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sabato 23 agosto 2025

CROTONE, I FRUTTI AMARI DELLA CULTURA TARGATA VOCE

 

Ecco i primi “frutti” delle attività socioculturali promosse dall’amministrazione Voce: dileggi ai consiglieri comunali, insulti, polemiche e provocazioni. Un’estate costruita per sé stesso, non certo per quella parte dell’opposizione che, proprio per evitare attacchi personali, ha scelto di non partecipare a certi eventi. Un'estate che sembra più un palcoscenico elettorale che un’occasione di condivisione civile.

Che cultura è mai questa, se i cittadini – e persino i consiglieri comunali – devono restare sempre sul “chi va là”? Che cultura è, se la parola del sindaco – che dovrebbe unire e guidare – si trasforma ogni volta in un pretesto per scatenare querelle e polemiche di basso livello?

Che cultura è mai questa, se un incontro pubblico, organizzato per discutere sulle problematiche cittadine, si apre con un intervento di 28 minuti del sindaco, completamente incentrato sulla sua propaganda politica, tralasciando proprio quel tema ambientale tanto sbandierato in campagna elettorale e oggi puntualmente dimenticato?

Il fallimento è sotto gli occhi di tutti: la bonifica promessa non è mai stata realizzata, e gli interventi collegati sono fonte di costanti polemiche cittadine. I timidi interventi di bonifica relativa a migliaia di tonnellate dei rifiuti industriali sepolti da oltre trent’anni sono inadeguati, quasi ridicoli e la gestione di un distretto energetico selvaggio sempre in aumento e sempre più impattante – con pale eoliche che arrivano fin dentro i giardini delle abitazioni – parla da sola.

Abbiamo firmato un comunicato (insieme a Salvo Riga, Anna Maria Cantafora, Carmen Giancotti, Chiara Capparelli e Cristian Prisma) e, ancora una volta, ci ritroviamo risposte sprezzanti e polemiche senza ritegno. È chiaro: Voce ha un solo obiettivo, vincere le elezioni. Si presenta come l’amministratore modello, quello che “accontenta” i cittadini con i soldi dell’ENI, trasformando l’estate in una sfilata di eventi, di belle serate – ma privi di una visione strategica.

E quando i fondi finiranno? Quegli stessi cittadini si ritroveranno con un pugno di mosche. Capiranno, forse troppo tardi, che non si stava costruendo nulla di solido, né per il turismo né per la cultura. Solo una gigantesca campagna elettorale travestita da cartellone estivo. Panem et circenses? No, solo circenses. Il “panem” lo hanno dimenticato. Svegliatevi cittadini! Evitate i pifferai di turno.

E allora ci chiediamo: com’è possibile che si indigni se qualcuno osa definire questi eventi per ciò che sono davvero, cioè spot elettorali? Basta guardare i social, scorrere le pagine del giornalista Rosario Rizzuto (anche quest'ultimo insultato durante la kermesse), per capire come vengono utilizzati i microfoni.

E infine, l’ipocrisia più insopportabile: l’accusa rivolta a noi per non aver partecipato all’intitolazione dell’aula consiliare a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si dovrebbe vergognare a usare nomi così grandi per fare polemica politica. Quel giorno avevo impegni precedentemente assunti, ma il tributo a Falcone e Borsellino si rende con i fatti, non con cerimonie e slogan. Da sindaco e da amministratore, ho sempre difeso la legalità con scelte concrete.

Auguro sinceramente a Voce e alla sua amministrazione di concludere il mandato all’insegna della legalità. Ma attenzione: ho visto tanti conune che all'ingresso del palazzo c'era la scritta: qui la " 'ndrangheta non entra", ma poi la storia recente insegna che gli stessi amministratori hanno avuto seri problemi giudiziari. A Crotone, servono fatti e non parole. E sugli slogan – purtroppo – è l’unica cosa su cui il sindaco può davvero vantarsi.

Vincenzo Voce: maestro di slogan, non di amministrazione.

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