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venerdì 4 aprile 2025

CROTONE, O SIAMO POLITICAMENTE SOBRI O LA CITTÀ SARÀ CONDANNATA IN ETERNO


È con un cuore affranto che osservo l'entusiasmo che ancora pervade le strade di Crotone, mentre ci si lascia incantare dalle “operette” pubbliche, opere di cemento che si ergono come monumenti a un'illusione. Non sorprende che la gente si lasci abbagliare: in un'Europa che, grazie ai PNRR, investe e costruisce, noi continuiamo a danzare in un circo di promesse non mantenute. Eppure, la mia voce si è alzata in aula consiliare, come un grido disperato contro i mulini a vento, mentre attorno a me regna il silenzio e molti sembrano remare contro la ragione.


Da quanto tempo denuncio l'ENI? Utilizzo la tela di Penelope come simbolo di una lotta che sembra senza fine, un ciclo di promesse che si disfa mentre noi, impassibili, assistiamo. E la mia voce riecheggia nel vuoto: chi ricorda le mie mozioni contro le discariche e gli impianti di smaltimento dei rifiuti? Chi si preoccupa del distretto energetico che ci avvelena lentamente? Abbiamo discusso a lungo di bonifiche, ma ora, che ne è di quelle parole?

E i politici, i membri della maggioranza: ricordano la mia proposta di legge per fermare i soprusi ambientali? Anche quella è stata bocciata, un colpo mortale a un sogno di salute e dignità per la nostra comunità. Ora mi aspetto che la mozione contro l'ENI sull’omessa bonifica sia votata all'unanimità.

La verità è questa: la politica gioca una partita pericolosa, mentre molti cittadini, con gli occhi bendati, si lasciano sedurre dalle illusioni di progresso. Ma il risultato è devastante: il generale Emilio Errigo, Commissario straordinario di governo per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone, ha firmato un’ordinanza per avviare “immediatamente gli interventi di bonifica”. Ma di quale bonifica parliamo? Trasportare i rifiuti da un angolo all’altro della città non è una soluzione; è un’illusione che ci condanna a un eterno ciclo di sofferenza.

Il piano prevede il conferimento di una percentuale di rifiuti pericolosi a Crotone e si punta su Colubra come se fosse la panacea dei nostri mali. Ma come possiamo ignorare il dramma sanitario che stiamo vivendo? Ha senso spostare rifiuti a pochi passi da noi, ignorando l’assurdità della situazione? O apriamo gli occhi o saremo davvero condannati come in un olocausto.

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