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DA KROTON A BELCASTRO: IL SOGNO SPEZZATO DELLA MAGNA GRECIA, NEL SILENZIO GENRALE

Rifletto su alcune stranezze che, ormai, sembrano diventate la normalità in questa città. Nel mondo politico regna un silenzio assordante: n...

domenica 3 agosto 2025

SCANDALE, CENTRO STORICO IN PENA: STORIA E CULTURA IN AGONIA.

La strada del centro storico di Scandale è un disastro totale: da Corso Umberto a Piazza De Cardona, fino a Piazza San Francesco, regna uno stato di abbandono inaccettabile. L’amministrazione comunale esiste, sì, ma sembra concentrarsi solo su qualche centinaio di metri quadrati nel perimetro della zona Condoleo. E che nessuno si azzardi a dirmi il contrario, perché tutto questo lo vivo ogni giorno nei pressi di casa mia.

Da circa tre anni, pur non avendo mai fatto critiche di natura politica dopo la mia sindacatura, oggi la mia preoccupazione mi impone di farlo. Tra l’altro, attualmente la mia attività si concentra a Crotone, dove ricopro il ruolo di consigliere comunale e provinciale.

Purtroppo, una parte importante del nostro paese—il centro storico—che in molte città italiane rappresenta un simbolo di cultura e vivacità, da noi è completamente abbandonato, con una palese e determinata volontà di affossarlo.

Le manifestazioni socio-culturali e feste prettamente di borgo, sono state eliminate, le strade sono in condizioni disastrose, e ogni intervento di manutenzione si risolve in una colata di cemento o bitume. È inaccettabile! Quando si sposta un mattoncino, invece di riposizionarlo correttamente, lo si lascia lì per anni, finché non si disintegra del tutto.

È il caso, ad esempio, della strada vicino casa mia: da tre anni, in seguito a dei semplici lavori effettuati dal Comune, la situazione è peggiorata a tal punto da mettere a rischio le fondamenta dell’edificio, favorendo infiltrazioni di umidità e danni tutt’altro che trascurabili. Dopo ogni pioggia si accumula sporcizia, le auto schizzano acqua sporca contro i muri, e il rumore—assordante sia di giorno che di notte—è diventato una vera tortura. La casa vibra costantemente, e soprattutto nel cuore della notte sembra di assistere al passaggio di una vecchia locomotiva degli anni '30 in arrivo in stazione.

In più, quei mattoncini fuori posto, ormai instabili, rappresentano un pericolo concreto anche per l’incolumità dei cittadini: rischiano di far cadere qualche ragazzino che passa in bici o in monopattino. È solo questione di tempo prima che accada qualcosa di serio.

Questo è diventato il mio paese: un luogo dove tutto tace, e dove ogni diritto sembra dipendere dalla volontà esclusiva di una sola persona.

[IGINIO PINGITORE]








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