Il 5 aprile 2025 è stata inaugurata la statua di Era Lacinia. Posso dire che si tratta di un'opera bellissima e ammirabile, ma non mi permetto mai di fare critiche sull'arte, poiché non ne ho le competenze. Tuttavia, posso esprimere alcune riflessioni dal punto di vista amministrativo. E non chiamatelo “rucculu”: da consigliere comunale mi sento in dovere e anche il diritto di farlo, ancora di più se le considerazioni emergono in maniera spontanea. Spero pertanto che possano essere uno stimolo per gli amministratori e gli addetti nel momento in cui dovranno prendere decisioni al riguardo.
Non posso che applaudire la professionalità dei nostri stimati orafi, Antonio e Michele Affidato; sull'opera non c'è nulla da eccepire. D'altronde, è nostro compito voler valorizzare l'arte, ancor di più se gli artisti sono locali. Ritengo sia nostro dovere far conoscere i talenti che oggi sono orgoglio della città e che domani, con la loro arte, potrebbero portare luce da Crotone al mondo intero. Tuttavia, in quanto amministratore, sento di esprimere le mie opinioni sulle scelte fatte dall'amministrazione (che ho sempre manifestato con i miei dubbi), specialmente quando si tratta di statue o monumenti da erigere. Fui il primo a presentare una mozione in Consiglio Comunale.
È importante chiarire che non sono contrario al decoro urbano né a monumenti che celebrano figure storiche come Pitagora, Alcmeone e Milone, che hanno contribuito al patrimonio culturale globale, ma le divinità pagane non ci appartengono più, oramai superate da oltre duemila anni fa. Riscoprire queste divinità ha poco senso e non rappresenta certo un valore aggiunto per la nostra comunità. È il mio pare! Nient'altro.
Voglio ricordare che, all'inizio di questa amministrazione, fui il primo a proporre l'installazione di una statua di Pitagora, ma la mia proposta fu bocciata anche da alcuni consiglieri della maggioranza di cui facevo parte. Se ora ci sono statue in progetto, sarebbe stato auspicabile dare priorità a quelle sopra menzionate, soprattutto Pitagora (l'avrebbe potuta realizzare anche il nostro orafo), onorando così la nostra identità come "Crotone, città di Pitagora". Un uomo, un filosofo, un matematico che è vissuto in carne e ossa, con una mente brillantissima e unica, meritava di essere celebrato. Le divinità, al contrario, non sono mai esistite nella realtà e non davano salvezza all'uomo, ancor di meno sotto il profilo spirituale. Tant'è vero che i crotonesi, dove un tempo era situato il tempio di Hera Lacinia, realizzarono un importante luogo di culto alla Madre di Dio: Maria Santissima di Capocolonna. Non a caso, oggi c’è chi vorrebbe, anche fra gli amministratori, elevare Crotone a "città di Maria" per la forte devozione del popolo crotonese.
Infine, vorrei menzionare un'opera realizzata da un illustre artista crotonese, Gaspare da Brescia, dedicata a Pitagora. Le sue opere sono presenti in tutto il mondo; è ormai un artista di fama mondiale e a Crotone ha realizzato opere anche formative e informative con la sua scuola pitagorica. Il comune si era espresso positivamente riguardo all'idea, ma l'opera, pur essendo realizzata, non è mai stata collocata, poiché, secondo l’esecutivo amministrativo, doveva prendere forma solo in un luogo non propriamente pubblico, come poteva essere una delle principali strade cittadine o una piazza importante. Per questo motivo, l'artista si è allontanato da chi non ha voluto dare il giusto valore culturale e la visibilità che Pitagora e, perché no?, anche il grande artista locale meritano.
Un plauso comunque all'artista per la sua meritevole opera, ma le mie semplici riflessioni hanno finalità costruttiva e non sono altro che fondamentali per le scelte artistiche future, affinché esse riflettano la vera essenza di Crotone e sul suo patrimonio culturale. Questo dovrà valere per sempre.
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