissario Errico, che prevede di trasferire i veleni dai siti contaminati a Columbra, a pochi passi. Ma sono seri? Questa non è una bonifica, è una semplice passeggiata dei rifiuti da un lato all’altro della città! Per conto di chi vi esprimete? Hanno anche un'idea ancora più beffarda e bizzarra: non vogliono che i rifiuti vengano trasferiti fuori regione e non considerano altre opzioni, come la lavorazione in situ o tecniche termiche efficaci, come il desorbimento termico, che sfrutta il calore per volatilizzare e rimuovere gli inquinanti. Vogliono accumoli e nuovi invasi!

Propongono la realizzazione di una discarica di scopo? Immaginate: un'altra discarica a Crotone e ci trasformeranno nella pattumiera d'Europa! 

Legambiente, chi siete davvero? Siete pedine al servizio dei poteri forti? Non rappresentate questa città e non difendete il nostro territorio dai soprusi ambientali. La vostra assenza e il vostro silenzio di fronte alle gravi problematiche di Crotone sono inaccettabili.

Non abbiamo bisogno dei vostri comunicati stampa: vi sfido ancge a un confronto pubblico, uno per uno! Dove eravate quando venivano costruiti inceneritori e termodistruttori? Dove siete stati mentre ampliavano gli impianti di smaltimento rifiuti e autorizzavano discariche in un distretto energetico selvaggio? Vergognatevi! Oltre a non parlare mai con serietà delle problematiche di Crotone, non leggono neanche i report sulla salute dei cittadini dallo studio Ricerche "Sentieri"! Vergognatevi!

venerdì 4 aprile 2025

CROTONE, O SIAMO POLITICAMENTE SOBRI O LA CITTÀ SARÀ CONDANNATA IN ETERNO


È con un cuore affranto che osservo l'entusiasmo che ancora pervade le strade di Crotone, mentre ci si lascia incantare dalle “operette” pubbliche, opere di cemento che si ergono come monumenti a un'illusione. Non sorprende che la gente si lasci abbagliare: in un'Europa che, grazie ai PNRR, investe e costruisce, noi continuiamo a danzare in un circo di promesse non mantenute. Eppure, la mia voce si è alzata in aula consiliare, come un grido disperato contro i mulini a vento, mentre attorno a me regna il silenzio e molti sembrano remare contro la ragione.


Da quanto tempo denuncio l'ENI? Utilizzo la tela di Penelope come simbolo di una lotta che sembra senza fine, un ciclo di promesse che si disfa mentre noi, impassibili, assistiamo. E la mia voce riecheggia nel vuoto: chi ricorda le mie mozioni contro le discariche e gli impianti di smaltimento dei rifiuti? Chi si preoccupa del distretto energetico che ci avvelena lentamente? Abbiamo discusso a lungo di bonifiche, ma ora, che ne è di quelle parole?

E i politici, i membri della maggioranza: ricordano la mia proposta di legge per fermare i soprusi ambientali? Anche quella è stata bocciata, un colpo mortale a un sogno di salute e dignità per la nostra comunità. Ora mi aspetto che la mozione contro l'ENI sull’omessa bonifica sia votata all'unanimità.

La verità è questa: la politica gioca una partita pericolosa, mentre molti cittadini, con gli occhi bendati, si lasciano sedurre dalle illusioni di progresso. Ma il risultato è devastante: il generale Emilio Errigo, Commissario straordinario di governo per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone, ha firmato un’ordinanza per avviare “immediatamente gli interventi di bonifica”. Ma di quale bonifica parliamo? Trasportare i rifiuti da un angolo all’altro della città non è una soluzione; è un’illusione che ci condanna a un eterno ciclo di sofferenza.

Il piano prevede il conferimento di una percentuale di rifiuti pericolosi a Crotone e si punta su Colubra come se fosse la panacea dei nostri mali. Ma come possiamo ignorare il dramma sanitario che stiamo vivendo? Ha senso spostare rifiuti a pochi passi da noi, ignorando l’assurdità della situazione? O apriamo gli occhi o saremo davvero condannati come in un olocausto.

giovedì 3 aprile 2025

ELEZIONI CROTONE 2026: SCENDONO IN CAMPO I SOLDATINI, MA IO INVITO I GENERALI A UN INCONTRO PUBBLICO


ELEZIONI CROTONE 2026: SCENDONO IN CAMPO I SOLDATINI, MA IO INVITO I GENERALI A UN INCONTRO PUBBLICO

Le doglie della mozione contro l'Eni.

In vista di una campagna elettorale che si preannuncia rovente, i sostenitori di questa Giunta si sono lanciati in un’operazione di marketing sui social: reel e post per costruire un’immagine impeccabile dell’amministrazione comunale. Questo gioco, pur discutibile, potrebbe anche passare inosservato se condotto con onestà. Ma quando si inizia a colpire gli avversari, la musica cambia. Nasce così “U’Ruccularu”, un termine crotonese che stigmatizza chi osa criticare. È una vera e propria censura mascherata da “protezione” dell’amministrazione. I cittadini sono costretti a parlare bene, pena il linciaggio mediatico. Queste stesse persone sembrano avere solo tempo per scrivere “cretinate”, attaccando e deridendo chi ha il coraggio di esprimere un’opinione diversa. È ora di dire basta a questa cultura del bavaglio!

Chi sono questi signori? Sono persone che non hanno né arte né parte, sicuramente non sono particolarmente dedite al lavoro; forse ricevono in cambio qualche favorino o promesse dal potere. Non affrontano i temi crotonesi, che probabilmente non conoscono, oppure, se li conoscono, tendono ad occultarli e ignorarli. Sono quelle classiche persone che hanno lasciato morire questa città, soffocata dall’inquinamento e dal deturpamento del territorio. Qual è il loro compito? Alcuni verrebbero ingaggiati, altri reclutati come soldatini; a loro è assegnato il ruolo di leoni da tastiera, ma in realtà non sono neppure conigli da tastiera, poiché, nella vita reale, sono pavidi e quindi non possono mostrarsi. Svolazzano su tutti i social, verificano i contenuti, individuano tutti i “mi piace”, prendono appunti e riferirebbero ai vertici. Inoltre, i soldati o le soldatesse hanno il compito di rispondere ai commenti non graditi; alcune volte si identificano, ma quando devono dare la “mazzata”, magari utilizzano un falso profilo. Chi sono gli artefici e i gestori di “U’Ruccularu”? Non mi dilungo oltre, altrimenti mi toccherà scrivere un libro.

Andiamo a vedere il profilo di “U’Ruccularu”: chi potrebbe essere? È ovvio che qualcuno si fa un’idea; basta dare una sbirciata per capirlo. Loro sì, parlano bene in genere dell’operato del sindaco, ma malissimo di chi si contrappone, questa di oggi è la prova! 

Questi signori hanno pensato di attaccare il movimento di cui faccio parte, “Stanchi dei Soliti”, subito dopo la mozione “omessa bonifica” che ho presentato insieme ad altri 11 consiglieri di opposizione. Certo, devono attaccarmi, poiché l’argomento scotta: è quello che questa amministrazione avrebbe dovuto portare a compimento, come le altre tematiche ambientali, motivo per cui noi ci siamo allontanati dalla maggioranza.

Attaccano il movimento come se fossimo rivoluzionari sul cambiamento della città; tutto vero, saremmo stati dei rivoluzionari! Ma solo se questo esecutivo amministrativo ce l’avesse permesso e si fosse adeguato al programma elettorale condiviso; avesse amministrato secondo le aspettative decantate in piazza Marinai d’Italia. Le vetrine luccicanti e la rinascita culturale, cari signori di “U’Ruccularu”, non siamo stati noi ad annunciarli, ma, i sostenitori del sindaco. Noi siamo semplici consiglieri comunali che abbiamo tracciato le linee politiche, ma queste dovranno essere attuate solo sulla base delle intenzioni di chi guida l’amministrazione; altrimenti si rischia di abbaiare alla luna. Ecco perché siamo usciti. La tanto criticata proposta di chiudere piazza Duomo al traffico (perché, di fatto, quel luogo era un vero e proprio parcheggio) non è frutto del mio operato; tant’è che io non ho prodotto nessun atto amministrativo. È un accordo tra il movimento Stanchi dei Soliti e il sindaco, il quale ha il potere di revocare l’ordinanza di divieto di parcheggio in qualsiasi momento. Pertanto, non capisco questi inutili attacchi. La verità è un’altra: oggi, se ci tenete tanto, si può riaprire al traffico, visto che Stanchi dei Soliti aveva fatto la proposta in virtù del fatto che lì c’è il Duomo e, durante le ricorrenze (matrimoni, funerali e altre cerimonie), era un pugno nell’occhio vedere tante automobili, che, fra l’altro, erano di intralcio ai fedeli che si recavano al Duomo. Ripeto, il sindaco ha il potere di revocare l’ordinanza di chiusura. Piuttosto, perché non vi preoccupate della chiusura del sacro edificio, che in un batter d’occhio è stato chiuso da tempo ai fedeli, con l’interno smantellato e senza attualmente alcuna prospettiva futura? Quando inizieranno i lavori e quando termineranno? Per quanto tempo la città rimarrà senza la principale chiesa?

Cari signori di “U’Ruccularu”, di questo dovete occuparvi e non delle cavolate o, meglio, dei “finocchi i timpa”.

Noi non abbiamo cambiato casacca; siamo stati uniti solo da un programma elettorale, che palesemente non è stato rispettato. Tant’è vero che il nostro gruppo è rimasto fin dal primo giorno della sindacatura unito e compatto con la stessa denominazione, mentre il trasformismo puro è avvenuto dagli scranni dei gruppi provenienti dalle liste del sindaco, partite come civiche e oggi divisi in tanti piccoli pezzi con alleanze persino con i partiti che in campagna elettorale li avevano condannati.

Ma la lingua batte dove il dente duole. Sì, perché non bisogna parlare male di Eni; d’altronde, il primo accordo di questo esecutivo è quello di aver ricevuto dalla multinazionale una cospicua somma, senz’altro legittima, ma principalmente al fine di assicurarsi una tranquillità amministrativa. Tuttavia, non conosciamo tuttora se siamo vincolati o meno da alcune condizioni. Ma non non alcuni non vogliono sentir parlare di denuncia di “omessa bonifica”. Devono spiegare i signori di “U’Ruccularu” perché non dovremmo denunciare Eni. Perché temere tanto la mozione? Vi siete dimenticati di quanto questa città sta pagando in termini ambientali e di salute? Ve lo rammento io:

abbiamo diversi siti posti sotto sequestro perché costruiti con il CIC, un materiale non ritenuto idoneo all’edilizia stradale, che andava smaltito come rifiuto; i siti industriali inquinati, con la presenza di arsenico, nichel, cadmio, zinco e piombo, superano i limiti previsti dalla legge. Piazzali con metalli pesanti. La bonifica viene effettuata solo se esiste l’inquinamento accertato, e quello di Crotone è stato accertato dal Tribunale di Crotone. Per voi è normale che, dopo trent’anni, si parli ancora di bonifica? Vi siete dimenticati che questa era l’amministrazione che avrebbe dovuto portare a termine la bonifica? Mi fermo qui! Non voglio parlare del distretto energetico selvaggio che sta aumentando le gravi malattie; non voglio parlare delle autorizzazioni concesse per nuovi parchi eolici e quant’altro. I signori di “U’Ruccularu” mi accusa di non aver offerto soluzioni concrete alla questione ambientale in questi quattro anni di maggioranza. Basterebbe solo il freno che ho dato, altroché! Chi ha prodotto gli atti per dire no alla mega discarica di Giammiglione? E il blocco per evitare l’innalzamento della discarica Columbra? Chi ha preso posizioni contro chi, a mare vicino alle nostre spiagge, voleva realizzare il parco eolico offshore? Chi sta mettendo in guardia sull’ampliamento di A2A per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri? Vogliamo parlare del grosso impianto di rigassificazione? Io in merito ho presentato una mozione. Voglio parlare della bonifica? Quali azioni ha messo in atto la maggioranza, di cui io facevo parte? Quella stessa maggioranza che mi ha bocciato la proposta di una legge regionale che avrebbe tutelato Crotone dai soprusi ambientali! Anche su queste tematiche mi fermerò, altrimenti ci vorrebbe un romanzo. Quindi, signori di “U’Ruccularu”, spiegatemi voi cosa sta facendo la mia ex compagine amministrativa! Argomentate, per favore!

Vi chiedo solo di smetterla con i profili anonimi e le faccine sconosciute; la città ha bisogno di argomenti che si trattano alla luce del sole e non con l’anonimato. Con me non la spuntate; uscite allo scoperto e, se avete il coraggio, vi invito a un confronto pubblico. La città non ha bisogno di anonimi, qualunquisti e quacquaraquà, ma di persone schiette, serie, di uomini e donne libere che costruiscano il tanto decantato bene comune.

mercoledì 2 aprile 2025

LA "MAGNA QUAESTIO” CROTONESE: PRESENTATA MOZIONE PER DENUNCIA A ENI PER OMESSA BONIFICA!

Crotone non può più aspettare: è giunto il momento di affrontare la "Magna Quaestio" della nostra città, ovvero la bonifica! Senza una vera svolta morale, socio-culturale e sanitaria, ogni progetto è destinato a fallire. La salute dei cittadini deve essere al centro di ogni considerazione.

Il 23 maggio 2024, il Consiglio Comunale di Crotone ha votato all'unanimità un’altra nostra fondamentale mozione, chiedendo al sindaco di valutare la denuncia contro ENI Rewind per "omessa bonifica". Ma ad oggi, nulla è cambiato. È ora di tornare in aula, rinnovare la nostra determinazione e affrontare un problema che si protrae da troppo tempo. La salute pubblica non può essere sacrificata, e questa battaglia è più urgente che mai!

Non ci sono opere che possano risollevare Crotone se i cittadini non ottengono giustizia. La denuncia contro ENI Rewind per violazione delle normative sulla bonifica è un passo indispensabile. Non possiamo più tollerare che i rifiuti giacciano nei siti industriali, mentre il futuro della nostra comunità è a rischio.

Ieri ho presentato, insieme ad altri undici consiglieri comunali di opposizione, una mozione che pone la salute dei cittadini al primo posto. Solo attraverso una seria bonifica potremo aspirare a una vera rinascita socio-culturale ed economica. Non possiamo permettere che l'indifferenza continui a minacciare il nostro futuro. È tempo di agire!

Questa città è sempre stata tradita da politici e rappresentanti delle istituzioni, e abbiamo l’obbligo di non fidarci di nessuno! Oggi più che mai, dobbiamo essere determinati. Se il sindaco, durante la sua audizione presso la Commissione parlamentare ecomafie, apparentemente abbia preso le distanza dalla multinazionale che opera da decenni a Crotone, oggi deve passare ai fatti, poiché sono trascorsi quattro anni di amministrazione e la questione è sempre più confusa e ingarbugliata. Quante volte in aula ho ribadito che l'ENI non ha mai voluto effettuare una seria bonifica? Ho utilizzato la metafora della tela di Penelope: di giorno tesseva e di notte, quando nessuno la vedeva, disfava. Oggi l'ENI, nell'antica capitale della Magna Grecia, che è Crotone, ha incarnato pienamente questa metafora. Questi sono i fatti!

Sono passati diversi anni senza che si fosse avviata una seria bonifica. Eppure, non è stata nemmeno scelta una tecnica definitiva per affrontare il problema. È stata esclusa l'ipotesi di trattare i rifiuti in loco, la cosiddetta "bonifica in situ", una soluzione che avrebbe consentito di intervenire direttamente sul terreno o sulla falda senza dover rimuovere i materiali contaminati. Inoltre, sono state trascurate tecniche termiche efficaci, come il desorbimento termico, che sfrutta il calore per volatilizzare e rimuovere gli inquinanti. Oggi ci si oppone anche a quanto stabilito dal Tribunale di Milano riguardo al trasferimento del materiale contaminato fuori regione. Insomma, si può parlare di tutto, ma non di bonifica; semmai di una “finta”, o a limite, di una semplice messa in sicurezza, e questo è inaccettabile.

N.B. Altri firmatari: Pedace Enrico, Manica Antonio, Riga Salvo, Cantafora Anna Maria, Meo Fabrizio, De Vona Andrea, Giancotti Carmen, Fiorino Giuseppe, Prisma Cristian, Tesoriere Andrea, Chiara Capparelli.