Premessa: Leggo un post semplicemente disgustoso. Vi invito a leggerlo attentamente: tra le righe si percepisce l’arroganza nauseante di un individuo — uomo o ragazzo, non so chi sia, che sembra parlare dall’alto di un piedistallo immaginario.
Faccio parte di questo movimento politico dal 2020, all’inizio di questa sindicatura, dopo essere stato invitato ad aderire a un gruppo nato nel 2011, composto da giovani colti, preparati e animati da una visione politica seria. E ora questo tale Fortyz Brayan si permette di etichettarci come “stanchi dei soliti” e “stanchi dei cioti”.
So benissimo da dove provengono questi termini. Sono espressioni che rimbombano da tempo nei corridoi del Palazzo di Via della Resistenza — e mi sono risuonate fin troppe volte nelle orecchie. “Cioti”: un termine sprezzante, usato scientemente per screditare chi, come noi, fa opposizione seria, fondata sui fatti e sulla trasparenza.
È evidente, caro Fortyz, che lei si presta volentieri a questo gioco di delegittimazione. Si parla di urbanistica, ma non è chiaro a cosa alluda. Quel che è certo è che, prima di atteggiarsi a conoscitore o peggio ancora a moralizzatore, farebbe bene a vestirsi di umiltà. Se si riferisce alla mia persona, la invito a documentarsi sulla mia lunga attività, sia lavorativa che politica.
Scenda dal piedistallo, per cortesia. Perché chi si crede superiore senza motivo, dimostra soltanto una cosa: che all’arroganza fa sempre eco la stoltezza.
Ora, cari amici, se avete voglia di conoscere di più di questa maggioranza e di questo nuovo personaggio che la difende, vi invito qualche minuto a leggere.
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Lei, Fortyz Brayan, chi è, mi scusi? Un politico? Un giovane brillante che ama la sua città? O forse… un altro strumento del potere travestito da cittadino modello?
La seguo, sa? Conosco i suoi post, le sue parole educate, quel suo desiderio di una città "bella, moderna, carina"… e gliene rendo merito. È raro vedere qualcuno che crede ancora nel bene comune. Una persona diversa, mi dicevo. Uno che ci tiene davvero.
Poi ho visto il suo profilo: ordinato, curato, utilizza tanti tanti link, è capitato di riempirmeli esageratamente anche commentando un mio post, articoli, fonti a non finire. Non si limita a dire la sua, no — la deve dimostrare, a tutti i costi. Perché la sua idea, per esistere, ha bisogno del timbro degli altri. E fin qui, nulla di male. Anzi.
Ma questo post, questo qui, ha tolto la maschera, da oggi non merita più la mia stima.
Ora è chiaro chi è davvero: un megafono al servizio del sindaco e della sua nuova, comoda maggioranza. Quella nata da una metamorfosi così abile e cinica da riportare al potere chi, fino a ieri, era stato condannato all’irrilevanza politica.
Complimenti, Fortyz Brayan. Anche a lei piace la metamorfosi. Peccato non conoscere il suo vero nome! Ma che vuole, non tutti ci mettono la faccia.
Eccoci, Fortyz Brayan. È arrivato il momento della verità. Adesso sì che si sbilanci per il nostro sindaco, forse in vista delle Regionali. Serve consenso, serve visibilità, servono voti. Nulla di nuovo: la politica è anche questo.
Ma lei, proprio lei, non doveva farlo.
Durante la campagna elettorale rammento le sue parole come pietre:
“Mai con Forza Italia. Mai con gli Sculchiani. Mai con chi ha governato questa città.”
Parole forti, granitiche, pronunciate per rassicurare una cittadinanza stanca e tradita.
E ora? Neanche un accenno nel suo profilo. Sparite. Evaporate. Tanto — penserà — “non serve”, vero? Ma invece servirebbe se si avesse un po di onestà intellettuale.
I casi della vita, eh Fortyz Brayan ?
Oggi, è socio proprio di quelle stesse persone che — con la sua voce tonante e sicura — ha massacrato pubblicamente in Piazza Marinai d’Italia. Si ricorda?
I suoi comizi infuocati, le parole dure, i nomi e cognomi sbattuti contro la folla, come simboli di un passato da cancellare.
Erano il male assoluto. Ora sono suoi alleati.
Ma queste cose, non la scandalizzano, caro Fortyz nei suoi post non le racconta. Perché? Non fa parte dell’amore per Crotone? Non è forse anche questo “amare la città”? Dire la verità, anche quando brucia?
Liberarla dai dileggiatori, dai falsari, dai trasformisti, non era questo il suo compito? La voce l'alza contro di noi che, insieme ai cittàdinj siamo reduci di un vero e proprio tradimento politico
O forse la voce l’usa solo finché fa comodo, finché serva ad attirare applausi.
Ora, invece, serve il silenzio.
Il silenzio dei complici. Dei convertiti. Di chi ha capito che “per stare a galla”, bisogna dimenticare. Ma sappia una cosa, Fortyz:
qualcuno ricorda. E continuerà a parlare. Anche quando la piazza sarà vuota. Noi lo faremo!
Ha già imparato l’arte.
Giovane, almeno credo, ma già perfettamente inserito in quella mentalità che considera la campagna elettorale una fiera delle illusioni:
"Diciamo a questi quattro "cioti" quello che vogliono sentire, poi il potere lo gestiamo noi. Tanto il popolo dimentica."
Complimenti davvero. Continui così, Fortyz Brayan! Sta dimostrando di essere all’altezza del ruolo: un impeccabile scodinzolatore al servizio dei nuovi potenti di Crotone.
Condivida pure le piazze piene, i cantanti pagati con il sudore, i sacrifici — e sì, anche la morte — dei crotonesi.
Sorvola pure sui fondi Eni. Dimentica l’accordo con Eni.
La stessa Eni che i suoi “amici” in campagna elettorale definivano il nemico numero uno.
“Eni sarà il nostro nemico”, dicevano in coro.
E oggi? Oggi la multinazionale vi tratta con guanti di velluto nei lavori della "bonifica".
E mentre cittadini e comitati gridano giustizia per una messa in sicurezza che non c’è, voi pubblicate sorrisi, selfie e passerelle.
Vada avanti così, Fortyz. Ma sappia che qualcuno non dimentica. La chiudo qui, Fortyz. Altrimenti ci vorrebbe un libro.
Continuerò a seguirla, sa? Mi auguro che vorrà ancora mostrarci le "bellezze" di Crotone: i lavori di ieri, di oggi e – perché no – anche quelli di domani. Purché, ovviamente, siano tutti a firma “Voce”.
Del resto, non si preoccupi: ci penseremo noi quei quattro “cioti” di cui lei e i suoi amici vi fate beffe, a raccontare anche il resto.
Sì, ne faccio parte anche io di questo movimento. E ne vado fiero, anche di essere "cioto", perché se fossimo stati “intelligenti” come lei e I suoi amici, ci saremmo piazzati comodi su qualche poltrona, con stipendi da favola e la coscienza in saldo.
Ma abbiamo scelto altro.
Abbiamo scelto ciò che lei non ha il coraggio di fare:
Mostrare il brutto, il marcio, il tossico, il velenoso di questa città.
Quello che da anni cercate di nascondere sotto il tappeto, e lei è il primo a farlo sul suo profilo:
il distretto energetico selvaggio,
l’ampliamento degli inceneritori,
le concessioni facili per parchi eolici a terra e a mare,
il rigassificatore,
le polveri delle biomasse e della turbogas,
una bonifica finta, da quattro soldi, non quella imposta dai tribunali,
l’isolamento,
lo spopolamento.
La lenta morte di Crotone.
Auguri, FortyzBrayan. Continui pure così, al fianco degli uomini di potere.
Si goda la ribalta. I like. Le pacche sulle spalle.
Ma si ricordi una cosa:
Crotone si salverà con i “cioti”, non con i filibustieri né con i "tragiraturi" che l’hanno ridotta a una vacca da spremere.
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