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sabato 31 maggio 2025

NEL MESE MARIANO, IL RICORDO DELLA DEVOZIONE ALLA VERGINE MARIA



Con il 31 maggio si chiude il mese mariano, un tempo era momento fondamentale per ogni cattolico che comprendeva e rifletteva sulla presenza viva di Maria nella propria vita. Questa devozione, un tempo affidata alle mani delle nostre mamme e nonne, rappresenta un patrimonio di fede e tradizione che non possiamo permettere di perdere. Ricordo le preghiere recitate in coro, il Rosario sgranato con devozione, spesso tra parenti e amici o anche in solitudine, con donne anziane che muovevano le labbra come a parlare con la Santa Vergine. Era un gesto di fede semplice ma potente, incarnato dall’amore. Lo faceva mia mamma, ricordo anche mia nonna.

Anche gli uomini di un tempo si rivolgevano a Maria. A Scandale, gli agricoltori, nei momenti di siccità o di alluvione, si recano al santuario della Madonna della Difesa o del Condoleo per implorare aiuto. Mio padre, pur non essendo praticante, non mancava mai di esclamare "Madonna mia", un'espressione che racchiudeva la fede semplice di tutta quella gente.  

Per un decennio, ho organizzato le feste patronali mariane. Ricordo vivamente quegli uomini anziani del Comitato, che si davano da fare fino a sacrificarsi per offrire il massimo durante i momenti religiosi e per il decoro dei santuari. Iniziavo gli incontri facendo recitare l'Ave Maria, come segno di unità per i momenti che dovevano celebrarsi. La loro dedizione testimonia la forza di una fede autentica, radicata nella semplicità e nel cuore di una comunità che credeva e si affidava a Maria con tutto se stesso.

Mamma celeste, prega per noi!

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