Siamo rimasti sconcertati dalla mancanza di approvazione della mozione che ho presentato insieme ad altri undici consiglieri. Questa volta non è solo colpa della maggioranza, ma anche di quei consiglieri che, pur avendo firmato la missiva, non si sono nemmeno presentati in Consiglio Comunale. Non voglio mettere in dubbio che ci possano essere motivi giustificati, ma la stranezza è il loro silenzio: nessuna telefonata, nessun avviso. È alquanto assurdo, considerando che questa richiesta è stata più volte ventilata dai membri di opposizione fin dal nostro insediamento, anche da quelli che hanno scelto la via della transumanza.
Oggi, con il documento finalmente in Consiglio, loro si assentano. È davvero incredibile: come non ricordare le parole di un noto santo sacerdote crotonese, che affermò: “Quanta è odiata questa città”. La verità è sotto gli occhi di tutti.
Se i firmatari, i veri rappresentanti dell’opposizione, continuano a latitare, possiamo prevedere il voto di una maggioranza accecata dal temere la Multinazionale, che in questo marasma della bonifica, l’unica cosa che riescono a produrre sono quei “ricorsini” inutili, scudi per lavarsi la coscienza e giustificare il loro non-voto.
Sarebbe stato invece essere incisivi: senza le mezze misure e con i silenzi compiacenti. La città merita risposte vere, azioni concrete e un’opposizione che non si nasconde dietro le ombre. A me non piace! Non mi identificano con nessuno, tranne con chi mostra coerenza, le mie battaglie rimarrano isolate. Io sono un'altra cosa, non ho nessuna casacca politica, divento socio di qualcuno solo se persegue il bene comune. La rinuncia a non denunciare l'Eni per omessa bonifica è uno schiaffo alla comunità intera Crotonese, a quei giovani che avrebbero creduto a un futuro migliore e a un riscatto della società.
RINVIO INGIUSTIFICATO DEL CONSIGLIO
La manovra del presidente del Consiglio è un colpo basso: senza convocare i capigruppo e spostare l’Assise al 29, senza alcun preavviso e senza motivazioni ufficiali, è un gesto irrispettoso verso i lavoratori che avevano già pianificato il loro impegno. È come convocare un incontro di condominio: superficiale, irresponsabile, e totalmente fuori luogo. E mentre si giustifica con parole vuote, qualcuno annuncia che non potrà partecipare, giustamente, perché l’assemblea cittadina è stata spostata: evidente che tutto è stato orchestrato ad hoc per nascondere la verità.
L’unica uscita pubblica è stata quella della consigliera Cavallo, che, a causa dello spostamento del consiglio comunale, non è potuta essere presente. Ha annunciato che avrebbe votato contro la mozione sul fine vita presentata nello stesso odg. Peccato, però, che non abbia mai pubblicamente espresso quale fosse l’intento suo e della Lega, partito di appartenenza, sulla denuncia contro Eni. La mamma di tutte le questioni da me definita "Magna question" crotonese.
L'ENNESIMA BEFFA DI ENI E UN SINDACO TRIONFANTE
Ma la vera strategia si svela nelle mosse di Eni. La multinazionale annuncia di voler trasferire in Svezia 40.000 tonnellate di rifiuti, una quantità ridicola rispetto ai milioni di metri cubi già presenti nel sito di Crotone. È solo fumo negli occhi! Una propaganda martellante sui social e sui giornali, come se avessimo conquistato il cielo con due mani! È una vergogna che ci si voglia far credere che la decisione di l’ENI sia stato un grande trionfo, quando in realtà si tratta di una minima, irrilevante parte di quello che serve davvero. La verità è che lo smaltimento dei rifiuti fuori regione era già stato pianificato dalla Regione Calabria, con il placet della sentenza del Tribunale di Milano. Le bugie hanno le gambe corte, i fatti parlano chiaro e la trasparenza è d' obbligo e non diffondere illusioni!
C'È CHI CREDE AI "CIUCCI CA VULANU"
Ma in tutto questo manca la risposta dei crotonesi, che in tanti credono alle corbellerie di questi giorni. Ora che il momento unico per bonificare il territorio sta passando, rimangono in silenzio. Ora che è il momento di rilanciare la città dal punto di vista culturale e turistico, preferiscono il silenzio. Ma non sarebbe ora di svegliarsi? Mi rivolgo anche ai giovani consiglieri, oggi papà e mamma: avete la possibilità di impegnarvi per lasciare un futuro diverso ai vostri figli, più pulito e più sicuro per tutti. Pensate davvero che affidarsi a Enì sia la strada giusta per garantire un futuro migliore?
CENSURATA LA REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
Durante il consiglio comunale, il sindaco ha nuovamente tentato di sminuire la mia mozione, rispondendo in maniera sconclusionata e poco convincente. Purtroppo, non ho potuto replicare adeguatamente, perché il presidente del Consiglio, mi ha rinfacciato di aver ricevuto qualche minuto in più per l’esposizione, limitando così il mio intervento di replica a soli tre minuti. Questa è un’altra vergogna: un vero e proprio imbavagliamento di chi porta in Consiglio questioni di grande importanza per la città. In momenti come questi, dovrebbe prevalere il buon senso, ma purtroppo prevale invece la logica che paga politicamente di più, essere solerti nel rispettare il regolamento, a discapito del diritto dei cittadini di ascoltare, discutere e approfondire tematiche fondamentali, quale la bonifica. È una sconfitta per la democrazia e un segno evidente di come l’interesse politico spesso prevalga sulla trasparenza e sulla partecipazione.
DISGUSTEVOLE APPROCCIO CON LA CONSIGLIERA
Il sindaco si è nuovamente distinto per comportamenti poco eleganti e poco professionali, rivolgendosi in modo poco ortodosso di una consigliere d'opposizione, Carmen Giancotti. Ricordando che lui è stato il suo professore e lei l'alunna, ha continuato a sfoggiare un atteggiamento umiliante e sprezzante, come se il suo ruolo di sindaco gli desse il diritto di esercitare una sorta di supremazia personale. Un comportamento che non solo manca di rispetto, ma che rischia di compromettere la dignità dell’istituzione e il rispetto reciproco necessario nel confronto democratico.
LE RISPOSTE AL SINDACO
Ritornando alle giustificazioni del sindaco, che per esprimere contrarietà al voto si rivolge a me come un professore: "Ha letto la sentenza del Tribunale di Milano?"
Mi chiedo: cosa c'entra? Non stiamo discutendo della sentenza di Milano. Nella mia mozione ho inserito diverse citazioni, tra cui questa, che sarebbe stata sufficiente per denunciare Eni, poiché il signor sindaco volutamente depista il fatto che la giustizia milanese, oltre ad aver accolto il risarcimento dei danni subiti dalla città di Crotone, non ha posto limite al piano della regione Calabria, che prevedeva di rimuovere definitivamente i rifiuti da Crotone e quindi trasportarli fuori regione.
Il sindaco ha omesso di dire che nel 2024, la regione Calabria ha modificato silenziosamente il piano dei rifiuti, rilanciando con sottile artificio l’ipotesi, molto desiderata da Eni, di stoccare i rifiuti in loco, senza che l’opinione pubblica ne fosse adeguatamente informata. È stato un dibattito riaperto con grande sottigliezza, che ha riacceso le preoccupazioni sulla gestione dei rifiuti e sull’eventuale coinvolgimento della nostra città in questa operazione.
Siamo stati noi e i comitati a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni che regione e comune, hanno contribuito a creare. La nostra posizione ha messo in evidenza come, ancora una volta, i veleni potessero restare a Crotone, dimostrando che questa gestione ha favorito interessi che antepongono il profitto alla salute dei cittadini.
In questa vicenda, il sindaco ha mostrato i propri limiti, mancando di assumersi le responsabilità che la sua carica richiede. Dimostrando, di fatto, che i veleni potevano restare a Crotone. Il sindaco, in questa gestione ha solo dei demeriti. Vi voglio rammentare le sue dichiarazioni:
"nella discarica di Columbra c'è una buca..." lasciando intendere che i rifiuti venissero trasferiti nella locale discarica, quindi a Crotone; "A Crotone arrivano rifiuti da tutto il mondo..." suggerendo che i rifiuti di Eni potevano tranquillamente giacere nella nostra città, dimenticando di essere sindaco e di avere il dovere di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. Dimenticando ancora una volta che il suo silenzio può equivalere a complicità. Non denunciare chi porta veleni da ogni angolo del mondo è un reato grave, e rischia di pagarne le conseguenze non solo la comunità, ma anche la sua stessa posizione. Ricordo ancora al sindaco che il suo primo dovere è proteggere i cittadini.
GLI INEFFICACI DINIEGHI DEL SINDACO
Come si può affermare che il sindaco abbia espresso un parere negativo sulla discarica di Giammiglione, quando dopo un silenzio assordante sono stato io a prendere l’iniziativa di preparare una mozione in Consiglio Comunale? Un’argomento che lotto da oltre vent’anni. Approvato e con l'obbligo al sindaco di esprimere il diniego in sede di Conferenza dei Servizi. Il sindaco di fatto non ha mai vigilato, né ha preso iniziative concrete contro questo scempio.
E cosa dire del Progetto "DEPOSITO COSTIERO DI LNG" nell’area industriale ex C.O.R.A.P., che lui vanta di aver espresso contrarietà, senza dire che io ho presentato un’altra mozione, dopo aver acceso i fari sulla questione in tutta la città e tra gli ambienti politici, al fine di contrastare questa altra mostruosità.
Il sindaco ha vigilato su nulla, se non sul suo silenzio complice di fronte a questo scempio ambientale. Le iniziative contro questo scempio sono assenti o insufficienti: dove sono le azioni concrete, le proteste, le richieste di limitare questo assalto al territorio?
NESSUN FRENO SUI PARCHI EOLICI DI PAPANICE
Eppure, si dovrebbe chiedere perché il sindaco non ha mai sollevato un dito contro il mega parco eolico che circonderà Papanice, Vituso e Gullo, territori già devastati dalle pale. È scandaloso che abbia permesso tutto questo, senza una minima opposizione. Ricordiamoci anche che lui non ha protestato contro l’installazione del parco eolico offshore nel nostro mare, che avrebbe invaso le nostre coste con giganti del vento. Anche noi, consiglieri d’opposizione, ci siamo opposti, ma lui? Silenzio assordante. È tempo di chiedere conto delle sue responsabilità e della sua complicità in questa devastazione.
ENNESIMO TRADIMENTO E LA DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME
Il sindaco Voce ha completamente tradito le promesse fatte in campagna elettorale, smentendo clamorosamente i dati degli studi Sentieri e minimizzando la gravità della situazione. Inoltre, è un piena contraddizioni con la sentenza del Tribunale di Milano, attraverso la quale è stato giuridicamente riconosciuto il danno sanitario dei crotonesi. Oggi afferma che non esiste alcuna drammaticità, addirittura minacciando di denunciarci per procurato allarme. È un atto di doppiezza e trasformismo: ha vinto le elezioni denunciando le omissioni delle multinazionali a Crotone e ora si erge a giudice supremo, rischiando di denunciare i consiglieri comunali per aver avvertito i cittadini. Una presa in giro che dimostra quanto poco gli interessino davvero i problemi della città.
Il sindaco ha annunciato che verrà l'Istituto Superiore di Sanità a Crotone, in modo da conoscere nel dettaglio la situazione crotonese. Non vorrei che i dati finissero per sdrammatizzare la realtà sanitaria di Crotone, poiché la situazione è sotto gli occhi di tutti: nessuna famiglia è esente da patologie legate all'ambiente. La certezza dei danni c'è, e non si tratta di semplici chiacchiere.
L’unico gesto serio che avrebbe dovuto compiere sarebbe stato denunciare Eni per la grave emergenza sanitaria causata dalla sua omessa bonifica. La mozione per denunciare la multinazionale è un passo imprescindibile, e il suo mancato voto penalizza la possibilità di fare chiarezza su questa disastrosa situazione. Ci vogliono fatti; le parole sono solo chiacchiere politiche, prive di peso e di senso.
NUOVI AMPLIAMENTI PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI A CROTONE
Finisco con la situazione di questi giorni sull’ampliamento dell'inceneritore di A2A. Non mi dilungo molto, in quanto ho presentato un'interrogazione al sindaco nell’anno 2024 e un’altra in questi giorni. Ritengo che a breve questa questione sarà affrontata nel prossimo Consiglio Comunale, così avremo modo di approfondire.
In ogni caso, una cosa voglio dirla: ammesso che il sindaco abbia dato diniego come lui sostiene, il fatto che la cosa si stia comunque realizzando significa che o lui non conta nulla (impossibile per un sindaco) oppure ha lasciato fare. Un vero sindaco dovrebbe opporsi fermamente e mettersi di traverso. Una città che chiede la bonifica si ritrova con un nuovo ampliamento del trattamento dei rifiuti? Mah...
[IGINIO PINGITORE]