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venerdì 18 aprile 2025

" U LAVURU", ANTICA DEVOZIONE DELLA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ.

Il periodo pasquale è un momento di profonda spiritualità, un’occasione per ritrovare il vero senso della fede, lontano dalle distrazioni mondane alimentate dai progetti luciferini e dalla superficialità di molti pastori, sempre più lontani dall’interpretare autenticamente il Vangelo. È un tempo in cui l’uomo, spesso smarrito, dovrebbe riscoprire il cammino di redenzione lasciato da nostro Signore Gesù Cristo sulla croce.

In questa ricerca di senso, mi rifugio nella devozione popolare, nei ricordi di un tempo in cui la gente si dedicava con cuore e passione alla Passione di Cristo. Vedevo, come voti, sacrifici, canti, riti e tradizioni popolari costituissero il vero patrimonio di fede. Mi piace ricordare “u lavuru”: fin dal primo venerdì di Quaresima, le donne seminavano del grano in contenitori di terriccio, curandolo con devozione in luoghi bui, fino a quando le piantine assumevano un colore paglierino. Quando erano pronte, venivano portate ai piedi del sepolcro o sotto l’altare della Madonna Addolorata, simbolo di speranza e rinascita.

Questa tradizione, radicata nella semplicità e nella profonda fede popolare, testimonia che, nel cuore della comunità, la vera devozione si esprimeva attraverso gesti umili ma carichi di significato, custodi di un patrimonio spirituale che ancora oggi può illuminarci nel cammino di fede e di speranza.

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